IRAN: DALLA LOTTA CONTRO IL VELO ALLA LOTTA PER LA FINE DEL REGIME

Si è aperto con un ricordo commosso a Simona Savoia, scomparsa pochi giorni fa, che per questo evento ci aveva messo tutta se stessa. Era una della fondatrici del comitato Donne Vita e Libertà, che ha organizzato la serata di approfondimento Non è più solo il velo, dedicata alle violenze che stanno insanguinando l’Iran, dopo la morte, il 16 settembre scorso, della giovane Mahasa Amini.

A raccontarlo, in particolare grazie alle letture dei suoi libri, la docente e giornalista italo iraniana Farian Sabahi. Ad ascoltarla un pubblico attento e numeroso riunito all’auditorium della fondazione di piacenza e vigevano accompagnato dalle note suggestive del pianoforte di Elena Soresi.

“FREEDOM FOR IRANIAN WOMEN”, ECCO LO STRISCIONE ESPOSTO SULLA FACCIATA DEL COMUNE

Eccolo lo striscione che verrà esposto sulla facciata di palazzo Mercanti. Un segnale concreto di vicinanza e solidarietà alla donne e al popolo iraniano che la giunta ha deciso di autotassarsi.
Piacenza non sta a guardare inerme le violenze e i soprusi del regime teocratico. Il comitato Donna Vita Libertà, da dicembre, si sta facendo promotore ed organizzatore di numerose iniziative per tenere alta l’attenzione. La prossima è per domenica 5 febbraio, dalle 18,30, alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, con la serata “Non è più solo il velo” a cui parteciperà fra gli altri Farian Sabahi, ricercatrice di storia contemporanea all’università dell’Insubria.

APPROVATA ALL’UNANIMITA’ LA RISOLUZIONE PER LA SOLIDARIETA’ AL POPOLO IRANIANO

E’ stata approvata all’unanimità, con tanto di applauso finale, la risoluzione presentata dai capigruppo della maggioranza e dell’opposizione avente per tema la solidarietà al popolo iraniano per il rispetto dei diritti umani.

Tra l’altro Piacenza si sta spendendo in prima linea per tenere alta l’attenzione su questo tema grazie al comitato Donna, Vita e Libertà di cui fanno parte numerose associazioni piacentine.

L’unica stonatura rilevata dal capogruppo di ApP Stefano Cugini è che nella prima versione della risoluzione vi era la proposta di uno striscione da esporre all’esterno della facciata di palazzo Mercanti con i volti e i nomi dei condannati a morte. La versione definitiva invece non riporta la presenza dello striscione. “Tuttavia, per senso di responsabilità e per l’importanza della risoluzione in oggetto – ha detto Cugini – abbiamo accettato la proposta”.

Nelle ultime ore tuttavia la giunta si è fatta carico della richiesta del comitato Donna, Vita e Libertà rispetto alla realizzazione dello striscione che verrà presentato alla stampa martedì 31 gennaio.

VENERDI’ FIACCOLATA NEL CUORE DELLA CITTA’ PER L’IRAN

Anche da Piacenza si leva forte il sostegno e la solidarietà a favore del popolo iraniano: la cittadinanza è invitata alla fiaccolata in programma venerdì 23 dicembre alle 18, partenza dai giardini Margherita fino in piazzetta Mercanti dove è previsto un momento di riflessione.

Il comitato “Donna – Vita – Libertà che ha organizzato la fiaccolato vuole “far sentire la vicinanza ai manifestanti iraniani in lotta per la libertà. In particolare vogliamo esprimere piena solidarietà a tutte e tutti coloro che, nonostante la dura repressione di questi giorni, continuano a chiedere, in Iran, il rispetto delle libertà fondamentali, l’uguaglianza, la giustizia sociale e la fine di un sistema dittatoriale e oppressivo. La cruenta uccisione della ventiduenne Mahsa (Jina) Amini, curdo-iraniana, da parte della polizia morale (Gasht-e Ershad, la pattuglia della morte) , ha reso visibile, a livello internazionale, l’oppressione delle donne nel sistema teocratico iraniano e contemporaneamente ha dimostrato altresì l’impossibilità di poter esprimere le proteste anche da parte della popolazione maschile.

Secondo le ricerche di Amnesty International, sono stati uccise sino ad ora 495 persone. 44 minorenni , 34 dei quali sono stati colpiti da proiettili mirati al cuore, al capo e ad altri organi vitali. Altri quattro sono stati uccisi da pallini di metallo esplosi da breve distanza; cinque, tra cui una ragazza, sono morti a seguito di pestaggi; infine, una minorenne è morta dopo essere stata colpita al capo da un candelotto lacrimogeno. L’età di 39 delle vittime di sesso maschile andava dai due ai 17 anni; una bambina aveva sei anni, le altre quattro tra i 16 e i 17 anni. Le donne sono colpite intenzionalmente al volto o nelle parti intime. 

Denunciamo le responsabilità italiane : i droni usati dalla Turchia per uccidere sono spesso di fabbricazione italiana, così come i proiettili usati dai Basiji contro le donne ed il popolo iraniano. E’ un grave vulnus normativo che permette ad un’azienda italiana di esportare parti essenziali di una munizione a paesi vietati e a regimi repressivi. In questo modo si fa business sulla violazione dei diritti umani nel mondo.

Chiediamo per questo al Governo italiano di fare tutte le pressioni diplomatiche possibili e di non concedere nessuna credibilità al regime iraniano”. 

Tra le forze politiche piacentine, Alternativa per Piacenza parteciperà alla fiaccolata “sosteniamo la lotta del popolo iraniano, una lotta per la libertà e i diritti che ApP ha da sempre fatto sua e che oggi è ora di urlare al di là di facili slogan. Non è un caso che tra gli organizzatori della fiaccolata ci siano proprio alcuni dei nostri soci. La fiaccolata di venerdì Donna – Vita – Libertà è un gesto concreto di solidarietà ma anche una chiamata alle responsabilità italiane, ad esempio, per la questione dell’esportazione degli armamenti, ma anche nel prendere apertamente posizione, a tutti i livelli, e sostenere la voce e la lotta delle donne e degli uomini iraniani che si stanno battendo per la libertà.
Alternativa per Piacenza sarà sempre al fianco delle minoranza per tutelarne libertà e diritti.