PAPAMARENGHI: “ALTRO CHE SPOILS SYSTEM, SULLA RICCI ODDI UNA VERA EPURAZIONE. PIACENZA NON LO MERITA”

Si scalda il dibattito intorno alla scelta della sindaca Tarasconi di revocare le nomine dell’avvocato Giuffrida e del professor Mazzocca in qualità di rappresentanti del Comune nel cda della Galleria Ricci Oddi.

L’ex assessore alla cultura Jonathan Papamarenghi interviene con una nota dai toni duri per rivendicare l’operato del cda negli ultimi mesi, “Derubricare come spoils system lo scandalo perpetrato in questi giorni alla Galleria Ricci Oddi, soprassedendo per ora sulla legittimità degli atti, significa nascondere l’operazione di epurazione compiuta”, questo l’incipit del comunicato da cui si comprende il tono generale dell’intervento. 

L’avvocato Giuffrida e il professor Mazzocchi non sono nomine di bandiere, ci tiene a precisare Papamarenghi, che hanno profuso gratuitamente preziose competenze e impegno alla Galleria. 

“Il sindaco, forse mal consigliato, motiva la defenestrazione sostenendo che la Galleria “non può accedere all’Art bonus” a causa dell’attuale natura statutaria. Dimentica però che la forma giuridica della Ricci Oddi era bloccata da decenni e che è solo grazie al grande lavoro di Giuffrida, e di quei consiglieri mossi più da limpida lungimiranza che dal consueto ostruzionismo, si è potuto disporre di un definitivo parere a cura del notaio incaricato, giunto nei mesi scorsi. Se non si è potuto procedere al passaggio a Fondazione prima delle elezioni amministrative è solo per lo stop preelettorale imposto al Consiglio comunale dalla legge. L’attuale Amministrazione avrebbe però potuto tranquillamente operare in questo senso, se fosse stato ritenuto così prioritario l’accesso all’Art Bonus della Ricci Oddi.

Per il sindaco, inoltre, la Galleria “non ha linfa e obbiettivi chiari”: una tale bocciatura è da ritenersi indirizzata all’intero CdA essendone gli epurati solo due di sette membri? Questa dichiarazione suona quantomeno assai offensiva anche nei confronti delle altre Istituzioni che hanno loro rappresentanti all’interno del Consiglio”. 

E se i cittadini vogliono vedere i risultati e poco interessa chi sono i consiglieri, come ha riferito la sindaca Tarasconi, Papamarenghi entra nel merito “Solo un paio d’anni fa fu pubblicato da Il Giornale dell’Arte un corposo documento sottoscritto da ben 26 tra i più autorevoli professionisti del settore, tra i quali Salvatore Settis, Tomaso Montanari, Davide Gasparotto, Gabriella Belli ed altri giganti del panorama culturale e museale internazionale. Tale documento dava l’immagine di com’era allora la Ricci Oddi, “…il destino della Galleria sembra lo stesso del Ritratto di Signora: chiuso in una busta di plastica e dimenticato in un oscuro anfratto…” e suggeriva una serie di interventi impegnativi da mettere gradualmente in campo; interventi che da allora sono stati straordinariamente quasi tutti attuati.

Si è indetto un bando nazionale per individuare un Direttore affidando la selezione ad una commissione di professionisti proprio grazie alla competenza ed ai rapporti del Professor Mazzocca: dopo 12 anni la Galleria può fregiarsi di un direttore con pregresse competenze artistiche e museali che per la prima volta da sempre arriva da un bando per titoli, aperto a tutti e non da scelte arbitrarie o, peggio, di convenienza/appartenenza. La Galleria è finalmente dotata di un adeguato impianto di climatizzazione e di un nuovo sistema di illuminazione. Con la vicina XNL si sono intessute relazioni con “La rivoluzione siamo noi” portate avanti con la mostra internazionale dedicata a Klimt”. 

In merito alla comunicazione, prosegue Papamarenghi, si sono potenziate la promozione sui social, in particolare Instagram, aperte relazioni con gli istituti scolastici, organizzate visite guidate, aperti i chiostri, giardini e sale a spettacoli.

Sulla mostra internazionale dedicata al Klimt che “non si è limitata ad esporre l’opera piacentina ma ha permesso di creare relazioni con istituzioni culturali nazionali ed internazionali, attraendo verso la Galleria e Piacenza decine di migliaia di visitatori la cui ricaduta economica è ben chiara anche ai commercianti piacentini: i visitatori di un solo fine settimana toccavano quelli di un intero anno di apertura del museo”. 

Secondo l’ex assessore alla Cultura questi sono i risultati che interessano ai cittadini “che ancor più fanno biasimare i modi e la volgarità della defenestrazione, non anticipata neanche da un confronto o una semplice chiamata da parte del sindaco che l’ha praticata; epurazione che pur gratificherà qualcuno ma che dà all’intera comunità culturale nazionale una brutta immagine della Città, che Piacenza non merita”. 

ESTATEFARNESE: IL 22 ARRIVA “A NUDO IL RE”. PAPAMARENGHI: “BILANCIO ENTUSIASMANTE”

“A nudo il Re” è lo spettacolo cha salirà sul palco di Estate Farnese domenica 22 agosto alle 21. Uno spettacolo intrigante e tutto da scoprire con la regia di Guido Lavelli di Cantiere Simone Weil, che ha il pregio di avere tra i promotori diverse compagnie teatrali piacentine, ognuna con una parte nello spettacolo, Tra queste Gruppo Teatrale Quarta Parete, TEV Laboratorio, Gruppo Teatrale Il Filo di Arianna.

“E’ un bilancio entusiasmante quello che si può tracciare ad un mese dalla fine della rassegna – ha detto senza esitazione l’assessore Papamarenghi – non solo in termini di numeri, 18mila spettatori, ma anche per la risposta degli artisti e delle compagnie teatrali che sono salite sul palco del Farnese”.

CULTURA: UN TAVOLO CONDIVISO CON LE REALTA’ PIACENTINE. STANZIATI 210 MILA EURO

Un tavolo di confronto da cui escano idee, proposte e collaborazione tra le varie realtà coinvolte. E’ l’intento dell’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi che guarda avanti verso il rilancio delle attività culturali dopo il brusco lockdown.

Per questo convocato un tavolo “partendo dalle realtà iscritte
all’Albo comunale delle Associazioni che operano nel settore culturale. Lo spirito vuol essere inclusivo – ha specificato l’assessore – pertanto vi potranno aderire anche tutti gli altri soggetti che riterranno di iscriversi all’Albo.”.

Un percorso di dialogo e di confronto che dovrà avvicinare Comune e attività interessate non solo  a parole ma soprattutto nei fatti. “Non solo proposte ma anche sostegno concreto a un settore fondamentale che, se lasciato solo, rischia di morire”. A proposito di risorse la giunta ha messo a disposizione la somma di 210 mila euro che saranno assegnati attraverso bandi aperti a tutte le realtà culturali.

“Oltre alla richiesta di ulteriori location per le tante attività delle associazioni piacentine, è emersa, da parte di tutti, la necessità di una nuova collaborazione, “richiesta che rientra proprio nello spirito di questi
incontri”, puntualizza l’assessore. il tavolo “si allargherà
coinvolgendo tutte le realtà culturali, anche istituzionali, che a diverso titolo intervengono in ambito culturale”.

PAPAMARENGHI: “PER PIACENZA IL 2019 SARA’ L’ANNO DEL GUSTO”

“Per Piacenza il 2019 sarà l’anno del gusto”. A dirlo è l’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi, membro della giunta Barbieri da un paio di mesi. Tra i prossimi obiettivi la realizzazione della sezione romana a Palazzo Farnese e mettere a sistema tutte le realtà che gravitano intorno al mondo della cultura, cercando di migliorare in termini di marketing territoriale.

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RIMPASTO DI GIUNTA: ENTRANO TASSI, CAVALLI E PAPAMARENGHI

Stefano Cavalli, Jonathan Papamarenghi e Marco Tassi. Sono i tre nuovi assessori a cui il sindaco Barbieri ha affidato le cariche dei colleghi dimissionari. Nessuna sorpresa, nel senso che questi nomi giravano già da parecchi giorni. Mancava solo la conferma. Rimangono riservate alla
competenza del sindaco le materie non delegate agli assessori e in particolare quelle relative a: Sviluppo economico e lavoro; Servizi alle imprese; Attuazione del programma; Frazioni; Marketing Territoriale; Comunicazione e Salute.

Ecco come state ripartite le deleghe in giunta:

  • Elena Baio, vicesindaco: Affari Generali e Legali; Riordino istituzionale; Trasparenza; Semplificazione; Formazione; Università e Ricerca; Tutela degli animali; Innovazione dei sistemi informativi e Sviluppo dei
    progetti Smart City
  • Paolo Passoni:  Bilancio; Fondi comunitari; Partecipate; Personale eOrganizzazione
  • Paolo Mancioppi: Ambiente; Parchi naturali; Mondo agricolo; Protezione Civile; Valorizzazione del Grande Fiume; Mobilità e pendolari; Servizi al Cittadino
  • Stefano Cavalli: Commercio ed eventi; Sport ed impiantistica sportiva;
    Politiche della Famiglia; Rapporti con il Consiglio Comunale
  • Marco Tassi: Lavori Pubblici; Manutenzione e qualità del patrimonio comunale; Arredo urbano e Valorizzazione del Centro Storico, Progetti di valorizzazione patrimoniale
  • Federica Sgorbati: Servizi Sociali; Infanzia; Pari Opportunità; Abitazioni
  • Jonathan Papamarenghi : Promozione turistica; Turismo sociale; Politiche
    culturali e valorizzazione patrimonio artistico e culturale; Progettazione europea; Politiche scolastiche ed educative
  • Erika Opizzi:Urbanistica e Territorio; Riqualificazione Urbana, Demanio e Patrimonio
  • Luca Zandonella: Sicurezza; Politiche giovanili; Identità e Tradizioni;
    Partecipazione

Oltre ai tre nuovi nomi che hanno preso il posto di Massimo Polledri, Paolo Garetti e Filiberto Putzu, il sindaco ha ridistribuito alcune deleghe che appartenevano agli altri assessori; le politiche scolastiche ed educative che faceva capo all’assessore Opizzi da oggi fanno capo al neo assessore Papamarenghi .

CASO CARBONEXT, NASCE IL COMITATO DI AGRICOLTORI “AMBIENTE RURALE”

Anche il Comitato Ambiente Rurale chiede di entrare a far parte della prossima Conferenza dei Servizi sul Carbonext. Freschi di costituzione, i 50 membri del neonato comitato provengono dal mondo agricolo e si sono costituiti proprio per essere partecipi di un dibattito che finora, a loro dire, non li avrebbe coinvolti a dovere. Si tratta di un gruppo traversale di agricoltori della val d’Arda, gran parte di loro non è neppure iscritta ad associazioni di categoria; l’obiettivo è proprio quello di avere voce in capitolo in una questione che in realtà coinvolge anche il mondo agricolo, in particolare per quanto riguarda l’analisi dei terreni. In più da ieri sul sito della Provincia di Piacenza sono state pubblicate le controdeduzioni della Buzzi Unicem in risposta agli studi e alle osservazioni condotti da Legambiente e dai comitati ambientalisti. La giunta di Lugagnano ha deliberato, su proposta del sindaco Jonathan Papamarenghi, la richiesta di partecipazione allargata alla prossima Conferenza dei Servizi per i portatori di interesse, come recita l’art. 15 della VIA. Per portati di interesse si intendono associazioni, categorie e comitati fino ad oggi escluse dalla Conferenza dei Servizi. L’invito del primo cittadino è che anche i comuni di Castell’Arquato e Morfasso facciano la stessa cosa. La prossima Conferenza non è ancora stata fissata, ma presumibilmente doverebbe svolgersi entro la fine di luglio.

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BUZZI UNICEM – CARBONEXT: DOVE E’ FINITA LA POLITICA? SE NE PARLA A TUTTO TONDO

Prima ancora che esplodesse sulla stampa la vicenda della Buzzi Unicem e del combustibile Carbonext erano già un caso. Un caso nel quale si intrecciano interessi economici e la salute dei cittadini. Da una parte ci sono le ragioni del cementificio, corredate da due conferenze dei servizi e da uno screening che confermerebbero la non pericolosità per la salute dell’utilizzo del combustibile, dall’altra la voce della gente, delle amministrazioni, peraltro divise a loro volta e dei medici che chiedono una valutazione dell’impatto sulla salute che potrebbe avere il Carbonext bruciato nel cementifico della val d’Arda. Ma il cammino sembra tortuoso e destinato ad arrestarsi.

Si chiamano celle aperte, spazi nei quali i detenuti sono liberi di nei corridoi della propria sezione. Come occupare questo tempo? L’ideale sarebbero percorsi strutturati che vanno dall’apprendimento di un mestiere alla scrittura, nella direzione di rielaborare l’esperienza della detenzione. Oggi al carcere delle Novate il vero problema non è più il sovraffollamento ma tenere occupati i detenuti. La rivista Sosta Forzata, che oggi rischia di essere sospesa nella pubblicazione, andava proprio in questa direzione.

Sentire parlare chi ha visto la morte accanto, giorno dopo giorno, fa sentire enormemente piccoli. Sentire il giornalista Domenico Quirico raccontare la sua esperienza nelle mani di jihadisti per 150 giorni, con estrema lucidità, fa capire, ancora di più, che la minaccia dell’isis rappresenta davvero il vero e unico male del mondo. Il Grande Califfato, il titolo del suo libro, è un progetto di espansione mondiale.
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CARBONEXT, IL CASO DIVENTA ANCHE POLITICO

Il caso legato alla Buzzi Unicem di Vernasca sta, inevitabilmente, assumendo anche una connotazione politica. Qualche giorno fa alla partecipata assemblea a Lugagnano in cui il dottor Giuseppe Miserotti, in qualità di rappresentante di Isde (medici per l’ambiente), ha snocciolato i possibili rischi per la salute nel caso che la Buzzi bruci il combustibile Carbonext, il sindaco Jonathan Papamarenghi ha risposto alle accuse mosse dal segretario del PD Gianluigi Molinari in un comunicato dai toni decisamente forti. Il primo cittadino è sorpreso del silenzio da parte della Regione, in particolare dell’assessore Gazzolo, e della Provincia che dovrà dare o meno l’ok all’utilizzo di carbonext.

Ecco la nota del sindaco di Lugagnano

“Capisco la difficoltà di Molinari nello riempire lo spazio di un comunicato riuscendo a non esprimere una posizione precisa, ma ricorrere alla “chiacchiera da bar” per gettare fumo negli occhi ai cittadini lascia senza parole.Questo infatti l’atteggiamento evasivo che ha dimostrato con la sua uscita di dubbio gusto, in linea con l’atteggiamento dell’ultimo periodo, il Segretario PD. Ma io a questo squallido gioco non partecipo. Chiarisco qui alcune insensatezze lette e chiudo per continuare a lavorare su proposte operative. No, il Sindaco di Lugagnano non ha fatto gite a Robilante: forse sono proprio quelli che ora tacciono ad aver intrattenuto “rapporti amichevoli” con Buzzi Unicem. Ma poi, non erano i Circoli PD lugagnanesi ad essersi vantati di avere fatto tale visita?!  Mi spiace, inoltre, che qualche Consigliere di opposizione di Castell’Arquato si sia sentito chiamato in causa: quando mi rivolgo al PD lo faccio guardando alle citate Istituzioni che debbono decidere in materia. Continui pure lo stesso, quindi, a ragionare di treni e forni senza fiamma: chi amministra è abituato ad essere concreto ed operativo. L’Amministrazione di Lugagnano Val d’Arda ha formalizzato 8 ampie osservazioni: mi auguro abbia fatto almeno altrettanto chi, forte di un’autoelezione ad “epuratore”, parla di screening senza neanche aver controllato le carte. E all’Assessore Regionale Gazzolo -ed allo stesso Segretario Molinari che lo definisce “suo interlocutore”- ricordo che è anche interlocutore mio e di tutti i cittadini, così come lo è il Presidente della Provincia, responsabile dell’autorizzazione finale. Proprio per questo ritengo scandaloso il silenzio che dura da troppe settimane e che non vorremmo pensare servisse a nascondere accordi già imbastiti. Io – pur non essendo titolare di provvedimenti autorizzatori insistendo lo stabilimento su territorio di Vernasca – ho il dovere e l’intenzione di garantire e tutelare la salute dei miei concittadini, il Presidente della Provincia e l’Assessore Regionale hanno il dovere di dare risposte: ognuno faccia la sua parte, perché per quanto mi riguarda, non intendo arretrare di un solo millimetro, per buona pace di chi lo vorrebbe.Rassicuro dunque chi cerca di distrarre dai doveri che hanno le Istituzioni responsabili ed i Partiti che le esprimono: le battaglie di bandiera (che mai sventolo da Sindaco, se non quella tricolore) le lascio ad altri; io, gli altri amministratori attivi ed i cittadini le uniche battaglie che facciamo, le facciamo a difesa del nostro territorio; le facciamo chiedendo a chi ha il dovere di intervenire di darci risposte precise ed accogliere le nostre legittime richieste”

carbonext

PAPAMARENGHI: “CALLORI FUORI PER COLPA DI UNA LEGGE ELETTORALE ASSURDA”

Il responsabile provinciale di Forza Italia Jonathan Papamarenghi torna a commentare l’esito del voto regionale e lo fa con un palese rammarico per ma mancata elezione del candidato Fabio Callori. Papamarengi attribuisce il mancato seggio all’ex sindaco di Caorso, ad una legge elettorale che ha premiato un’altra provincia (Bologna) nonostante Forza Italia abbia ottenuto una percentuale di voti più bassa.

La nota integrale:

Una legge elettorale assurda rende Consigliere non chi vince le elezioni ottenendo il maggior numero di preferenze, ma chi arriva secondo (se non terzo o quarto).Non entro nel merito di chi, in tutta la regione, beneficia del meccanismo, ma guardo alla sostanza della legge e non posso nascondere la delusione ed il rammarico, che so essere di tantissimi, nel vedere che Piacenza, dove il nostro Partito ha ottenuto il 13,81 % dei voti, contribuendo anche a portare la coalizione di centrodestra ad essere la più votata, non può esprimere il proprio Consigliere Regionale di Forza Italia. Il nostro Candidato più votato con 3.396 voti di preferenza infatti, pur avendo Forza Italia a Piacenza il record di consensi di tutta la regione, perde il seggio a favore della provincia di Bologna, dove il partito ha ottenuto un ben minore 8,51 % dei voti, ed alla provincia di Modena, con un 7,79 % dei voti. Son ben consapevole che la legge elettorale stabilisce le regole del gioco, ma mi permetto di definirla avvilente per i territorio e per la rappresentatività democratica. È infatti inutile avere dei collegi su base provinciale se poi l’attribuzione dei seggi è definita su base regionale, avvantaggiando così città più popolose come Bologna e, appunto, Modena. Capisco, quindi, i molti messaggi di sfiducia nel sistema ricevuti in questi giorni da elettori che assistono al vanificarsi del loro sforzo elettorale non vedendo eletto il candidato che ha ottenuto il più ampio sostegno, a differenza di chi entra in Consiglio Regionale con ben minori percentuali e ben minore numero di consensi. Apprendendo ora della comprensibile scelta del candidato Presidente Alan Fabbri di dimettersi da sindaco di Bondeno per restare consigliere regionale (con il seggio che diversamente sarebbe stato attribuito a Piacenza) e vedendo sfumare la doverosa opportunità per il nostro Partito di avere un Consigliere piacentino, voglio ancor più ringraziare tutti i candidati di Forza Italia, che hanno lavorato in modo determinante per ottenere il miglior risultato della Regione e manifestare la solidarietà mia personale e del Partito piacentino per Fabio Callori perché un’assurda legge elettorale non permette di eleggere chi, venendo scelto dagli elettori, nella sostanza vince le elezioni.

regione emilia

PROVINCIALI, C’E’ FERMENTO PER LE CANDIDATURE

Anche se il termine ultimo per  le candidature per l’elezione di secondo grado del nuovo consiglio provinciale è fissato per il 22 settembre, centrodestra e centrosinistra sono impegnati in riunioni e tavoli di confronto per arrivare ad una scelta condivisa. Lunedì è stata convocata la direzione del Partito Democratico, nella quale verranno espressa in modo preciso le intenzioni sui nomi che sono circolati nell’ultimo periodo. Francesco Rolleri sindaco di Vigolzone, Giuseppe Sidoli primo cittadini di Vernasca e Patrizia Calza sindaco di Gragnano. “Ho dato la mia disponibilità – conferma Calza – si tratterebbe di tornare in un ente che conosco bene, dove ho lavorato per 5 anni al quale sono molto legata e di cui conosco bene le dinamiche. Il Pd deve trovare la giusta convergenza su una persona che sappia dialogare e che non sia vista con ostilità dalle parte politica avversa – spiega. Una figura insomma che goda di consenso bipartisan.

Il centrodestra ha rinnovato al presidente uscente Massimo Trespidi la richiesta a candidarsi alla luce dell’esperienza maturata in questi anni. La riserva verrà sciolta a giorni vincolata, per ammissione dello stesso Trespidi, a motivazione di carattere familiare che in questo momento hanno la netta priorità. “Ciò a cui punta il centrodestra – ha riferito Jonathan Papamarenghi responsabile provinciale di Forza Italia – è avere una figura di riferimento importante per l’intero territorio. Ci sembrava corretto e doveroso chiedere al Presidente Trespidi di ricandidarsi. Se non accetterà abbiamo un paio di proposte altrettanto autorevoli, sindaci di altrettanti comuni che in questi anni hanno lavorato con impegno e dedizione”.

Il voto provinciale è fossato per il 12 ottobre, potranno votare i sindaci e i consiglieri comunali, mentre presidente ed ex consiglieri provinciali potranno essere eletti ma non avranno il diritto di voto.

 

prov. sede