BARACCHI: “LOGISTICA DI QUALITA’? QUELLA CHE SI INTEGRA CON IL TERRITORIO”

Logistica, aree militari, mobilità, visione globale e progettualità: sono i temi della chiacchierata con Giuseppe Baracchi, presidente dell’Ordine degli Architetti di Piacenza, ospite della nuova puntata di Di Profilo. Perché una logistica sia di qualità occorre che la politica entri a gamba tesa mettendo paletti precisi, è il pensiero del presidente dell’Ordine, così come, per non creare altri vuoti urbani nelle aree demaniali, occorre capire le esigenze e i bisogni della città. Al termine dell’intervista Baracchi traccia un bilancio dell’esperienza da presidente che si concluderà tra pochi mesi.

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A FEBBRAIO PIACENZA CAPITALE DELLA LOGISTICA CON BILOG

Piacenza per due giorni ospiterà la biennale della Logistica BILOG;  un’iniziativa che nasce dall’idea dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale – Porti di La Spezia e Marina di Carrara e del Comune di Piacenza di creare un’occasione speciale per discutere di logistica e trasporti con una chiave di lettura europea. Il Forum si occuperà sia della dimensione regionale sia di quella europea, per migliorare le conoscenze sulla politica dei trasporti dell’UE e le relative opportunità finanziarie, nonché di analizzare in profondità l’importanza della coesione tra tutti gli attori della catena logistica. Rappresentanti istituzionali e del mondo industriale parteciperanno al Forum che si svilupperà attraverso diverse sessioni dando l’opportunità di partecipare alle discussioni su temi quali Autostrade del Mare e Rete dei Corridoi Europei “core”; il green shipping; la logistica sostenibile; il ruolo delle piattaforme logistiche; l’innovazione ferroviaria; le vie navigabili interne; i trasporti e la logistica digitale.

ESISTE UNA LOGISTICA DI BUON SENSO? SE NE PARLA A TUTTO TONDO

I numeri potrebbero far saturare l’intero comparto: 900 mila metri quadrati di superficie per una stima di 200 milioni di euro di investimenti. La richiesta è ancora in una fase generica e riguarda un nuovo insediamento logistico. Il nome della multinazionale è ancora top secret ma i numeri fanno pensare ad un vero e proprio colosso. Dall’amministrazione comunale non è stata presa alcuna decisione anche perché le variabili da valutare sono molteplici. Prima di tutto mettere sul piatto della bilancia costi e benefici di un investimento di questo tipo: costi sociali, ambientali, qualità del lavoro, controlli, legalità nella gestione degli appalti. Piacenza sarebbe pronta ad un passo di questo tipo?

Annina Crea è un libro illustrato nato dall’incontro tra Anna e Barbara. La prima ama il disegno che per anni è stato il suo modo di comunicare con il mondo quando l’autismo le aveva tolto le parole; la seconda è una giornalista che ha dato voce a queste splendide illustrazioni. Annina Crea è un bel prodotto, curato e di qualità che i piacentini potranno acquistare per una buona causa: raccogliere fondi per realizzare la casa di vita per ragazzi autistici.

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ZILOCCHI, CGIL: “REGOLE CERTE PER FAR PARTIRE LA LOGISTICA PIACENTINA”

Ripartire dalle regole per riportare legalità, per non associare alla logistica quell’immagine logora legata allo sfruttamento dei facchini e alla manodopera a basso costo e svalutata. Oggi quando si parla di logistica, stringi stringi, questa è l’immagine che appare davanti agli occhi dei più. Il comune, insieme ai sindacati e alle imprese, ha rinnovato il protocollo sottoscritto nel 2012 che per varie ragioni, normative prima di tutte, aveva subito una battuta d’arresto. Dall’incontro tra comuni sindacati ed enti sono emerse la necessità e la volontà di costituire un gruppo tecnico di lavoro che rielabori i approfondisca i contenuti, una mappatura degli appalti e l’attenzione sull’evoluzione delle relazioni sindacali dei poli logistici piacentini.

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ZORZELLA: “LOGISTICA, PRIORITA’ ALLA SICUREZZA”

Cinquemila addetti divisi tra Piacenza, Castel San Giovanni, Monticelli e Pontenure. Il comparto della logistica è uno dei più numericamente numerosi, concentrato in zone ben definite sul nostro territorio e quindi più facilmente monitorabile a livello sindacale, ma non ovunque costruito e collaudato. Nascono proprio da qui alcune situazioni per le quali occorre costituire un dialogo con la controparte e avere delegati all’interno delle aziende, per recuperare quel senso di sfiducia che, a livello generale, molti lavoratori nutrono verso il sindacato. Floiariano Zorzella, da poche settimane nominato segretario generale della Filt Cgil, traccia le priorità del suo mandato. “E’ importante stabilire un punto di partenza – conferma Zorzella – secondo me, nel settore, c’è una forte carenza dal punto di vista della tutela dei diritti del lavoratore. Non si può lavorare in un capannone come in un forno, in un ambiente caldissimo in estate, dove non ci sono le condizioni minime come il rifornimento d’acqua o integratori. Tra l’altro – continua – queste fatiche comportano un calo di attenzione che possono portare agli infortuni”. Un settore, quello della logistica, che necessita di un costante e assiduo monitoraggio, per permettere ai lavoratori di lavorare in condizioni di massima sicurezza. “Mi sono stati segnalati episodi di colpi di calore e svenimenti soprattutto da parte di manodopera femminile, mi piacerebbe che questi casi venissero vagliati anche dalle strutture sanitarie, per capire se l’episodio è stato trattato come infortunio o giornata di ferie. A Piacenza bisogna riportare ordine nel settore, anche se già molto si è fatto”. I delegati sindacali all’interno delle singole realtà, più o meno grandi, aiutano. Ma la presenza non è sempre scontata. Quello che è avvenuto nella giornata di ferragosto alla Xpo Logistic Italia di Pontenure, è stato un esempio. Il sindacato ha indetto una mobilitazione contro la decisione dell’azienda di far prestare servizio ai lavoratori in una giornata festiva senza che ne fosse informato il sindacato di categoria. “Quando abbiamo fatto il presidio davanti all’azienda – spiega il segretario della Filt – una delle critiche più forti dei lavoratori è stata proprio verso il sindacato in senso generale; la Cgil può fare molti di più per recuperare quella credibilità che oggi manca. Non entreremo certamente a gamba tesa, la cosa necessaria è, ad esempio, partire dagli accordi che già ci sono. Come il protocollo d’intesa firmato con il comune di Pontenure per istituire una fermata dell’autobus a ridosso della logistica, per permettere ai lavoratori di non farsi un chilometro e mezzo a piedi prima per arrivare sul posto di lavoro”.

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