Dissesto e consumo di suolo sono alcuni dei temi caldi della campagna in Emilia Romagna, dopo la recente alluvione che ha colpito Ravenna e dintorni. Le legge sul consumo di suolo sarà quanto mai al centro dell’agenda del prossimo presidente e della nuova assemblea legislativa. Ne ha parlato anche il vice premier Matteo Salvini, arrivato al mercato di san Nicolò, accompagnato dalla senatrice Elena Murelli, per sostenere la candidatura di Matteo Rancan.
Inevitabile non tornare sugli scontri avvenuti sabato a Bologna tra antifascisti e polizia, durante la manifestazione di casa pound. Dal ministro Salvini parole pesanti all’indirizzo del sindaco Lepore che ha accusato il governo di aver mandato a Bologna 300 camicie nere.
Un silenzio che ha spiazzato l’aula. Il consigliere del PD Sergio Ferri è intervenuto in merito al grave fatto di cronaca avvenuto a Verona, dove un agente della Polfer ha estratto la pistola e ucciso il 26enne Diarra Moussa, maliano, che aveva tentato di aggredirlo con un coltello. Sui social, il vice premier Matteo Salvini ha commentato “non ci mancherà”. Proprio riguardo a questa frase il consigliere Ferri ha sentito il dovere di intervenire, esortando i colleghi consiglieri a riflettere. “Chiedo ad ognuno di pensare a queste parole” ha detto restando in piedi e in silenzio. In modo inaspettato si sono alzati anche i consiglieri di maggioranza, sindaca e gli assessori presenti.
Un gesto che ha sollevato la critica della consigliera Barbara Mazza della civica Barbieri – Liberi, e della capogruppo Patrizia Barbieri che era intenzionata a lasciare l’aula. “Non mi piace che si strumentalizzino queste vicende all’interno del Consiglio” ha detto Mazza. “Chi ha strumentalizzato la morte è stato Salvini” la replica di Ferri. Per il capogruppo Dem Andrea Fossati “Non commentiamo la vicenda in sé, l’azione e la reazione, ma il commento del ministro” che anche il consigliere dei Liberali Filiberto Putzu ha definito “inelegante e inopportuno”.
E’ arrivato anche il ministro per le infrastrutture Matteo Salvini alla firma del protocollo definito storico per Piacenza per la rigenerazione urbana e la trasformazione in hub intermodale con la realizzazione del polo del ferro a Le Mose. Una trasformazione iniziata con la precedente amministrazione e che oggi vede gli impegni concretizzati nero su bianco: Ministero, Regione, Rerrovie, e Comune. In pratica il cambiamento riguarderà sia le merci che i viaggiatori: lo scalo delle merci oggi presente in stazione verrà trasferito a Le Mose, nella zona dedicata alla logistica, si libereranno così aree per la città che verranno rigenerate.
Con il ministro si è parlato anche delle esigenze degli agricoltori e della rielezione di Ursula Von Der Leyen.
Forse pensava ad un’accoglienza diversa? c’è da sperare di no dal momento che la sua foto con la maglia di Putin ha fatto il giro del mondo. Matteo Salvini arrivato al confine tra Polonia e Ucraina è stato aspramente contestato prima del sindaco della città poi da un gruppo italiani tra cui i fotografi Sergio Ferri e Marco Salami, da un paio di giorni in Polonia per portare aiuti alla popolazione.
Il sindaco della città, Wojciech Bakun, gli ha sventolato la maglietta con la scritta Esercito di Putin dicendogli “Io non la ricevo, venga con me al confine a condannare” il presidente russo. Lì attorno si trovavano i fotografi piacentini che lo hanno contestato “buffone, perché non condanni Putin? Ipocrita”. Salvini ha ribattuto che l’Italia è pronta a portare aiuti, medicine, giocattoli, ed è aperta ad accogliere gli ucraini. “Dispiace che ci sia la polemica” “Non è polemica – ha risposto Ferri – è verità, la tua è ipocrisia”.
E’ tornato a Piacenza a meno tre giorni dal voto, ad una settimana dal tour di sette tappe tutto piacentino. Matteo Salvini ha incontrato, di primo mattino, i sostenitori che lo hanno atteso nonostante il freddo pungente sul pubblico passeggio. Un saluto, foto di rito, un caffè e poi via in Emilia verso la chiusura della campagna elettorale.
Bagno di folla per il senatore Salvini impegnato nella giornata tutta piacentina in vista del voto del 26 gennaio. “Qui il PD ha fallito, è una storia finita”.
“Io nelle piazze più della Borgonzoni? No, ci dividiamo gli appuntamenti e incontriamo più gente”.
Tra le priorità, se la Lega andrà al governo della Regione: burocrazia più snella, infrastrutture e case popolari.
Quello della Lega è stato un trionfo non solo a livello nazionale ma anche locale. In provincia di Piacenza ha raggiunto il 45.3% dei voti, a seguire il Partito Democratico con 19,4, terzo il Movimento 5 Stelle al 9,7 %. Seguono Forza Italia al 7,7 tallonata da Fratelli d’Italia al 6,6. +Europa è al 4,5 %
Un vero exploit se si confrontano i dati con le politiche del 4 marzo 2018 quando la Lega, pur confermandosi il partito più votato, aveva ottenuto il 27.5%, seguito dal M5S al 23.2% e PD al 17.6%. Ciò che balza all’occhio è l’emorragia di voti proprio del Movimento 5 Stelle che, a distanza di un anno, ha perso moltissimi consensi; al contrario il PD di Zingaretti ha guadagnato voti superando il Movimento sopratutto a livello nazionale.
Anche nel capoluogo la fotografia è pressoché la stessa, seppur una flessione della Lega che raggiunge il 38,2 %, mentre il Pd arriva al 23,6. Il Movimento 5 Stelle supera il 10 %. Forza Italia e Fratelli d’Italia appaiati al 7, mentre +Europa sfiora il 6.
In Emilia Romagna la Lega è il primo partito a Modena, Rimini, Parma, Ferrara e Forlì. Tra i capoluoghi emiliani Piacenza è la città dove si registra il miglior risultato di Matteo Salvini.
Un risultato, quello del partito di Salvini, che supera il dato nazionale che vede la Lega al 34% dei consensi. A seguire il PD con 22%, Movimento 5 Stelle 17%, Forza Italia 8.77% Fratelli d’Italia 4.47%, + Europa 3.09%.
Politicamente il risultato era evidente già dai primi exit pool: il trionfo della Lega su tutto il territorio e l’arresto del M5S che si è fermato alla metà dei voti dell’alleato di Governo. Un’evidenza che, c’è da immaginare, porterà a conseguenze sugli equilibri del Governo giallo- verde. Che piega prenderà il contratto che lega le due forze?
Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha incontrato Angelo Peveri l’imprenditore sarmatese in carcere con l’accusa di tentato omicidio condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione. “Se necessario andrò anche dal Presidente della Repubblica. Occorre cambiare presto e bene le leggi”.
Il braccialetto elettronico è un brevetto che non interessa e non interesserà ad Amazon. Ad annunciarlo è il segretario della Lega Matteo Salvini al termine della visita all’interno del polo di Castel San Giovanni con i vertici dell’azienda. La notizia del brevetto di questo supporto che servirebbe all’azienda per velocizzare le operazioni di confezionamento e consegna, è arrivata qualche giorno fa anche a Castel San Giovanni creando non poche polemiche.
Quando parla di politica si appassiona, soprattutto quando di mezzo c’è la Lega di Matteo Salvini. Valentina Stragliati, attualmente assessore al comune di Castel San Giovanni, si è messa a disposizione del partito per le politiche del 4 marzo. Tra le priorità per il territorio sicurezza e misure contro la violenza di genere. Si racconta a Di Profilo.