SALARI, ORARIO DI LAVORO E SICUREZZA: I METALMECCANICI SCENDONO IN PIAZZA ANCHE A PIACENZA

La mobilitazione fa parte dello sciopero nazionale proclamato unitariamente a seguito della rottura del tavolo di trattativa con Federmeccanica e Unionmeccanica, che hanno respinto le richieste dei lavoratori e proposto una “contropiattaforma” che Fim Fiom e Uil hanno definito “inaccettabile”. Per questo i sindacati hanno proseguito la mobilitazione per ottenere aumenti salariali certi, il miglioramento delle condizioni di lavoro e il rafforzamento dei diritti. Il corteo è partito dal pubblico passeggio fino alla sede di Confindustria.

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SCIOPERO METALMECCANICI: PRESIDIO SOTTO CONFINDUSTRIA. “DA FEDERMECCANICA PROPOSTE IRRICEVIBILI”

Contratto scaduto da sei mesi e proposte irricevibili da parte di Federmeccanica, hanno portato alla proclamazione dello sciopero di 8 ore, a livello nazionale, nel settore dell’industria. Su base locale Fiom, Fim e Uilm hanno deciso di formare un presidio sotto le finestre di Confindustria, l’ultima volta accadde prima del Covid, ormai 6 anni fa. Una decisione che fa comprendere il braccio di ferro in corso in questi mesi.

Circa 13 mila i lavoratori impiegati a livello locale nel settore della meccanica che chiedono un incremento dei minimi retributivi di 280 euro nei prossimi tre anni e la riduzione dell’orario di lavoro.

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