“Come ha trovato l’esperienza di Piazzetta Piacenza a Milano Expo? Interessante”. E’ proprio questo aggettivo che ha utilizzato la maggior parte degli enti e delle associazioni coinvolte che hanno partecipato alla kermesse milanese. L’40.9% ha utilizzato il termine interessante, il 27.3% positiva, il 13.6% divertente. La rilevazione è stata effettuata per quanto riguarda enti e associazioni nell’ambito del corso di “Economia Applicata e Marketing Territoriale” della Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’Università Cattolica di Piacenza. I risultati dell’indagine valutativa si riferiscono a 44 tra i 79 enti partecipanti, di cui 32 di carattere privato (associazioni, proloco, gruppi culturali e sociali) e 12 pubblico (comuni, scuole, istituzioni). Oltre ai giudizi sulla presenza piacentina all’Expo, è stato chiesto agli enti coinvolti di valutare nel dettaglio i “ritorni” della loro partecipazione: emerge un giudizio più contenuto e differenziato, positivo in termini di immagine e visibilità, meno significativo soprattutto come aumento delle attività delle organizzazioni e per quanto riguarda l’instaurarsi o il rafforzamento delle reti di partnership. “Che ritorni ha avuto l’ente nel breve periodo?” per la maggior parte il ritorno è stato di immagine, visibilità, partnership/networks con altri enti e di promozione dei prodotti tipici del territorio, più negativi gli effetti sul turismo. Questi dati sono chiusi nel sito www.piacenzaeconomia.it insieme a quelli relativi al pendolarismo. Nella provincia piacentina sono 144.773, superando la soglia del 50% dei residenti. Il 71,6% dei pendolari sono lavoratori, i quali hanno come destinazione principale (50,3%) il comune di residenza mentre l’11,4% varca quotidianamente il confine provinciale (pari a 11.761 persone). I pendolari per motivo di studio, che ammontano a 41.180, per il 72,5% restano nel comune di residenza mentre 3.887 hanno una destinazione fuori dalla provincia di Piacenza. Il numero dei pendolari in uscita da Piacenza supera di circa 3.800 unità quello in entrata dalle altre province; con una maggior capacità di attrarre lavoratori rispetto agli studenti: infatti il rapporto tra il numero dei pendolari in ingresso rispetto a quelli in uscita è pari al 49% per gli studenti mentre sale all’85% per i lavoratori.