LA MOSTRA SUL GENIO DI FATTORI PER CELEBRARE LA COMPLESSITA’ DELL’ARTISTA

Una mostra equilibrata, così la definiscono i curatori. Giovanni Fattori, il genio dei Macchiaioli, con un un centinaio di dipinti e 70 disegni e incisioni, si propone di rinnovare la memoria di fattori, nel bicentenario della nascita, offrendo una interpretazione della sua figura e della sue opere, concentrandosi proprio sulle peculiarità e unicità dell’artista e dell’uomo in rapporto con l’arte del 19esimo secolo.

La mostra aperta dal 29 marzo al 29 giugno, vuole celebrare uno degli artisti più significativi del movimento dei macchiaioli, partendo proprio dalle prime ricerche sulle macchie, agli intensi ritratti, dai paesaggi en plein ari ai soggetti di vita rurale e alle scene delle maremma che fattori tanto amava.

Una mostra che lega ancora di più XNL con la galleria d’arte moderna Ricci Oddi, su cui la fondazione di piacenza e vigevano punta moltissimo anche in termini di di ritorno e visibilità, alzando l’asticella a qualche decina di migliaia di visitatori.

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“IL GENIO” DEI MACCHIAIOLI PER IL BICENTENARIO DELLA NASCITA DI FATTORI. LA MOSTRA A XNL

Fu uno dei protagonisti indiscussi del grande naturalismo europeo della seconda metà dell’ottocento; dai ritratti, ai paesaggi en palein air, dai soggetti di vita rurale alle scene che mettono la Marenna in primo piano; Giovanni Fattori ha saputo, di fatto, realizzare una produzione mai scontata e distante dalla retorica, sempre accompagnata da una personale riflessione etica. Proprio a lui, in occasione del bicentenario della nascita, Xnl arte ha dedicato la mostra Giovanni Fattori, il genio dei macchiaioli, dal 29 marzo al 29 giugno 2025.

Particolare attenzione è stata dedicata alla produzione grafica dell’artista, composta da acqueforti che ne rivelano la capacità di rinnovare il linguaggio, attraverso una tecnica nuova complementare alla pittura. Una mostra che ha l’obiettivo di attrarre visitatori e critica anche e soprattutto a, livello nazionale; una mostra nata dalla collaborazione degli attori di rete cultura piacenza, in particolare dalla liaison tra la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi e Xnl.

https://fb.watch/xRJCmuBB9W/

ANNIBALE: IL VIAGGIO VISIVO ALLA SCOPERTA DELLE ANIME DI PIACENZA

Un percorso immersivo che svela le diverse anime di Piacenza; una città di confini, scambi e storie spesso invisibili. Annibale, la mostra curata da Alex Majoli che conclude il progetto Photobuster Piacenza 2025, andrà alla ricerca di questi aspetti mettendo in luce luoghi Simbolici, periferie urbane, paesaggi antropizzati e architetture poco conosciute. Un invito alla riflessione sui confini fisici e culturali che danno di piacenza un profilo complesso e dinamico allo stesso tempo.

Vi hanno lavorato, per la prima volta insieme, tre collettivi Cesura, la Città Minaccia e TIFF; alla grande esperienza del fotografo Majoli il compito di creare un percorso tra le immagini selezionate che resteranno allestite fino al 2 marzo presso lo spazio XNL Piacenza.

https://fb.watch/xBWXwHbECO/

LA DEDIZIONE DI PROSPERO CRAVEDI NELLA MOSTRA PIACENZA LA CITTA’ CHE CAMBIA

Così Prospero Cravedi vedeva la città che cambia, attraverso i volti e gli occhi che l’hanno vissuto e ne hanno costruito quella trama sociale che ha caratterizzato quegli anni. La mostra Piacenza la città che cambia, allestita nello spazio mostre della Fondazione, vuole mostrare i luoghi fatti e abitati della persone; ecco allora che non ci saranno mai immagini senza volti, eventi senza occhi a guardarli, architetture senza mani a tendere verso esse. Prospero ha avuto la capacità di cogliere, con sensibilità e spiccata attenzione, ogni dettaglio che rendesse le sue fotografie capaci, ancora oggi, di catturare l’osservatore e di portarlo direttamente in quella dimensione.

Quella ospitata presso la Fondazione è la seconda mostra, dopo l’antologica del 2022 all’ex convento di santa chiara, che la famiglia insieme alla fondazione di piacenza e vigevano ha fortemente voluto. L’archivio di Prospero è vastissimo, i figli Gianni, Ettore e la moglie Angela stanno cercando, con pazienza, di sistemarlo per annate. E ogni foto è una scoperta sempre nuova.

Nelle varie sezioni della mostra non mancano i volti noti, registi, cantanti, politici, stilisti, insieme alla gente comune in piazza per una manifestazione o ad assistere ad una parata militare; come il bimbo, che il 4 novembre del 1973 osserva, come un soldatino, il passaggio dei militari; una delle immagini che stanno più a cuore al figlio Gianni.

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PIACENZA, LA CITTA’ CHE CAMBIA NELLE FOTO DI PROSPERO CRAVEDI

Quello di Prospero Cravedi era un occhio allenato, capace di cogliere non solo l’attimo perfetto, ma anche di inserirlo nel contesto giusto di quel preciso momento. Dopo la prima mostra, due anni fa, una sorta di antologica, le foto di Prospero tornano ad essere patrimonio culturale dei piacentini con la mostra “Piacenza la città che cambia. Luoghi e volti della realtà urbana” allestita presso lo spazio mostre della Fondazione dal 23 novembre.
Tutto nasce da una pubblicazione del 1977 redatta dal comune in occasione dell’elaborazione di un piano urbanistico, interamente illustrato con le fotografie di Cravedi. Ma l’occhio di Prospero non era quello di un fotografo specializzato in architettura; ma di un uomo capace di cogliere l’oggetto urbanistico perfettamente integrato con i volti che abitano quel contesto.

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LA PROTESTA PACIFICA NON PUO’ MAI ESSERE NEGATA. LA MOSTRA DI AMNESTY ALLA PASSERINI LANDI

A nessuno può essere negato il diritto di protestare, lo sancisce la stessa costituzione. Amnesty International ha allestito, nei locali della biblioteca Passerini Landi, una mostra fotografica: Proteggi la Protesta.
Si tratta di scatti raccolti tra il 201 e il 2022, gli ultimi, i più osservati, quelli della protesta in iran e sul conflitti israelo palestinese. Ognuna di queste foto ha un dettaglio, uno slogan, un particolare che fa riflettere.

https://fb.watch/sXOPthY-Fl/

ECCO I FASTI FARNESIANI: ELISABETTA FARNESE REGINA DELLA MOSTRA IN CAPPELLA DUCALE

Eccoli i Fasti di Elisabetta Farnese in mostra alla Cappella Ducale di palazzo Farnese dal 2 dicembre al 7 aprile 2024. L’esposizione, ideata da Antonio Iommelli e Antonella Gigli, ruoto intorno ad un nucleo di tele, oggi noto con il nome di “Fasti di Elisabetta”, eseguito nella prima metà del 700 dal pittore Ilario Mercanti, detto Spolverini.

Per la prima volta, dopo quasi trecento anni dalla loro migrazione a Napoli, sei dipinti, già parte del ciclo, sono esposti a Piacenza, concessi in prestito per quattro mesi dalla Reggia di Caserta. Sei importanti prestiti che, in aggiunta ad altre venti opere, consentono per la prima volta di ammirare i fasti di Caserta e  Parma, riuniti a quelli già presenti a Piacenza dal 1928.

FERRI SULLE FOTO STRAPPATE: “DISPIACE PERCHE’ L’INTENTO ERA IL DIALOGO CHE MANCA DA TEMPO”

Erano state affisse ai muri dei palazzi di vai Marinai d’Italia solo una manciata di giorni fa, oggi questo è ciò che ne resta. Scatti di Strada, ,la mostra dei fotografi Sergio Ferri e Michael Tampanella, promossa dal Laboratorio di Strada e Fondazione, in collaborazione con Acer, Educatori di Strada e Comune, è stata in parte vandalizzata. Il messaggio evidentemente non è passato, e per questo occorre farsi delle domande, dal momento che gli scatti, in bianco e nero, avevano il solo obiettivo di creare senso di comunità e partecipazione.

ELISABETTA FARNESE SARA’ IL BRAND DELLA MOSTRA SUI FASTI FARNESIANI. IOMMELLI: “PORTARE PIACENZA FUORI DA PIACENZA”

Sarà lei, Elisabetta Farnese, il brand della mostra sui fasti farnesiani. Il suo volto sarà il simbolo di questo allestimento su cui l’amministrazione comunale punta moltissimo. Ad oggi si conoscono la data: 1 dicembre 2023; il luogo della mostra: cappella Ducale di Palazzo Farnese per la funzionalità degli ambienti;  le opere: cinque arriveranno da Caserta, dopo il viaggio alla Reggia dell’assessore Fiazza lo scorso inverno, quattro da Parma, tre dall’Opera Pia Alberoni e le restanti dalla pinacoteca di Palazzo Farnese dove sono tutt’oggi visitabili.

Costo della mostra 300mila euro, per un terzo finanziate con l’avanzo di bilancio, il resto ancora da quantificare con precisione dalla rete del ducato. Al lavoro sull’allestimento il comitato scientifico con in testa il neo direttore dei musei civici Antonio Iommelli.

“SCATTI DI STRADA”, LA MOSTRA FOTOGRAFICA PER ESPLORARE E CONOSCERE IL PEEP

Si chiama Scatti di Strada, il progetto realizzato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, promosso dal Laboratorio di Strada in collaborazione con ACER, educatori di Strada, Comune di Piacenza e i fotografi Sergio ferri e Michael Tampanella.

Il mezzo è proprio la fotografia utilizzata per esplorare concetti come l’identità e il conflitto di appartenenza. Il progetto vuole promuovere il benessere attraverso azioni di educazione territoriale e animazione di strada, svolte dal team di professionisti degli Educatori di Strada nel quartiere, durante le ore pomeridiane. Queste attività coinvolgono giovani di età compresa tra i 13 e i 25 anni e mirano a valorizzare le risorse educative già presenti nel quartiere, creando occasioni di convivialità e relazioni positive.

Inoltre, si vuole costruire una narrazione del quartiere attraverso le fotografie, i video e le interviste raccolte durante il progetto, e stimolare riflessioni con i gruppi informali di giovani sul futuro e sul quartiere stesso. L’obiettivo è responsabilizzare i singoli e i gruppi nei confronti del proprio contesto di vita.

L’inaugurazione della mostra sarà giovedì 13 luglio alle 17 in via Marinai d’Italia 1-3. Le fotografie sono realizzate da Sergio Ferri e Michael Tampanella, i due fotografi che hanno accompagnato gli educatori durante tutto il percorso del progetto. Questa mostra rappresenta un primo passo per avvicinare la comunità e il gruppo di giovani coinvolti, offrendo uno spazio di relazione accogliente e valorizzando il quartiere attraverso la loro presenza interessata e positiva.