FREYRIE:”ABBATTERE IL PROBLEMA CULTURALE PER UNA ECONOMIA DELLA CONOSCENZA”

Seduti a semicerchio, per una volta, sullo stesso piano. Professionisti, architetti, freelance e la politica si sono confrontati sui mestieri intellettuali e sulle politiche che li governano. L’incontro pubblico “Autonomamente” organizzato dall’Ordine degli Architetti di Piacenza e dalla Federazione degli Ordini degli Architetti dell’Emilia Romagna ha concentrato l’attenzione su quei lavoratori che in Italia lavorano con le idee, in autonomia, producendo innovazione, ricerca e servizi essenziali. Nonostante ciò, negli ultimi decenni le politiche economiche e sociali nazionali, e’ il ragionamento di fondo che ha mosso l’incontro,  hanno relegato questi lavoratori al ruolo di “partite IVA”. “E’ un problema culturale difficile da abbattere – ha detto il Presidente nazionale dell’ordine degli Architetti Leopoldo Freyrie – occorrono investimenti seri e mirati per una economia della conoscenza”. Al dibattito ha partecipato anche il Governo con il Sottosegretario all’Economia Paola De Micheli che ha sottolineato la centralità del ruolo economico delle professioni della conoscenza. “Occorre allargare gli strumenti normativi ed europei da cui oggi dipendono le professioni della conoscenza. Il Governo sta attuando percorsi di riconoscimento del ruolo economico delle professioni”.

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DE MICHELI: “ALLA TADINI LA SEDE ORGANIZZATIVA DELLA SETTIMANA DEL POMODORO PER EXPO”

Da quando è diventata Sottosegretario all’Economia la vita corre a doppia velocità, non tanto per l’impegno quanto per il lavoro che è diverso rispetto alla vita da parlamentare. Paola De Micheli se prima era impegnata, oggi il carico di responsabilità che ha sulle spalle, fa sì che lo sia doppiamente. “Quello che è cambiato – ha detto – è il tipo di lavoro. Prima era più legato alla relazioni di gruppo di cui parlamentare di cui facevo parte, oggi è esecutivo, perchè concorro, insieme allo staff del ministro Padoan, a prendere decisioni importanti per il paese”.

Dopo un paio di giorni in montagna, è già in pista con la mente proiettata a Roma. Del PD locale preferisce non parlare, non perchè non lo consideri importante anzi, ma perchè è giusto che se ne occupino gli amministratori. “Tra le vicende di Roma Capitale e la situazione in Abruzzo, direi che gli impegni non mancano”ci ha detto al telefono. Una comunicazione interrotta da saluti e incontri con amici e conoscenti tra le vie del centro prima di ripartire per Roma. Piacenza è nel cuore nelle decisioni importanti, come quella che riguarda Expo per cui tanto si parla tra scetticismi e finti entusiasmi. “Per la settimana del pomodoro che si terrà a metà giugno all’esposizione universale di Milano – ha anticipato il sottosegretario – Piacenza avrà un ruolo fondamentale. Io sono stata nominata Presidente del Comitato Organizzativo e la sede operativa di questo evento sarà a Piacenza, alla Tadini. Sarà un evento di portata internazionale perchè alla settimana del pomodoro parteciperanno i principali produttori mondiali e Piacenza avrà una grande visibilità. I dettagli verranno messi a punto entro il mese di gennaio”.

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PAOLA DE MICHELI GIURA A PALAZZO CHIGI, DA OGGI NUOVE RESPONSABILITA’

Da oggi per l’on. Paola De Micheli inizia un nuovo percorso, decisamente il più prestigioso della sua carriera politica. Dopo il giuramento avvenuto ieri sera alle 20.30 nella Sala dei Galeoni di Palazzo Chigi, De Micheli da oggi sarà al lavoro nei nuovi uffici di via XX Settembre al ministero delle Finanze per esercitare il suo nuovo incarico di Sottosegretario all’Economia. Un giuramento di pochi minuti, carico di emozione davanti al premier Matteo Renzi e al Sottosegretario Graziano Delrio. Un momento solenne che De Micheli ha voluto caratterizzare anche nell’abbigliamento; tailleur a pantalone rosso sgargiante, camicia bianca (“ho indossato i colori della mia città – ha detto – e il rosso simboleggia la sinistra e il pomodoro”) e tacchi neri vertiginosi. Tra le deleghe che riceverà dal predecessore Michele Legnini, nominato vicepresidente del CSM, ci sono Cipe, Monopoli, Dogane, gioco d’azzardo, ricostruzione dell’Abruzzo, comuni in dissesto, Roma Capitale e attuazione del programma. Temi delicati che Paola De Micheli affronterà a fianco del Ministro Pier Carlo Padoan.

Ad assistere al giuramento la mamma, il fratello, la sorella,le nipotine e il marito.

PAOLA DE MICHELI, LETTIANA DOC, SOTTOSEGRETARIO ALL’ECONOMIA

Si infoltisce il piccolo esercito dei politici piacentini con un incarico di prestigio a Roma. E’ di stamattina la nomina di Paola De Micheli a sottosegretario all’Economia del Governo Renzi. Roberto Reggi direttore del Demanio verso cui l’amministrazione ha massima fiducia per portare a casa la partita delle aree militari e proprio ieri l’ingresso in Parlamento di Marco Bergonzi Pd, in seguito alla dimissione della Mogherini dopo la nomina ad alto rappresentante della politica estera della UE. A lui si aggiungono i veterani Pierluigi Bersani, ex segretario del PD e Maurizio Migliavacca (PD).

Tornando alla De Micheli, la sua nomina è in sostituzione di Giovanni Legnini ora vicepresidente del CSM. Lettiana di ferro, sostenitrice tenace delle posizione dell’ex segretario, oggi ha accettato il nuovo e prestigioso incarico dal Premier Renzi verso il quale non ha mancato di manifestare posizioni critiche in merito ad alcuni temi.  Proprio a proposito di questo sul web sono già stati pubblicati alcuni articoli: su L’Huffington Post si legge “Fu tra i pochissimi ad alzare i tacchi – in senso lato e figurato – e ad imboccare la porta quando la Direzione nazionale del Partito democratico votò la relazione in cui il segretario chiedeva il via libera per diventare anche premier. Con buona pace del fu vice-segretario e allora presidente del Consiglio Enrico Letta, e di quel “stai sereno” dell’ex rottamatore che a posteriori gli si è appiccicato addosso come una maledizionePerché la De Micheli è una lettiana della prima ora che si è morbidamente trasformata in una renziana della seconda ora”. Sempre più in linea con le prospettive e i progetti del governo dei Mille giorni, la De Micheli è stata ad un soffio dal ricoprire l’incarico di presidente del partito. Renzi stava vagliando l’idea di affidare l’incarico ad una donna, e il suo nome era in cima alla lista. Poi il premier-segretario optò per la candidatura di Matteo Orfini”. Nel PD c’è anche chi come il capogruppo Speranza considera questo “non un renzismo della seconda ora ma un’adesione al partito del 41%”