PD-PRC DIVORZIO IN VISTA

Alla fine la corda si è spezzata. Pd e Prc sono alla resa dei conti,  come titola oggi il Corriere Padano. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’assenza in consiglio comunale del consigliere Carlo Pallavicini nella notte del voto al bilancio previsionale,  oltre che una serie di altre dichiarazioni ambigue sul provvedimento più imporatante preso dalla giunta.  Il segretario del pd Gianluigi Molinari e il capogruppo in consiglio Daniel Negri hanno preso carta e penna: “Rifondazione inviti Pallavicini a dimettersi dal Consiglio oppure saremo costretti a rivedere l’alleanza che governa il Comune”. Chiaro e tranchant. Non poteva essere altrimenti dopo che, da mesi, Pallavicini ha preso una posizione ben precisa sul caso Ikea ponendosi a fianco dei Si Cobas e contro alcune frange del Pd che difendono le cooperative impegnate nel polo logistico. Questo avra’, probabilmente, conseguenze anche sulla giunta? L’assessore Luigi Rabuffi di Rifondazione non aveva nascosto un certo imbarazzo per la sua posizione scomoda. Quondi o Sinistra per Piacenza fa la prima mossa chiedendo le dimissioni del proprio rappresentante oppure il Pd ne prendera’ atto traendone le proprie conclusioni. Se tutto avverrà secondo quanto prevede e chiede il Partito Democratico qualcuno dovrà prendere il posto di Rabuffi in giunta. Un esponente del Pd o dei Moderati i cui esponenti, Lucia Rocchi e Roberto Colla si sono sempre distinti per lealtà ma sono spesso critici nei confronti di alcuni provvedimenti della giunta. Il sindaco Dosi starà pensando proprio a loro?

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DOSI SU FONDAZIONE:” IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SI DEVE DIMETTERE”

O si fa un’operazione trasparenza o i pasticci non fanno bene alla città.  E’ d’accordo anche il sindaco Dosi che sollecitato dai consiglieri ha dichiarato che il consiglio di amministrazione della Fondazione si deve dimettere. “Lo affermo oggi in accordo con il Presidente della Provincia Trespidi – ha detto – farlo prima sarebbe stato inopportuno considerato quanto accaduto 15 mesi fa con la formazione di due cordate che si sono contese la presidenza” .

Le istituzioni  devono entrare nella complessa partita della fondazione. È quanto emerso nel corso della commissione richiesta dai consiglieri Colosimo, Foti e Polledri. Proprio il capogruppo della Lega Nord ha proposto un cronoprogramma per parlare pubblicamente dell’argomento. Entro la prossima settimana l’impegno è che ogni consigliere metta per iscritto le domande da sottoporre al consiglio di amministrazione della Fondazione. “Domandare è lecito  – ha detto Polledri – rispondere è cortesia. Il cda ha tutto l’interesse a mantenere quello che dice”. L’altra proposta approvata e’ di indire un massimo sedute da oggi a meta’ luglio. Nel frattempo si dovrà tracciare un profilo del futuro presidente;”piacentino, esperto di finanza,  con spiccata moralità?” si domanda Polledri “a questo percorso deve partecipare idealmente tutta città e la commissione e’ l’unico luogo pubblico nel quale prendere le decisioni. O l’arbitro lo fa la politica e decide un cammino -conclude – o ci saranno strascichi pesanti per l’intera città”.

Una presa di posizione, quella del primo cittadino, sollecitata anche dal consigliere Tommaso Foti di Fratelli d’Italia. “Dove stanno le istituzioni?” Si e’ domandato all’inizio della commissione. “occorre disegnare una squadra e dire al consiglio che bisogna darle la responsabilità di fare cose corrette”