PD VERSO LA TORTUOSA STRADA DEL CONGRESSO: E C’E’ CHI LANCIA UNA PROVOCAZIONE

Di solito il primo nome è il primo, appunto, ad essere bruciato. Succederà anche ad Infantino? Perché è proprio il capogruppo di Piacenza Coraggiosa, da poco iscritto al PD, ad essere stato individuato come il successore di Carlo Berra alla guida del Partito Democratico locale. L’intento sarebbe quello di proporre una candidatura unitaria che metta tutti d’accordo insomma. Le premesse però non paiono buone. A partire dal fatto che il nome arriva da uno sparuto gruppo di dirigenti, ma che certamente contano: onorevole De Micheli, sindaca Tarasconi, consigliere regionale Albasi e ex segretario Bisotti.

Eppure il nome non sembra entusiasmare altri se non i proponenti, per ragioni di correnti (Infantino rappresenta Coraggiosa la corrente che fa capo alla  segretaria Schlein); non è piaciuta nemmeno la modalità a cui si è arrivati a designare Infantino: un pranzo prima del consiglio comunale che qualche iscritto arriva a definire “cortocircuito che non fa bene a nessuno”. Dove stanno coinvolgimento e partecipazione? Ma anche idee e programmi che dovrebbero precedere il nome del candidato? Insomma questo non dovrebbe essere il risultato di una seria concertazione?

Il tema non è nuovo ma sempre porta con sé analisi, commenti e provocazioni. Come quella del capogruppo di Alternativa per Piacenza Stefano Cugini che in post sul profilo Facebook spariglia le carte suggerendo al PD di candidare l’amico Sergio Dagnino. Una provocazione, prima di tutto perché Dagnino non é iscritto al PD ma ad ApP (almeno ad oggi), che sottende un chiaro messaggio: l’identikit del candidato ideale. Appassionato di politica, da sempre di centrosinistra, coerente, con uno spiccato senso delle istituzioni. Come a dire che forse questo manca al Partito Democratico? E che la coerenza tra forma e sostanza dei suoi interlocutori è importante. E che dovrebbe esserla per tutti.

Se queste sono le prime mosse,  da qui al congresso di maggio, le sorprese non mancheranno e magari anche i colpi di scena.

LUCA QUINTAVALLA ELETTO PRESIDENTE COMMISSIONE POLITICHE ECONOMICHE DELLA REGIONE

Il Consigliere Regionale piacentino Luca Quintavalla è stato eletto (anche con il voto delle opposizioni) Presidente della Commissione II Politiche Economiche della Regione Emilia-Romagna.
“Sono particolarmente emozionato e grato per questo importante incarico che i colleghi consiglieri (tra cui il Presidente De Pascale) di tutti gli schieramenti mi hanno affidato. Si tratta di un incarico importante in quanto le competenze della Commissione sono particolarmente ampie e strategiche: si va dal sostegno al sistema produttivo, alla ricerca scientifica, tecnologica e innovazione dei settori produttivi, alle politiche energetiche, ai rapporti col sistema creditizio, agricoltura, bonifica, industria, artigianato, commercio, turismo, programmazione dei Fondi strutturali europei e PNRR.
Il mio impegno sarà massimo in un settore in cui l’Emilia-Romagna è una delle regioni più dinamiche e innovative d’Europa: questo è soprattutto merito del tessuto imprenditoriale del nostro territorio, ma anche di un sistema di governance ben rappresentato dal Patto per il Lavoro e il clima, che costituisce un modello di concertazione sociale unico a livello nazionale e che vogliamo proseguire e ulteriormente rafforzare in questo mandato. Nelle nostre priorità ci sarà certamente il supporto alle imprese nei percorsi di innovazione, nelle transizioni ecologica, energetica e digitale, nell’internazionalizzazione, nell’accesso al credito, nei processi di filiera.
Oltre che legato alle competenze ed esperienze specifiche mie nella materia in oggetto, penso che questo importante incarico sia un riconoscimento anche per Piacenza e per questo sento ancora maggiore la responsabilità di svolgere al meglio questo ruolo nell’esclusivo interesse dei nostri territori e dei nostri cittadini”.

BERRA: “UN CENTRO SINISTRA ESCLUSIVAMENTE PD E’ UN ERRORE CLAMOROSO. PER LE COMUNALI E’ NECESSARIO UN ALTRO REGISTRO”

Oltre all’innegabile soddisfazione per la netta vittoria del presidente De Pascale, occorre che a livello locale si facciano delle riflessioni. Perché se in regione il Partito Democratico sfiora il 43 per cento, non è così a livello provinciale, seppur il recupero nei confronti di Fratelli d’Italia, primo partito a Piacenza, è certamente significativo.
Con il 31 per cento in provincia e il 33 in città, il PD ha tuttavia raggiunto un buon risultato, certo fra luci e ombre, come sottolinea il segretario Berra. Fondamentale, da qui ai prossimi appuntamenti elettorali, sarà la coalizione che in queste elezioni ha dimostrato una certa debolezza rispetto al ruolo trainante dei democratici.

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PARTITO DEMOCRATICO: IN REGIONE SFIORA IL 40 PER CENTO. PIACENZA IN CONTROTENDENZA

Le proiezioni confermano il forte distacco tra Michele De Pascale al 56,5% e Elena Ugolini al 39,80; per quanto riguarda i partiti delle coalizioni, nel centro sinistra si potrebbe parlare quasi di partiti unico con il PD che arriva al 39,80%, AVS 6,00%, Movimento 5 Stelle 4,30, De Pascale presidente 4,20, Emilia Romagna Futura 2,10. Nel centro destra Fratelli d’Italia è al 23,5%, Forza Italia 6,3%, Lega 5,5 % Ugolini presidente 5%.

Diversa la situazione nella provincia di Piacenza dove, al momento, la candidata Ugolini è al 55,10% e De Pascale al 42,19%; il primo partito è Fratelli d’Italia 42,19%

FERRI, PD SPIAZZA L’AULA CON IL SILENZIO SULLE PAROLE DEL MINSITRO SALVINI “NON CI MANCHERA’ “

Un silenzio che ha spiazzato l’aula. Il consigliere del PD Sergio Ferri è intervenuto in merito al grave fatto di cronaca avvenuto a Verona, dove un agente della Polfer ha estratto la pistola e ucciso il 26enne Diarra Moussa, maliano, che aveva tentato di aggredirlo con un coltello. Sui social, il vice premier Matteo Salvini ha commentato “non ci mancherà”. Proprio riguardo a questa frase il consigliere Ferri ha sentito il dovere di intervenire, esortando i colleghi consiglieri a riflettere. “Chiedo ad ognuno di pensare a queste parole” ha detto restando in piedi e in silenzio. In modo inaspettato si sono alzati anche i consiglieri di maggioranza, sindaca e gli assessori presenti.

Un gesto che ha sollevato la critica della consigliera Barbara Mazza della civica Barbieri – Liberi, e della capogruppo Patrizia Barbieri che era intenzionata a lasciare l’aula. “Non mi piace che si strumentalizzino queste vicende all’interno del Consiglio” ha detto Mazza. “Chi ha strumentalizzato la morte è stato Salvini” la replica di Ferri. Per il capogruppo Dem Andrea Fossati “Non commentiamo la vicenda in sé, l’azione e la reazione, ma il commento del ministro” che anche il consigliere dei Liberali Filiberto Putzu ha definito “inelegante e inopportuno”.

PD: LA SEGRETARIA SCHLEIN ALLA FESTA DEM

Ci sarà anche la segretaria del PD Elly Schlein alla festa dei democratici di Piacenza. Domenica 15 alle ore 18 sarà accompagnata dal segretario regionale Tosiani, poi alle 20, guardando alle elezioni di novembre, sarà presente il candidato PD Michele De Pascale.
La festa inizierà venerdì 13 con Pierluigi Besani, Michele Serra e Francesco Cancellato sul tema “quale futuro per il centro sinistra?”, per proseguire sabato 14 con sindaca, giunta e consiglieri di maggioranza che si confronteranno sulla Piacenza del futuro. Le serate, al palazzetto di via Alberici, sono organizzate dal circolo cittadino del PD e dai Giovani Democratici.

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REGIONALI, BERRA (PD) SODDISFATTO DEI CANDIDATI: “DA GAZZOLO ATTO GENEROSO, PER LEI CI SARANNO ALTRE OCCASIONI”

Quattro candidati per altrettante generazioni, votati per acclamazione non senza travaglio iniziale ma che alla fine si è chiuso nel migliore dei modi. È soddisfatto il segretario provinciale del PD Carlo Berra che ha presentato i candidati alle prossime elezioni regionali del 17 e 18 novembre.
Virginia zilli, Michela Cucchetti, Luca Quintavalla e Ludovico Albasi; nomi che già circolavano da qualche settimana, a cui si è arrivati, questa è una novità specifica il segretario Berra, abbandonando l’idea delle correnti, con un inaspettato rimescolio di carte. Certo facilitato dal passo indietro, una settimana fa, di Paola Gazzolo che ha deciso di restare saldamente sullo scranno più alto del consiglio comunale.

E in merito al recente rimpasto di giunta, che ha visto l’avvicendamento di Marco Perini con Gianluca Ceccarelli di Piacenza Oltre, il segretario Berra non si dice più di tanto sorpreso, d’altronde si sa, le giunte sono espressione delle liste che hanno concorso all’elezione del sindaco. Come a dire che a fare un passo indietro è chi non alle spalle partiti o gruppi di appartenenza, anche a scapito delle competenze.

GAZZOLO, PD, FA UN PASSO INDIETRO: “NON MI CANDIDO AL CONSIGLIO REGIONALE. RESTO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE”

La prime dichiarazioni ufficiali in merito alle candidature alle prossime elezioni regionali in casa Pd arrivano proprio da colei che era data per certa: Paola Gazzolo. La Presidente del Consiglio Comunale, in una nota ufficiale  da lei firmata, scrive di aver deciso di fare un passo indietro e di rinunciare così alla corsa per il Consiglio Regionale.

Nessuna “pervicace” intenzione di candidarsi a tutti i costi, è il contenuto delle dichiarazioni di Gazzolo. “Nell’imminenza della presentazione delle liste per le elezioni europee – spiega Gazzolo – mi fu chiesto dai vertici regionali e dal Presidente nazionale del mio partito di rendermi disponibile per una candidatura di servizio, esente quindi da velleità di elezione, ritenendo che la mia presenza in lista fosse utile per raccogliere voti a favore del Partito Democratico, come nei fatti è avvenuto. Nella medesima occasione mi fu anticipato che sarebbe stato altrettanto utile la conseguente disponibilità ad una candidatura al Consiglio Regionale a sostegno del nuovo candidato Presidente. Come sono solita fare mi sono messa a disposizione, pur sapendo, con preoccupazione, che una eventuale elezione in Regione mi avrebbe costretta a lasciare l’incarico di Presidente del Consiglio Comunale di Piacenza, al quale sono stata chiamata dai consiglieri e dalle consigliere comunali della città da ormai due anni, che mi onora profondamente e mi impegno quotidianamente a svolgere al meglio delle mie possibilità”.

Cosa è dunque cambiato da allora? E’ la stessa Gazzolo a spiegarlo “Ora però mi rendo conto che la narrazione che si sta sviluppando sia di natura molto diversa, cercando quasi di insinuare il sospetto che spinta da chissà quale ambizione io ritenga di dover essere sempre candidata a qualsiasi carica. Questo è un gioco al quale non intendo prestarmi, non mi interessa e non risponde alla realtà dei fatti.
Pertanto, ritengo sia doveroso portare a termine il lavoro fin qui intrapreso di conduzione dell’assemblea municipale, senza ulteriori distrazioni nel pieno rispetto del mandato ricevuto.
Ringrazio pertanto coloro che mi hanno manifestato entusiasmo e disponibilità a sostenermi in un’eventuale corsa per l’Assemblea Legislativa regionale, ma al momento ritengo corretto tenere fede all’impegno amministrativo già preso”.

Con il ritiro di Gazzolo è plausibile che vengano interrotte le consultazioni all’interno del partito iniziate un mese fa circa. E’ probabile che i candidati saranno Luca Quintavalla, Ludovico Albasi, Michela Cucchetti e Virginia Zilli.

DE PASCALE A PIACENZA E LA FOTO MANIFESTO DEL CENTRO SINISTRA IN VISTA DEL VOTO REGIONALE

Potrebbe definirsi la foto manifesto, quella che, almeno all’inizio, offre un quadro preciso agli elettori di centrosinistra. Nel suo tour piacentino il candidato alle elezioni regionali Michele De Pascale ha incontrato non solo gli iscritti al PD, ma anche l’intera maggioranza del parlamentino locale. Questa foto ne è una  testimonianza che parla chiaro. L’ha postata la sindaca Katia Tarasconi sulla sua pagina Facebook accompagnata da un post in cui si capisce che quella di De Pascale non sarà l’unica visita da qui al voto di novembre e che i temi su cui lavorare sono quelli nodali, dallo sviluppo economico alle infrastrutture necessarie per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Nuovo ospedale in primis, ma anche ambiente che la sindaca definisce una “priorità per garantire un futuro sostenibile”.

Si diceva dell’immagine che esprime un preciso messaggio: la maggioranza di governo sostiene il candidato De Pascale, con una coalizione che va dal PD alle liste civiche che hanno sostenuto Tarasconi nella campagna elettorale del 2022. In primo piano infatti ci sono proprio gli esponenti delle civiche Per Piacenza e Piacenza Oltre, insieme ai colleghi consiglieri del Partito Democratico e alla presidente Gazzolo (a fianco di De Pascale) su cui pende ancora l’incognita della candidatura.

Viene da domandarsi allora quanto questa immagine sia sulla stessa lunghezza d’onda di quanto sta, faticosamente, portando avanti la segretaria del PD Schlein, quel campo largo tanto discusso che va dalle civiche, passando per il Partito Democratico fino alle forze di sinistra più radicali e Movimento 5 Stelle. Una cosa è certa, la campagna elettorale per le regionali di novembre è già cominciata.

 

 

PD: NASCE IL COMITATO DEI SAGGI IN VISTA DELLE ELEZIONI REGIONALI

Pare sia stata una direzione parecchio animata quella che il Partito Democratico ha convocato in vista delle elezioni regionali del prossimo novembre. Il nodo da sciogliere quello delle candidature. E se fino a qualche settimana fa il nome di Paola Gazzolo pareva il più certo, oggi non lo è più così tanto; prima di tutto per la questione legata alle dimissioni dalla presidenza del consiglio in vista della campagna elettorale, ruolo che la diretta interessata non ha intenzione di lasciare, in seconda battuta perché si sarebbero fatti altri nomi, nessuno di questi però sarebbe uscito dall’organo più ufficiale del partito, ovvero la direzione.

Ecco che il segretario provinciale Carlo Berra avrebbe proposto la composizione di un comitato di saggi/garanti per sondare le disponibilità, composto da sei persone. Tra queste ci sarebbero nomi legati alla corrente maggioritaria del PD e altri alla componente minoritaria. Proprio dall’ala del partito che sostiene Paola Gazzolo si attendono i nominativi che entreranno a far parte del comitato dei garanti, una di questi potrebbe essere Martina Affaticati. L’altra metà del comitato invece pare sia già, in parte, confermata. I tempi per la costituzione di questo organismo,  che dovrebbe essere una prassi per i partiti, è di circa un paio di settimane. Staremo a vedere se otterrà il risultato sperato, ovvero trovare candidature forti e condivise con chances di essere elette all’assemblea legislativa regionale.