SERVIZIO PRE POST SCUOLA, BARBIERI E SGORBATI: “UN ULTERIORE BALZELLO PER IL PIACENTINI”

Il gruppo consiliare Barbieri – Trespidi  con Liberi replica seccamente alla decisione della giunta del servizio pre e post scuola che da quest’anno sarà affidato a personale specializzato e per tale motivo avrà un costo per le famiglie che i consiglieri Barbieri, Sgorbati definiscono “un ulteriore balzello alla lunga serie di tasse e gabelle con cui dall’inizio del mandato sta opprimendo i piacentini”.

“Pur non potendo prendere visione della delibera annunciata, che ancora non è stata pubblicata – continuano Barbieri e Sgorbati – in spregio alle basilari regole di chiarezza e trasparenza, non possiamo non commentare il comunicato stampa, rilasciato a firma dell’Assessore ai Servizi Sociali che spicca per confusione e nebulosità, caratteristiche tipiche di chi ha qualcosa da nascondere”.
“Ciò che non si può nascondere però – attaccano i due consiglieri del centrodestra – è il fatto che un servizio fino ad ora garantito, in un contesto di massima sicurezza, con il prezioso supporto degli operatori Auser, da settembre graverà per altri 20 euro al mese sui bilanci delle famiglie piacentine, come detto nel comunicato stampa. E da qui il primo dubbio che il comunicato non chiarisce: 20 euro è il servizio pre e post scuola o solo uno dei due? Nel caso una famiglia avesse bisogno di entrambi, il costo diventa quindi di 40 euro? Oppure, se ne venisse scelto uno solo, il costo si dimezzerebbe?”.

Le consigliere Patrizia Barbieri e Federica Sgorbati sottolineano anche come questa decisione “sconfessa in toto il principio sociale-educativo della condivisione di momenti formativi tra anziani e bambini di cui qualcuno dell’Amministrazione un tempo si è voluto riempire la bocca”. “Non sfugge nemmeno la confusione ingenerata dal comunicato senza delibera dell’Assessore ai Servizi Sociali sui costi generali del servizio, laddove si evidenzia come questo servizio che risulta economicamente sostenibile in caso di 25 adesioni con il pagamento di 20 euro a famiglia, viene attivato anche in caso di 15 bambini grazie all’intervento economico del Comune. Questa munifica concessione dell’Amministrazione in realtà tale è solo per il gestore del servizio che si vedrà corrispondere 25 quote anche se le adesioni fossero solo 15. Un cosiddetto servizio ‘vuoto per pieno’ che sarà meglio approfondire con le carte alla mano”.
“In questo clima di generale confusione e di tanti dubbi – concludono Barbieri e Sgorbati – ciò che risulta intollerabile è come una Giunta che sta già spremendo i piacentini con aumenti di tasse e di costi dei servizi, decida di mettere ulteriormente le mani nelle tasche dei piacentini su un servizio basilare come la conciliazione dei tempi famiglia-lavoro su cui proprio la sinistra si riempie la bocca a parole. E, facendo questo, permettendosi quasi a chiamare a correo sia i dirigenti scolastici sia i rappresentanti delle famiglie per lavarsi la coscienza e mancando oltretutto di rispetto e gratitudine ai tanti volontari Auser che in questi anni con passione, dedizione e generosità hanno svolto questo delicato servizio”.

BARBIERI: “NOI CONSIGLIERI NON SIAMO CONSIDERATI. E’ GRAVE CHE CI ABBIANO CONSEGNATO I DOCUMENTI IN RITARDO”

E’ l’8 maggio scorso quando i consiglieri ricevono dalla presidente Paola Gazzolo gli atti relativi a Piazza Cittadella e alla fideiussione. Due giorni dopo cioè che la stessa sindaca annuncia, durante il consiglio, che la polizza fideiussoria a garanzia del canone parcheggi 2023 è falsa, attraverso la lettura di una mail di Piacenza Parcheggi.
Gli atti però sono stati trasmessi alla Presidente del consiglio, dai Revisori dei Conti, l’8 aprile, ovvero un mese prima.
Un ritardo che secondo i consiglieri d’opposizione svilirebbe il ruolo del consiglio stesso che invece, attraverso la lettura degli atti, sarebbe stato reso edotto della situazione che si stava determinando.

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CUGINI: “INTOLLERABILE L’INGERENZA DELLA SINDACA NELLA CAPIGRUPPO. CHIEDA SCUSA”. BARBIERI “E’ UN REGIME DI SUDDITANZA”. PAPAMARENGHI SUL BANDO MUSEI CIVICI “TROPPO MIRATO”

“La sindaca chieda scusa per l’intollerabile ingerenza nell’autonomia della capigruppo sulla programmazione dei lavori”. A chiederlo è il capogruppo di ApP Stefano Cugini rivolgendosi alla prima cittadina rispetto alle accuse che ha rivolto alla maggioranza definita “prona alle opposizioni” in sede di conferenza dei capigruppo.

Cugini ringrazia, nel suo iniziale intervento, il capogruppo del PD Andrea Fossati, ma anche Gnocchi e Ceccarelli, “per il la voro di sintesi – stavolta ben sostenuto dalla presidente del Consiglio – rispetto alla nostra richiesta di calendarizzare già per oggi le tre mozioni, come suggerito dall’on. Paola De Micheli, poi ridotta ad una sola, ovvero quella della grande distribuzione organizzata. Hanno dimostrato buon senso, apertura, coerenza alla collaborazione. Ricordo che se non fosse stato per i capigruppo di maggioranza, saremmo stati ancora qui a trattare gli emendamenti al DUP, con buona pace di qualche pasdaran che cura la carriera di partito. Eppure solo a metà marzo la sindaca dichiarò che Nessuno dice a nessuno cosa fare in quest’aula: io non comando nessuno. E qui torna attuale il vostro problema – prosegue Cugini – di coerenza tra parole e fatti, una costante. Ma tornando alla capigruppo, l’arto 7/6 lo riporta chiaramente “le determinazioni assunte dalla conferenza sono comunicate al sindaco” e non viceversa! Questi modi da elefante in cristalleria delle istituzioni nuocciono a tutti, in primis alla città, smentire oggi le sue ingerenze presunte sarebbe un gesto gradito e dovuto”.

Dello stesso tenore anche l’intervento della consigliera Patrizia Barbieri “l’ingerenza e il regime di sudditanza che si respirano nella capigruppo sono da sfinimento – ha detto – non è possibile rivolgersi alla giunta, ogni due minuti. La capigruppo decide e il sindaco si uniforma. Non è la giunta che detta i tempi del consiglio”.

“Vogliamo essere responsabili sia con la maggioranza che con la minoranza – ha detto il capogruppo dem Fossati – ci tengo a dire che rispettiamo il regolamento e mettiamo in atto la volontà di confronto. La nostra riconoscenza c’è sempre”.

Il consigliere Jonathan Papamarenghi della civica Barbieri ha invece posto l’accento sul bando appena pubblicato per la direzione dei Musei Civici che resterà attivo per una quindicina di giorni. Un bando che secondo il consigliere sarebbe mal redatto e mal confezionato, “così mirato – ha detto – che alcuni si sono sentiti esclusi a priori a parteciparvi”. Papamarenghi ha di fatto accusato l’amministrazione di aver scritto il bando pensando a Fabio Obertelli, candidato della lista Piacenza Oltre, rimasto fuori dal consiglio comunale. Una sorta di riconoscimento politico a compensare la mancata elezione.

Forti e decise le parole dell’assessore Fiazza che ha risposto al consigliere Papamarenghi “che senso ha alimentare la cultura del sospetto? in otto mesi avremo certamente sbagliato, ma non ci si può accusare di non essere trasparenti. Ci lasciano l’amaro in bocca parole come vergogna, paura, falsità, gestione torbida da lei utilizzate- riferendosi al consigliere – noi abbiamo la coscienza pulita, trasparente, cristallina. Dire che c’è un “riconoscimento politico” è un’offesa per tutta l’aula soprattutto detto da lei che, nelle vesti di assessore alla Cultura, si è speso tantissimo. Ma non accettiamo la patente di legalità”.

 

PATRIZIA BARBIERI CONSEGNA IL COMUNE A KATIA TARASCONI

Giornata del passaggio di consegne ufficiale tra la sindaca uscente Patrizia Barbieri e la neo Katia Tarasconi.

Tarasconi interrogata sulla futura squadra di governo: “Sarà una giunta di persone competenti a capaci di rapportarsi con le persone”. Barbieri: “resterò all’opposizione. Nella campagna elettorale nessun errore”

UN GESTO CHE VA OLTRE IL RISULTATO: QUELL’UMANITA’ DI CUI SI E’ SENTITA LA MANCANZA

L’abbraccio tra quelle che fino a pochi minuti prima erano avversarie ha fatto il giro dei giornali e delle tv nazionali. C’era da immaginarlo, non solo per il gesto (un abbraccio concilia e scoglie le tensioni) ma anche per la sua autenticità.

Come altri colleghi, l’abbiamo vissuto in diretta, mentre la nuova sindaca Katia Tarasconi stava rilasciando le prime dichiarazioni a caldo della sua vittoria. Patrizia Barbieri, dal point distante pochi metri da piazza Cavalli, è arrivata facendosi largo tra la calca dei giornalisti e poi le due hanno fatto quello che per loro è stato più naturale, abbracciarsi. Poteva essere una stretta di mano,  invece si è andati oltre, un abbraccio commosso seguito da qualche secondo occhi negli occhi. Tutto profondamente umano e, per un attimo molto, rincuorante. Un pò come se l’onda d’urto di questo gentile si propagasse per molto tempo ancora. Ce n’è bisogno, sia per compensare gli attacchi (per la verità non molti) della campagna elettorale, sia per essere di buon auspicio per la nuova amministrazione.

Analizzare oggi la vittoria di Katia Tarasconi, chiara e netta ma non schiacciante rispetto alla uscente Patrizia Barbieri, è un esercizio che fanno in molti: la prima ha staccato la seconda di 2193 voti, Tarasconi ha incremento i consensi di 1100 preferenze rispetto al primo turno, Barbieri invece di voti ne ha persi 210. Da cosa è dipeso questo quadro? Dai consensi ottenuti da Tarasconi da una parte degli elettori di ApP e probabilmente da una parte dei Liberali che, un pò sorprendentemente, hanno preferito la candidata di centro sinistra a quella di centro destra. Rapporti logorati da tempo che bene non hanno fatto al centro destra che, seppur unito, non l’ha spuntata. Il dato è che una candidata rispetto all’altra ha saputo giocare bene le sue carte e avere maggiore consenso che tradotto significa più voti.

Tornando a quell’abbraccio, ha saputo attenuare il dibattito più acceso dell’analisi del voto e favorire quella più umana tra due donne che si guardano negli occhi, la parte più sana e rincuorante della notte del ballottaggio.

KATIA TARASCONI E’ LA NUOVA SINDACA DI PIACENZA. LA CITTA’ TORNA AL CENTRO SINISTRA

Prima di lei sono arrivati in piazza i sostenitori e chi ha vissuto insieme a lei questa lunga campagna elettorale. Il partito democratico in primis, poi i tanti civici imbarcati nell’avventura che insieme hanno intonato Bella Ciao

Katia Tarasconi ha aspettato lo spoglio della 108esima sezione, nel point di via Emilia Parmense, prima di esultare e gioire insieme ai suoi la vittoria che la vede nuova sindaca di piacenza con il 56,43 per cento pari a 16935 voti. patrizia barbieri si è fermata al 46,54 con 14742 voti. un distacco che si è mantenuto tale fin dalle prime dieci sezioni scrutinate e che ha portato il centro sinistra di nuovo alla guida della città. Molto bassa l’affluenza, ai minimi storici: 42,18 per cento, al primo turno aveva votato il 53 per cento.

L’arrivo in piazza esultante, quasi liberatorio dopo due mesi di campagna vissuti a mille, minuto per minuto, dove le tensioni tra candidati sono state tutto sommato poche, se non nelle ultime due settimane in vista del ballottaggio.

Tra il capannello di giornalisti si fa strada patrizia barbieri, arrivata dal suo point per complimentarsi con la nuova sindaca, un abbraccio sincero quasi commosso e poche parole per augurarle buon lavoro, promettendo di restare saldamente a capo dell’opposizione in consiglio comunale.

Già da domani, dopo i legittimi festeggiamenti, le pratiche per le dimissioni dal ruolo di consigliere in regione per tuffarsi appieno nella macchina amministrativa di palazzo Mercanti. Primo impegno incontrare tutti i dipendenti comunali.

CHIARA BORGHINI ENTRA IN GIUNTA “IL MIO INDENNIZZO PER L’UCRAINA”

Come primo segnale ha deciso di devolvere l’intero indennizzo all’Ucraina, in che modo lo stabilirà insieme al sindaco. Chiara Borghini, nuovo assessore alla comunicazione e al marketing è stata presentata ufficialmente dal primo cittadino Patrizia Barbieri; sostituirà l’ex assessore all’urbanistica Erika Opizzi, dimessasi dopo aver appresso di essere indagata nell’inchiesta della procura sulla corruzione.

40 anni, architetto, con un passato giovanile in Alleanza Nazionale, fuori dalla politica ormai da anni, Borghini si è messa al servizio dell’amministrazione come figura distensiva, si è autodefinita così, lontana dalle polemiche delle ultime settimane, riferendosi probabilmente ai nomi che prima di lei sono usciti per sostituire Opizzi.

BARBIERI: “LA MIA CANDIDATURA VOTATA AL CIVISMO E ALLA TRASVERSALITA’ “

Civismo e trasversalità. Così Patrizia Barbieri, all’indomani del video in cui ha annunciato la volontà di ricandidarsi, torna a commentare i passaggi chiavi di una messaggio che si presta ad essere commentato e chiarito. È proprio su quel Piacenza è il mio partito che si concentra l’impatto comunicativamente più forte del massaggio del primo cittadino.

I partiti restano, al momento, sullo sfondo è il messaggio del sindaco che vuole favorire il più possibile il civismo dal basso. Ma accanto a lei ci sono Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, oltre che il gruppo Liberi. Resta ancora da capire cosa faranno i Liberali.

BARBIERI SI RICANDIDA. L’ANNUNCIO IN UN VIDEO. UN ACCENNO ALL’INCHIESTA GIUDIZIARIA, POI IL MANDATO IN PIENO COVID”UN SACRIFICIO CHE RIFAREI OGNI GIORNO”

Il sindaco Barbieri scioglie le riserve e si candida ufficialmente per il secondo mandato. Lo ha fatto con un video postato sul profilo facebook https://www.facebook.com/patriziabarbierisindaco

Solo 3 minuti e 20 secondi, poche parole, nella luminosa cornice del suo studio a palazzo Mercanti, alle spalle, si intravedono le tre bandiere, di Piacenza, dell’Italia e dell’Europa.

Un breve accenno inziale all’inchiesta giudiziaria in corso, ribadendo che “la giunta comunale è estranea ai fatti se non per un caso isolato che spero venga chiarito quanto prima”, riferendosi all’ex assessore Opizzi.

Nel clima generale di sgomento e sfiducia dei cittadini verso la politica, Barbieri invita “a far ripensare a tutti quello che è stato l’impegno dei sindaci e degli amministratori hanno portato avanti nel periodo più difficile rispetto al dopoguerra, il Covid. Un periodo in cui – continua il sindaco – alla sera si arrivava senza più neanche una lacrima per piangere”.

Abnegazione, spirito di servizio, sacrificio sono le parole utilizzate dal primo cittadino per descrivere l’impegno e il lavoro del primo periodo della pandemia. Una dedizione per la città che “porta ad anteporre gli interessi di tutta la comunità rispetto all’idea del singolo”.

E ancora un riferimento a quello che la sua amministrazione ha portato avanti, interventi ordinari e straordinari, “uno straordinario impensabile perché nonostante le difficoltà abbiamo realizzato progetti per il futuro della città”.

“Non ho avuto un mandato facile – sottolinea – ma non è mai venuta la voglia di fare e la passione. Quel sacrificio lo rifarei ogni giorno. Mi metto a disposizione della mia comunità, perché il mio partito è Piacenza”.

In realtà i partiti che sostengono il sindaco uscente ci sono eccome: a partire dalla Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Liberi, molto probabilmente ci sarà anche una lista civica di cui potrebbero far parte gli attuali assessori Sgorbati e Papamarenghi. Ancora da capire cosa faranno i Liberali, la tendenza è che costituiranno un terzo polo alternativo sia al centro destra che al centro sinistra.

Con questo annuncio, sono due, al momento, i candidati alle amministrative: Barbieri e Stefano Cugini per Alternativa per Piacenza.

“ALLA RICANDIDATURA PENSERO’ A GENNAIO. ALLE CRITICHE NON BADO”. LA SINDACA TRACCIA IL BILANCIO DELL’ANNO SEGNATO DALLA PANDEMIA

Un anno sconvolto dal Covid, in cui le priorità sono state soppiantate dall’emergenza sanitaria. Tutte le attenzioni sono state rivolte alle persone fragili, in difficoltà, a coloro che ne avevano bisogno. La sindaca Barbieri lo ha ribadito più di una volta nel corso del tradizionale incontro di fine anno con la stampa piacentina. Al termine del video che ha snocciolato con immagini e dati quanto è stato fatto, non ha mancato di rimarcare i progetti portati a casa, frutto di quella progettualità che è proseguita nonostante la pandemia, un esempio su tutti la facoltà di medicina e chirurgia in lingua inglese e l’ottenimento dell’ospedale militare che la ospiterà.

Un pregio che potrebbe diventare un difetto, quando l’esigenza che si ha verso se stessi si riserva sugli altri, nel caso specifico sulla squadra di governo: la sindaca Barbieri ha rimarcato quanto alcuni suoi assessori avrebbero potuto fare di più, ammettendo però che da loro ha sempre chiesto il massimo. Un discorso che si lega a doppio giro con il futuro prossimo di patrizia barbieri: le elezioni sono dietro l’angolo e la riserva ufficiale sulla candidatura non è ancora stata sciolta.