“La riforma Delrio così è inattualbile”. Lo ha detto, senza usare giri di parole, la vicepresidente della Provincia Patrizia Calza cge ha incontrato a Bologna il neo presi Bonaccini insieme a tutti i Presidenti emiliano romagnoli. “Come Provincia di Piacenza – ha riferito – abbiamo fatto presente il problema del servizio agricoltura esternalizzato e dei lavoratori a cui non può essere rinnovato il contratto”. Non ci si oppone al progetto di semplificazione ististituzionale del Governo, ma ad oggi la riforma non è attuabile e metterebbe a rischio i servizi essenziali creando un problema occupazionale significativo. “Servonontempi più lunghi – ha riferito Calza – a partire dalla procedura di assunzione del personale delle Province da parte di altri enti che riteniamo debba essere raffredata fino a che non sarà effettuato un monitoraggio complessivo per capire prima di tutto quali di questi enti potranno effettivamente accogliere i dipendenti trasferiti e quanti posti saranno disponibili”. La richiesta al Presidente Bonaccini è di organizzare un incontro urgente con il Governo a cui partecipino anche i sindaci dei comuni capoluogo.3
BONACCINI: “SARO’ IL PRESIDENTE DI TUTTI”
Sarà il presidente di tutti, anche se proprio tutti non l’hanno premiato soprattutto a Piacenza. Stefano Bonaccini, neo presidente della regione Emilia Romagna, è arrivato a Gragnano su invito del sindaco Patrizia Calza in occasione dell’inaugurazione del nuovo impianto a biomasse a servizio delle scuole. Bonaccini ha promesso che sarà spesso a Piacenza, batterà il territorio e i piccoli comuni come quando era segretario del Pd. Certo i conti con l’astensionismo e con le scelte di una parte di emiliano romagnoli che, questa volta, ha preferito altro alla sinistra, il partito democratico li dovrà fare prima o poi. Ma l’imminenza detta un’altra agenda: giunta entro Natale e risposte alle province in merito alle competenze che rimarranno in capo. Sulla composizione della squadra di governo il presidente non si sbilancia; se Paola Gazzola venisse riconfermata nel ruolo di assessore, si aprirebbero le porte per Katia Tarasconi, prima dei non eletti.
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GOMME DA NEVE E CATENE OBBLIGATORIE SU TUTTE LE STRADE DELLA PROVINCIA
Meno risorse per la manutenzione delle strade provinciali nel periodo invernale, quindi meno sale a disposizione da spargere in caso di ghiaccio e meno macchine spazzaneve in circolazione. Le conseguenze di questa triste realtà cadono dritte dritte sui cittadini, con l’obbligo di montare gomme da neve o di avere a bordo le catene su tutte le strade provinciali a partire dal primo dicembre fino al 15 aprile. L’inosservanza del provvedimento comporta una sanzione amministrativa di 84 euro e la decurtazione di tre punti dalla patente di guida. Tutta colpa della Legge di Stabilità che costringe la nuova Provincia di Piacenza, pur essendo tra gli enti più virtuosi e con un indebitamento praticamente nullo, a razionalizzare anche quello che fino all’anno scorso sembrava scontato. La legge di Stabilità ha ridotto le somme a disposizione anche per le spese correnti; ad oggi sono disponibili 390 mila euro per la pulizia delle strade dalla neve e per il sale, che significa, tradotto, in un uso più parsimonioso del sale e in uscite meno frequenti delle macchine spazzaneve. Una somma che permette di essere tranquilli fino alla fine di gennaio. Dopo? La speranza è in una modifica della Legge di Stabilità o nell’applicazione del criterio dell’efficienza degli enti che premierebbe la Provincia di Piacenza. “Allargare il provvedimento delle gomme da neve e delle catene a tutte le strade provinciali indipendentemente dall’altitudine – ha detto il consigliere con delega ai lavori pubblici Patrizia Calza – dà il senso dell’emergenza che stiamo vivendo e non nascondo che c’è un pò d’imbarazzo ad affrontare questa realtà”. Una misura questa già presa da altre province come Alessandria, Pavia e Bergamo. “Quest’estate era stato emesso il bando annuale per la gestione della manutenzione stradale – ha spiegato il direttore generale Vittorio Silva – poi la Legge di Stabilità ha ridotto di 9 milioni di euro le risorse per questo servizio e siamo stato costretti a fare marcia indietro e ad interrompere l’affidamento del contratto”. Normalmente la stagione invernale oscilla tra 1 milione e 1 milione 500 mila euro, quest’anno, per ora, a disposizione ci sono appena 390 mila euro racimolati con enormi sforzi. “Siamo preoccupati – ha detto il Presidente Rolleri – per i servizi essenziali che dobbiamo garantire nonostante la legge di Stabilità e per i comuni che avranno un forte carico di spesa. Nelle prossime settimane ci saranno altre razionalizzazioni che riguarderanno, ad esempio, gli spazi. Ci stiamo ristrutturando – ha spiegato Rolleri – e speriamo di riuscire a dare un aiuto ai comuni con la centrale unica di committenza”. I comuni al di sotto dei diecimila abitanti non possono procedere autonomamente all’acquisto di beni e servizi, con la centrale unica di committenza si potranno rivolgere alla Provincia per questo tipo di servizi.
PROVINCIALI, CALZA:”POCA TRASPARENZA SUL METODO”
“Provo una leggera preferenza per chi dice la verità purtroppo devo registrare una leggera prevalenza di chi dice il falso”. E’ la frase che Patrizia Calza ha postato sul suo profilo Facebook al termine della infuocata direzione del PD. In ballo c’era il nome del candidato alla provinciali del 12 ottobre. Da settimane Patrizia Calza aveva dato la disponibilità per una eventuale candidatura, che doveva incontrare il parere favorevole del partito – ci aveva detto lei stessa. Evidentemente non è stato così, perchè alla fine l’ha spuntata Francesco Rolleri sindaco di Vigolzone. Pare però che non sia avvenuta una votazione formale. Nella frase che Calza ha pubblicato sul social network è racchiuso tutto il risentimento e la rabbia per come è stata gestita la situazione. A partire proprio dal capitolo preferenze. “Non si tratta di un problema politico – ci ha detto – anzi Rolleri è una persone stimata e apprezzabile. E’ il metodo utilizzato che è stato poco trasparente. Si sono verificati episodi gestiti non in modo corretto”. Poche parole e poca voglia di commentare che fanno capire che l’amaro in bocca esiste, e anche molto.
PROVINCIALI, C’E’ FERMENTO PER LE CANDIDATURE
Anche se il termine ultimo per le candidature per l’elezione di secondo grado del nuovo consiglio provinciale è fissato per il 22 settembre, centrodestra e centrosinistra sono impegnati in riunioni e tavoli di confronto per arrivare ad una scelta condivisa. Lunedì è stata convocata la direzione del Partito Democratico, nella quale verranno espressa in modo preciso le intenzioni sui nomi che sono circolati nell’ultimo periodo. Francesco Rolleri sindaco di Vigolzone, Giuseppe Sidoli primo cittadini di Vernasca e Patrizia Calza sindaco di Gragnano. “Ho dato la mia disponibilità – conferma Calza – si tratterebbe di tornare in un ente che conosco bene, dove ho lavorato per 5 anni al quale sono molto legata e di cui conosco bene le dinamiche. Il Pd deve trovare la giusta convergenza su una persona che sappia dialogare e che non sia vista con ostilità dalle parte politica avversa – spiega. Una figura insomma che goda di consenso bipartisan.
Il centrodestra ha rinnovato al presidente uscente Massimo Trespidi la richiesta a candidarsi alla luce dell’esperienza maturata in questi anni. La riserva verrà sciolta a giorni vincolata, per ammissione dello stesso Trespidi, a motivazione di carattere familiare che in questo momento hanno la netta priorità. “Ciò a cui punta il centrodestra – ha riferito Jonathan Papamarenghi responsabile provinciale di Forza Italia – è avere una figura di riferimento importante per l’intero territorio. Ci sembrava corretto e doveroso chiedere al Presidente Trespidi di ricandidarsi. Se non accetterà abbiamo un paio di proposte altrettanto autorevoli, sindaci di altrettanti comuni che in questi anni hanno lavorato con impegno e dedizione”.
Il voto provinciale è fossato per il 12 ottobre, potranno votare i sindaci e i consiglieri comunali, mentre presidente ed ex consiglieri provinciali potranno essere eletti ma non avranno il diritto di voto.