QUAGLIAROLI, M5S: “ALLE COMUNALI DEL 2017 VINCERA’ ANCORA IL PD”

Il vento sta cambiando anche a Piacenza per il Movimento 5 Stelle? Il successo della candidata alla poltrona di sindaco di Roma Virgina Raggi e il risultato ottenuto dal movimento anche a Torino, hanno portato ad una consapevolezza delle potenzialità di questo sempre più nutrito gruppo di giovani amministratori pentastellati? Certo, poi accadono i casi Parma con Pizzarotti o Livorno con Nogarin che fanno fare una leggera marcia indietro sulla capacità di gestire alcune situazioni. Ma le urne parlano, ed il risultato, almeno al primo turno, è evidente. Abbiamo riportato l’analisi del voto in ambito locale con la capogruppo del Movimento in consiglio comunale Mirta Quagliaroli che, ad oggi, esclude una candidatura alle comunali del prossimo anno. E se dovesse prevedere come sarà l’esito delle urne: “Spero di sbagliarmi, ma credo che a Piacenza sia come a Bologna, difficilmente il PD perderà. Lo dico a malincuore ma purtroppo sarà così, nonostante le persone siano scontente”.

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GIOCO D’AZZARDO, UNA TRAPPOLA A PORTATA DI MANO

Caderci è più facile di quanto si pensi. La trappola del gioco d’azzardo è lì a portata di mano, nei bar, negli autogrill, luoghi che tutti frequentano. Per questo, nel momento in cui si gratta compulsivamente o meno un gratta e vinci, o mentre si inserisce la moneta nella macchinetta, non si pensa di fare nulla di male perchè non esiste alcuna disapprovazione sociale in questi gesti. “Il gioco è sempre più vicino a noi e non c’è alcuna disapprovazione sociale in questo, perchè tutto è legalizzato” ci ha detto Daniela Capitanucci presidente onorario di AND. La dottoressa Capitanucci, insieme ad altri esperti, ha partecipato alla due giorni organizzata da Asl di Piacenza, con il patrocinio della regione Emilia Romagna e la collaborazione delle associazioni per lo studio delle malettie del gioco d’azzardo patologico. La soglia tra il gioco d’azzardo e la ludopatia è un lento, subdolo e progressivo scivolamento, per certi aspetti impercettibile.

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IMPRESSIONE DANZA, UN VIAGGIO NEL MONDO DELLA DANZA PIACENTINA

Ecco le interviste e le immagini della scuole di danza piacentine che si stanno preparando al saggio finale in programma dal primo giugno al Teatro Municipale e al Teatro dei Filodrammatici. Il nostro speciale Impressione Danza vi accompagnerà nel mondo della danza insieme ai giovani allievi delle scuole di Piacenza e provincia

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IMPRESSIONE DANZA, LO SPECIALE DELLA DANZA IN TV E SUL WEB

Tutte le immagini e le interviste delle scuole di danza piacentine che si stanno preparando al saggio di fine anno al teatro Municipale e al Teatro dei Filodrammatici. Impressione Danza, lo speciale ideato e condotto da Marcello Granata, vi mostrerà le voci e i volti della danza piacentina, nuovi talenti guidati da sapienti insegnanti che si affacciano con successo al mondo della danza. Appuntamento giovedì 26 maggio alle 20.45 sul canale 95 del digitale terrestre Telesolregina e sulla nostra pagina zerocinque23.com

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AREA VASTA: C’E’ L’ACCORDO. PIACENZA E PARMA CHIAMANO REGGIO EMILIA.

Piacenza e Parma hanno sottoscritto l’accordo quadro di collaborazione già siglato dai consigli provinciali, che potrà essere esteso anche ad altre Province, in particolare a quella di Reggio Emilia. “Si tratta di una forma di collaborazione amministrativa tra enti e uffici delle due amministrazioni che oggi, diventa un primo concreto laboratorio di Area Vasta – ha spiegato il presidente Fritelli –  con questo accordo lanciamo anche un messaggio politico – amministrativo chiaro, identificando la Provincia di Reggio Emilia come interlocutore necessario ed ideale. Occorre andare al di là dei confini tradizionali per costruire un ente nuovo e diverso, adatto alle esigenze di oggi”. Siamo orgogliosi di essere i primi a sperimentare questa nuova forma di collaborazione, all’avanguardia in una Regione che già di per sé sostiene da sempre i processi di aggregazione istituzionale, dalle Unioni alle Fusioni alle Aree vaste – ha affermato il Presidente Rolleri In questo modo, daremo anche sollievo ad alcuni dei nostri uffici che hanno visto una forte riduzione degli organici, garantendo servizi migliori ai nostri territori.” 

Il personale della Provincia di Parma negli ultimi due anni è sceso da 417 a 173 unità, oltre ai 50 dei Centri Impiego, quello di Piacenza da 314 a 159. A breve verranno poi sottoscritte delle specifiche convenzioni tra i due Enti per la gestione comune dei singoli servizi. La Regione ha già dato un via libera informale all’operazione e la supporterà anche dal punto di vista economico.

area vesta pr pc

VOLLEY, NORDMECCANICA LASCIA PIACENZA. VICINA LA FUSIONE CON MODENA

Piacenza non avrà più la squadra di volley femminile di alto livello. La notizia, riportata, dal sito sportmediaset conferma una voce che era nell’aria da un pò di settimane. La Nordmeccanica Piacenza e e la LiuJo Modena saranno al via del prossimo campionato di A1 con una squadra unica. Una fusione che porterà alla fusione di un nuovo team che avrà come sede delle partite casalinghe il PalaPanini di Modena. Lo sponsor principale sarà LiuJo, affiancato da Nordmeccanica come secondo. Il titolo è quello di Piacenza, quello di Modena potrebbe essere acquistato da Bolzano retrocessa in A2. In soldoni questo significa che Piacenza deve dire addio al volley femminile di A1.

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CHINNICI “HO FATTO IL MAGISTRATO SUL MODELLO DI MIO PADRE”

Decidere di fare il magistrato, per lei, è stato naturale, una evoluzione della crescita e del modello che, fin da bambina grazie al padre, ha fatto suo. A parlare ad una interessata platea di studenti dell’Università Cattolica per il ciclo Let’s Book, è Caterina Chinnici, figlia di Rocco, giudice palermitano ucciso dalla mafia il 29 luglio del 1983. Inventore del pool antimafia, il giudice Chinnici è stato soprattutto un padre presente, affettuoso, ma sempre discreto. E’ così lieve il tuo bacio sulla fronte, scritto dalla figlia Caterina, parte proprio da qui.

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ARMONIA, L’ASSOCIAZIONE DELLE DONNE PER LE DONNE. A TUTTO TONDO

Sarà una puntata dedicata a Romina, Barbara, Maria Rosa, Catia e tante altre. Donne che hanno avuto un cancro al seno e che oggi sono guarite. Non solo fisicamente. La vita dopo il tumore, per loro, è stata una seconda possibilità alla quale hanno creduto nonostante la terapia, nonostante la mastectomia. Tutto lungo il cammino della malattia hanno incontrato l’associazione Armonia, fondata nel 1992 dal professor Giorgio Macellari, che negli anni è cresciuta non solo nei numeri. In Armonia e nei gruppi di auto mutuo aiuto attivi da un paio di anni, le donne trovano un conforto vero, un luogo in cui incontrarsi, parlare non solo del tumore. Il bello, in Armonia, e che nascono dei legami, dei legami forti e personali.

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BARACCHI: “NUOVA PROGETTUALITA’ PER PIACENZA. DA UN ANNO NULLA E’ CAMBIATO”

Mettersi intorno ad un tavolo e farsi promotori di un incontro collegiale partendo proprio da quel manifesto Piacenza 2020 che venne realizzato solo in minima parte. A parlare, ai nostri microfoni, era il presidente dell’Ordine degli Architetti Giuseppe baracchi nel marzo dello scorso anno. La proposta che mette al centro una visione progettuale di città, figlia di una pianificazione ragionata, fu ripresa e rilanciata anche da alcuni organi di informazione locale. Ad oggi però nulla è accaduto. Sono cambiati i momenti, ma urbanisticamente non è cambiato nulla. “La volontà di intervenire in modo globale non c’è – conferma Baracchi – noi invece, come ordine, vogliamo porci al centro di questo processo che deve partire”. E chi è più adatto degli architetti a promuovere e fantasticare su una Piacenza nuova? Certamente ci vuole la volontà di tanti attori, prime tra tutte le amministrazioni che, mai come ora, sembrano in difficoltà a progettare la città del futuro. A questo proposito l’Ordine sta lavorando ad un paio di progetti.

Il servizio completo nella prossima puntata di A Tutto Tondo

piacenza 17 luglio 2000 vista citta (foto cravedi)

ALLA CASA DI IRIS IL VALORE SONO LE PERSONE. A TUTTO TONDO

Il nostro viaggio all’interno dell’hospice La Casa di Iris inizia dalle persone, perchè sono proprio loro che vivono la struttura. Una struttura, certo, in cui si curano patologie gravi, ma non significa necessariamente che il ricovero sia definitivo. Sono le persone, i pazienti e le loro famiglie che fanno e vivono questo luogo. Che all’esterno è troppo spesso visto come l’ultima spiaggia ma che in realtà non dovrebbe essere così. Cure palliative è forse un termine riduttivo per come lo intendiamo oggi; realmente significa prendersi cura del paziente e della famiglia in tutta la sua interezza dalla sfera emotiva fino a quella spirituale senza ovviamente tralasciare la parte medica. La sfida del futuro, che speriamo sia prossimo, è quella di rendere le cure palliative precoci, cioè fin dalla comparse delle prima sintomatologie. Partiamo dal racconto di Sofia, una mamma che ha perso il figlio di 17 anni.

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