DOSI: “LE ALLUVIONI CI COSTRINGONO A RISTABILIRE LE PRIORITA'”

Quello che è accaduto nelle scorse ore in costa Azzurra, riporta inevitabilmente la mente alle notte tra il 13 e 14 settembre scorsi. Esattamente tre settimane fa gran parte della provincia di Piacenza si è svegliata sotto una coltre di fango e melma difficile da pulire via. I segni dell’alluvione si portano dentro anche quando l’acqua non c’è più, ce lo insegnano le persone che, da subito, hanno incominciato a pulire cantine, case, garage e strade. Ora la palla passa alle istituzioni che devono prendersi le proprie responsabilità: lo ha fatto la Regione stanziando 5 milioni di euro per l’intero territorio, lo ha fatto il governo con lo stato di emergenza e i 10 milioni di euro. Ma i cittadini si aspettano delle risposte immediate e in tempi brevi. Il sindaco Dosi che non si è sottratto ad un aspro confronto con i residenti di Roncaglia, ha affidato a Facebook le sue riflessioni, l’indomani la terribile alluvione in Costa Azzurra, sottolineando come fenomeni come questi si verificano sempre più frequentemente, lasciando all’eccezionalità poco o nulla.

“Leggo dalle cronache dell’alluvione in Costa Azzurra che 7 dei 17 finora deceduti sono stati trovati nelle rispettive auto mentre cercavano di portarle fuori dai rispettivi garage. Non posso e non voglio trarre conclusioni, ma è inevitabile formulare qualche pensiero ad alta voce pensando a quanto è accaduto da noi lo scorso 14 settembre.
Mi sembra evidente che ormai ci troviamo di fronte a fenomeni la cui violenza non è più solo occasionale o sporadica. Potremo migliorare i sistemi di comunicazione e allarme, rinforzare gli argini e pulire greti e alvei. Abbiamo già cominciato a farlo, ma credo che dobbiamo anche constatare la nostra impotenza di fronte ad una violenza della natura che ci rende molto fragili e indifesi. Una violenza che ci costringe a stabilire delle priorità, che mettono la difesa della vita umana in prima fila anche a costo di rischiare di perdere beni e oggetti personali, per quanto importanti possano essere.
Inoltre, a livello politico e amministrativo, credo che dovremo rivedere la stessa costruzione dei nostri bilanci (a tutti i livelli di governo) prevedendo una quota significativa a favore di azioni di sostegno solidale destinate a imprese, esercizi e privati colpiti da eventi talmente feroci, da mettere in discussione la loro stessa sopravvivenza sociale.
Ci stiamo avvicinando al collo dell’imbuto: stiamo pagando una lunga sovrapposizione di errori che si sono accumulati nel corso dei decenni, e con i quali oggi dobbiamo fare i conti. In compenso, e non è poco, tiene la solidarietà. Una comunità si riconosce nei momenti più difficili e ostili. E Piacenza sta dimostrando di saper essere una comunità. Non è sufficiente, ma è un’ottima base da cui ripartire”. 

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COMMISSIONI A PAGAMENTO OFFRESI, UNA STORIA FIGLIA DELLA CRISI

Se non fosse che abbiamo verificato di persona la fondatezza del messaggio, si potrebbe pensare ad un gioco. Ma non è così. E quando realizzi che quello che stai leggendo nasconde una storia di sofferenza, figlia ancora una volta della crisi, non fai neppure più caso alla grammatica zoppicante. Un lavoro che manca da 8 mesi, centinaia di curricula inviati senza risposta, una moglie nelle stesse condizioni, portano ad offrirsi per commissioni a pagamento, le più banali, come ad esempio, il ritiro e la consegna di buste o pacchi, la fila in posta o in qualunque altro ufficio pubblico. Tutto questo ha un prezzo, stilato e dettagliato in un vero e proprio listino. Da 0,60 centesimi di euro per la consegna del giornale a domicilio alla mattina fino alla spesa al supermercato fino a casa a 5 euro. Disponibilità tutti i giorni dalle 7 alle 23. Abbiamo oscurato il nome e il numero di telefono per riservatezza; in calce ad ogni biglietto, che viene distribuito nella cassetta della posta dei condomini della città, vengono riportate le informazioni aggiuntive che garantiscono la sicurezza del servizio e il modus operandi. “La mattina dalle 4 sono impegnato nella consegna dei quotidiani – ci dice al telefono questo 50enne piacentino che ha preferito restare anonimo – in un mese riesco a portare a casa 70-80 euro. Alcuni anziani mi chiedono di andare in farmacia o di eseguire piccole spese ai negozi. Lo faccio per riuscire a portare a raggranellare qualcosa in più, per vivere in modo dignitoso anche se facciamo davvero fatica”. Di bussare alla porta delle parrocchie o della Caritas non se la sente, forse, pensiamo, sarebbe come ammettere di non potercela fare da solo. Allora in sella alla bicicletta anche domattina all’alba, sperando che il cellulare suoni sempre di più.

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FESTIVAL DEL DIRITTO, ECCO I NUMERI DELL’OTTAVA EDIZIONE. LA DIGNITA’, TEMA DEL 2016

Si è chiusa l’edizione 2015 e si pensa già alla prossima. Nonostante per alcuni il Festival del Diritto necessiti di una sferzata di novità, nella forma forse più che nella sostanza, il responsabile scientifico Stefano Rodotà e il sindaco Dosi, come vuole la tradizione, hanno annunciato il tema della nona edizione: la dignità. Intanto i numeri di questa edizione appena trascorsa sono positivi: un centinaio gli eventi proposti in calendario di cui una settantina espressione del programma proposto da scuole, associazioni e ordini professionali. Grande affluenza è stata registrata per le conferenza del Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, del presidente emerito della Corte Costituzionale Gustavo Zagrebelsky e del ex calciatore Lilian Thuram oltre che degli scrittori Walter Siti e Gianrico Carofiglio. Circa 2 mila al giorno gli accessi al sito del Festival, con un totale di quasi 10 mila utenti complessivi che si sono collegati al web. Per le dirette video si sono registrate punte di 450 contemporaneamente. Fondamentale l’apporto dei volontari: 88 studenti degli istituti Cassinari, Colombini, Goia, Leonardo da Vinci, Isii Marconi, Respighi, Romagnosi, Tramello, Volta di Borgonovo, Mattei di Fiorenzuola. Accanto a loro, in u  ruolo operativo e di coordinamento 15 volontari del Gruppo di Protezione Civile I Lupi.

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ALLUVIONE, DAL GOVERNO L’OK PER LO STATO DI EMERGENZA. SUBITO 10 MILIONI DI EURO

Il Governo ha concesso lo stato di emergenza nazionale per i territori colpiti dall’alluvione; la decisione è stata presa nel corso del consiglio di ministri. La prima tranche vede uno stanziamento di 10 milioni di euro, a cui si potrebbero aggiungere altri fondi messi a disposizione dei territori più colpiti.

“La decisione del Governo – fa notare il Sottosegretario Paola De Micheli – arriva 11 giorni dopo gli eventi che hanno colpito la Val Nure e la Val Trebbia e risponde alla richiesta formulata dalla Regione Emilia Romagna, inoltre i 10 milioni stanziati dalla Protezione Civile sono risorse importanti per gli interventi più urgenti per la messa in sicurezza del territorio. E’ l’inizio del percorso che con il premier Matteo Renzi avevamo illustrato agli amministratori locali la settimana passata nel corso della sua visita a Piacenza. In tempi rapidi – aggiunge – proseguendo nel proficuo gioco di squadra con la Regione e in collaborazione con gli enti locali, saranno approvati gli altri provvedimenti per offrire le risposte concrete ed efficaci agli interventi legati all’emergenza e alla ricostruzione”.

 renzi san damiano

CASA RIFUGIO, SI ALLARGA LA RETE DELL’ACCOGLIENZA VERSO LE DONNE

Si allargano le maglie dell’accoglienza e della protezione per le donne vittime di violenza. Dalla carta si è passati alla realtà grazie ad una casa rifugio in grado di ospitare fino a 17 donne. Un risultato corale, ci ha tenuto a ribadire l’assessore al Nuovo Welfare Stefano Cugini, grazie all’impegno di diversi soggetti Asp città di Piacenza, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Asl, comuni di Piacenza, Fiorenzuola e Castel San Giovanni, oltre che la Regione Emilia Romagna che ha fatto da collante tra le diverse realtà. Di fronte ad un realtà in costante crescita, Piacenza risponde, con l’implementazione della casa rifugio ad indirizzo segreto, da 5 a 17 posti, ma anche con l’implementazione del Centro Anti violenza e l’attivazione di un servizio di reperibilità sociale per interventi di emergenza nelle fasce orarie di chiusura dei servizi. L’on. Giovanna Martelli, Consigliera del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di Pari Opportunità, ha sottolineato come “il fenomeno della violenza contro le donne sia in forte emersione nel paese che registra uno zoccolo duro molto forte, quindi l’aumento dei posti nelle case rifugio offre una risposta adeguata a questa piaga. Occorre ancora lavorare anche sul piano culturale e sull’educazione per contrastare questo fenomeno e le discriminazioni nei confronti delle donne”.

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EUROPA E ITALIA GUARDINO AL FUTURO

Poche battute quelle pronunciate dall’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Piacenza per l’apertura del Festival del Diritto. All’attualità Napolitano ha preferito il futuro, centrando il tema della kermesse dell’ottava edizione: “È meglio parlare del futuro che del presente” ha detto nel salone di Palazzo Gotico gremito in attesa del suo intervento. Un discorso lungo e articolato incentrato sull’Italia e sull’Europa con un auspicio finale rivolto ai cittadini “E’ venuto il momento di tornare alla priorità della politica, in una rinnovata visione del rapporto Europa-mondo. Toccherà a ciascuno fare la propria parte iniettando nella vita dell’Unione quel lievito di cultura e di partecipazione democratica la cui carenza ha esposto a così seri fenomeni e rischi di logoramento il grande, insostituibile progetto europeo”. L’Italia e l’Europa si trovano davanti a scelte epocali, così il Presidente Sergio Mattarella nel suo messaggio letto da Anna Maria Fellegara “ma guai a pensare che conquiste democratiche e diritti sociali siano una volta per tutte. Il Diritto deve guardare oltre il presente”.

NAPOLITANO DPOSI

FESTIVAL DEL DIRITTO: NELL’INCERTEZZA SI GUARDA AL FUTURO

Parte la quattro giorni dedicata al Festival del Diritto, la lunga maratona che porterà a Piacenza volti e voci noti di politici, storici e personaggi della cultura che si confronteranno sul tema del futuro inteso come guardare oltre in un momento storico in cui l’imprevedibilità è la costante. Ad aprire la kermesse, insieme al responsabile scientifico Stefano Rodotà, il Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano che interverrà sul tema L’Europa del diritto e il nuovo ordine mondiale, alle 17.30 a Palazzo Gotico. Da venerdì 25 settembre si entra nel vivo con la lezione di Francesco Antinucci sulle evoluzioni di internet e sulle future implicazioni giuridiche, proseguendo con gli incontri sul destino della giustizia e della democrazia con Geminello Preterossi, Lucio Caracciolo, Massimo Brutti, Andrea Orlano, Ministro della Giustizia e Rodolfo Maria Sabelli, Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati. Nel pomeriggio Giuliano Amato e Lucrezia Reichlin, discuteranno del difficile connubio tra politica economica e democrazia, Lilian Thuram affronterà la questione dei pregiudizi e delle discriminazioni razziali. Questioni che fanno molto discutere verranno affrontate anche sabato 26 settembre, a partire dalla discussione di Yasmine Ergas sulla nozione di gender e dei cambiamenti che sta subendo, e proseguendo con i temi dell’occupazione giovanile, del welfare, dei diritti delle donne e delle riforme costituzionali. Domenica 27 settembre, tra gli altri interventi ricordiamo quello di Sabino Cassese, che rifletterà sul ruolo delle corti e delle organizzazioni sovranazionali in uno spazio globale senza ordine giuridico. A seguire Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, farà il bilancio di Expo Milano 2015, mentre a Enzo Cheli sarà affidata la chiusura del Festival con una lezione che tratteggerà il destino delle costituzioni.

Grazie al Mediacenter sarà possibile vedere gli appuntamenti principali anche in diretta streaming ai siti www.festivaldeldiritto.it, festilvaldeldiritto.zero523.tv e www.piacenzasera.it

festival diritto 2015giorgio napolitano

 

ORO ROSSO: PIACENZA CUORE DEL FESTIVAL DEL POMODORO

Tre giorni di eventi dedicati al pomodoro. Piacenza sarà la capitale di OroRosso, il festival che dal 2 al 4 ottobre riempirà le vie e le piazze della città di spettacoli, incontri, ospiti
speciali e iniziative golose per celebrare l’eccellenza dell’ingrediente principe della dieta
mediterranea. L’Italia del resto è la regina del pomodoro in Europa, dove oltre la metà del
prodotto è made in Italy, e uno dei più grandi produttori mondiali con oltre 2,3 milioni di
tonnellate l’anno di materia prima. Al centro della kermesse il pomodoro del distretto del Nord che comprende Piacenza, Cremona, Mantova, Pavia, Parma, Ferrara, Lodi e Alessandria, il centro nevralgico della produzione di pomodoro per polpe, passate e altri prodotti per l’industria e per il grande mercato italiano e mondiale. Nel corso della tre giorni sono in programma appuntamenti di carattere gastronomico, ma anche culturale, scientifici, show cooking, eventi di grande impatto mediatico e di marketing territoriale. Saranno proprio le principali piazze della città ad ospitarli: piazza Cavalli sarà il cuore pulsante dell’evento con la piazza della pizza; piazza Duomo si trasformerà nella piazza della pasta, piazzetta Plebiscito in quella della bruschetta, piazzetta Pescheria nella piazza del pomodoro. Il programma, presentato dal sindaco Dosi, dall’assessore Buscarini e dai partner organizzativi, prevede anche una ricca animazione per grandi e piccoli, oltre che laboratori di cucina, lectio magistalis tenute da massimi esperti dell’argomento in
ambito nazionale e anche un convegno scientifico sui benefici del pomodoro con il parere
di nutrizionisti, oncologi e pediatri sugli effetti positivi del pomodoro nella dieta quotidiana. Tra i partner dell’evento Coldiretti con il suo presidente Marco Crotti, che ha tracciato un bilancio dell’annata in corso. “Siamo al 70%, per ora la qualità è eccellente, il caldo dei mesi scorsi ha evitato la formazione delle muffe dannose per il prodotto. Ora c’è da sperare in queste ultime settimane. Il pomodoro è piacentino – ha confermato Crotti – Piacenza produce il doppio di prodotto rispetto a Parma, ha una sua storia nella coltivazione del pomodoro. Anche noti marchi del mercato lavorano pomodoro piacentino.”. Non poteva mancare un accenno all’attualità, a quanto sta accadendo al Brennero dove la Coldiretti sta manifestando contro il falso Made in Italy. “E’ una situazione imbarazzante che ci lascia sbigottiti – dichiara Crotti – tutti i camion che arrivano hanno trasportano semilavorati a base di latte portati in aziende del centro sud dove l’allevamento è in crisi. Con la liberalizzazione delle quote latte, la mancanza di regole e di trasparenza rischiamo di trovarci invasi di prodotti di cui non sappiamo la provenienza e soprattutto il contenuto”.

festival oro rosso

LOTTI: “LA MINORANZA PD NON FERMI LE RIFORME”

“Il cammino delle riforme deve proseguire e non sarà la minoranza del partito a bloccarlo”. E’ la sintesi del pensiero del Sottosegretario del governo con delega all’editoria Luca Lotti che ha chiuso la festa del Partito Democratico di Piacenza. La riforme, prime tra tutte quella costituzionale passerà sia con la maggioranza di governo che del partito.

Nel suo intervento il sottosegretario Lotti, nonché braccio destro del premier Matteo Renzi, ha sottolineato come quel disagio evocato da Pierluigi Bersani qualche sera fa proprio dallo stesso palco, sia in realtà lo stesso che si respirava anche quando l’attuale minoranza era alla guida del partito.

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RETI DI COMUNITA’: ADOLESCENTI E ADULTI ALLO SPECCHIO

Partendo dall’esperienza dell’educativa di strada iniziata 3 anni fa, il progetto si è ampliato raggiungendo quelle realtà che gli adolescenti vivono e frequentano. Si è creata una Rete di Comunità, come il nome del progetto, che ha coinvolto una realtà solida del nostro territorio l’Associazione Oratori. Si è pensato di creare un cammino di formazione articolato che coinvolge studenti da una parte con assemblee informative su varie tematiche, genitori e docenti dall’altra. Proprio per gli insegnanti sono in calendario tre giornate di formazione: 4, 8, 9 settembre a cui si sono iscritti in tutto 160 persone. Alla parrocchia di San Lazzaro capofila, da cui è partita tre anni fa l’educativa di strada che si concluderà tra due anni, si sono aggiunte anche le parrocchie di Nostra Signora di Lourdes, Corpus Domini, Santa Franca e Sant’antonio.

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