POLIZIA MUNICIPALE, CONFERMATO LO SCIOPERO DEL 4 LUGLIO

Confermato lo sciopero per il 4 luglio in occasione della fiera del Santo Patrono. Lo hanno approvato, all’unanimità, i lavoratori della Polizia Municipale di Piacenza nel corso dell’assemblea domenicale indetta dal sindacato Diccap_Sulpl. Su 28 agenti in servizio, 23 hanno preso parte all’assemblea, lasciando le postazioni fisse a cui erano destinati in occasione della Mille Miglia, oltre agli altri colleghi che non erano in servizio ma che ugualmente hanno presenziato all’incontro sindacale. Nella nota si legge che l’intento è “lottare per riconquistare la dignità di lavoratori che qualcuno tenta di toglierci. noi non ci lasciamo intimorire”. Gli operatori della Municipale non sono disposti a cedere su nessuna delle richieste avanzate all’amministrazione: riconoscimento del riposo recupero oltre che la maggiorazione del 30%, per il festivo infrasettimanale lavorato; progressioni solo per le categoria C (essendo quella più disagiata), essendo bloccate dal 2007; adeguamento dei massimali della polizza infortunio e rimborso spese mediche; revisione dei certificati medici e conseguente verifica dell’idoneità o meno al servizio esterno (tutelando ovviamente i colleghi con reale anzianità di servizio su strada); visite mediche specifiche ed appropriate per la Polizia Municipale; ridefinizione delle missioni.

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GILBERTH TORTORA NUOVO RESPONSABILE REGIONALE AILA

Anche Piacenza ha un referente regionale Aila, Associazione Italiana Lotta agli Abusi. Gilberth Tortora e’ il responsabile regionale Aila, grazie alla suo impegno anche Piacenza dovra’ dare attuazione al Piano di Eliminazione Barriere Architettoniche che già molti comuni italiani stanno adottando. Aila nasce a Como e oggi anche Piacenza può contare su Gilberth Tortora e sul gruppo Sveglia del consigliere Paolo Garetti. Aila intende difendere e tutelare i diritti delle persone abili e disabili; individuare soluzioni concrete ai problemi; promuovere la formazione per l’ingresso nel mondo del lavoro dei disabili; promuovere cultura e sport tra i diversamente abili; operare contro qualunque forma di abuso e illegalità. Obiettivo dare alla città un aspetto più vivibile senza barriere architettoniche e ostacoli, passando dalle intenzioni ai fatti.

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RIFONDAZIONE ALLA MAGGIORANZA: “L’INFANZIA NON SI APPALTA”

Non solo i sindacati, ma anche Rifondazione critica aspramente la manovra, approvata dalla maggioranza, per far quadrare i conti del bilancio 2015. In particolare l’ipotesi di ridurre dal 56 al 51% i posti di asili nodi pubblici gestiti direttamente dal Comune. “Una decisione davvero incomprensibile – si legge nella nota – a meno che si decida di smantellare un servizio pubblico che, fino ad oggi, è stato un modello per tante altre realtà. Un servizio, quello educativo, che da anni vede Piacenza eccellere nella cura e nella crescita dei propri bimbi, nella professionalità degli operatori, nella progettazione e realizzazione di interventi educativi all’avanguardia. Un servizio che naturalmente genera appetiti … E allora proprio per non lasciare margini di ambiguità – si legge – ricordiamo al Sindaco di Piacenza che la scuola e i servizi educativi devono essere liberi da condizionamenti e da regole meramente economiche, perché rappresentano un elemento fondante del sapere e del legame col territorio, che accompagna la persona nell’arco dell’intera vita. Ci rivolgiamo al sig. Sindaco perché almeno tenti la carta del cambiamento in meglio. In altre “poste di bilancio” troverà sicuramente le risorse per far quadrare i contiA queste valutazioni, per noi sufficienti a fargli cambiare idea, aggiungiamo infine una domanda. Com’è che proprio Lei e la Sua maggioranza – poche settimane fa – avete sostenuto, mettendoci la faccia, che l’internalizzazione dell’area anziani dell’ASP Città di Piacenza (dalla gestione cooperativa) aveva come primario obiettivo il miglioramento del bilancio. Esattamente l’opposto di quanto oggi – con un ulteriore esternalizzazione di posti pubblici verso il sistema cooperativo – si propone di fare nell’ambito dei servizi educativi ?”

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PROFUGHI MURATORI E TINTEGGIATORI AL SERVIZIO DELLA CITTA’

Saranno una ventina e per un paio di settimane, seguiti dall’ente scuola per la formazione edile, si impegneranno in piccoli lavori di manutenzione e muratura. Il tema profughi, o meglio migranti, è una realtà con cui bisogna fare i conti, volenti o no. Per di più è imminente l’arrivo di una nuova ondata, non c’è ancora certezza sul numero preciso, che costringe i comuni a pensare a come impegnarli. A come renderli socialmente utili; il protocollo che verrà firmato a breve tra comune di Piacenza, Ente Scuola per la Formazione professionale delle maestranze edili e l’azienda Ciesse va in questa direzione.

Piacenza già ospita 244 richiedenti asilo, il 7.6 per cento in più rispetto al limite di 7,13%. la sfida per il sindaco Dosi è affinare quelle modalità di rapporto che portino ad una integrazione realizzabile. “Il tema va affrontato in modo responsabile – ha detto il sindaco – senza nascondersi dietro risposte semplicistiche, è facile dire no. La sfida degli amministratori è come dare accoglienza”.  Il comune metterà a disposizione il materiale e i cantieri. A breve gli stranieri si metteranno all’opera in lavori di rifacimento intonaci, tinteggiatura e trattamento del sasso. “Si parte dal muro recinzione dell’asilo della Besurica – ha spiegato l’assessore Giorgio Cisini – ma si pensa anche alla ritinteggaitura dell’autostazione di piazza Cittadella e della sistemazione della parte esterna in sasso della basilica di Sant’Agostino; il tutto fornendo formazione, sicurezza e risultato visibile”.

Apripista rispetto a questo protocollo d’intesa, il comune di Ponte dell’Olio. Da quasi un anno ospita 15 migranti del Mali impegnati in opere di manutenzione e muratura, tra cui la scuola di Riva. “Ci siamo chiesti come impegnare questi ragazzi – ci ha detto il sindaco Sergio Copelli – l’idea di una collaborazione con la scuola edile, grazie alla cooperativa Ippogrifo che gestisce i profughi, ci è sembrata molto buona, per dare anche un segnale positivo ai pontolliesi”.

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JASNA: “ESSERE DISABILI NON E’ UNA COLPA”

Buongiorno sono Jasna, sono disabile, ma non è colpa mia … essere disabili non è una colpa. Jasna è una delle donne coraggiose in carrozzina che fa parte del Gruppo Disabilità europeo. Ha partecipato insieme ad altri disabili alla Marcia delle Carrozzine, una giornata che si è celebrata a livello nazionale. L’evento, che a Piacenza è stato organizzato dai consiglieri del M5S, Mirta Quagliaroli e Andrea Gabbiani, ha lo scopo di sensibilizzare le amministrazioni pubbliche e e il Governo al rispetto dei principi costituzionali di  inclusione, partecipazione e solidarietà a cui tutti i cittadini hanno diritto. Il sindaco Dosi ha ricevuto dalle mani di Jasna un documento petizione nel quale sono racchiuse, in dieci punti, le richieste di tutta la diversa abilità che vanno dalla prevenzione (meno gradini, meno porte strette, più sicurezza domestica) all’uguaglianza (non deve esistere disparità dio trattamento), dall’urbanistica all’accessibilità (esistono ancora barriere architettoniche nei luoghi pubblici); e ancora tra i punti compare il diritto al lavoro, allo studio, alla formazione, la sicurezza, l’assistenza, gli ausili, i trasporti e le cure. “Il livello di attenzione su questi temi – ha detto il sindaco – è sempre più alto; il tema della disabilità è fortemente presente a Piacenza grazie ai rapporti di collaborazione con le numerose associazioni e cooperative che si occupano di questo tema”.

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CRISI DEL COMMERCIO, SOFFRONO ANCHE I GRANDI MARCHI

Il commercio è in forte sofferenza e i soldi da spendere sono sempre meno. Potrebbe sembrare un’affermazione banale, ma non la è. Non la è quando la realtà offre agli occhi degli osservatori uan fotografia vivida e reale e quando le saracinesche, inesorabilmente, si abbassano. Accade anche, e sempre di più, nella florida Piacenza. L’ultimo caso quello del supermercato Carrefour che ha chiuso i battenti il 24 aprile scorso. Oggi per i 22 dipendenti c’è la cassa integrazione e domani verrà avviata la procedura di mobilità. Tra l’altro la chiusura di carrefour ha reso praticamente priva la zona ovest della città di un qualsiasi punto vendita alimentare. Ma a fronte di un biennio in cui le perdite sono arrivate a 800 mila euro, l’unica prospettiva era la chiusura. Il pericolo, oltre quello principale occupazionale, è anche che si creino nuove cattedrali nel deserto, immensi siti vuoti, difficili da rilevare. “Stanno girando voci che stiamo verificando interessate a rilevare Carrefour – spiega Giuliano Zuavi segretario della Filcams – abbiamo avuto anche un incontro con il Comune che ha preso un chiaro impegno a verificare la possibilità di ingresso di un nuovo marchio che possa dare una risposta al rischio desertificazione della zona e al problema occupazionale”. Non se la passa di certo meglio un altro marchio famoso, Mercatone Uno che in sette anni ha collezionato un passivo per oltre 630 milioni di euro a livello nazionale. Le conseguenze sono arrivate a caduta sui singoli negozi, quello di Fiorenzuola non è passato indenne. Qui ci sono una trentina di lavoratori che non hanno alcuna certezza per il futuro. Anche il colosso della tecnologia Mediaworld ha annunciato, in tutta Italia, la chiusura di 7 punti vendita e numerose procedure di mobilità. A Piacenza la situazione sembra sotto controllo ma è l’inizio di una fase non certamente positiva dal punto di vista occupazionale. Secondo il sindacalista le principali responsabilità di questa moria del commercio sono soprattutto politiche. “Il vero punto è il potere d’acquisto. La crisi cominciata nel 2008 è fortemente peggiorata. Abbiamo un’esigenza – spiega Zuavi – mettere nelle tasche dei lavoratori una buona quota di soldi prelevati, in questi anni, in modo scellerato spostando le ricchezze da una parte all’altra del paese. Io credo che la crisi sia destinata a peggiorare”.

Il servizio completo nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

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POLIZIA MUNICIPALE, SCIOPERO IN VISTA IL 4 LUGLIO?

Nulla di fatto. Lo stato di agitazione all’interno del comando di Polizia Municipale proclamato dal Diccap-Sulpl rimane, eccome. Tanto che è in corso di definizione un’assemblea per una delle prossime domeniche di maggio e, se nulla cambierà, non è da escludere l’ipotesi di uno sciopero per il 4 luglio, giorno del Patrono Sant’Antonino. Nell’incontro odierno, alla presenza del sindaco Dosi, del neo comandante Poma, della dirigente Bossi e dell’assessore Gazzola, non ci sono state le risposte attese. Davanti alla problematiche ormai note come il riconoscimento della parte contrattuale per festivi e festivi infrasettimanali, polizza infortuni, revisione certificati medici e dei protocolli sanitari della PM, missioni e trasferte, equa distribuzione degli straordinari, “l’amministrazione – si legge nella nota del Sulpl – contravvenendo a quanto si era impegnata a fare in data 21.04.2015 dinanzi al Prefetto Dott. Palombi, oggi ha risposto che ha bisogno di studiare ancora le questioni poste alla Sua attenzione. Intanto, il DiCCAP_SULPL, dinanzi all’ennesima non risposta della stessa e al continuo rimandare, ha confermato lo stato di agitazione ed ha reso note le azioni sindacali (assemblee e scioperi) che attuerà, nel rispetto di quanto deciso dall’assemblea dei lavoratori, nelle prossime domeniche di maggio”. Il sindacato rivolge un ringraziamento al comandante Poma “per la sua onestà intellettuale; essendosi insediato da pochissimi giorni, certo era impensabile far ricadere su di Lui la responsabilità della risoluzione immediata di tutte le problematiche”.

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IL VOLONTARIATO INVADE PIAZZA CAVALLI

Stand, musica, dimostrazioni della Croce Rossa. Il volontariato ha pacificamente invaso Piazza Cavalli per la tradizionale festa del Volontariato a firma dello Svep. Ad aprire il pomeriggio “il canto della terra” la performance artistica musicale del gruppo Assofa, poi Piacenza Music Pride con Noi e il concerto dei Cani della Biscia. Domani la festa prosegue con la camminata delle associazioni.

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CORTEO DEL PRIMO MAGGIO, AL CENTRO LAVORO E IMMIGRAZIONE

“La solidarietà fra la differenza” è stato lo slogan del corteo della festa del Primo Maggio a Piacenza e provincia. In città a salite sul palco di Piazza Cavalli Marina Molinari, segretaria Cisl Parma e Piacenza. Nel suo intervento Molinari ha puntato l’attenzione sulla difficile condizione dei lavoratori e sula tragedia dell’immigrazione. Un’altra festa del lavoro scandita dalla crisi, e sono i dati a confermarlo:  il saldo fra aperture e chiusure delle imprese a Piacenza  è stato nettamente negativo, circa 270 unità in meno.

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TRA SICUREZZA REALE E SICUREZZA PERCEPITA. A TUTTO TONDO

Sicurezza reale e sicurezza percepita. Questo tema occupa sempre di più la pagine dei giornali e preoccupa i cittadini. Furti praticamente quotidiani hanno portato ad un clima di forte esasperazione. Ci sembra che questa votla la retorica c’entri poco, certo cavalcare queste paure, però, può essere pericoloso. I sindaci stessi si sono fatti portavoce di questo malessere, hanno redatto un documento con alcune richieste e hanno colto l’occasione del Viceministro degli Interni Filippo Bubbico per consegnarglielo. Alcune promesse sono arrivate come l’arrivo di alcuni carabinieri sul territorio, peccato però solo per una quindicina di giorni nel mese di maggio. Le priorità per il governo sono Expo 2015, la minaccia terroristica e il Giubileo del prossimo inverno. Tra sicurezza reale e percepita abbiamo fatto un viaggio tra le armerie di Piacenza per sapere che aria tira. E ci sono delle sorprese.

Alessandro D’Avenia ha parlato ai giovani studenti come in una lezione, spiegando cosa sta dietro al suo ultimo romanzo Ciò che inferno non è in cui rinasce la figura di don Pino Puglisi, lo stesso sacerdote che a 17 anni era stato il suo insegnante, lo stesso che ha fatto della lotta contro la mafia una ragione di vita.

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