TONDO DI BOTTICELLI IN TRASFERTA A TOKYO. QUALI RICADUTE PER EXP0 2015?

Il Tondo di Botticelli va in trasferta in Giappone. E’ proprio così, il dipinto che rappresenta la Madonna adorante il Bambino con San Giovanni verrà esposto in una mostra a Tokyo organizzata dalla prima televisione giapponese e dal terzo quotidiano nazionale. Un’operazione di marketing su cui il Comune di Piacenza ha scommesso, dall’esito non scontato, ma che sarebbe sarebbe stato un peccato non tentare. Gli organizzatori giudicano il Tondo la terza opera più importante di Botticelli dopo la Venere e la Primavera, per questo i giapponesi hanno fatto tappa quattro volte a Piacenza per concludere la trattativa. Tra l’altro il quadro per essere spostato necessita di una particolare cura considerata la delicatezza della struttura. Il sindaco Dosi, a fine settembre, partirà per Tokyo dove parteciperà alla conferenza stampa di presentazione dell’evento in programma da marzo a maggio dell’anno prossimo. La scommessa di Piacenza è legata fortemente all’evento Expo 2015. In che senso? La mostra in Giappone si chiuderà pochi giorni prima dell’avvio di Expo; considerato che, ad oggi, su 5 milioni di prenotazioni, un milione arriva proprio dai paesi asiatici, c’è un’ottima probabilità che molti giapponesi a Milano per Expo, tornino a Piacenza per rivedere il Tondo nella sua collocazione originaria ai musei civici di Palazzo Farnese. Ecco che il cerchio si chiude. Di certo quella che ha fatto l’amministrazione comunale è stata una scelta rischiosa, i cui risultati potrebbero non essere all’altezza delle aspettative, ma l’impegno c’è stato sopportato anche dai numeri e dalle garanzie ricevute dai giapponesi che promuoveranno a mezzo stampa la mostra e tradurranno alcune guide su Piacenza in giapponese. 

tondo Botticelli

FESTA PD, TUTTO PRONTO NONOSTANTE LE POLEMICHE

Nonostante le polemiche sul luogo, la festa del Pd è pronta a partire. I portici di piazza Cavalli ospiteranno cinque serate, 29 agosto 2 settembre, dedicate all’attualità politica locale e nazionale. Da Piacenza che si prepara ad Expo 2015, compresi gli aspetti più controversi, a tematiche più prettamente politiche con i parlamentari piacentini Bersani, De Micheli, Migliavacca che si confronteranno sul futuro del partito, passando per il ruolo dell’Italia alla guida del primo semestre europeo con l’europarlamentare Simona Bonafè. Si parlerà di scuola con il sottosegretario Reggi, fino alle elezioni regionali del dopo Errani. In questa occasione al dibattito parteciperanno il segretario Bonaccini e i candidati alle primarie nomi sui quali, nonostante la ristrettezza dei tempi, non c’è ancora certezza. 

In piazza Cavalli dunque per cinque serate si parlerà di politica e attualità, il luogo simbolo di Piacenza ospiterà dibattiti di chiara idea politica. Proprio riguardo a questo, nelle scorse settimane, si sollevò una pesante polemica da parte di un’ampia fetta di partiti politici.

COLLA, MODERATI:”NON RINUNCEREMO AD ESSERE VOCE CRITICA”

Se Partito Democratico e Rifondazione sono alla resa dei conti, qualcuno dovrà farne le spese. Tira e tira la corda, come si dice da più parti, si è spezzata. E in questo caso il PD politicamente forte per i numeri che possiede in consiglio tiene il bandolo della matassa che può decidere di sbrogliare o tagliare. Dalla nota che poche settimane fa hanno scritto il capogruppo in consiglio Daniel Negri e il segretario provinciale Gianluigi Molinari, le intenzioni sembrano quelle di tagliare la corda che ha tenuto assieme, finora, i due partiti. “Rifondazione – si legge nel testo – inviti Pallavicini a dimettersi dal Consiglio oppure saremo costretti a rivedere l’alleanza che governa il Comune”. La goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stata l’assenza del consigliere Pallavicini alla maratona notturna di approvazione del bilancio, oltre che il sostegno ai Si Cobas per il caso Ikea.  Quindi o Sinistra per Piacenza fa la prima mossa chiedendo le dimissioni del proprio rappresentante oppure il Pd ne prenderà atto traendone le proprie conclusioni. A rimetterci sarebbe il portacolori in giunta di Rifondazione, l’assessore Luigi Rabuffi con deleghe all’Ambiente e al Lavoro. Se così fosse chi prenderà il suo posto in giunta? Forse uno dei Moderati, Lucia Rocchi o Roberto Colla, da sempre onesti alleati ma nello stesso tempo critici verso alcuni provvedimenti presi dall’amministrazione? E’ proprio Colla a smentire ogni supposizione fantapolitica: “prima di tutto crediamo che l’assessore Rabuffi abbia lavorato con estrema serietà e quindi crediamo che non debba essere sostituito. Non è corretto che questi giochi di equilibrio minino la stabilità di una giunta. Poi – continua il consigliere – il nostro gruppo ha detto fin da subito che non avrebbe mai fatto parte della giunta. Convinzione questa che si è consolidata dopo il primo rimpasto”. Dalle parole di Colla emerge la vena critica che sempre ha caratterizzato i Moderati. Questa volta però mista a delusione: “quando in aula chiedevamo un cambio di passo – spiega – siamo stati tacciati di poca lealtà, pochi mesi dopo il cambio di passo è arrivato proprio dal PD”. Delusi? “Sì – conferma Colla – e per tante situazioni, a partire dalle ultime decisioni come la festa del Pd in piazza Cavalli, la vicenda di palazzo ex Enel, la proposta della pista di pattinaggio su ghiaccio in piazza e la piscina olimpionica, mio grande cruccio. Decisioni prese ma poco condivise”. Davanti ad un offerta di ingresso in giunta, a due anni dalla fine del mandato quando gran parte del lavoro è stato impostato, i Moderati risponderebbero picche, anche perchè “potrebbe essere un modo per tenerci meglio a bada – confessa Colla – e noi non vogliamo rinunciare ad essere voce critica”.

roberto colla

 

 

160MILA EURO AL COMUNE DI PIACENZA DAL CONSORZIO DI BONIFICA. LO HA STABILITO IL TRIBUNALE

La gran parte del territorio comunale non è soggetta al tributo consortile: lo ha stabilito il tribunale di Piacenza pronunciandosi sulla controversia relativa al contributo di bonifica per gli immobili di proprietà comunale che ha visto l’amministrazione opporsi al Consorzio di Bonifica di Piacenza e alla Regione Emilia Romagna. Il Consorzio è stato condannato a restituire 160 mila euro oltre agli interessi legali. Dovuto solo il tributo unicamente per gli immobili nelle zone di Mortizza, Le Mose e Dossi di Roncaglia. 

Nel contempo, il Tribunale ha ritenuto che l’esistenza delle opere gestite dal Consorzio conferiscano al territorio un mero beneficio generico che, in forza delle leggi in materia e dei precedenti di giurisprudenza consolidatisi, non giustifica la pretesa contributiva del Consorzio stesso. Il principio sancito dal Tribunale è che il beneficio dato dalla regimazione delle acque, derivante al restante territorio comunale dalle altre opere idrauliche gestite dal Consorzio, è non solo generale, ma anche mediato dalla rete fognaria realizzata dall’Amministrazione comunale e non incide direttamente a favore dei singoli immobili, per cui non è dovuto il contributo consortile per gli immobili di proprietà comunale siti nelle altre zone della città.

La sentenza si intreccia con la nuova richiesta inviata dal sindaco Paolo Dosi nei giorni scorsi al Ministero dell’Economia e delle Finanze e al Demanio regionale di ottenere la gestione diretta, da parte del Comune, degli impianti Finarda, Armalunga, canale Diversivo Est e Ovest, attraverso una concessione prodromica anche all’acquisizione della proprietà. Ciò consentirebbe una gestione e manutenzione diretta degli impianti collegati alla rete fognaria da parte del soggetto gestore della rete, oggi Iren, con risparmio di spesa e una funzionalità di cui beneficerebbe la collettività locale.

pc dall'alto

FONDAZIONE, NUOVO CONSIGLIO A META’ SETTEMBRE

In via Sant’eufemia tutto è ancora chiuso per la pausa estiva, i riflettori della stampa nazionale si sono in parte abbassati ma sempre vigili. La grande macchina Fondazione ripartirà il primo di settembre. Già da quel primo giorno, il presidente in regime di prorogatio Francesco Scaravaggi avrà il compito di convocare il consiglio generale in vista della nomina del successore. C’è una prima novità rispetto a quanto si era annunciato nel corso dell’ultimo consiglio del  2 agosto, quello in cui cda e presidente rassegnarono le dimissioni. Il parlamentino composto dai 25 grandi elettori che eleggerà il nuovo presidente verrà, molto probabilmente, fissato per la metà di settembre. Questo leggero salto in avanti allunga anche la possibilità di presentare altre candidature al ruolo di presidente, oltre quella del notaio Massimo Toscani (inizialmente il termine era stato fissato per il 27 agosto). Dopo la pausa estiva riprenderà anche il lavoro del collegio dei Sindaci impegnato nella raccolta dei documenti che il Ministero del Tesoro ha chiesto dal 2000 in avanti, per fare chiarezza sui milioni di euro che hanno preso il volo dall’impegno economico in Gibuti, ai titoli Monte Parma, ai derivati sottoscritti prima della crisi finanziaria fino alle movimentazioni in conti svizzeri. Parallelamente prosegue l’indagine in corso da parte della Procura della Repubblica di Piacenza.

Scaravaggi ancora in ferie ci ha detto di essersi rilassato; “nell’ultimo periodo era un pò teso, la tensione accumulata nelle ultime settimane è stata parecchia. Rispetto alla graticola del mese scorso – ha detto – ora sto bene, poi gli aspetti importanti della vita sono altri anche se a volte le questioni lavorative assorbono tanto da essere le principali”. Rimaniamo in attesa della ripartenza della Fondazione con la nomina del nuovo presidente e del consiglio di amministrazione.

fondazione sede

DERATTIZZAZIONE, IL SINDACO SCRIVE AL DEMANIO

Prima in piazza Cavalli, poi Torrione Fodesta. I topi, a Piacenza, stanno diventando davvero un caso, tanto che il sindaco Dosi ha scritto al direttore dell’Agenzia regionale del Demanio chiedendo che si agisca tempestivamente sulla struttura di via XXI Aprile in stato di abbandono e degrado. Urge un intervento di derattizzazione “per non vanificare l’efficacia delle analoghe misure straordinarie che l’amministrazione intende attivare al più presto associate all’avvio di un sistema di raccolta dei rifiuti che elimini i cassonetti stradali” ha scritto il primo cittadino in una nota. Il sindaco rimarca come i frequenti avvistamenti di topi all’interno e nelle vicinanze di Torrione Fodesta, denunciati nelle ultime settimane dai residenti nei dintorni dell’immobile, siano stati confermati nel corso dei sopralluoghi effettuati dal personale comunale competente.Garantendo al Demanio la piena disponibilità e collaborazione dell’Unità operativa Ecologia, condivisa con l’assessore Rabuffi, Dosi conclude invitando il direttore dell’Agenzia emiliano-romagnola, “a tutela dell’igiene e della salute pubblica, a predisporre e attuare nel più breve tempo possibile gli interventi necessari a riportare la situazione sotto controllo”.

derattiz.

RIQUALIFICAZIONE PIAZZA CITTADELLA, ENTRO META’ SETTEMBRE IL PARERE DELLA SOPRINTENDENZA

Il progetto di riqualificazione di piazza Cittadella è sui tavoli dell’assessorato ai Lavori Pubblici in attesa degli ultimi ritocchi, per poi essere inviato alla Soprintendenza che formulerà un’ attenta valutazione. C’è in ballo la riqualificazione del comparto nord della città, quella che comprende piazza Cittadella fino alla baia di San Sisto, per la quale l’amministrazione ha raccolto una serie di idee e progetto che sta riunendo in un master plan tenendo conto delle linee principali ovvero il recupero della chiesa del Carmine, per cui sono a disposizione 4 milioni di euro un bando da 130 mila euro per la costituzione di un’associazione temporanea d’impresa, e il recupero degli spazi attualmente occupati dal mercato coperto. Terminati il progetto e le tavole nelle linee più essenziali, sarà dunque la volta del Soprintendenza che darà il suo parere, successivamente l’amministrazione ha in mente di convocare un’assemblea pubblica per spiegare e illustrare il progetto alla città. Si leverà un nuovo coro di no come è accaduto per palazzo ex Enel? “Non temo le assemblee pubbliche – ha risposto l’assessore ai Lavori Pubblici Giorgio Cisini – il discorso in questo è molto diverso. Discutere e raccogliere suggerimenti e idee su master plan è un conto, altra cosa è opporsi ad un percorso già avviato che ha avuto l’ok del consiglio comunale, come per palazzo ex Enel”. Capitolo tempi: entro la metà di settembre il progetto sarà inviato alla Soprintendenza ed entro la fine dello stesso verrà convocata l’assemblea pubblica, nella quale l’amministrazione avrà riscontro del gradimento del progetto.

Piazza cittadella

BISOTTI SU PALAZZO EX ENEL: “OCCUPIAMOCI DELLE PRIORITA'”

“L’ amministrazione non si attende nulla rispetto alla pratica di palazzo ex Enel”. L’assessore all’Urbanistica Silvio Bisotti risponde così in merito al caso dei reperti del  palazzo di viale Risorgimento sulla cui struttura i lavori di demolizione stanno procedendo a pieno ritmo per terminare con la ripresa dell’anno scolastico. Fai, Italia Nostra, Archistorica e il gruppo di ricerca Piacenza Romana invece qualcosa dalla Soprintendenza si aspettano, in particolare una risposta alla richiesta di sopralluogo avanzata nell’ultima lettera. “La Soprintendenza ai beni architettonici non è stata informata perchè non era richiesto il suo parere – ha spiegato Bisotti. Il progetto che riguardava il parcheggio nel secondo seminterrato, dove sono tutt’ora i reperti all’interno di una soletta di cemento, è stato accantonato nel 2009. Per questo non si è ritenuto di informarla, perchè nulla di sua competenza sarebbe stato toccato. Ho provveduto invece ad informare nel luglio scorso – prosegue l’assessore – la Soprintendenza per i beni artistici e paesaggistici dal momento che il progetto di ricostruzione del palazzo prevede l’utilizzo della pietra di Vicenza anzichè il cotto, ed abbiamo ottenuto l’ok”. Secondo l’assessore Bisotti quindi la Sovrintendenza non era al corrente dell’intervento semplicemente perchè non occorreva che lo fosse nel senso che il progetto, che originariamente prevedeva l’utilizzo del secondo seminterrato dove sono ricoverati i reperti, era stato accantonato nel 2009. “L’interesse per questi reperti – conclude Bisotti – si doveva manifestare nel 2010 cioè quando il consiglio comunale, in modo acceso e dibattuto, discusse e approvò il progetto attuale. Piacenza fa fatica a tutelare i beni che già possiede, occupiamoci delle priorità”.

ex enel7

FESTA PD IN PIAZZA CAVALLI, DOSI:”NESSUNA VIOLAZIONE”

Dopo numerose sollecitazioni da parte dell’opposizione il sindaco Paolo Dosi mette nero su bianco le motivazioni che hanno indotto l’amministrazione a concedere piazza Cavalli per la festa del Partito Democratico. “Nessuna discrepanza tra la concessione e quanto previsto dal Regolamento comunale che disciplina la materia” scrive il primo cittadino in una nota nella quale sottolinea precisa che alla manifestazione non è stato dato il patrocinio dell’amministrazione in conformità a quanto prevede l’art. 3 del Regolamento. “Ben diversa – prosegue il primo cittadino – è la collaborazione, tant’è che se ricorre una delle due fattispecie, si esclude l’altra. Come riportato chiaramente anche nella scheda informativa pubblicata sul sito web del Comune, la collaborazione richiede sempre una delibera di Giunta e viene concessa per iniziative coerenti con i princìpi e le finalità istituzionali delineate nello Statuto dell’ente. Presupposti che paiono evidenti per la Festa dell’Unità – aggiunge Dosi – si connota tradizionalmente come una manifestazione aperta a tutta la cittadinanza, nella quale si intrecciano aspetti di convivialità e intrattenimento, confronto e dibattito che costituiscono un forte elemento di aggregazione, in grado di coinvolgere un pubblico ampio ed eterogeneo”. Il sindaco ricorda anche che è previsto sia un il pagamento del canone per l’occupazione di suolo pubblico sia il versamento di una cauzione.

p. cavalli

 

 

“L’IMPRESA DEI MILLE” E “LA GIORNATA DELL’ORO” PER AIUTARE LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

Una coppia con due figli minori e spese sotto i 1500 euro è considerata indigente, almeno per l’Istat. Tanto ci vuole se si è in quattro e si vive in una grande città, tra affitto, cibo, cure mediche, scuola, scarpe e vestiti. Il calcolo ruota attorno alle spesa mensile, differenziata per zona geografica, comuni grandi e piccoli, dimensioni della famiglia e dei singoli. “Altro che 1500 euro al mese, ci sono alcune famiglie ben al di sotto di questa soglia”- ci dice un po’ meravigliato don Maurizio Noberini parroco di Santa franca – una buona fetta della popolazione non arriva ai 1000 euro al mese con il pagamento di bollette, spese, casa e figli la situazione diventa molto pesante. Si tratta soprattutto di pensionati con la minima – spiega – o padri di famiglia che hanno perso il lavoro”. Don Maurizio, insieme ad alcuni parrocchiani, aveva organizzato alcune iniziative come la donazione della decina parte dello stipendio alle famiglie più bisognose, ma anche Famiglia ama famiglia grazie alla quale sono stati aiutati 12 nuclei familiari. Ma proseguire su questo fronte non è stato facile; “ci siamo scontrati con la fatica di amare . Se l’aiuto è solo economico – spiega- è destinato a finire presto, la sfida è sapere accettare la famiglia con i limiti che possiede”. Proprio per sensibilizzare la città a queste tematiche, Don Noberini ha in mente altre iniziative come la Giornata dell’oro, nella quale i cittadini saranno chiamati a donare oggetti preziosi, e L’impresa dei 1000, ovvero un migliaio di famiglie che doneranno 100 euro, in modo da raggiungere, in un anno, la somma di 100 mila euro da utilizzare per sostenere i nuclei in difficoltà.