Solitamente non ci occupiamo di cronaca, non lo facciamo perchè ci sono colleghi che lo fanno da anni e benissimo, ma questa volta è diverso. Un carabiniere ha perso la vita mentre stava facendo il proprio lavoro, sulla strada insieme ad un collega che è gravissimo, probabilmente nell’inseguimento di un’auto rubata. Poi l’impatto fatale, la corsa della gazzella che tampona fatalmente un tir. L’auto dei carabinieri resta incastrata sotto al camion al polo logistico di Castel San Giovanni. Non è il momento del valzer delle colpe, delle responsabilità da attribuire all’uno o all’altro. Il fatto è che un uomo è morto mentre stava svolgendo il proprio lavoro, su una strada. Sono drammi, che comunque la si pensi, fanno riflettere e pongono domande.
IL TONDO DI BOTTICELLI IN PARTENZA PER TOKYO
Il Tondo del Botticelli custodito nella pinacoteca di Palazzo Farnese è in partenza per Tokyo. Domani il sindaco Dosi parteciperà alla conferenza stampa di presentazione della mostra “Denaro e Bellezza: Botticelli e il Rinascimento fiorentino”. Il capolavoro botticelliano, ammirato anche dal presidente del Senato Pietro Grasso durante i giorni del Festival del Diritto, verrà infatti esposto al Bunkamura Museum, nella capitale nipponica, a partire dal 21 marzo 2015, per poi essere restituito a Piacenza entro la prima metà del successivo mese di maggio. Il primo cittadino rimarca l’auspicio che aveva formulato circa un mese fa: “In questo modo potremo garantire una vetrina di assoluto rilievo al dipinto e ai nostri Musei Civici anche durante la cosiddetta Settimana d’Oro che rappresenta, in Giappone, un appuntamento culturale capace di mobilitare migliaia di turisti e visitatori, facendo però affidamento sul rientro dell’opera nella nostra città in tempo utile per l’Expo”. Alla conferenza stampa di domani, che si terrà nella residenza dell’ambasciatore italiano Domenico Giorgi, parteciperanno il curatore della mostra Shunsuke Kijima, direttore del Bunkamura Museum e il suo vice Ryuji Osoegawa, nonché Teruo Tsuneda, numero due del quotidiano Manichi Shimbun che organizza l’evento insieme all’emittente televisiva Nhk – rappresentata, domani, dal capo dipartimento degli eventi culturali Shoici Ono – e alla società Nhk Promotions, con l’intervento del presidente Mitsuru Asahi. Seguirà una cena cui interverranno, tra gli altri, anche il presidente del giornale Mainichi Shimbun Yutaka Asahina, il presidente del Bunkamura Museum Takahiro Msuda e Hiroyuki Tsukada, vice presidente della rete Nhk. In occasione della conferenza stampa cui parteciperà il sindaco Dosi – che rientrerà a Piacenza già mercoledì 1° ottobre – verrà distribuito anche materiale promozionale e turistico relativo al nostro territorio: l’opuscolo “Piacere, Piacenza” appositamente tradotto in giapponese. “Una operazione di marketing territoriale” l’aveva definita il sindaco, nella speranza che le ricadute positive siano tangibili già dai primi mesi dell’Expo.
PRIMARIE, VINCE BONACCINI, MA E’ FLOP AFFLUENZA
Questa volta le primarie non hanno fatto il boom, anzi decisamente flop. A dimostrarlo sono i dati dell’affluenza. Stefano Bonaccini ha vinto con il 55.3% delle preferenze, lo sfidante Roberto Balzani si è fermato al 44.7%, un risultato che porta il segretario regionale ad essere il candidato alla presidenza della Regione Emilia Romagna per le elezioni del 23 novembre prossimo. Quello che dovrebbe far riflettere, come dicevamo, è l’affluenza, non solo a Piacenza ma in tutta la regione: 2132 sono stati gli elettori che si sono recati ai seggi, una trentina tra città e provincia, per eleggere il candidato. In città è stato Balzano ad ottenere un numero più alto di preferenze (398), in provincia invece Bonaccini con 867 voti rispetto ai 554 dello sfidante.
Più che una competizione elettorale, i numeri danno l’idea che a partecipare siano stati soprattutto addetti ai lavori, segretari di circoli, amministratori, pochi davvero i cittadini. Che segnale è questo? Disaffezione? Strascichi delle vicende giudiziarie delle ultime settimane che hanno coinvolto prima Richetti (indagato per peculato) poi Bonaccini (indagato per lo stesso motivo anche se ora i pm hanno chiesto l’archiviazione).
A livello regionale hanno votato solo 58 mila elettori, il dato è difficilmente paragonabile con i precedenti perchè era la prima volta che in Emilia si teneva una consultazione solo regionale. Alle precedenti nazionali votarono 151mila persone. Il PD in Emilia Romagna conta 75mila iscritti: almeno uno su tre, fra chi ha in tasca la tessera del partito, ha scelto di disertare le urne. Un problema che il Pd, in vista delle elezioni, non potrà permettersi di ignorare.
GRASSO:”OCCORRE SUBITO UNA RIFORMA GLOBALE DELLA GIUSTIZIA”
“E’ venuto il momento di una riforma della giustizia globale, che guardi alle nuove tecnologie da offrire ai magistrati” e’ l’auspicio del Presidente del Senato Pietro Grasso a Piacenza per la terza giornata del Festival del Diritto. “Il processo e’ una corsa ad ostacoli – ha detto- che può rallentare da un momento all’altro. Bisogna dire basta ad una giustizia di classe e ridurre la prescrizione . La prima cosa – continua -e’ ridurre la durata dei processi, quelli civili durano tre volte di più rispetto ai paesi europei”. Criminalità organizzata e corruzione pesano gravemente sulla realtà italiana. Come fare a sconfiggerle? “E’ molto difficile – ha risposto il presidente del Senato – oggi la corruzione non è più uno scambio bilaterale, ma si è creata una rete di affari per cui il pubblico amministratore fa un favore e la ricompensa viene da un terzo. Questo crea un corto circuito pericolosissimo”.
BERLINGUER:” IN RAI SERVONO NUOVE IDEE E NUOVI PROGRAMMI”
Ha ancora senso oggi parlare della donna protagonista della vita politica e sociale, non sarebbe una condizione da dare per scontata? Purtroppo, nonostante le donne abbiano fatto tantisimo passi avanti, nulla e’ scontato. Ne è convinta Bianca Berlinguer, giornalista direttrice de Tg 3, intervenuta al festival del diritto sul ruolo della donna in politica e nella società. “Ancora troppe donne sono senza lavoro o se c’è l’ hanno non hanno responsabilità – ha detto – soprattutto al sud il tasso di disoccupazione raggiunge livelli molto preoccupanti e coinvolge soprattutto le donne”. Una battuta anche sullo stato di salute della Rai:”ci vorrebbe più coraggio, bisognerebbe osare con programmi nuove e nuove idee”. Lilli Gruber in procinto di sbarcare a Rai 3? “Non lo so- risponde- ma sarei molto contenta,e’una delle migliori giornaliste”.
RODOTÀ: “FESTIVAL DEL DIRITTO PRECURSORE DEI TEMPI”
“Partecipazione ed esclusione” anche quest’anno il tema del Festival del Diritto ha anticipato i tempi della stretta attualità. Il responsabile scientifico Stefano Rodotà ha aperto l’edizione 2014 nella cornice di Palazzo Gotico insieme al sindaco Dosi e a Stefano Laterza. In particolare Rodotà si è concentrato sulla precarietà del lavoro, tema particolarmente caldo in queste settimane per il baccio di ferro tra Governo e sindacati sull’articolo 18. Gli eventi principali del Festival sono trasmessi in diretta streaming sulla pagina festivaldeldiritto.zero523.tv
FRACASSI CGIL:”ART. 18 PRINCIPIO DI CIVILTA’ DA SALVAGUARDARE”
O si riapre un dialogo con il Governo sull’articolo 18 oppure i sindacati sono pronti alla mobilitazione totale. Lo ha ribadito Gianna Fracassi della segreteria nazionale della Cgil nel corso della suo intervento all’assemblea pubblica alla Camera del Lavoro alla presenza dei colleghi di Cisl e Uil. All’incontro doveva partecipare il leader della Cgil Susanna Camusso che ha dato forfait per impegni nazionali e Annamaria Furlan che in queste ore ha raccolto l’eredità di Bonanni che ha lasciato la segretaria della Cisl pochi giorni fa. Al centro dell’incontro il fisco e le pensioni per chiedere al Governo di riaprire un’agenda seria e chiara che tuteli i lavoratori sui questi due fronti. Poi il dibattuto tema dell’articolo 18 e delle sue modifiche proposte a livello centrale, tre le principali quella di rendere il contratto di lavoro a tutele crescenti ma senza diritto di reintegro se non per discriminazione, proposta a cui sindacati e minoranza Pd si stanno opponendo strenuamente. “Sull’articolo 18 siamo stati molto chiari – precisa Fracassi – noi abbiamo disponibilità a discutere se si parla di estensione delle tutele e soprattutto se si fa un’operazione che vada a ridurre le tante forme di precariato, perchè crediamo che questo sia il reale problema del nostro paese. Se invece si pensa di fare un’operazione che, al contrario, riduce le tutele, su questo non possiamo essere d’accordo perchè riteniamo che l’articolo 18 sia un principio di civiltà che nel nostro paese debba essere assolutamente salvaguardato”.
BORGO FAXHALL, NON SI PUO’ PIU’ ASPETTARE
Tre obiettivi: soddisfare le esigenze commerciali, dei pendolari e dare una risposta al tema della razionalizzazione degli spazi comunali. Sono le linee che hanno portato l’amministrazione ad elaborare e presentare il progetto di riqualificazione di Borgo Faxhall. Un progetto a cui si lavora da anni, anzi decenni, forse troppi, che ha subito stop forzati a causa di convenzioni che non hanno portato ai risultati attesi. Non si poteva più aspettare, ci sono interessi troppo importanti concentrati in quella zona, primi fra tutti il rilancio del commercio oggi in una situazione drammatica, ma anche le esigenze dei pendolari e dei fruitori dei mezzi pubblici. In 15 anni di vita, il centro commerciale Borgo Faxhall ha visto abbassarsi una trentina di serrande, oggi molti negozi all’interno della galleria sono sfitti e i cittadini non vedono quel luogo come il luogo dove fare acquisti, condizionati da ciò che accade all’esterno.
Nel nuovo comparto presentato dall’assessore Bisotti sorgerà la nuova autostazione per gli autobus, al posto del parcheggio da 190 posti del centro commerciale. L’amministrazione ha in programma di farne uno nuovo nella zona accanto alla chiesa di Torricelle. Il Berzolla che fine farà? É un edificio sotto tutela della Sovrintendenza che il Comune spera di ottenere e di ragionare insieme ai cittadini per un suo futuro utilizzo. La partita del Piano Caricatore invece dovrebbe concludersi il 16 ottobre quando sindaco e assessore andranno al Ministero della Difesa per definire la cessione. Il discorso economico finanziario è più complesso, semplificando è accaduto questo: il debito di Coemi, la società che nel 96 aveva firmato la convenzione con il comune, è di 4,5 milioni di euro. Coemi ha chiesto di arrivare ad una soluzione che, pur riconoscendo il debito, si trasformasse in un altro tipo di proposta. L’amministrazione ha così scelto di liquidare e riconoscere la compensazione di questo debito in cambio di 3300 metri quadrati di spazi in cui verranno collocati gli uffici comunali. Il concetto è: Coemi non ha realizzato le opere concordate ma ha offerto spazi dove troveranno casa gli uffici del comune. Tutto questo complesso, autostazione, parcheggio, opere viabilistiche annesse e verde, verranno realizzate attraverso la vendita degli edifici comunali di via Scalabrini e via Verdi. E i cittadini come vedono il progetto? Molto scetticismo tra i rappresentanti delle associazioni ma anche tra gli abitanti di una zona che ricordano tristemente come recitava lo slogan di una ventina di anni fa: “borgo faxhall il pezzo di città che mancava”.
PROVINCIALI, BERTUZZI NON AMMESSO. Fd’I:”FIGURA BARBINA”
Sembra che la distanza sia destinata a diventare siderale. A rendere ancora più tesi i gia difficili rapporti nel centrodestra ci si è messa anche l’esclusione della candidatura di Luigi Bertuzzi dalla corsa per le elezioni della nuova Provincia. Lo ha stabilito l’ufficio elettorale della Provincia per vizi di forma. In campo resta quindi solo il candidato di centrosinistra Francesco Rolleri. Fratelli d’Italia e Lega Nord che non hanno sostenuto la candidatura di Bertuzzi né tantomeno il percorso che Forza Italia, NCD e Udc hanno intrapreso per arrivare a scegliere il candidato, non hanno lesinato critiche. Di seguito la nota integrale di Fratelli d’Italia.
” A coprirsi di ridicolo c’è sempre tempo, ma vi è chi vuole primeggiare anche in questo. L’esclusione per vizi formali della candidatura a presidente della Provincia di Luigi Bertuzzi, sostenuta da Forza Italia e NCD, è la conferma che al peggio non c’e’ limite. Eppure sarebbe stato così semplice rendersi conto che nel centro-destra non si riusciva ad esprimere una candidatura unitaria per evitare di andare incontro ad una figura barbina “, lo sostiene in una nota il coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.
” Non avremmo votato Bertuzzi e lo abbiamo subito detto chiaramente. Certo e’ che dopo avere presentato la sua candidatura come frutto di una grande operazione politica – continua la nota – non rimane che rilevare come si sia mostrata molto piccola, per non dire nulla, la capacita’ di renderla effettiva da parte dei suoi sostenitori.”
” Una sola domanda sorge spontanea: fino a quando il dilettantismo di pochi continuerà ad arrecare danno all’immagine – e non solo – del centrodestra piacentino? ” conclude polemicamente la nota di Fd’I-AN.
MALOBERTI LEGA:” MAI ALLEATI CON CHI SOSTIENE IL GOVERNO”
“Come si fa a parlare di alternativa alla sinistra, quando ci si va a braccetto?” E’ la domanda che la Lega Nord si sta ponendo in queste ore, in vista del voto per la nuova provincia, dopo la frattura interna alla coalizione di centrodestra che ha portato alla creazione di due liste differenti una sostenuta da FI, Udc e NCD e l’altra Lega e Fd’I. Il consigliere provinciale Giampaolo Maloberti è chiaro: “non ci possiamo alleare con Udc e NDC che a Roma sostengono Renzi e tutto ciò che il Governo propone e, quando tornano sul territorio, dicono di esserne un’alternativa”. Il voto provinciale ha scatenato non poche tensioni tra le forze politiche di centrodestra impegnate, per settimane, a trovare una quadra che non si è mai raggiunta. Perchè? “Perchè le differenze sono troppe – ha detto Maloberti – e perchè vogliamo rimanere fuori da questa riforma che ci disgusta. Abbiamo fatto una lista insieme a Fratelli d’Italia perchè, come noi, ritiene corretto eleggere consiglieri che vigilino su quello che accadrà nel nuovo ente”. Un ragionamento che pone la Lega fuori dalla coalizione di centrodestra? Maloberti risponde con una domanda:”come possiamo rientrare in una coalizione che dice di essere di centrodestra e che sostiene il Governo?”