LAVORATORI IKEA, SABATO UN NUOVO SIT IN

Ancora incertezze e un nuovo sit in. Dopo la tregua armata che si erano date le parti coinvolte, coop San Martino e Si Cobas, poco o nulla è cambiato. Certo i facchini non hanno più bloccato l’entrata allo stabilimento di Le Mose ma la loro posizione non è ancora stata definita dalla coop San Martino che doveva valutarne eventuali provvedimenti disciplinari.  Intanto dopo la petizione on line, sabato i lavoratori hanno organizzato un sit-in sotto palazzo Mercanti e una raccolta firme per ribadire la volontà di continuare a lavorare.

ikea lavoratori

 

IKEA, IN RETE UNA PETIZIONE DEI FACCHINI

La vicenda Ikea si vive giorno per giorno. Fino a 48 ore fa i cancelli erano chiusi e la produzione ferma per la protesta dei Si Cobas. Poi la decisione di tornare al lavoro per due giorni a seguito di una estenuante mediazione con la prefettura. Due giorni in cui la coop San Martino e Si Cobas esamineranno la posizione dei 33 operai sospesi e ne valuteranno i provvedimenti disciplinari. Sciopero e picchetto da parte dei “dissidenti” rimarranno comunque, pur garantendo la possibilità di lavorare a chi intende entrare nello stabilimento. Proprio questi ultimi hanno caricato in rete sul sito specializzato change.org una petizione on line. Parole e immagini che vogliono coinvolgere i cittadini, che stanno vivendo dall’esterno la vicenda, a solidarizzare con chi chiede semplicemente di poter lavorare. 

IKEA FACCHINI

EXPORT SCACCIA CRISI

8,1 per cento di disoccupazione, 10.800 persone in cerca di un lavoro, 557 imprese hanno cessato la loro attività, oltre 6mila di ore di cassa integrazione. In un contesto generale economico in cui il segno negativo è dominante, l’unica flebile speranza è riposta nelle esportazioni che nel 2013 registrano un +10,5per cento rispetto all’anno precedente, con il settore macchine ed apparecchi a farla da padrone. Ma perchè l’export sia vincente occorre che le imprese siano nelle condizioni di vendere i propri prodotti all’estero con più facilità, senza cadere nelle tenaglie della burocrazia. Il quadro della situazione economica piacentina è stato tracciato nel corso della giornata dell’economia alla presenza del professor Pietro Ichino, docente di diritto del Lavoro alla Statale di Milano.