COLPANI, CNR: “ESSERE RICERCATORI E’ UN PRIVILEGIO”

E’ stata la cornice dell’ex Carmine ad ospitare, fin dal mattino, la Notte dei Ricercatori giunta alla 18° edizione e finanziata dalla Commissione UE. Un evento che nella nostra città, sotto l’egida del progetto europeo #Leaf promosso da Frascati Scienza – cui Piacenza ha aderito insieme ad altre 33 città italiane – ha visto la presenza del direttore general del Cnr Giuseppe Colpani che ha incoraggiato i ragazzi presenti a lasciarsi trasportata dal cuore e dall’istinto nello loro scelte future.

Alla realizzazione degli stand hanno collaborato insieme al comune di Piacenza, il Politecnico di Milano, l’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Università di Parma, i Consorzi Musp e Leap, Rse, il Conservatorio Nicolini, il Museo civico di Storia Naturale, Art.Er, l’Azienda regionale Er.Go per il diritto agli studi superiori, Open Lab Srl e Urban Hub.

Qui l’intervista del direttore generale Cnr, Colpani

https://fb.watch/nmkVCIXnpV/

ANNULLAMENTO GARA HANDBIKE, IL COMUNE ANNUNCIA AZIONI LEGALI

Prosegue il rimpallo di responsabilità intorno all’annullamento della gara d Hanbike di domenica mattina. L’amministrazione, in questa nota, annuncia che procederà con azioni legali per tutelare l’immagine della città e dell’ente stesso. Inoltre descrive come si sono svolti i fatti ripercorrendo la sfortunata giornata di domenica ma anche gli accordi pregressi con l’associazione dilettantistica sportiva,  organizzatrice dell’evento che ha ottenuto i 25mila euro, e Federciclismo per il reperimento dei volontari sul percorso.

Ecco la nota

Il Comune di Piacenza annuncia che procederà con azioni legali a tutela dell’ente e a tutela dell’immagine della città per l’annullamento della sesta tappa del Giro d’Italia Handbike. Azioni da intraprendere nei confronti degli organizzatori i quali, dopo aver ricevuto dell’ente stesso il contributo economico richiesto (25mila euro), hanno preso la decisione avventata, unilaterale e non condivisa di annullare la manifestazione. In tal senso è stato conferito espresso mandato all’avvocatura comunale.

L’ente intende far chiarezza dunque sullo stop all’evento che si sarebbe dovuto svolgere domenica 24 settembre 2023 in città, con partenza sul Pubblico Passeggio alle 11 del mattino. Annullamento per il quale l’Ente tutto – per tramite della sindaca Katia Tarasconi e dell’assessore allo Sport Mario Dadati – ha già espresso e ribadisce il profondo rammarico nei confronti di ogni singolo atleta, dei loro famigliari e accompagnatori, del movimento paraolimpico, degli appassionati e della cittadinanza intera.

Detto questo, e prima di entrare nel merito della vicenda, la sindaca Tarasconi ci tiene a precisare che non è mai stata in discussione la fiducia nei confronti dell’assessore Dadati, che si era subito reso disponibile a rimettere le deleghe. Assessore che è divenuto oggetto di attacchi – insieme a tutta l’amministrazione – particolarmente ostili e scollegati dall’oggettiva realtà dei fatti. Attacchi che hanno utilizzato le scuse dell’assessore stesso, e poi della sindaca, come una sorta di ammissione di responsabilità tecniche che in realtà non sussistono. Scuse doverose nelle vesti di rappresentanti del Comune ma che non devono essere interpretate come ammissione di colpe che un assessore o un sindaco, nei loro ruoli di rappresentanza e non certo di organizzatori, non possono avere. Gli amministratori non sono gli organizzatori di manifestazioni.

Il Comune, dunque, ritiene che sia opportuno mettere ordine nei fatti e chiarire le parti e i compiti di ogni soggetto coinvolto in questo evento sportivo di rilievo nazionale. Evento che lo stesso Comune si è da subito reso disponibile a ricalendarizzare il prima possibile ricevendo, però, risposta negativa da parte dell’organizzatore.

I fatti, dunque. Il Comune di Piacenza ha accettato la proposta di SEO A.s.d., associazione sportiva dilettantistica non a fini di lucro, di ospitare in città la sesta tappa del Giro Handbike. Ha accettato di buon grado e con orgoglio, stanziando la somma di 25mila euro a titolo di rimborso a favore dell’associazione e contribuendo così a coprire parte dei costi di organizzazione dell’evento.

L’organizzazione della manifestazione è oggetto di un “Prontuario”, predisposto dalla stessa SEO, che viene sottoposto a tutte le amministrazioni delle località in cui l’iniziativa viene presentata. In tale documento si legge che l’organizzazione locale della tappa deve assicurare le modalità e le prestazioni necessarie allo svolgimento della manifestazione e l’intervento diretto dell’Ente comunale ospitante.

Tra i compiti dell’organizzatore, che non è il Comune, vi è anche il reperimento di personale idoneo a presenziare agli incroci. Nel caso di specie, l’assessore Dadati si era offerto di contattare Federciclismo per chiedere la disponibilità di volontari. Cosa che ha fatto, come chiarito dalla stessa rappresentante provinciale della Federazione. Le successive fasi di verifica non erano compito dell’assessore ma degli organizzatori della manifestazione.

Nel percorso che ha portato alla sventurata data del 24 settembre, si sono svolte (9 giugno e 5 settembre) due Conferenze dei servizi alla presenza di tutti gli “attori” necessari: amministrazione, uffici tecnici, associazione organizzatrice. Nei verbali si legge testualmente: “Rimane a carico degli organizzatori la verifica delle condizioni del percorso il giorno stesso della manifestazione e le conseguenti decisioni in merito all’opportunità di realizzazione dell’iniziativa”.

E sempre l’organizzazione aveva l’obbligo di vigilare sul corretto svolgimento della manifestazione, con espresso esonero di responsabilità del Comune.

E veniamo al giorno della manifestazione, domenica mattina. Va osservato che non risulta al Comune che sia stato fatto, da parte dell’organizzazione, alcun controllo preventivo sul circuito nelle ore precedenti alla prevista partenza. Pur avendo a disposizione tutti i contatti necessari, i responsabili della gara non hanno fatto avere alcuna richiesta ai Servizi comunali competenti.

L’assessore si è presentato sul luogo della manifestazione nelle sue vesti istituzionali di rappresentanza e si è reso conto dell’assenza di volontari. Assenza dovuta al mancato reperimento dei volontari stessi da parte di Federciclismo provinciale.

Il problema, dunque, è stato riscontrato quasi a ridosso della partenza, senza che gli organizzatori avessero per tempo verificato l’agibilità del percorso, come si erano impegnati a fare.

A quel punto l’assessore ha cercato di porre rimedio, chiamando a ulteriore supporto altro personale della Polizia Locale oltre a quello già deputato a presidiare gli incroci stradali. Incroci che, di conseguenza, erano presidiati con otto agenti.

Rimanevano da presidiare varchi pedonali sul Pubblico passeggio, dunque. Invece trascorsa solo un’ora dopo l’orario previsto per la partenza, la stessa Polizia Locale dà conto che ”alle ore 12.10 il responsabile della manifestazione, dopo essersi consultato con gli organizzatori, comunicava di rinviare la gara di handbike per mancanza di sicurezza sul percorso, dovuta all’assenza di volontari, i quali non si sono presentati”.

E’ stata dunque una scelta unilaterale dell’organizzazione di non far svolgere la tappa, scelta che ben avrebbe potuto essere diversa con un maggiore impegno da concordare e condividere con l’Amministrazione che si è spesa organizzativamente ed economicamente perché la manifestazione si svolgesse.

EX MANIFATTURA TABACCHI, LA GIUNTA “SALVA” IL FINANZIAMENTO DA 11 MILIONI DI EURO

C’è l’ok della giunta al piano per il finanziamento da 11milioni di euro per la riqualificazione dell’ex manifattura tabacchi nel quartiere Infrangibile. Il “salvataggio” del finanziamento sarà vero e proprio se otterrà disco verde dalla Commissione prima e dal Consiglio comunale, già la prossima settimana.

“Si tratta di un finanziamento – si legge nella nota dell’amministrazione – che consentirà di portare a termine un insieme di opere di grande impatto per la città che comprendono 143 alloggi di social housing, un polo scolastico con tanto di palestra e un parco da 15mila metri quadrati. La principale difficoltà di questo percorso sta nella trasformazione del progetto Pinqua (grazie al quale il Comune di Piacenza nel 2020 aveva ottenuto il finanziamento da 11 milioni) in progetto PNRR, che ha modificato in corsa le “regole del gioco”. Una trasformazione avvenuta nel luglio del 2021 e in seguito alla quale non si è poi trovata una soluzione adeguata alla prosecuzione dell’iter così come pensato originariamente. Fino ad oggi.
Soluzione trovata, dunque. Ed è l’unica possibile: in accordo con gli stessi funzionari ministeriali, non c’è altra strada percorribile per poter ottenere il finanziamento in questione e realizzare, quindi, le opere previste dal progetto iniziale.
In cosa consiste? La strada individuata dall’amministrazione consiste in estrema sintesi nel dividere i percorsi dei due interventi previsti sull’area Ex Manifattura Tabacchi: da un lato l’intervento di social housing, dall’altro la realizzazione del polo scolastico.
Per il primo intervento, la soluzione è che il Comune entri nel fondo proprietario delle aree interessate (Fondo Estia Social Housing) acquistando – grazie al contributo ottenuto con il Pinqua e poi divenuto contributo Pnrr – quote indivise delle aree su cui sorgeranno gli alloggi e conferendo poi le stesse al fondo.
Per quanto riguarda il secondo intervento, ovvero la realizzazione della scuola e della palestra, il Comune acquisterà direttamente l’area per poi assegnare i lavori mediante una gara pubblica come previsto dal codice degli appalti.
Si tratta di una soluzione che ha richiesto, come accennato, uno studio particolarmente approfondito e impegnativo; una soluzione che, in ambito pubblico, ha pochi precedenti ma di fatto è l’unica giuridicamente e amministrativamente compatibile con le regole del Pnrr.
Altre strade non ce n’erano e non ce ne sono. L’unica alternativa consisterebbe nel perdere il finanziamento da 11 milioni. E il termine per avviare questo nuovo percorso, così come individuato dall’amministrazione insieme agli uffici, è il 7 ottobre prossimo”

Nella nota si ripercorre il complicato iter che ha coinvolto l’intervento.
“La prima idea di intervento sull’Ex Manifattura Tabacchi, una vasta area dismessa tra strada della Raffalda e via Montebello, risale al 2009. La vendita dei terreni oggetto dell’attuale percorso risale al 2018. Ad acquistarli è un fondo di investimento alternativo immobiliare riservato denominato “Fondo Estia Social Housing” a cui partecipa Cassa Depositi e Prestiti ed è gestito dalla società Prelios SGR S.p.A. Nel 2020 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, promuove il bando Pinqua, o Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, il cui scopo è quello di promuovere processi di rigenerazione per incrementare la qualità dell’abitare nelle città.
L’Amministrazione comunale (Giunta Barbieri) coglie l’occasione per candidare un progetto che prevede la realizzazione di edilizia libera, di un polo scolastico con palestra e di un’aliquota rilevante di alloggi in modalità housing sociale.
Un progetto ambizioso da realizzare mediante un contributo al fondo Estia gestito da Prelios che è proprietario delle aree e realizzatore dell’iniziativa. Il Comune ottiene dunque il finanziamento che, in base alla proposta originaria, prevedeva il trasferimento a fondo perduto di risorse pubbliche finalizzato alla riduzione dei costi realizzativi dell’edilizia in social housing, nonché l’acquisto da parte del Comune “chiavi in mano” della scuola con palestra e delle correlate aree di pertinenza, realizzata dal fondo e poi ceduta.
Nel 2021, dopo la pandemia, viene approvato il Piano nazionale di ripresa e resilienza, il cosiddetto Pnrr, nel cui ambito viene inserito il Pinqua. Ed è a questo punto della vicenda che nasce il problema che si trascinerà fino al periodo attuale.
Il Pnrr infatti introduce alcune nuove regole che complicano tutto l’iter per come era stato impostato. Le principali problematiche possono essere sintetizzate in tre punti: il Pnrr qualifica l’Amministrazione comunale come Soggetto Attuatore in sostituzione del gestore individuato dal Fondo e quindi rende impossibile la realizzazione dell’iniziativa da parte del privato; il cronoprogramma si contrae di 30 mesi essendo la scadenza del PNRR, come è noto, il 31 marzo 2026 mentre il Pinqua aveva invece una durata di 5 anni e 9 mesi; si introduce il termine del 10 agosto 2023, poi prorogato al 7 ottobre 2023 grazie alla disponibilità del ministero, come “milestone” per la trasmissione della documentazione a conferma del contributo degli 11 milioni.

Dal luglio 2021, quando cambiano le regole, al marzo 2022 resta sostanzialmente tutto fermo. Proprio in quel mese, marzo 2022, nel pieno della campagna elettorale per le Amministrative di Piacenza, il Comune firma la convenzione con il Ministero per avviare il percorso che dovrà portare all’ottenimento del finanziamento. In quel momento, però, non era ancora stata individuata una possibile soluzione ai problemi emersi con il passaggio al Pnrr.
Nel luglio dello stesso anno, il 2022, si insedia l’attuale amministrazione e inizia lo studio dei documenti sulla partita in questione. La situazione si rivela da subito tutt’altro che semplice. Il principale nodo da sciogliere riguarda la società che gestisce il fondo, ovvero Prelios: “Non risulta avere i requisiti e le caratteristiche di natura pubblica richiesti”.
Inizia il lavoro con i relativi approfondimenti i cui risultati sono quindi portati all’attenzione del Ministero nel corso di due importanti incontri che si svolgono a Roma il 28 dicembre 2022 e il 27 gennaio di quest’anno. La difficoltà è superare l’empasse generato dalla trasformazione del PinQua in PNRR in merito alla natura del soggetto attuatore e l’obiettivo è, naturalmente, non perdere il finanziamento per la realizzazione degli alloggi di social housing e per il polo scolastico.
A questo problema se ne aggiunge un altro, ovvero l’aumento dei prezzi, soprattutto nell’ultimo anno, che ha fatto lievitare i costi di tutta l’operazione in modo consistente: quasi 2 milioni e 200mila euro per quanto riguarda la realizzazione del polo scolastico.
E anche per questo problema si è trovata una soluzione: il fondo contribuirà per 1.638.423 euro, a cui si aggiungono 881mila euro di costi tecnici sempre a suo carico. Il contributo del Comune sarà invece pari a 560mila euro.
Il bandolo della matassa, dunque, viene trovato nel percorso sopra illustrato. Un percorso che, se arriverà il voto favorevole del Consiglio comunale, consentirà di ottenere il finanziamento di 11 milioni di euro che, va ricordato, rappresenta solo una parte dell’investimento complessivo che interesserà le aree in questione e ammonta a quasi 61 milioni di euro.

“IL TRAPIANTO DI MIDOLLO E’ UN SALVAVITA”. SABATO 30 TORNA MATCH IT NOW

A Piacenza i donatori iscritti al registro italiano dei donartori di midollo osseo sono 7405, per il 53 per cento donne. Le donazioni effettuate finora sono state 56: 39 per trapianti eseguiti in Italia e 17 per l’estero. Un numero consistente se si tiene conto che la compatibilità tra paziente e donatore si verifica una volta su quattro nell’ambito familiare (fratelli e sorelle), ma diventa molto rara, circa 1 su 100mila, tra individui non consanguinei. Per accrescere il numero dei donatori, sabato 30 settembre torna Match it Now dalle 9 alle 19 in largo Battisti.

ANNULLAMENTO GARA HANDBIKE, APP: “L’AMMINISTRAZIONE HA TOPPATO, IN QUESTI CASI MEGLIO IL SILENZIO”

Alternativa per Piacenza interviene sull’annullamento della gara handbike dopo la nota a firma della lista civica Tarasconi a sostegno dell’assessore Dadati, in cui si parla di “sciacallaggio politico” contro l’assessore allo Sport.

Ecco il comunicato di ApP

Volutamente, non siamo intervenuti sulla vicenda della gara ciclistica di handbike annullata nella giornata di domenica mattina in quanto la stessa è talmente enorme nella sua evidenza che non ci sembrava il caso. Anche considerando l’assunzione di responsabilità di sindaco e assessore che però, a ben vedere, non hanno spiegato nei dettagli cosa non ha davvero funzionato. Insomma, la figuraccia è tale che non vale la pena infierire. Questa mattina però ci tocca leggere il comunicato della lista civica del Sindaco che, con le sue accuse di “sciacallaggio politico” unite al rimarcare l’attenzione al tema della disabilità, come conferma la cifra importante per il patrocinio della manifestazione (quindi soldi buttati visto l’esito della stessa), pone un problema di etica e di correttezza. L’amministrazione in questo caso ha toppato, senza fornire nel dettaglio i motivi dell’annullamento. L’assessore non è nuovo ad inciampi (l’entrata in vespa al parco della Galleana, la vicenda del pentolone alla scuola primaria, la partecipazione al corteo degli ultras dopo la litigata al banchetto), sempre perdonati. Un comunicato come quello che abbiamo letto quest’oggi è, per usare un eufemismo, quantomeno inopportuno. Meglio sarebbe dedicare il proprio tempo ad approfondire cosa non ha funzionato, studiare la vicenda in modo che certe figuracce non si ripetano più, e quando è il caso, e questo senza dubbio lo è, tacere.

GIRO HANDBIKE ANNULLATO: COM’E’ POSSIBILE CHE NON CI FOSSE UN PIANO B?

L’opposizione di centro destra chiede le dimissioni dell’assessore Mario Dadati e annuncia pure di considerare la possibilità di danno erariale. Oggetto della dura stilettata, in particolare da parte del consigliere comunale Jonathan Papamarenghi, c’è l’annullamento della gara di hanbike di domenica scorsa causa mancanza di volontari che potessero garantire la sicurezza degli atleti sul percorso.

Una brutta figura, non ci sono altre definizioni, che l’amministrazione ha ammesso senza remore. Una figuraccia che dall’opposizione viene, è l’impressione, utilizzata per gettare ombra sull’indiscutibile successo della quattro giorni del Festival del Pensare Contemporaneo. Invece è giusto tenere distinti i die eventi, che nulla hanno a che fare tra loro.

Quello di domenica però mette in luce una leggerezza che si doveva, e poteva, evitare. Prima di tutto per una ragione di correttezza e senso di responsabilità  nei confronti degli atleti coinvolti arrivati da tutta Italia e non solo, poi perché l’amministrazione per il “Giro d’Italia Handbike 2023” ha accantonato una somma di 25mila euro.

Ci sono stati errori sia da parte del Comitato provinciale di Piacenza della Federazione ciclistica italiana che dell’amministrazione. “Il reperimento e la gestione dei volontari in questione, in virtù degli accordi presi, erano in capo a Federciclismo che tuttavia, per gravi e imprevedibili problemi personali che purtroppo hanno coinvolto i vertici del Comitato, non è stata in grado di garantire questa mattina la presenza del personale volontario concordato” è scritto nella nota congiunta. “Mi dispiace enormemente per l’accaduto – afferma la presidente Barbara Barbieri -, eravamo pronti e avevamo già ottenuto l’adesione di tanti volontari. Sfortunatamente, per una serie di eventi imprevedibili e per un disguido di comunicazione, non siamo riusciti a garantire la presenza adeguata”.

“Mi assumo tutta la responsabilità per il mancato controllo e per il problema di coordinamento che purtroppo si è verificato – dice l’assessore Dadati – Sono sinceramente dispiaciuto per l’annullamento di un evento sportivo a cui personalmente tenevo molto. Chiedo scusa agli atleti, agli appassionati, ai tifosi e ai piacentini”.

La domanda é: come si fa a non avere un piano B? Un’alternativa davanti ad un imprevisto che può sempre accadere per qualsivoglia accidentalità. Non è serio pensare “speriamo che vada tutto bene” della serie “che Dio ce la mandi buona” perché in ballo ci sono persone, in questo caso società sportive, atleti e sponsor. Ci chiediamo non era possibile rimediare in qualche modo per non gettare tutto al vento? E ancora perché dare gran parte delle organizzazioni, soprattutto sportive, in mano ai volontari che come tali non hanno l’obbligo di garantire, imprescindibilmente, la loro presenza, pur essendo fondamentali per l’organizzazione degli eventi? Questa è una dimostrazione che qualcosa deve necessariamente cambiare.

 

FESTIVAL DEL PENSARE CONTEMPORANEO: 19MILA PRESENZE IN QUATTRO GIORNI. TARASCONI: “POSTO LE BASI PER LA PROSSIMA EDIZIONE”

Oltre 19 mila presenze in quattro giorni, per più di 50 eventi in 11 diverse location della città: sono i numeri del debutto del Festival del Pensare Contemporaneo, il cui bilancio guarda già alla prossima edizione, nel settembre 2024. A darne l’annuncio ufficiale, in un Teatro Municipale gremito in ogni ordine di posti per ascoltare l’intervento di Roberto Saviano, è stata la sindaca Katia Tarasconi, affiancata sul palco dal presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi, dal presidente del Comitato Promotore Mario Magnelli e dal curatore del Festival Alessandro Fusacchia.

“C’è molto – sottolinea la sindaca Katia Tarasconi – del tema portante di questa prima edizione (dedicata a sapere/immaginare), nel progetto del Festival e nel modo in cui la città lo ha accolto, vissuto e sentito proprio, sin dalla serata dell’inaugurazione in una piazza Cavalli gremita. Il bilancio di questi quattro giorni è nelle persone che si sono messe in coda per ascoltare gli ospiti, nelle sale in cui il pubblico ha occupato ogni spazio disponibile. E’ nell’entusiasmo di tutto lo staff organizzativo e dei volontari, nel desiderio di conoscere e aprire una finestra sul mondo che è emerso da ciascun incontro. Qualche mese fa abbiamo iniziato questo percorso come una sfida che ringrazio tutte le componenti di Rete Cultura Piacenza di aver affrontato con passione e volontà di costruire, insieme, qualcosa di importante; oggi, grazie al contributo di tutti, possiamo dire non solo di avercela fatta, ma di aver posto le basi per un cammino che continui in futuro”.

Dall’intelligenza artificiale alla sostenibilità ambientale, dalla scienza alla storia, dalla musica all’arte, il Festival ha approfondito i grandi temi del nostro tempo declinandoli attraverso le parole di personalità autorevoli come il cardinale Matteo Maria Zuppi intervistato da Enrico Mentana, l’attrice e autrice Sabina Guzzanti in dialogo con l’attivista Marco Cappato, il fisico del Cern Lucio Rossi, gli scrittori Nicola Lagioia ed Eraldo Affinati, il direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco, giornalisti come Stefano Nazzi, Cecilia Sala, Sally Hayden e Marcello Veneziani, Alessandro Bergonzoni accanto al sociologo Luigi Manconi, lo chef Niko Romito, sul palco di piazza Cavalli Niccolò Fabi (in dialogo, nell’evento conclusivo della kermesse, con il direttore filosofico Andrea Colamedici) e Cristina Donà, Erica Mou, i rapper Rancore e Willy Peyote.

“Abbiamo scommesso sull’intelligenza delle persone – commenta il presidente del Comitato promotore del Festival Mario Magnelli, vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano – e sul fatto che ci fosse ancora la voglia di approfondire e confrontarsi. La straordinaria partecipazione di questi giorni ci ha dato la conferma che questo bisogno era presente e che siamo riusciti a intercettarlo, portando a Piacenza persone interessanti. Ci hanno offerto stimoli, chiavi di lettura, punti di vista anche molto diversi fra loro su temi che ci interrogano ogni giorno. Questa scommessa è stata vinta grazie all’impegno di tante persone e del gruppo di soggetti istituzionali che all’interno della Rete Cultura Piacenza hanno saputo fare squadra”.

“Abbiamo portato a Piacenza relatori e relatrici da tutta Italia e dal mondo – sottolinea il curatore del Festival Alessandro Fusacchia – a condividere i saperi maturati in anni di studio ed esperienze, a ragionare e dialogare tra loro e con i cittadini di tutte le età. Ma la cosa più strepitosa è stata la risposta delle piacentine e dei piacentini. L’accoglienza di questa citta è stata commovente e testimonia il desiderio – ancora prima che di conoscenza – di convivenza, gentilezza ed emozioni.

La macchina organizzativa ha potuto contare sul supporto di una cinquantina di volontari – 35 (in gran parte studenti) di età compresa tra i 17 e i 67 anni, 12 appartenenti all’associazione di Protezione Civile “I Lupi” – nonché sull’impegno operativo del personale di Comune e Fondazione di Piacenza e Vigevano, che insieme a tutte le altre realtà facenti parte di Rete Cultura Piacenza – Regione Emilia Romagna, Provincia di Piacenza, Diocesi di Piacenza-Bobbio e Camera di Commercio dell’Emilia – hanno fortemente voluto la realizzazione di questo grande evento.

Tra le testate nazionali che hanno scritto di questa prima edizione, anche dedicando interviste ai relatori e approfondimenti ai temi trattati, “L’Espresso” e “Famiglia Cristiana”, i supplementi “Lettura” e “Sette” del Corriere della Sera, “Repubblica” anche con “Il Venerdì” e “Robinson”, “La Stampa” e “Specchio”, “Domenica” de “Il Sole24Ore”, “Il Fatto Quotidiano”, “Il Manifesto” e “Domani”, “Elle”, “Donna Moderna” e “F”, il sito web di “Vanity Fair”.

Interviste e presentazioni anche sul Tg3 Emilia Romagna e Agorà, Radio Capital, Radio Popolare, Radio 2 con “Caterpillar”. Contenuti in podcast anche sul magazine “Vita”, media partner del Festival.

Oltre tre milioni di Impression sui social network del Festival.

SAVIANO: “IL POTERE E’ POSITIVO SOLO SE E’ UN ATTO CREATIVO”

E’ stato l’incontro più atteso del programma del festival del Pensare Contemporaneo: Roberto Saviano nella magnifica cornice del Teatro Municipale. Tutto esaurito all’interno, per questo l’organizzazione ha allestito un maxi schermo anche in piazza Sant’Antonino per permettere alle persone di seguire il suo intervento sul potere politico, potere economico, potere criminale – affinità e divergenze.

Ecco l’intervista realizzata prima di salire sul palco

“L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE SIA UN INVESTIMENTO A SERVIZIO DEL CITTADINO”

Hanno dialogato sulle conseguenze che nuove tecnologie hanno sulle nostre vite e, in particolare, di come possono essere utili e a servizio dei cittadini. Marco Cappato, attivista dell’associazione Luca Coscioni, e Sabina Guzzanti autrice televisiva e comica, hanno riflettuto e condiviso la necessità che le intelligenze artificiali siano un investimento a servizio del cittadino, auspicandone una gestione pubblica, che non sia di pochi ma che si allarghi alla collettività.

https://fb.watch/neMEVTSzaf/

FESTIVAL DEL PENSARE CONTEMPORANEO: “VOLIAMO ALTO E FERMIAMOCI A PENSARE”

Inaugurazione per la prima edizione del Festival del Pensare Contemporaneo che da oggi a domenica vedrà alternarsi scrittori, filosofi, blogger, poeti e musicisti. In piazza Cavalli.  “Voliamo alto e fermiamoci a pensare” è il messaggio che la sindaca Tarasconi ha rivolto alla città durante l’inaugurazione dal palco di Piazza Cavalli. 

https://fb.watch/nclenwm0pX/