Il messaggio è portare gioia, bellezza e meraviglia anche nella malattia. Lo spettacolo Summer, in scena sabato 23 settembre alle 21 al teatro President, la prima sfida l’ha già vinta: quella di essere realizzato e di avere portato sul palco le Wondergirls, sette donne affetta dal sclerosi multipla.
Francesca Salotti ha scritto lo spettacolo di cui è anche regista, con lo stesso immutato entusiasmo con cui scrisse il suo primo libro Se Tu mi Salverai e organizzato le sfilate.
PERRUCCI, PD: “IN MAGGIORANZA LE DIFFERENZE SONO PIU’ APPARENTI CHE REALI. DALLA SINDACA NESSUN DIKTAT”
I temi caldi, inutile negarlo da oggi alla fine dell’anno, saranno gli accordi operativi, ovvero le trasformazioni urbanistiche che cambieranno il volto della città. Il ruolo del consiglio comunale sarà primario, perché sarà proprio il voto dei consiglieri a scrivere il futuro di Piacenza. Uno dei consiglieri di più lungo corso è certamente Stefano Perrucci, da sempre esponente del centro sinistra piacentino. Tra i banchi del consiglio siede nel gruppo più numeroso del Partito Democratico. La nostra intervista comincia proprio dalle proposte di accordi operativi che la giunta ha approvato pochi mesi fa e che passeranno in consiglio tra novembre e dicembre, per chiudere l’intera partita entro la fine dell’anno. “In maggioranza – ci dice – le differenze sono molto più apparenti che reali”.
NUOVO OSPEDALE: AREA 5 PROMOSSA DALLO STUDIO DI FATTIBILITÀ
Area 5 “promossa” dallo studio di fattibilità commissionato a Policreo dalla Regione Emilia-Romagna per tramite dell’Ausl di Piacenza. Studio che impegnava il team di professionisti a svolgere un’accurata comparazione tra l’Area 6, scelta dalla precedente Amministrazione comunale, e l’Area 5, giudicata preferibile dall’attuale Amministrazione come luogo per la costruzione del nuovo ospedale di Piacenza. Studio consegnato, dunque, e valutazione effettuata: anche secondo i professionisti di Policreo l’Area 5 risulta preferibile rispetto alla 6.
Ed è quindi di oggi pomeriggio la delibera, votata all’unanimità, con la quale la Giunta guidata dalla sindaca Katia Tarasconi prende formalmente atto dell’esito dello studio di fattibilità.
Con la delibera firmata oggi si dà inoltre atto che, ai fini procedimentali, è “necessario acquisire ogni elemento utile finalizzato a definire in modo puntuale la documentazione minima necessaria da fornire da parte dell’Ausl di Piacenza per la conformazione ai fini urbanistici della macro area 5 e delle aree destinate alle opere di urbanizzazione primaria da realizzarsi a servizio dell’area”; e si dà mandato al dirigente del settore Pianificazione Strategica di convocare una conferenza dei servizi istruttoria “finalizzata ad acquisire gli elementi valutativi” in attesa che l’Ausl provveda all’affidamento dei servizi di architettura e ingegneria “per la redazione del progetto definitivo/esecutivo”.
L’esito dello studio di Policreo, dunque, conferma le valutazioni che, fin dalla campagna elettorale, Katia Tarasconi aveva reso pubbliche e che, una volta insediata l’attuale Amministrazione, si sono trasformate in un progetto preciso e basato su una visione di città che prevede, da un lato, lo sviluppo e la modernizzazione dei servizi (compresi quelli sanitari), ma dall’altro il contenimento del consumo di suolo, la sostenibilità ambientale e un’espansione che, nei limiti del possibile, rimanga entro i confini già urbanizzati (tangenziale) evitando quindi l’espansione verso la campagna e le sue aree agricole.
Valutazioni, quelle della sindaca e della Giunta, che tuttavia dovevano essere supportate dal parere tecnico di professionisti qualificati per potersi concretizzare in un progetto da sottoporre al vaglio del Consiglio comunale. Ed è questo il motivo per il quale è stata la stessa Giunta a chiedere uno studio comparativo tra le due aree in modo da basare le proprie scelte su valutazioni tecniche e non solo politiche e di visione. “Se lo studio avesse valutato migliore l’Area 6 – ha sempre sostenuto la sindaca – avremmo preso atto e non avremmo fatto alcuna fatica a proseguire sulla strada imboccata prima del nostro insediamento”
Policreo però conferma come migliore la scelta dell’Area 5. In tema ambientale, ad esempio, lo studio comparativo delle due aree valuta “impatti potenziali di magnitudo negativa più contenuti per l’Area 5”. Ed è lo stesso studio, nella parte dedicata all’analisi costi-benefici delle due configurazioni progettuali, a evidenziare alcuni aspetti significativi di qualità del progetto nell’Area 5 rispetto a quello nell’Area 6. Nella delibera di Giunta sono citati testualmente: “La diversa quantità del verde effettivamente fruibile dagli addetti, dagli stessi pazienti qualora possibile e dai visitatori che genera benefici aggiuntivi annui pari a oltre 125mila euro”. E ancora: “La possibilità di espansione della struttura ospedaliera e dei servizi correlati quali i dipartimenti universitari della facoltà di medicina di Parma. Le cubature disponibili, con particolare riferimento a quest’ultima funzione, si collocano in un ambito urbanistico di proprietà che lo consente senza problemi e senza oneri particolari con vantaggi localizzativi (prossimità all’ospedale) e in termini di costi di investimento”.
Infine un aspetto forse tra i più rilevanti: “Il progetto localizzato in Area 5 – scrivono i professionisti – si colloca in un contesto periurbano, circondato da ambiti insediativi consolidati e delimitato dalla rete infrastrutturale che sembra vocato ad un naturale completamento della struttura urbana saturando un vuoto residuale ancorché di estensione apprezzabile, contrariamente alla configurazione localizzata presso l’area 6 che interessa un contesto aperto di continuità agricola”.
In conclusione, “è possibile assumere la configurazione progettuale afferente all’Area 5 come scelta d’indirizzo progettuale per le successive fasi attuative”.
A questo punto sarà attivata la Conferenza dei servizi istruttoria con gli enti competenti.
L’AUGURIO DELLA SINDACA AGLI STUDENTI: “LA SCUOLA SIA IL NIDO CHE DA’ RIFUGIO, MA DAL QUALE SI SPICCA IL VOLO”
Prima campanella per oltre 35mila studenti piacentini che oggi sono tornati sui banchi dopo le lunghe vacanze estive. Sindaca e assessori hanno portato il loro saluto ai piccoli e grandi studenti. Ecco l’augurio della prima cittadina.
Quest’anno scolastico, per me, ha il volto dei bambini che ho incontrato la settimana scorsa tra i banchi della primaria Alberoni: arrivati da poco nel nostro Paese, hanno iniziato a familiarizzare con l’italiano grazie a un progetto del Comune, con l’aiuto dei volontari di Mondo Aperto. Ma il loro sguardo parla una lingua universale, che nessuno sa comprendere e valorizzare più di un insegnante: la curiosità che illumina gli occhi, la meraviglia della scoperta, il desiderio di fare amicizia e di sentirsi parte di un gruppo.
C’è tutto questo, nelle aule che oggi tornano ad animarsi di voci e di sorrisi. E io ne sono orgogliosa, come sindaca e come cittadina, che nelle nostre scuole di ogni ordine e grado sa di poter trovare un punto di riferimento in cui avere fiducia e un laboratorio in cui il futuro non si pianifica, ma si costruisce. Insieme.
L’augurio di rito, per il nuovo inizio, diventa allora un’occasione per dire grazie. A chi vive la responsabilità educativa con impegno e con passione, nonostante le difficoltà con cui anche in classe ci si confronta. A chi affida i propri figli alla scuola riconoscendone il ruolo con reciprocità, condivisione e rispetto. A chi mette amore nei gesti di cura e gestione quotidiana degli spazi.
Alle ragazze e ai ragazzi che oggi cominciano o riprendono il loro cammino, vorrei chiedere di guardare con riconoscenza al lavoro di chi li accoglie ogni giorno, aprendosi al dialogo, non avendo paura di domandare aiuto se ci si sente soli, mettendosi in gioco non solo per gli obiettivi da raggiungere ma anche nelle relazioni, nel bisogno di comprendere un mondo sempre più complesso. Perché la scuola sia il nido che dà rifugio, ma dal quale si spicca anche il volo.
LAVORATRICI SAN CAMILLO E CERATI, S.I. COBAS: “STIPENDI TROPPO BASSI PER IL MONTE ORE LAVORATO”
Il loro lavoro è fondamentale per garantire dignità agli ospiti, per lo più anziani, che risiedono nelle strutture San Camillo e Cerati. Sono le operatrici socio assistenziali della cooperativa aurora domus che chiedono maggiore dignità a partire dall’aumento della busta paga, ma anche dall’introduzione di un ticket mensa giornaliero di 8 euro, assunzione di nuovo personale per coprire i turni in modo da noi essere sole e in due, e un numero più elevato di dispositivi di protezione individuale, quali guanti e mascherine.
“L’unica cosa che per ora abbiamo ottenuto è un controllo sistematico delle busto paga, insieme alla cooperativa, per capire se ci sono mancanze o incongruenze – ha riferito Michela De Nittis del Si Cobas, sindacato a cui fanno riferimento le operatrici socio sanitarie – ma queste lavoratrici – conclude – non a che dare con pacchi, ma con persone fragili, per cui occorre una certa tutela”.
RABUFFI: “NON MI PERMETTEREI MAI DI OFFENDERE L’ASSESSORE. LA VERA PARTE OFFESA E’ LA CITTA’ “
L’indomani del “caso” scoppiato dopo l’intervento in consiglio comunale, in sede di comunicazione, il consigliere di ApP Luigi Rabuffi chiarisce in una nota l’intento delle sue parole all’indirizzo dell’assessore Fantini definita “ultras della cementificazione” per l’ok al parcheggio interrato di piazza Cittadella e, in merito agli accordi operativi “potrebbe non essere stipendiata dai piacentini, ma dai promotori di queste iniziative. Non perde occasione per elogiare ogni proposta di cementificazione in città, non è giusto perché lei dovrebbe rappresentare tutti i piacentini, anche chi ritiene che di supermercati non ci sia più bisogno in un territorio che ha il più alto numero di supermarket in rapporto alla popolazione. Insomma dovrebbe rappresentare anche chi ama l’ambiente e la vivibilità”.
Ecco la nota
Rispetto.
Con questa parola molte persone si sono riempite la bocca, accusandomi, pretestuosamente, di aver offeso l’assessore all’Urbanistica. Ci tengo a dire che non è così. Non mi sono mai permesso di farlo e mai lo farò. Perciò respingo l’accusa, anche se non mi stupisco.
Estrapolare strumentalmente una frase da un discorso politico ampio, enfatizzarla e crearne un “caso” da “prima pagina” è arte da prima repubblica. Usata e abusata da chi ha bisogno di nascondere le proprie colpe. Per fortuna, oggi, lo “streaming” e le registrazioni consentono – se lo si vuole – di comprendere la corretta portata di ogni ragionamento. E qui non si scappa. Tutto ruota intorno alle politiche urbanistiche di questa Amministrazione, che rappresentano l’antitesi perfetta della sostenibilità ambientale.
A dirlo sono i fatti concreti. A dirlo sono i 14 mesi di governo locale, fino ad ora, allineati con i desiderata di chi predica “asfalto e cemento”. E dato che a pagare le importanti indennità di sindaco e assessori siamo tutti noi (e non chi trae beneficio da certe politiche) sarebbe buona cosa che i nostri governanti proponessero una visione partecipata capace di offrire – nel caso dell’urbanistica, in particolare – un futuro a Piacenza ed ai piacentini, specie ai più giovani.
Ragazze e ragazzi che credono nell’ambiente, nell’aria pulita, negli spazi verdi, nella transizione ecologica, nel domani. Non solo nel cemento.
L’ho detto in modo fastidioso? Mi dispiace. Ma la politica è capacità di assumersi responsabilità e prendersi le critiche da chi la pensa diversamente.
E onestamente, a me dispiace molto di più vedere negate, da parte dell’Amministrazione e dell’assessore, le tante proposte avanzate in Consiglio comunale a favore dell’ambiente e della sostenibilità.
Come dimenticarle: moratoria delle medio-grandi strutture di vendita? NO. Richiesta di stop al consumo di suolo oltre il 3% previsto dalla legge regionale (con il meccanismo della perequazione)? NO. Possibilità di acquisire, finalmente, l’area della Pertite? NO. Accantonamento dell’interesse pubblico per il parcheggio interrato di Piazza Cittadella? NO. Soluzioni alternative? NO. Stop dell’iter degli accordi operativi (per i quali il Comune ha in atto un appello al Consiglio di Stato)? NO.
Per tutto questo, pur dispiaciuto per il “cinema” che altri hanno fatto (e per il quale mi scuso con l’assessore), ritengo che la vera “parte offesa” di questa vicenda sia la nostra comunità e, con essa, la coerenza di una politica che purtroppo, anche a Piacenza, predica bene in campagna elettorale e razzola male, malissimo, dal giorno seguente.
ECCO I MODULI DIDATTICI PER I LICEI COLOMBINI E RESPIGHI
Eccoli pronti per l’avvio dell’anno scolastico i moduli didattici, nel parcheggio di viale malta, che ospiteranno gli studenti dei licei Colombini e Respighi. 700 in tutto, 400 del liceo delle Scienze Umane e 300 del liceo Scientifico.
Il trasferimento si è reso necessario per permettere gli interventi di adeguamento alle normative antisismiche nei due istituti. La fine dei lavori è prevista per il dicembre 2024. L’intervento dei moduli didattici ha un costo per la provincia di Piacenza di oltre 2 milioni di euro, interamente stanziati dal proprio bilancio.
L’operazione è stata resa possibile grazie ad una proficua collaborazione con il demanio militare, il comune di piacenza, i polo di mantenimento Pesante Nord, la questura, oltre che il personale scolastico dei due istituti.
Tutte le aule sono dotate di aria condizionata e riscaldamento, finestre con zanzariere, ambiente opportunamente coibentati. Un ottimo lavoro insomma, se si considerano le inziali condizioni dell’area solo nel marzo scorso, interamente coperta da rovi e terreno incolto.
PROGETTO VOLA JONATHAN: “C’E’ BISOGNO DI DARE FIDUCIA AI NEO DICIOTTENNI”
“Il bisogno più grande è che questi ragazzi non devono essere lasciati soli. C’è bisogno di dare loro fiducia”. Da questo concetto è nato il progetto Vola Jonathan che vede Kairos Servizi Educativi capofila di una cordata di realtà ed associazioni del territorio che lavorano nella cooperazione. Il progetto ha partecipato al bando della Fondazione di Piacenza e Vigevano a sostegno dei soggetti fragili, ottenendo un finanziamento da 120 mila euro.
Vola Jonathan ha le sua basi si un pertenariato solido e collaborativo che in questi mesi ha lavorato con un unico obiettivo, i destinatari del progetto, cioè i neo maggiorenni che escono dalle comunità educative e si trovano a doversi costruire un futuro e una indipendenza abitativa e lavorativa.
MINISTRO SANGIULIANO: “SIAMO PRONTISSIMI ALL’ACQUISTO DI VILLA VERDI”
“Siamo pronti, anzi prontissimi, ad esercitare il nostro diritto di prelazione non appena il Tribunale ce lo permetterà per rientrare in possesso di Villa Verdi”. Lo ha confermato il ministro Gennaro Sangiuliano che, accompagnato dal sottosegretario Sgarbi, ha partecipato al concerto dell’orchestra Cherubini diretta dal Maestro Riccardo Muti al Municipale per raccogliere fondi destinati all’acquisto della casa museo di Villanova d’Arda.
Ad accogliere il Ministro c’erano la sindaca Tarasconi, il prefetto Lupo, la direttrice della Fondazione Teatri Ferrari. Al concerto hanno partecipato anche l’assessore alla Cultura Fiazza, l’assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori, la senatrice della Lega Elena Murelli, il neo presidente del Conservatorio Nicolini Massimo Trespidi.
Qui le interviste https://fb.watch/mXWYI9g5cL/
SATIRI DI STORIE – IL FESTIVAL DELLA SATIRA CHE FA RIFLETTERE: ECCO IL PROGRAMMA
Satiri di Storie – il Festival della Satira torna a Piacenza per la settima edizione: sabato 9 con Non è Francesca di Francesca Puglisi alle 21 al Baciccia e domenica 10 settembre alle 18.30 agli orti di via Degani con lo spettacolo Satira Dop di Daniele Villa e il collettivo Chezactors.