MAGGIORANZA COMPATTA CONTRO LE MOZIONI DI APP SUL CONSUMO DI SUOLO. RABUFFI: “SIETE AMBIENTALISTI O CEMENTIFICATORI?”

Questa volta la maggioranza ha tenuto, nessun scricchiolio tra i banchi, solo una timida non partecipazione al voto del consigliere di Piacenza Coraggiosa Matteo Anelli. Sul tavolo della discussione c’erano le due spinose mozioni urgenti presentate da Alternativa per Piacenza: la prima sul “diniego al principio perequativo del limite del consumo di suolo”, la seconda sul “consumo di suolo a saldo zero”. Entrambe respinte: la prima a favore solo i due proponenti Cugini e Rabuffi, 19 contrari (tutta la maggioranza), 8 non votanti (il centro destra e il consigliere Anelli); la seconda 2 favorevoli, 20 contrari e 8 non votanti.

“Ci avevate detto di presentare mozioni in sede di discussione al DUP e bilancio preventivo – ha detto Cugini – e noi lo abbiamo fatto. Oggi è evidente che era una melina, piantiamola!”. La mozione più discussa, la prima, si basava sulla legge regionale 24/2017 che fissa nel 2050 l’obiettivo di zero consumo di suolo, da qui ad allora un Comune deve contenere le nuove costruzioni in quel tetto del 3%; può però accadere che alcune municipalità non si avvalgano di quelle quote di possibilità edificatoria, rendendole in tal caso fruibili da parte di altri Comuni. Eventualità le cui condizioni di praticabilità e opportunità sarebbero valutate in sede di area vasta con il coordinamento della Provincia.

“Siete ambientalisti o cementificatori?” ha chiesto provocatoriamente il consigliere Luigi Rabuffi. “Cementificherete il 100% del territorio piacentino? Dobbiamo aspettarci questo? Non potete sconfessare così le vostre promesse elettorali” ha detto rivolto alla maggioranza.

Man forte è arrivato dal centro destra “ci vuole coerenza signori!” ha detto la consigliere Barbieri, “siete voi fuori dai binari non noi” ha fatto eco la consigliera Zanardi, “sventolate ambientalismo solo a parole” ha rimarcato Papamarenghi.

“Il problema è che esprimersi oggi in via definitiva su un tema così complesso rischia di trasformarsi in un boomerang per Piacenza” ha risposto l’assessore Fantini. La sindaca Tarasconi ha esordito con il proverbio “la gatta frettolosa fa i gattini ciechi”, come a dire “chi amministra deve sapere fare delle scelte ragionate e ponderate. Oggi non siamo nelle condizioni di poterlo fare, io non ho le certezze. La politica fatta di slogan non è seria, non abbiamo i dati necessari, questo non è solo politica ma un impegno per i prossimi 27 anni”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche la consigliera Pagani “siamo al populismo di basso livello, si deve ragionare con la testa con l’emotività”. Basta tirare fuori ogni volta l’emotività, la pancia e il populismo e il governare è un’altra cosa  – ha risposto seccamente il capogruppo Cugini – ci siamo stufati. Questa è una questione politica, un impegno per questa amministrazione rispetto al suo traguardo” ha precisato Cugini che ha chiuso “il nostro intento non è spaccare la maggioranza, abbiamo il difetto di essere chiari e netti”.

ECCO LA MACCHINA DELL’ARIA REALIZZATA DALL’ISII MARCONI

Eccola la macchina dell’aria posizionata all’interno dell’atrio dell’Isii Marconi che ha il compito di depurare l’aria reimmettendola in circolo più pulita. Il principio è quello della fitodepurazione, da impiegarsi all’interno di luoghi confinati: abitazione, uffici o spazi commerciali. Se lo schema concettuale pare abbastanza semplice, molto più complesso è rendere il tutto funzionante e operativo. L’idea arriva negli anni 80, dagli studi fatti dalla NASA, l’Ente Spaziale Statunitense, di costruire proprio una macchina dell’aria.

Una quarantina e più di anni dopo ci sono messi un architetto e un ingegnere, con la collaborazione attiva degli studenti incuriositi da questo prototipo verde che, a poco a poco, stava prendendo forma. E non è un caso neppure che la macchina dell’aria sia nata proprio qui, in Emilia, una terra a forte tradizione botanica e ancora più a vocazione meccanica e aerodinamica, dove hanno visto la luce motori ad elevate prestazioni.

PIACENZA PRIDE “LA BATTAGLIA PIU’ IMPORTANTE? MANTENERE IL SORRISO ANCHE SE SIAMO INCAZZATI NERI”

“La nostra battaglia più importante è riuscire a mantenere il sorriso anche se siamo incazzati neri”. Così Vladimr Luxuria è intervenuta al Piacenza Pride che si è svolto ai Giardini Margherita sfilando in corteo per la città. Un momento di festa colorato e gioioso – hanno detto gli organizzatori – fatto di persone che vogliono vivere la loro vita con tranquillità. E qui il tema forte dei diritti civili che vede coinvolti i figli delle coppie arcobaleno che non vedono garantiti i propri diritti.

“Questa destra omofoba e reazionaria sta cercando di discriminare la comunità Lbgtq+ – ha detto il parlamentare Alessandro Zan – i Pride sono una risposta pacifica ma ferma e dura contro chi vorrebbe togliere i diritti che sono previsti nella nostra Costituzione”.

COMUNE – PIACENZA SERVIZI CIMITERIALI: L’ENTE A CREDITO DI UN MILIONE E MEZZO DI EURO. IL REPORT DEI REVISORI DEI CONTI

Ammonta ad oltre un milione e mezzo di euro il credito che il comune di Piacenza vanta nei confronti di Piacenza Servizi Cimiteriali, la società che aveva in capo la gestione dei cimiteri della Caorsana e di Sant’Antonio, Pittolo, San Bonico, Mucinasso, Ivaccari, San Lazzaro, Le Mose, Borghetto, Roncaglia e Sparavera.

Lo ha stabilito il Collegio dei Revisori dei Conti che ha inoltrato alla Presidente del Consiglio Comunale un referto su “gravi irregolarità di gestioni del TUEL (testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali), con ipotesi di danno patrimoniale”.

La vicenda non è nuova, fin dal 2021 era scoppiata la grana relativa ai cimiteri, che vedeva Comune e gestore del servizio ai ferri corti.
Le minoranze in consiglio avevano fatto presente il caso, chiedendo all’allora assessore competente Paolo Mancioppi maggiore controllo.

A distanza di due anni, il Collegio dei Revisori dei Conti mette nero su bianco le somme dovute, sarà poi l’avvocatura a valutare se e come procedere.

Entrando nel dettaglio si specifica che Piacenza Servizi Cimiteriali presentava al Comune due polizze fideiussorie di euro 278mila e di euro 327mila, rilasciate da compagnia assicurativa estera, a garanzie delle obbligazioni prevista dalla concessione stessa.

Sulle base dei controlli, le fideiussioni non sono state escusse dall’ente e vani sono stati pure i tentativi di ottenere valide fideiussioni in sostituzione delle precedenti. L’ente non è neanche riuscito ad incassare le somme per i canoni concessori a decorrere dal 2018 fino alla risoluzione della concessione

Si arriva così alla somma di euro 1.546.143,50 per i canoni di concessione oltre alle penalità, indebiti e more varie.
Questi crediti, si precisa, non minano la solidità del bilancio comunale, perché svalutati mediante il Fondo crediti di dubbia esigibilità.

CASE DELLA COMUNITA’: FUNZIONANO SE FANNO RETE CON IL TERRITORIO

Tra Piacenza e provincia esistono otto case della salute e sei in costruzione con i fondi del Pnrr, pronte, come da programma, entro il 2026. La sfida è la trasformazione in case della comunità, alla lice del decreto ministeriale 77, ancora più vicino al cittadino, ancora più territoriale. Perché l’obiettivo è sempre quello: sgravare le strutture ospedaliere e favorire la medicina di prossimità. L’Ausl e l’Università Cattolica hanno organizzato una giornata di studi proprio su questa tematica.

CAMPAGNA CSV IO AMO: HANNO GIA’ RISPOSTO 83 NUOVI VOLONTARI

Ecco gli ultimi quattro volti della campagna di reclutamento volontari di CSV Emilia. Dodici in tutti gli ambiti coinvolti, dove, in questi mesi, si è andati alla ricerca di nuove forze per il modo del volontariato.
E la campagna ha colpito nel segno, sarà per la freschezza degli slogan, sarà per i volti: a Csv sono arrivati già 83 nuovi volontari con una età media piuttosto bassa, di 38 anni.

PARCHEGGIO CITTADELLA AD UN BIVIO: SI ATTENDE IL PARERE DEL TAVOLO TECNICO PER CAPIRE SE PROSEGUIRE

“Se  mi chiedessero, oggi, cosa vorrei fare in piazza Cittadella risponderei il parcheggio, ma la situazione non è stata semplice. Di errori ne sono stati fatti da entrambe le parti, quindi occorre seguire l’iter amministrativo”. Così la sindaca Tarasconi ha preso la parola al termine delle discussione sulla mozione, poi ritirata, presentata dai consiglieri di Alternativa per Piacenza Stefano Cugini e Luigi Rabuffi sul parcheggio di
piazza Cittadella. In particolare, nella mozione, si chiedeva di “assumere, dopo attenta valutazione,  con cognizione di causa e in modo partecipato e trasparente una decisione dall’impatto così consistente sul futuro urbanistico e ambientale di Piacenza”. in sostanza capire se l’opera rivesta o meno un interesse pubblico per la città, considerato che l’iter prosegue dal 2012 e che i costi non sono più gli stessi di allora.
“L’interesse pubblico – ha detto la sindaca – non lo decidono i tecnici ,a la politica, altrimenti il Comune lo porterebbero avanti i tecnici, A breve capiremo quale sarà la strada da prendere, se aprire il cantiere o rescindere il contratto. Siamo tutti d’accordo che la zona di nord di Piacenza soffre di un forte problema di mancanza di parcheggi? Sì, concordiamo sulla malattia, ma non sulla cura”.
In sostanza l’amministrazione sta attendendo il parere del tavolo tecnico che entro la fine di maggio dovrà pronunciarsi sull’opera, in particolare sulla sua pubblica utilità.
Nella presentazione della mozione il consigliere Rabuffi ha percorso quanto accaduto in questi undici anni, puntando sul costo che dai 10 milioni del 2012 passa a 12. E con Stefano Cugini ha quantificato in 600mila euro la spesa per ciascuno dei 200 parcheggi pubblici previsti, al netto dei 50 destinati alla vendita e dei 180 posti auto attualmente esistenti in superficie che verranno meno con la riqualificazione di piazza Cittadella. Tarasconi ha ribattuto che distribuito su vent’anni il costo risulta di 3,15 euro al giorno “non siamo dei folli”.
“Un percorso tortuoso – l’ha definito l’assessore al lavori pubblici Matteo Bongiorni – che stiamo affrontando senza pregiudizi e con la sola volontà di fare chiarezza, con la consapevolezza che il tema della mancanza di parcheggi nell’area nord resta una priorità. Mi auguro che il tavolo tecnico chiarisca a tutti noi il bandolo della matassa sulla sostenibilità o meno dell’opera”.
Una risposta che ha, per il momento, convinto i consiglieri di ApP spingendoli a ritirare la mozione, plaudendo all’assessore per avere “detto qualcosa in più (“non escludiamo soluzioni rescissorie”) rispetto alla posizione netta (“Il parcheggio si fa”) che la sindaca ha sempre avuto in campagna elettorale”.
La mozione ha sollevato l’interesse e il dibattito dell’intero consiglio: “era impossibile risolvere la questione in un anno dall’insediamento – ha detto la consigliera Barbieri – la soluzione travalica la volontà politica. Il tema è connesso ad una serie di problemi irrisolti, prima di tutti perché strettamente collegato al bando periferie”.
“Restiamo prudenti e appoggiamo la posizione dell’assessore – ha detto il capogruppo dei Fossati – convinti che la parte nord della città ha un forte bisogno di parcheggi”.
“Bisogna essere chiari sulle tempistiche – ha detto il consigliere Trespidi – e curioso che il tavolo tecnico cominci a lavorare a marzo con la delibera di dicembre. Tra i motivi di preoccupazione, poi, il rincaro delle strisce blu e il mancato introito da parte del concessionario nella casse del comune di Piacenza degli anni 2020 e una parte del 2021”.

Approvata con 14 voti favorevoli, 11 contrari e 3 astenuti (Ferri, Gregori e Pagani) la risoluzione di Piacenza Coraggiosa e ApP mirata a spingere il governo ad aderire al trattato di proibizione delle armi nucleari.
A ribadire il no del centrodestra e del consigliere Putzu, anche tre espiando della maggioranza, Gnocchi, Ceccarelli e Menzani, mentre si sono astenuti Ferri, Pagani e Gregori.

ADDIO A GIUSEPPE PIVA, REGISTA DI TELELIBERTA’

Un arresto cardiaco lo ha stroncato a soli 46 anni. Il noto regista Giuseppe Piva, da anni colonna portante di Telelibertà, è stato colpito da un arresto cardiaco nel giardino delle propria abitazione a Gossolengo. Accanto al lavoro a Telelibertà, per cui curava la regia delle trasmissioni, Piva amava dedicarsi anche alla produzioni di cortometraggi premiati con numerosi riconoscimenti. La sua scomparsa lascia attonito il modo della cultura e dell’informazione piacentina. Piva lascia la moglie Alessandra e il figlio Michael di soli nove mesi.

La nostra redazione porge sentite condoglianze alla famiglia.

PIACENZA SI FERMA PER DIRE BASTA ALLE ARMI

Le campane hanno suonato alle 11.30 per invitare i cittadini a fermarsi per qualche minuto per dire basta alle guerra e basta alle armi. L’invito è stato rivolto alla città e non solo da Europe for Peace e da una trentina di associazioni che hanno aderito. Legambiente ha letto alcune poesie e ha esposto bandiere della pace e drappi bianchi per sensibilizzare la città al tema della pace.

Anche l’assessore alla Partecipazione Serena Groppelli e la presidente del consiglio comunale Paola Gazzolo hanno partecipato al flash mob sostenuto da numerose realtà sul territorio. “Anche in rappresentanza dei colleghi – sottolineano, tenendo tra le mani un simbolico drappo bianco – abbiamo sospeso per qualche minuto le attività in corso scendendo in piazza, davanti al Municipio, per rimarcare l’adesione dell’Amministrazione comunale al messaggio di pace e solidarietà di cui la nostra comunità si fa oggi portavoce. Non possiamo dare interruzione a servizi di pubblica utilità, ma idealmente il Comune di Piacenza condivide e supporta appieno un’iniziativa collettiva che esprime la sensibilità e l’impegno unanime non solo nel dire no alla guerra e alla violenza, ma anche nel dare un segnale di vicinanza, speranza e incoraggiamento alle popolazioni che subiscono la brutalità e la devastazione del conflitto. Questa è l’occasione in cui ciascuno di noi può dare il proprio contributo contro l’indifferenza, riaffermando l’universalità di valori che ci
uniscono nel nostro essere umani”.

EDUCARE ALLA MULTIMEDIALITA’ GENITORI E FIGLI. I DATI DELLA RICERCA “DIGITALMENTE CONNESSI”

Dareste in mano ai vostri figli una macchina da Formula Uno senza che questi la sappiano condurre o ancora peggio senza la patente? La domanda è più che retorica e la risposta è lapalissiana. Bene, anzi male, perché così dovrebbe essere anche con la multimedialità e la rete in generale. Ecco che bambini di 8 anni si ritrovano in mano uno smartphone che non sanno utilizzare correttamente, e ancora più grave, non lo sanno neppure i loro genitori.

Digitalmente Connessi è la ricerca curata da Alberto Genziani, in collaborazione con Educatori di Strada, Laboratorio di Strada e il sostegno di Emilbanca. Verrà presentata giovedì 18 maggio alle 20,30nel webinar on line gratuito. Alla serata parteciperanno, Genziani, il prof. Pierpoalo Triani, docente di pedagogia, Marco Maggi consulente educativo curatore di manuali operativi sul contrasto al cyberbullismo, Jacopo Trabacchi educatore, e Simona Favari dirigente del quarto circolo in cui è stata condotta la ricerca. Il campione ha visto coinvolti 516 alunni delle classi terze, quarte e quinte elementari e 136 genitori. Solo un adulto su tre ha risposto alle domande delle ricerca.