CONCERTO DI RADIO BRUNO: UN SECCESSO ASSOLUTO. IN PIAZZA OTTOMILA PERSONE

E’ stato un successo senza precedenti. Il concerto di Yoga Radio Bruno Estate è stato un evento che ha funzionato sotto tutti i punti di vista. Il cast dei cantanti ha attirato orde di ragazzini arrivati alla mattina per prendersi il posto migliore sotto al palco, ma anche genitori, persino nonni che hanno accompagnato i nipoti. Annalisa, Tananai, Angelina Mango, The Kolors, Rose Villain, Achille Lauro, Francesco Gabbani, Noemi, Piero Pelù, grandi nomi della musica italiana che hanno fatto, letteralmente, riempire la piazza.

L’organizzazione impeccabile, con lo staff di Radio Bruno esperto ed allenato nell’organizzare eventi di così grande portata. Il Comune di Piacenza, nella persone dell’assessore Simone Fornasari, abile a riportare il grande concerto, per la seconda volta, a Piacenza, con un riscontro decisamente migliore del primo anno. Con un successo così, scommettere sulla terza diventa facile. Ottima organizzazione anche da parte della forze dell’ordine che hanno presidiato gli accessi e dai sanitari che sono intervenuti, per lo più, per malori legati al caldo.

La piazza così gremita e nello stesso tempo così raccolta tra palazzo Gotico, San Francesco e palazzo della Borsa, è un colpo d’occhio che fa bene al cuore

 

“ABBIAMO ARGOMENTI PIU’ IMPORTANTI”, “RICHIESTA FUORI DAL MONDO”: LA MAGGIORANZA NEGA DI ANTICIPARE L’INTERROGAZIONE SU PIAZZA CITTADELLA DI FDI

Prima ci ha provato il consigliere Domeneghetti, poi la collega Soresi. Stessa risposta per entrambi: rifiuto da parte della maggioranza di presentare e discutere l’interrogazione orale relativa a verifiche ed approfondimenti rispetto alla falsa fideiussione di piazza Cittadella, ultimo punto all’ordine del giorno nella seduta di consiglio comunale.

Dopo la trattazione dei primi tre punti, il consigliere Nicola Domeneghetti ha chiesto, con una mozione d’ordine, di anticipare l’interrogazione su piazza Cittadella al posto della risoluzione di ApP su Assange. Mozione messa ai voti e respinta, dopo che che il capogruppo Infantino ha liquidato la richiesta con un “abbiamo argomenti più importanti a cui pensare”, lasciando abbastanza interdetti i consiglieri di opposizione. Anche perché la discussione è proseguita con la breve presentazione del consigliere Rabuffi della risoluzione sul diniego di estradizione di Assange che, seppur lodevole, è stata ritirata perché ad oggi il giornalista, dopo aver negoziato con le autorità statunitensi, è stato liberato.

Ci ha riprovato, a stretto giro, la capogruppo di Fratelli d’Italia Soresi “prendete atto del fatto che esistiamo! – ha esclamato – dato che l’interrogazione era scritta, ma passati 30 giorni, abbiamo dovuto convertirla in orale, vi chiediamo di poterla presentare, essendo a fine seduta, ci sta giusto il tempo della presentazione”. Stavolta è il capogruppo PD Fossati a rispondere “per l’ennesima volta una richiesta strumentale, fuori dal mondo. Abbiamo parlato di piazza Cittadella in un consiglio ad hoc, in intere commissioni”.

“Siamo sorpresi che la maggioranza non si accorga di quanto questo tema interessi alla gente – ha sottolineato il consigliere Papamarenghi – qualcuno addirittura è arrivato ad invocare un referendum e voi invece che fate, ci dite che c’è altro da fare. O dietro questa partita si nasconde altro, oppure affrontiamo il tema senza alcun problema”.

Respinta anche la seconda richiesta, con la maggioranza compatta a votare contro la proposta di Fratelli d’Italia. Prossimo appuntamento, mercoledì 10 con la commissione 5 e l’audizione del Collegio dei Revisori sempre che, anche questa settimana, non venga annullata perché incompatibile con la natura stessa della commissione.

 

L’AMMINISTRAZIONE CRITICA ASPRAMENTE L’OPPOSIZIONE: “IL VOSTRO DIBATTITO SI ABBASSA FINO A TRASFORMARSI IN LOTTA NEL FANGO”

Un comunicato che pesa, sia nelle parole sia nelle intenzioni: l’amministrazione ha scelto di inviare alla stampa una lunga nota in cui, di fatto, denuncia l’atteggiamento dell’opposizione accusata di agire non all’insegna della costruttività, seppur nella differenza di visioni. In particolare l’amministrazione Tarasconi si riferisce ai dibattiti in consiglio comunale e all’elevato numero di accesso agli atti: 127 in soli sei mesi, a fronte dei 34 in tutto il 2018.

Un dibattito che per l’amministrazione finisce per “abbassarsi inesorabilmente fino a trasformarsi in una sorta di lotta nel fango. Siamo convinti che sia questo ciò che vedono, loro malgrado, i piacentini. Non vedono, purtroppo, una dialettica che, pur rispettando il gioco delle parti, pur nella differenza di opinioni, resta civile, alta, produttiva”.

Ecco il testo completo della nota

Stiamo tentando di far crescere Piacenza. Lo stiamo facendo davvero con tutte le nostre forze e con un unico, immutabile obiettivo: il bene dei piacentini di oggi e di domani. Far crescere una città capoluogo, il suo territorio e con essi la sua comunità, il suo tessuto economico, i suoi servizi, è un’operazione complessa che si svolge su tanti, tantissimi fronti tutti legati a doppio filo tra loro. Non può che essere un immenso lavoro di squadra. Affinché ciò avvenga, affinché Piacenza cresca, la città tutta ha bisogno di un dibattito politico e pubblico che sia improntato alla costruttività. Un dibattito positivo anche quando c’è differenza di visioni, anche quando non si va d’accordo, anche quando c’è contrasto su temi specifici. E in tale dibattito le opposizioni in Consiglio comunale – che è il Parlamento della nostra città – hanno un ruolo fondamentale, non solo di controllo e di critica ma di proposta, di spunto, di ispirazione. Il nostro approccio era, è sempre stato ed è tuttora questo dal giorno stesso in cui ci siamo messi al servizio di Piacenza nei ruoli che oggi ricopriamo come amministratori del Comune. Un approccio positivo, dunque, anche e soprattutto con riferimento al sacrosanto e indispensabile dibattito politico tra giunta, maggioranza e opposizioni.

Siamo sicuri che oggi a Piacenza il confronto politico in Consiglio comunale sia sano? A noi, in tutta sincerità e con il cuore in mano, pare davvero di no. Assistiamo a un’azione politica, quella delle opposizioni, fatta a suon di richieste di accesso agli atti che paiono finalizzate più a ostacolare il lavoro di chi amministra che a conoscere realmente le questioni. Offriamo solo alcuni numeri a nostro avviso indicativi, e poi il giudizio lo lasciamo a chi legge: nel 2018 le richieste di accesso agli atti sono state 34 in tutto, spalmate sui dodici mesi, mentre dall’inizio del 2024 ad oggi ne sono arrivate 127. Stiamo parlando 127 richieste di accesso agli atti in sei mesi. E nel 2023 le richieste sono state 140. In media, invece, nel periodo compreso tra il 2018 e il 2022, le richieste di accesso agli atti si aggiravano tra i 35 e 45 all’anno. Ci chiediamo, e chiediamo ai cittadini: è normale, è sano, è costruttivo questo modo di fare opposizione?

E ancora, l’azione delle opposizioni viene fatta anche a suon di esposti che, guarda caso, finiscono regolarmente e istantaneamente sui giornali (che comprensibilmente e legittimamente ne danno notizia), quasi fossero strumenti mediatici tipici di campagne elettorali improntate forse più alla rabbia che al confronto sui temi reali, sui temi che riguardano da vicino i cittadini.

Ma non solo. Siamo di fronte a un’opposizione che pare non farsi scrupoli nel rivolgere attacchi durissimi anche nei confronti di dipendenti comunali che all’interno dell’Ente hanno un ruolo prettamente tecnico e non politico. Una sorta di strategia, quest’ultima, che non ha davvero precedenti nella storia ma che sembra ormai consolidata.

Lo ribadiamo: il nostro approccio rispetto al confronto politico è sempre stato positivo e improntato alla trasparenza, che consideriamo sacra e non solo perché è un obbligo di legge. Non ci ha mai sfiorato l’idea di barricarci nei “nostri” uffici che occupiamo solo pro tempore, per la durata dei nostri incarichi pubblici, ma che in realtà non sono nostri ma sono dei piacentini; sia quelli che nel 2022 hanno deciso di darci fiducia eleggendoci alla guida del Comune, sia quelli che non ci hanno dato fiducia ma per i quali lavoriamo con la stessa identica energia se non di più. Non ci ha mai sfiorato l’idea di essere infallibili. Al contrario, cerchiamo ogni giorno di confrontarci ad ogni livello (con tutti, e non solo con alcuni!) per migliorare, per fare scelte più adeguate, per essere più efficaci nella nostra azione di governo al servizio della comunità.

Un dibattito costruttivo dunque; ecco cosa pensiamo serva a Piacenza se davvero vogliamo che cambi marcia, che si sviluppi, che si proietti nel futuro in modo competitivo in una società che già di suo ha cambiato velocità in tutti i settori e in tutti i territori. Ciò che non serve a Piacenza è un dibattito politico che si abbassa inesorabilmente fino a trasformarsi in una sorta di lotta nel fango. Siamo convinti che sia questo ciò che vedono, loro malgrado, i piacentini. Non vedono, purtroppo, una dialettica che, pur rispettando il gioco delle parti, pur nella differenza di opinioni, resta civile, “alta”, produttiva. Ci sembra di essere di fronte a una sorta di costante, perenne tensione alla rissa, all’attacco feroce a prescindere da tutto, anche dal bene della collettività e del suo futuro. Un futuro che si avvicina sempre più rapidamente, senz’altro più rapidamente rispetto anche a pochi, pochissimi anni fa. Oggi chi si impantana nel guano di dinamiche da campagna elettorale perenne, rimane al palo. Ne siamo davvero convinti. Ecco perché non ci spieghiamo questa foga nell’attaccare a prescindere e con ogni mezzo qualsiasi azione poniamo in essere, qualsiasi iniziativa adottiamo, qualsiasi decisione prendiamo avendone diritto per la fiducia che ci è stata concessa, e che non è scontata ma che, al contrario, dobbiamo meritarci. Ed è ciò che ogni giorno, con impegno, dedizione, fatica ed entusiasmo tentiamo di fare.

ALESSANDRO LOSI NUOVO PRESIDENTE DI ANCE PIACENZA

L’assemblea di ANCE Piacenza riunita al Castello di Rivalta ha eletto il suo nuovo presidente: Alessandro Losi (Losi Costruzioni Srl). L’imprenditore piacentino raccoglie il testimone di Matteo Raffi alla guida della territoriale piacentina dei Costruttori Edili.

Alessandro Losi è imprenditore edile. La sua azienda è radicata nel territorio piacentino da generazioni e incentrata sulla realizzazione di immobili di pregio.

“Per me è un onore poter rappresentare ANCE Piacenza”, il commento di Alessandro Losi. “Ringrazio tutti coloro che mi hanno accordato la loro fiducia, porterò la loro voce in questa fase storica così determinante per il nostro settore. Ci attendono sfide epocali che andranno affrontate con grandissimo impegno e con capacità di fare rete tra imprese perché oggi più che mai abbiamo bisogno di nuove idee e di sinergie tra aziende. Un ringraziamento particolare va anche a Matteo Raffi per il suo lavoro, a Maurizio Croci per la sua attività a livello regionale e al presidente di Confindustria Nicola Parenti, con cui abbiamo già avviato un dialogo proficuo”.

IL TOUR DE FRANCE INCANTA IL CENTRO DI PIACENZA

E’ stata una festa per la città che per una mattinata ha vissuto quasi sospesa l’evento del Tour de France. Da Piacenza è partita la terza tappa, fino a Torino, 231 chilometri interamente in pianura, per una tappa tutta da velocisti.
Il cronografo è scattato dopo il ponte sul Trebbia, prima il serpentone ha salutato la città, per le vie del centro, una sfilata a favore di telecamere e telefoni per immortalare l’evento storico.
Un evento unico per la nostra città e per la regione Emilia Romagna, le cui strutture recettive hanno ospitato centomila persone nei tre giorni del Tour e 130 milioni di indotto economico. Ecco come é andata

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RABUFFI SU TRASFERIMENTO VEZZULLI: “UNA FORMA DI MASOCHISMO AMMINISTRATIVO”

Il consigliere di Alternativa per Piacenza Luigi Rabuffi interviene, con una nota, sul trasferimento di Elena Vezzulli, coordinatrice dell’Avvocatura comunale alla Protezione Civile. “Una forma di masochismo amministrativo – ha detto – a rimetterci saranno come sempre i piacentini”.

Ecco il testo della nota:

Amministrare un Comune è attività assai complicata. Serve la capacità di riconoscere i bisogni collettivi e di offrire soluzioni efficaci. Facendolo con la giusta autorevolezza, che non deve mai trascendere in autoritarismo.
Partendo da questi presupposti, il ventilato trasferimento alla Protezione Civile di Elena Vezzulli, storica coordinatrice dell’Avvocatura comunale piacentina, per ordine del Sindaco (che assegna gli incarichi dirigenziali), rappresenta una forma di masochismo amministrativo.

Una “piccola” vendetta finalizzata ad enfatizzare il potere autoritario o, più banalmente, a rappresentare quella frase “io sono io e voi non siete un c.…” che il marchese del Grillo ha “sdoganato” e che, applicata all’azione amministrativa di un Ente, ha la capacità di annientare le corrette scelte operative, gestionali ed organizzative, avvelenando il clima ed avvilendo i protagonisti.
A pagare il conto “salato” di questa “rappresaglia” saranno come al solito i piacentini, che si troveranno a finanziare – con i propri risparmi – incarichi esterni di difesa (come già avvenuto per il primo round presso il TAR dell’appaltone, per un importo vicino ai 6.000 €) e che prenderanno atto
di essere, purtroppo, governati da un Sindaco desideroso solo di essere circondato da una corte di Signorsì. Situazione, ce lo ricorda la storia, che solitamente rappresenta l’inizio della fine…

D’altronde, se autorevolezza è fatica, mediazione e confronto, autoritarismo è usare la voce grossa  per scansare furbescamente i fastidi, per nascondere la polvere sotto il tappeto, per volgere lo sguardo altrove. Molto più comodo… Ed è quello che sta avvenendo con l’allontanamento del massimo dirigente dell’Avvocatura, che da un quarto di secolo svolge la propria funzione al
servizio della comunità, rappresentando il Comune di Piacenza in tutte le cause legali.
Personaggio scomodo, l’Avv. Vezzulli, per autonomia di pensiero e irreprensibilità, caratteristiche fondamentali per evitare scivoloni legali e derive pericolose. Fidejussioni docet…
Da domani, se effettivamente l’allontanamento di Elena Vezzulli andrà in porto, prenderemo quindi atto – con preoccupazione – che a tutelare i nostri interessi giuridico-legali sarà chi non lo ha mai fatto per mestiere.
Da domani, se davvero Elena Vezzulli diventerà dirigente della Protezione Civile, sapremo – con non meno preoccupazione – che a garantirci sicurezza nelle attività di prevenzione dai disastri naturali (e non solo) sarà chi non ne ha le competenze tecnico/professionali specifiche.

Insomma, da domani, il vascello Piacenza avrà un timoniere che non governerà più il timone, seguendo la rotta faticosa ma sicura fissata dal programma di viaggio, ma lo comanderà fra le tempestose onde della politica piacentina, brindando di superbia e presunzione.
In questo caso, come sa bene capitan Schettino, a schiantarsi sugli scogli basta decisamente poco…

ELENA VEZZULLI TRASFERITA ALLA PROTEZIONE CIVILE. SI PROFILA IL RICORSO. AL SUO POSTO POTREBBE ANDARE AVANZI

Era nell’aria già da qualche tempo (https://www.zerocinque23.com/attualita/elena-vezzulli-sollevata-dallincarico-in-avvocatura-il-rumor-insistente-a-palazzo-mercanti/ ) e nei giorni scorsi il rumor si è concretizzato. Elena Vezzulli, dirigente da 25 anni dell’Avvocatura comunale, è stata traferita al settore Protezione Civile. Nelle scorse settimane, la sindaca Tarasconi l’aveva sollevata dalla procura alle liti, un primo passo, evidentemente, verso un demansionamento del suo incarico. Poche ore fa è stata raggiunta dalla notizia del trasferimento ad altro incarico, a cui manca solo l’ufficialità ma che è Vezzulli stessa a confermare.

Al suo posto, in qualità di dirigente dell’Avvocatura, dovrebbe andare Vittoria Avanzi che riveste già il ruolo di dirigente dello Staff del Sindaco oltre che del settore Piacenza per il Cittadino. Avanzi avrebbe le competenze necessarie anche per dirigere l’Avvocatura ma le mancherebbe l’esperienza maturata sul campo. Quella che non manca all’avvocato Vezzulli che ha ricoperto il ruolo di dirigente per 25 anni. Per contro, la Protezione Civile si troverà ad essere coordinata da una dirigente a cui manca l’esperienza tecnica necessaria (solitamente la figura più consona è quella dell’ingegnere non dell’avvocato)

Si profila così la concreta ipotesi che Vuzzulli impugnerà il provvedimento di demansionamento forte anche di ciò che riporta il nuovo PIAO, strumento specifico del Comune di Piacenza (Piano Integrato di Attività e Organizzazione), aggiornato nel febbraio del 2024 a firma del direttore generale Luca Canessa. Secondo questo documento tutti i dirigenti delle pubbliche amministrazioni sono chiamati alla turnazione ad altri incarichi, ad eccezione del comandante della Polizia Municipale, del Ragioniere Capo e dell’a. C’è da aspettarsi che Vezzulli farà leva proprio su questa eccezione. Nel caso di contenzioso, il Comune si troverà così costretto a ricorrere ad un incarico legale esterno, per l’incompatibilità che si verrebbe a creare.

Lo ha già fatto, peraltro, con una determina del 21 giugno, quando ha affidato ad un avvocato del foro di Bologna l’incarico per la rappresentanza a difesa dell’ente nel contenzioso promosso davanti al TAR per il maxi appalto energia.

Fonti interne a Palazzo Mercanti descrivono Elena Vezzulli fortemente determinata ad andare fino in fondo nel far valere il diritto di restare nel ruolo che ha gestito per 25 anni e che le vicende di Piazza Cittadella, in particolare la falsa fideiussione, hanno fatto vacillare fino al trasferimento.

 

MINORANZA CONTRO GAZZOLO ACCUSATA DI NON AVER FORNITO PER TEMPO IL VERBALE DEI REVISORI. LEI REPLICA: “HO AGITO SUPER PARTES. MI SONO ASSUNTA TUTTE LE RESPONSABILITA’ “

Critiche nella forma e nella sostanza: le hanno rivolte in consiglieri di minoranza, in particolare Cugini, Barbieri e Soresi, all’indirizzo della Presidente del Consiglio Paola Gazzolo. Il culmine lo ha raggiunto la capogruppo Barbieri definendosi “offesa per quello che non ci ha detto (riferendosi a Gazzolo); lei è un pubblico ufficiale e non posso pensare che, in quanto tale, ci dica il falso”.

Andando con ordine, in sede di comunicazioni, il consigliere Cugini ha dato lettura di alcuni messaggi inviati alla Presidente Gazzolo, nella chat dei capigruppo, in merito ai verbali inviati dal Collegio dei Revisori. Verbale che porta la data del 12 giugno 2024 e che è stato inviato ai consiglieri solo il 27 giugno. “Dopo quanto accaduto nei mesi scorsi con la vicenda Cittadella – ha detto il capogruppo di Alternativa per Piacenza – si era impegnata a non omettere più nulla. Ad oggi il mio messaggio non ha ancora una risposta. Domandare è lecito, rispondere è cortesia. Qui sono venute meno educazione di base, cortesia politica, correttezza istituzionale”.

“Posso sapere quando le è pervenuto il verbale del Collegio dei Revisori, dal momento che la data è del 12 giugno?” chiede la capogruppo di FdI alla Presidente Gazzolo. “Abbiamo evitato di fare un accesso agli atti per evitare di intasare gli uffici, pensavamo di ottenere una risposta – ha lamentato il capogruppo della Lega Zandonella – ma dopo ore di silenzio non si può non dire che non si tratti di una presa in giro e di mancanza di rispetto verso i consiglieri”.

“Ho ricevuto i documenti il 26 giugno, come da protocollo e come gli atti rilevano. La mia carica mi impone di parlare per atti e penso di essermi fatta carico del ruolo super partes perché, non essendoci precedenti i tal senso, mi è sembrato corretto passare attraverso il protocollo. Ho anche convenuto con i colleghi revisori le finalità e il metodo. Mi sono assunta tutte le responsabilità” ha risposto Gazzolo alle critiche dei consiglieri.

“Mi sento offesa perché non ci spiega la sequenza  dei fatti e questo è un venire meno del principio di democrazia e trasparenza” tuona Barbieri. “Si era deciso nella capigruppo che la documentazione sarebbe stata condivisa subito con i consiglieri – dà manforte il consigliere Cugini –  e ciò non è avvenuto neanche questa volta”.

DA SAMANTHA CRISTOFORETTI A DARIA BIGNARDI: ECCO GLI OSPITI DELLA SECONDA EDIZIONE DEL FESTIVAL DEL PENSARE CONTEMPORANEO

Samantha Cristoforetti,  Paolo Giordano, Daria Bignardi, Loredana
Frediano Finucci, Luciano Violante, Stefano Zamagni, Dargen D’Amico, La Rappresentante di Lista, sono solo alcuni dei 100 ospiti che parteciperanno agli oltre 50 incontri della seconda edizione del Festival del Pensare Contemporaneo in programma dal 19 al 23 settembre 2024. Vivere la meraviglia tra stupore e spavento è il tema dell’edizione numero due che si presenta come un viaggio emozionale e cognitivo attraverso i sentimenti più profondi che animano l’esperienza umana: dialoghi, interviste, lezioni pratiche di pensiero e concerti filosofici diffusi accompagneranno ad approfondire il dibattito sul contemporaneo per reimparare a pensare e portare la meraviglia dentro di noi.

Un’iniziativa di Rete Cultura Piacenza; come la prima edizione curatore del Festival sarà Alessandro Fusacchia, affiancato dal direttore filosofico Andrea Colamedici. Da giovedì 19 settembre fino al lunedì, Piacenza torna a farsi “città che pensa” e a offrire occasioni di approfondimento con importanti ospiti italiani e internazionali, per esplorare, conoscere e scoprire la meraviglia, lo stupore di fronte all’immensità e alla varietà del mondo che ci circonda, e lo spavento che a volte ne deriva e che va affrontato con lucidità.

Saranno al Festival ad esplorare le possibilità del contemporaneo: l’astronauta Samantha Cristoforetti, il vice premier sloveno Luka Mesec, lo scrittore, giornalista e Consigliere per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica Italiana Giovanni Grasso, lo scrittore Paolo Giordano con Mix Ensemble, lo scrittore, filologo e traduttore Björn Larsson, lo scienziato e divulgatore Stefano Mancuso, la scrittrice, giornalista e conduttrice televisiva Daria Bignardi, la scrittrice Donatella di Pietrantonio, l’autore e
giornalista scientifico Ananyo Bhattacharya, la giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica Loredana Lipperini, la storica, autrice e conduttrice televisiva Michela Ponzani, la glaciologa di fama internazionale specializzata nello studio dei ghiacciai e del cambiamento climatico Heïdi Sevestre, la sociologa e tra le più importanti studiose internazionali di tecnofemminismo Judy Wayjcman, il traduttore e scrittore Paolo Nori, la scrittrice Chiara Valerio, il co-fondatore di Arduino Massimo Banzi, la cantautrice, attrice e regista Margherita Vicario, il fisico sperimentale tra gli scopritori delle onde gravitazionali Eugenio Coccia, il filosofo e saggista Gino Roncaglia, una tra le voci europee più importanti sulla Libia Mary Fitzgerald, lo scrittore e sceneggiatore Francesco Piccolo, lo scrittore Paolo di Paolo, la traduttrice e sociolinguista Vera Gheno, il giornalista e capo della redazione economia ed esteri del Tg di La7 Frediano Finucci, il capo della comunicazione del G7 Antonio Deruda, la vice-presidente della “Commission nationale du
débat public” istituita dal Presidente Macron Ilaria Casillo, la scrittrice best-seller Francesca Cavallo, il solista del Royal Ballet di Londra Giacomo Rovero, il presidente di Elettricità Futura Agostino Re Rebaudengo, l’ex Presidente della Camera Luciano Violante, l’economista Stefano Zamagni, il rapper, cantautore e produttore Dargen D’Amico, il gruppo musicale italiano La Rappresentante di Lista.

 

PIACENZA E’ PRONTA AD ACCOGLIERE IL TOUR. DIVIETI DI SOSTA GIA’ DA SABATO 29

E’ una macchina organizzativa imponente quella messa a punto in questi mesi in vista del Tour de France. Ormai ci siamo: lunedì primo luglio la carovana gialla partirà da Piacenza per la terza tappa della gara ciclistica più importante al mondo. Sarà una mattinata storica per la nostra città, perché le immagini delle piazze e delle vie di Piacenza faranno letteralmente il giro del mondo.
Tante attesa, tante aspettative dagli amministratori, che dovranno essere abili a sfruttare l’ondata di visibilità che il tour porta con sé.

Intanto lunedì è il gran giorno: dalle 9,15 dal Facsal partirà la carovana pubblicitaria del tour, circa 200 mezzi, a seguire alle 11,15 la partenza dei ciclisti che dal Pubblico Passeggio raggiungeranno viale Malta, per sfilare a velocità controllata lungo il tracciato cittadino: via Venturini, Stradone, via Giordani, piazza sant’Antonino, largo Battisti, piazza Cavalli, via xx Settembre, piazza Duomo, via Romagnosi, via Cavour, viale Risorgimento, piazzale Milano, via XXI Aprile, piazzale Torino, via Emilia Pavese fino a Ponte Trebbia dove alle 11,35 prenderà il via la gara agonistica.
Lungo il circuito, i divieti di sosta scatteranno già da sabato 29 giugno, fino alle 14 di lunedì, il divieto di circolazione invece entrerà in vigore dalle 8,15 del primo luglio. Lunedì sarà chiuso dalle 8,15 alle 12,45 il casello autostradale Piacenza Ovest e il ponte sul Po. Sono stati predisposti quattro parcheggi scambiatori dove i bus navetta partiranno ogni dieci minuti dalle 7 alle 20: via Tirotti presso l’ente fiera, via Caorsana via Portapuglia, via Gorgni Visconti zona stadio, via Pirandello Einaudi zona Veggioletta.

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