CENTRO DESTRA ALL’ATTACCO SU CITTADELLA: “LA CONSEGNA DELLE AREE UNA FORZATURA AMMINISTRATIVA”

Altroché usciti dalle sacche, siamo entrati in un pantano: così il gruppo consiliare di centro destra, composto da Fratelli d’Italia, Barbieri Liberi e Lega, definisce la situazione in cui si è cacciata l’amministrazione dopo la consegna delle aree. E all’ombra della vecchia autostazione di piazza Cittadella snocciola una serie di motivazioni che smentirebbero l’attenta valutazione dell’iter di cui parla l’amministrazione che ha di fatto consegnato il cantiere a piacenza parcheggi.
Dove sta la polizza del fare? E il rapporto tra comune e concessionario è di regolarità? Insomma secondo il centro destra la consegna delle aree sarebbe una forzatura

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CONSEGNA AREE CITTADELLA: MAGGIORANZA INFORMATA CON UN SMS

Un messaggio sul cellulare. Così in consiglieri i maggioranza sono stati informati della consegna delle aree di piazza Cittadella al concessionario Piacenza Parcheggi. Poche parole, così come è nella natura dei messaggi, all’indirizzo dei capigruppo di maggioranza e poi dei consiglieri. Poco prima che la nota dell’amministrazione fosse indirizzata anche alla stampa. Cercando di ricostruire come è andata, ci sentiamo di azzardare che forse, a livello di comunicazione istituzionale, si poteva (e forse doveva), fare meglio.

Probabilmente è stata, anche questa volta, la fuga di notizie, che ha scompigliato i piani dell’amministrazione nel comunicare ai consiglieri questo importante passaggio. Certo sì, un atto tecnico amministrativo, come ci ha fatto notare qualcuno della maggioranza, ma che di fatto dà il via al cantiere per la costruzione dell’opera. Quindi ci si sarebbe aspettati un maggiore coinvolgimento all’insegna di un doveroso rispetto istituzionale.

E’ innegabile rilevare che tra la maggioranza serpeggia un certo malcontento per ora celato, ma che potrebbe riservare qualche grattacapo in futuro. E poi resta ancora da chiarire la questione della fideiussione “del fare”, indispensabile per dare, materialmente, l’avvio ai lavori. La bancabilità e la nuova fideiussione non coprono l’intero valore dell’opera, 14 milioni 700 mila euro.

Come ha riferito l’amministrazione “l’avvio in questione resta vincolato agli adempimenti contrattuali propedeutici all’inizio dei lavori, con rischio a carico del concessionario”. La quota mancante sarebbe così a carico di Piacenza Parcheggi come rischio d’impresa, oltre che legata all’incasso dei canoni sul servizio di soste a pagamento.

Da ieri, Piacenza Parcheggi ha 30 giorni di tempo per avviare il cantiere.

CITTADELLA: IL COMUNE CONSEGNA L’AREA A PIACENZA PARCHEGGI.LA FIDEIUSSIONE A GARANZIA NON È ANCORA DEPOSITATA

“Dopo attenta valutazione dell’iter” così l’amministrazione, in una nota stringata diramata in serata, informa che il Comune ha proceduto alla consegna delle aree di Piazza Cittadella al concessionario Piacenza Parcheggi.
Un’attenta valutazione dell’iter e, prosegue la nota “in modo da consentire l’avvio delle procedure per la realizzazione delle opere nel rispetto del cronoprogramma così come da programma”. Inizia così il termi e di 30 giorni entro cui dovrà essere avviato il cantiere.

Tuttavia, manca ancora qualcosa: “l’avvio in questione resta vincolato agli adempimenti contrattuali propedeutici all’inizio dei lavori, con rischio a carico del concessionario. Tra tali adempimenti è compresa la consegna della polizza fideiussoria a garanzia della realizzazione del lavori (la polizza del  fare), che è condizione indispensabile per dare materialmente il via ai lavori. Tutto questo permette di fare decorrere i termini per l’allestimento del cantiere e l’esecuzione delle opere”.

Ebbene, l’amministrazione ha consegnato formalmente l’area per il cantiere ma, perché ciò avvenga materialmente, occorre che il concessionario presenti la polizza del “fare”, il documento a garanzia della realizzazione dei lavori, la stessa che mancava in sede di commissione 1 e 2 del 12 luglio  scorso, quando l’assessore Bongiorni, comunicò la ricezione della bancabilita’ e fideiussione, documenti indispensabili ma non ancora del tutto completi per l’avvio del cantiere.
Da allora il Comune, considerati fatti, poco sembra cambiato, a meno che “le attenete valutazioni dell’iter” a cui si fa riferimento nella nota stampa, diano la certezza che a brevissimo, entro i 30 giorni concessi, entrerà in possesso anche della polizza del fare.

 

 

 

RABUFFI, APP: “IL 12° COMANDAMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE VULA BASS E SCHIVA I SASS”

Il consigliere di Alternativa per Piacenza Luigi Rabuffi ritorna, con ironia, alla scorsa seduta di consiglio comunale in cui l’onorevole De Micheli ha coniato un suo personale 11° comandamento “Non esagerare” e suggerisce un nostrano “Vùla bass e schiva i sass” come 12°.

Lunedì scorso in Consiglio Comunale, mentre la nostra Sindaca illustrava la “copertura finanziaria” del parcheggio interrato di piazza Cittadella (di cui ancora stiamo aspettando la documentazione), abbiamo appreso che ai dieci biblici Comandamenti se ne è aggiunto un undicesimo, un “addendum” coniato da un’onorevole Consigliera Comunale: 11° Comandamento: “Non
esagerare”.

Un Comandamento che, a pensarci bene, sembra rivolto proprio all’Amministrazione, la quale, in questi due anni di governo, ha certamente esagerato in molte cose: nell’autoritarismo, nell’autoreferenzialità, nella presunzione. Nel poltronismo.
Un’Amministrazione capace di rappresentare sé stessa come la famosa regina Grimilde, brava a interrogare continuamente lo specchio senza comprendere la vacuità del gesto. Un’Amministrazione che, esagerando nel “vorrei ma non posso”, ha addirittura “elemosinato” due importanti pareri legali (su ex Manifattura Tabacchi e Parcheggio interrato di piazza Cittadella)
pagati/acquisiti/regalati dalla magnanima onorevole Consigliera, in un rapporto incestuoso (fra organi) la cui “stranezza” è sotto gli occhi di tutti. Tant’è che ne abbiamo avuto contezza solo incidentalmente tra le righe dei verbali.

Pareri legali che hanno rappresentato, per l’Amministrazione, la foglia di fico di situazioni lacunose e ingarbugliate. Situazioni che evidentemente l’Avvocatura Comunale non avrebbe potuto/voluto analogamente supportare. E a dimostrarlo è l’odierno allontanamento della storica coordinatrice
dell’Avvocatura, Avv. Elena Vezzulli. Un trasferimento che “odora” di vendetta…

Tutto ciò con una maggioranza succube della situazione, incapace – salvo qualche rara eccezione – di agire un libero e autonomo pensiero. Una maggioranza sottoposta, anch’essa, al bullismo istituzionale di un’Amministrazione che ha dimostrato di considerare l’informazione come un
fastidio e l’opposizione come un nemico da osteggiare e ostacolare. Un’Amministrazione che ha scelto di trattare i cittadini come sudditi, privi dei diritti di partecipazione e di parola.

Per tutto questo, da “povero” Consigliere Comunale che crede nel “bene comune”, propongo alla Sindaca e alla Sua maggioranza un dodicesimo, nostrano, Comandamento: 12° Vùla bass e schiva i sass.
Queste parole non avranno la portata biblica del decalogo rivelato a Mosè sul monte Sinai, ma di certo, visto quanto sta accadendo in Comune di Piacenza, appaiono un umile e saggio consiglio da seguire.

CITTADELLA, FRATELLI D’ITALIA: “MA QUALE BANCABILITA’ ?”

La consigliera di Fratelli d’Italia Sara Soresi torna all’ultima seduta di commissione quando sindaca Tarasconi e assessore Bongiorni hanno annunciato la nuova fideiussione e la bancabilità per la pratica di piazza Cittadella. Oltre a ribadire la mancata possibilità di poter visionare i documenti direttamente in commissione ma solo attraverso accesso agli atti, la consigliera rileva che “ciò che ci è stato inviato non combaci in alcun modo con quanto asserito ed annunciato durante la commissione di venerdì scorso.

In merito alla nuova fideiussione, rileviamo anzitutto come la stessa abbia validità di soli cinque mesi, nonostante il Segretario Generale avesse tenuto a specificare pubblicamente, nei mesi scorsi, che sarebbe stata necessaria una polizza fideiussoria sicuramente superiore all’anno. Oggi, invece, ci accontentiamo di una fideiussione in grado di coprire solo i prossimi cinque mesi.

Ma ciò che ci lascia ancor più sgomenti è la documentazione riguardante la c.d. bancabilità: il Comune non possiede alcuna delibera bancaria che attesti le c.d. garanzie bancarie ma, semplicemente, la dichiarazione dell’advisor (il consulente finanziario) del concessionario (senza che, peraltro, sia stato allegato alcun contratto di mandato in tal senso).
In detta dichiarazione, poi, sembra emergano altri due dati controversi: il primo, è che non pare assolutamente chiaro, né tanto meno assodato, che le delibere bancarie siano già state sottoscritte e, dunque, esistenti. Il secondo, è che le linee di finanziamento cui si fa riferimento riguardano un importo pari ad Euro 8.800,00, ossia una somma ben lontana dal totale previsto per l’esecuzione dell’intera opera, che si aggira intorno ai 14 milioni.

Se avessimo avuto modo di visionare questa documentazione prima della Commissione, avremmo certamente posto una serie di quesiti che, ad oggi, rimangono senza risposta e che speriamo di poter affrontare in Consiglio Comunale. Soprattutto, avremmo domandato perché – sulla base di documentazione incerta e imparziale – sia stata ritirata la procedura di risoluzione contrattuale, considerando che – ad oggi – per stessa ammissione dell’Amministrazione, le aree non possono essere consegnate.

In tutta questa incertezza, ciò che appare evidente, è che – ancora una volta – ci troviamo di fronte a proclami fondati sul nulla e che, a pagarne le conseguenze, sono sempre l’Ente ed i piacentini”.

TARASCONI: “I REVISORI HANNO POSTO DUBBI SULLE CLAUSOLE DELLA POLIZZA, NON SULLA VALIDITA’ “. ZANARDI: “INOPPORTUNO CHIEDERE UN PARERE DI PARTE E PORLO A DETERMINAZIONE DELL’ENTE”

“Nessuno ha mai ipotizzato che la polizza fosse falsa, altrimenti, è ovvio, avremmo agito diversamente. Né i revisori né l’Avvocatura hanno mai ventilato che si trattasse di un falso. Ricordiamolo: 185 milioni di euro di fideiussioni false che hanno coinvolto ministeri, enti di formazione, una truffa internazionale”. Con queste parole la sindaca Katia Tarasconi ha risposto all’interrogazione presentata dalla consigliera Zanardi di Fratelli d’Italia su “verifiche ed approfondimenti svolti, comportamenti dell’amministrazione rispetto alla falsa fideiussione”.

“Ci ha lasciato quantomeno perplessi leggere del parere dello studio legale romano richiesto dall’on. De Micheli – spiega Zanardi – un consigliere di maggioranza chiede un parere, ma a che titolo? E soprattutto l’amministrazione lo pone a fondamento di un atto?”

“Il parere dello studio romano che ci ha donato la consigliera De Micheli non è stato posto a fondamento di nulla – ha ribadito la sindaca in un botta e risposta con la consigliera – l’amministrazione lo ha acquisito a titolo gratuito, gli atti non sono basati su quel parere; i Revisori, nelle loro relazioni, hanno posto l’accento sulle clausole, non sulla polizza. Ora siamo nella condizione di poter consegnare, a breve, le aree, la città dovrebbe essere contenta, non tutti evidentemente. La risoluzione per grave inadempimento, avviata il 12 giugno e poi interrotta il 12 luglio, inerisce gli uffici, solo loro – specifica Tarasconi – dopo 30 giorni, come dice la legge, il concessionario ha sanato la situazione e il procedimento di risoluzione è stato ritirato. Una volta consegnate le aree invieremo tutto ad ANAC”.

Risposta che non ha soddisfatto la consigliera di Fratelli d’Italia: “il parere dello studio legale romano è stato posto come fondamento alle determinazioni dell’ente, e questo è inammissibile anche solo per ragioni di opportunità”.

CITTADELLA, DE MICHELI: “DEMOCRAZIA E’ DECIDERE. QUESTA AMMINISTRAZIONE HA DECISO”

si è appellata a quello che lei chiama 11esimo comandamento: non esagerare! E sulla pratica di piazza cittadella, il limite questo limite è stato ampiamente superato. Almeno per lei, l’onorevole Paola De Micheli che ha, in questi mesi, partecipato con assiduità alle sedute di consiglio e commissioni dedicate alla questione. Pratica che, dopo l’annuncio di venerdì, sembra essersi sbloccata con la presentazione della bancabilità e della nuova fideiussione.”Decidere è democrazia” ha concluso così il suo intervento in consiglio citando il padre del presidente Mattarella, Bernardo.

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QUEL GRAVE INADEMPIMENTO CHE POI SFUMA VIA

12 giugno – 12 luglio. Dev’essere stato un mese ad alta tensione quello appena trascorso per l’amministrazione comunale. Trenta giorni in cui poteva accadere di tutto, come se già, nella vicenda di piazza Cittadella, non fosse capitato di tutto e di più. Evidentemente, in questo mese, sarebbe potuto concretizzarsi quello che l’opposizione chiede da tempo, ovvero la risoluzione del contratto con Piacenza Parcheggi dopo che questa, al 31 maggio, aveva presentato una copertura parziale rispetto al costo del parcheggio interrato.

L’elemento più sorprendente comunicato nelle commissioni Affari Istituzionali e Urbanistica di venerdì, non è certamente stata la bancabilità, perché era alquanto prevedibile, meno prevedibile invece la tipologia di istituto che garantirà l’opera insieme a banca del Fucino (Mediocredito Centrale è una banca statale che garantisce un imprenditore a costruire un’opera per un ente pubblico); quello che più ha sorpreso è stato l’annuncio dell’avvio del procedimento per grave inadempimento a carico del concessionario Piacenza Parcheggi con cui, evidentemente, l’amministrazione non considerava più di portare avanti quel rapporto di fiducia e dialogo paziente fin qui avuto. Qualcosa invece, in questo mese, dev’essere intercorso per far cambiare idea all’amministrazione e per portare al ritiro del provvedimento di inadempimento che avrebbe condotto alla risoluzione del contratto, proprio il 12 luglio.

Se andiamo a ritroso, il  12 giugno venne convocata la commissione 5 per la discussione della documentazione in merito al progetto di riqualificazione di Piazza Cittadella. Gli invitati più attesi sarebbero stati tecnici e dirigenti che, sorprendentemente, non si presentarono; al loro posto sindaca Tarasconi e assessore ai lavori pubblici Bongiorni. Fu la stessa sindaca a dire: “non c’è bisogno di farsi assistere dai dirigenti, considerato l’argomento in oggetto” e ancora “siamo oggi nelle condizioni di dirvi quale strada intraprendere? – aveva domandato rivolgendosi ai consiglieri – no, non oggi, la struttura tecnica deve avere la serenità di capire da che parte andare”. E ancora “siamo arrivati al fotofinish e viene continuamente violata la riservatezza degli atti che rischia di mettere l’ente in difficoltà”.

Oggi queste parole risuonano forte e chiaro alla luce degli sviluppi delle ultime ore. Anche quanto accaduto, in commissione 5, con l’audizione del Collegio dei Revisori fa riflettere: a parte la prima seduta saltata per motivi di salute del presidente del Collegio, la seconda, convocata per il 10 luglio ha visto la non partecipazione dei revisori (troppo circoscritto l’oggetto della discussione) ad eccezione del dimesso Rinaldini, in evidente imbarazzo rispetto alla sua posizione, tanto che, una volta approvati i verbali delle sedute precedenti, si è votato per la sospensione della commissione. E così è stato, grazie ai voti favorevoli della maggioranza. La stessa seduta che il consigliere Infantino arrivò incautamente a definire “eversiva e abusiva”. Immaginiamo saranno state ore febbrili in cui si stava attendendo l’ok del Mediocredito Centrale, trattativa in cui l’onorevole De Micheli pare abbia avuto un ruolo centrale.

La città, di questo drastico provvedimento che avrebbe portato alla risoluzione del contratto, non sapeva nulla. Tutto è avvenuto senza che niente uscisse sulla stampa, accusata più di una volta, proprio rispetto a piazza Cittadella, di condizionare la delicata partita. Il ruolo dell’informazione però è quello di raccontare e spiegare ai cittadini cosa stia accadendo rispetto ad una partita che si è trascinata da troppo tempo. Ci sono altre questioni aperte, non c’è dubbio, e anche di questo ci occuperemo. Considerare l’informazione un soggetto da cui, in taluni casi, fuggire non fa onore ad alcuno, tantomeno ad un’amministrazione pubblica. Troppe volte si è fatto cenno a quella riservatezza considerata indispensabile per portare a casa il risultato. Vediamo quale sarà.

 

CITTADELLA: “CI SONO FIDEIUSSIONE E BANCABILITA’ “. L’OPPOSIZIONE LAMENTA APPROSSIMAZIONE

Sono arrivate: la polizza fideiussoria, a sostituzione della falsa, e la bancabilità sono sui tavoli dei dirigenti e dell’amministrazione.
L’annuncio, come avevamo anticipato, è stato dato ai consiglieri nel corso delle commissioni 1 e 2 convocate congiuntamente.
I due nodi principali di questa intricatissima vicenda che hanno tenuto bloccata per mesi la pratica di piazza cittadella , si sono sciolti, come ha detto l’assessore Bongiorni a cui è toccato spiegare l’aggiornamento dell’iter. Nodi, ci permettiamo di dire, che hanno rischiato di paralizzare l’intera amministrazione. Ripercorriamo qui com’è andata

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VENERDI’ NELLE COMMISSIONI 1 E 2 POTREBBE ESSERE PRESENTATA LA BANCABILITA’. L’OPPOSIZIONE HA RICHIESTO UN CONSIGLIO AD HOC CON L’AUDIZIONE DEI REVISORI

Sul fronte bancabilità potrebbe muoversi qualcosa. Era ora, verrebbe da dire, anche perché i termini sono scaduti da un pezzo, ma i contatti tra amministrazione e Lodetti Alliata sono proseguiti perché quest’ultimo arrivasse a presentare tutti i documenti necessari per la consegna dell’area di piazza Cittadella e dare così l’avvio al cantiere.

Che qualcosa si stia muovendo lo si deduce dall’ordine del giorno delle commissioni 1 e 2 convocate congiuntamente venerdì 12 luglio: dopo l’approvazione dei verbali delle precedenti sedute, il terzo punto recita aggiornamento sull’iter di piazza Cittadella, lasciando presumere che si tratti dei documenti relativi alla bancabilità.

Secondo alcuni ben informati a palazzo Mercanti, le commissioni di venerdì anticiperebbero la commissione n.4 Bilancio che dovrebbe essere convocata lunedì 15 luglio per poi arrivare a giovedì 18 con il passaggio dei documenti al vaglio del consiglio comunale. Tempi molto ristretti a quanto pare di capire, nell’intento forse, di correre per recuperare il tempo perso in questi ultimi due mesi. Venerdì quindi potrebbe essere la sede in cui verrà annunciata la bancabilità mancante, che dovrebbe fare capo ad una compagnia assicurativa.

Intanto l’opposizione ha inviato alla presidente del Consiglio Gazzolo una lettera, firmata da tutti i consiglieri di minoranza, in cui si richiede la convocazione di un consiglio comunale con l’audizione del Collegio dei Revisori dei Conti relativamente a tutti i verbali riguardanti piazza Cittadella redatti dagli stessi e inviati all’amministrazione comunale. Una formulazione che esclude nuove restrizioni all’argomento, per evitare ciò che è accaduto in commissione 5 dopo il parere del segretario Canessa. Da oggi ci sono venti giorni di tempo per la convocazione.