2015, UN ANNO DI CONTRASTI

E’ stato l’anno dei contrasti, l’anno delle luci e delle ombre, l’anno del chiaro scuro. Se dovessimo riassumere il 2015 piacentino, così come si fa al termine di ogni anno quando si archivia tutto ciò è stato pensando al nuovo, con propositi e progetti, potremmo individuare due macro eventi che hanno messo in luce potenzialità, per molti nascoste, e fragilità. Da una parte la partecipazione ad Expo, certamente non partita da subito con il piede giusto, forse per inconsapevolezza più che per incapacità; zoppicante all’inizio con piazzetta Piacenza che, in effetti, ci ha messo un po’ a decollare, ma con gli aggiustamenti in corso d’opera si è guadagnata un posto da spettatrice e da protagonista nel mezzo del Cardo a due passi dall’albero della vita e da palazzo italia. Dall’altra parte, quella più buia, dolorosa e drammatica dell’alluvione del 14 settembre. Una data che nessun piacentino dimenticherà, una data che ha messo in luce le fragilità di un sistema di allerta fallato, certamente da cambiare.

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GLI STARTUPPER PIACENTINI IN UNA NUOVA PAGINA WEB

L’esperienza piacentina ad Expo è stata favorevole su numerosi fronti, tra questi certamente si colloca l’impegno, da parte del Comune, Piacenza Expo, Camera di Commercio e Aster, a valorizzare e far emergere nuove realtà imprenditoriali. Venticinque start up tutte piacentine hanno presentato la loro innovativa idea d’impresa sfruttando la bella opportunità di trovarsi nel mezzo dell’esposizione universale milanese, in Piazzetta Piacenza a due passi dall’albero della vita. Cinque appuntamenti settimanali nei quali giovani neo imprenditori hanno registrato il loro elevator pitch. Tre minuti per descrivere con le parole e i tempi giusti la loro start up, per molti dei quali già una realtà viva e attiva sul territorio. Li abbiamo riuniti in un’unica pagina web all’indirizzo startupper.zero523.tv per dare la possibilità di mostrarsi a possibili investitori. All’interno della pagina anche i momenti che hanno preceduto le presentazioni: come e a chi affidarsi per trovare finanziamenti, l’esperienza di alcuni incubatori specializzati, il ruolo attivo dell’Università Cattolica come fucina di nuovi talenti.

pagina pitch

IL DOPO EXPO? DE MICHELI: “FARE DELL’ESPERIENZA UNO STRUMENTO DI MARKETING TERRITORIALE”

Quella di quest’anno è stata una Coppa d’Oro tutta all’insegna di Expo 2015, la rassegna tanto desiderata da alcuni così come altrettanto bistrattata da altri che, fino alle ultime settimane, continua a registrare il tutto esaurito. Anche la nona edizione della Coppa d’Oro, il riconoscimento promosso dalla Camera di Commercio e dal Consorzio Salumi Tipici, si è votata all’internazionalizzazione partendo proprio da chi quest’anno ha ricevuto l’ambizioso riconoscimento. Il Ministro all’agricoltura Maurizio Martina, il Sottosegretario all’Economia Paola De Micheli, il presidente di Ats Silvio ferrari, il giornalista piacentino Giangiacomo Schiavi e l’associazione Chef to Chef. Ora la sfida è come non rendere vani gli sforzi, anche economici, che Expo ha imposto: come riutilizzare l’area dal primo novembre, come renderla viva e, guardando più al locale, cosa fare di piazzetta Piacenza, dove e come ricollocarla. Domande a cui gli addetti ai lavori stanno già pensando. “Sul futuro del sito milanese – ha risposto il sottosegretario De Micheli – stiamo lavorando ad un accordo tra il ministero e il comune di Milano, per quanto riguarda la nostra piazzetta e le esperienze posivitive che da lì sono partite, credo che debbano diventare uno strumento di marketing territoriale permanente per il territorio incastonato nella filiera del Made in Italy. Qualche idea buona c’è – prosegue – anche perchè le sfide non mancheranno a partire dal sistema di Area Vasta che si sta creando. Dentro ad un processo di trasformazione così importante uno strumento di marketing territoriale vivo offre la possibilità di inserire Expo Piacenza nel sistema di promozione nazionale”. Il presidente di Ats Piacenza Silvio Ferrari non esclude la possibilità che siano i piacentini stessi a lanciare proposte sul futuro della piazzetta, magari attraverso un sondaggio. “Quello che conta è mantenere il team che si è costituto – ha detto – la task force sull’internazionalizzazione e in futuro un tavolo sul turismo convegnistico”.

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START UP PIACENTINE SI PRESENTANO A MILANO EXPO 2015

Le start up piacentine si raccontano. Anche quest’anno Comune e Piacenza Expo offrono la possibilità agli startupper piacentini di esporre la propria idea d’impresa. L’anno scorso la location era il E-QBO in piazza Cavalli, quest’anno si è deciso di cogliere l’opportunità della partecipazione di Piacenza ad Expo 2015. La cornice sarà Piazzetta Piacenza a Milano Expo. Una vetrina decisamente importante e prestigiosa, a due passi dal Padiglione Italia nel cuore del Cardo, nella quale le start up avranno la possibilità di presentare un elevator pitch che verrà video-ripreso e promosso sfruttando gli strumenti comunicativi di Piacenza Expo. Le videoriprese saranno messe a disposizione dei partecipanti che potranno usufruirne per far conoscere le proprie iniziative d’impresa sfruttando i propri canali comunicazionali. Fino al 25 agosto è possibile presentare le manifestazioni di interesse. Possono presentare domanda startup costituite dopo il 1° Gennaio 2012 con almeno un’unità operativa localizzata sul territorio della Provincia di Piacenza il cui referente del team sia residente e/o domiciliato nel territorio della Provincia di Piacenza; aspiranti imprenditori (individualmente o in team) residenti e/o domiciliati sul territorio della provincia di Piacenza e che intendano avviare lo sviluppo di prodotti/servizi su tale territorio. Tutte le informazioni di partecipazione sul sito del Comune: http://www.comune.piacenza.it/temi/expo2015/opportunita/start-up

logo expo piacenza

PIACENZA SOLIDALE AD EXPO 2015: RACCOLTE 82 TONNELLATE DI CIBO IN UN ANNO

I n Piazzetta Piacenza oggi si è parlato cibo invenduto, sprechi e recupero di risorse. Il minimo in un  luogo, l’Expo, il cui tema principale è il nutrimento con tutte i suoi contrasti e le sue contraddizioni. Il Progetto Piacenza Solidale è stato il protagonista della giornata alla quale ha preso parte anche il vescovo di Piacenza Mons. Gianni Ambrosio, il presidente della Caritas Giuseppe Chiodaroli, il direttore dell’Unione Commercianti Giovanni Struzzola e il sottosegretario Paola De Micheli. Nato nel 2008, il progetto ha raccolto nel 2014, 82 tonnellate di derrate alimentari che hanno consentito l’erogazione di 58.000 pasti alle persone in condizioni di disagio sociale per un valore complessivo di 215.000 euro. Piacenza Solidale nasce nel 2008 quando l’Unione Commercianti di Piacenza e la Caritas decidono di unirsi, insieme al Comune e alla Provincia di Piacenza, al Rotary Club, alla Fondazione Piacenza e Vigevano, all’Ausl, a Iren e a Sol.Co. per dare vita, di concerto con le aziende produttrici e la grande distribuzione, a un circuito che recuperi i beni alimentari freschi rimasti invenduti per destinarli alle mense che si occupano di assistere le fasce più svantaggiate della società e combattere lo spreco di cibo. Nel 2012 sono state raccolte 98 tonnellate di cibo, nel 2013 la quantità è scesa a 81 tonnellate – calo in parte dovuto alle promozioni sui cibi in scadenza operate da alcuni supermercati – mentre nell’ultimo anno sono stati raccolti 82.357 kg. Il valore complessivo di donazione è salito dai 177.871 euro del 2013 ai 215.290 del 2014.

piacenza solidale

PIAZZETTA PIACENZA, ECCO COME CAMBIA

Entro una decina di giorni il caleidoscopio di Piazzetta Piacenza all’Expo di Milano si completerà e si arricchirà di nuovi elementi. Elementi che, ad essere precisi, erano già contenuti nel progetto originario ma che per i tempi ridottissimi del cantiere, scesi da 69 a 42 giorni, non è stato possibile completare. Più scenico e scenografico, nella nuova versione del caleidoscopio le immagini saranno completamente visibili e copriranno interamente la parte interna della zolla. Le 12 – 13 immagini che verranno proiettate sono i capisaldi delle eccellenze piacentine, tutto ciò che caratterizza il territorio; così come verrà completato a pavimento il percorso dei fiumi e la mappa che segnerà la centralità di Piacenza. Come già avevamo annunciato, la Piazzetta si aprirà sul cardo con due led wall da 80×170 dove verranno proiettati i programmi della giornata in piazzetta, in modo da integrare alla comunicazione statica una più dinamica. “Un’integrazione – ha detto l’architetto Enrico De Benedetti – frutto di un lavoro immenso ma necessario per giocarci questa partita fondamentale per il territorio. Stiamo lavorando in post produzione, per quegli affinamenti ed aggiustamenti necessari a reggere il confronto, impari, con i padiglioni che ci stanno vicino. Per competere con questa sfida occorre fare i miracoli e i salti mortali”.

piazzetta pc expo

L’EXPO DEI CONTRASTI, A TUTTO TONDO

Bistrattata, discussa, osannata ed esaltata in tutte le salse: dell’Expo si parla e si continuerà a farlo. Abbiamo deciso di parlarne mettendo soprattutto in evidenza i contrasti che l’esposizione universale porta con sé ma anche concentrandoci su quello che ha maggiori legami con il nostro territorio, ovvero Piazzetta Piacenza e la Grande Zolla.Che Expo, con i suoi colori, i suoi assaggi, i suoi piatti tipici, assomigli ad una grande fiera mondiale è una realtà; dall’altra parte però c’è il tema, cioè nutrire il pianeta, con i suoi paradossi e le contraddizioni. Il Caritas Day ha voluto riflettere proprio su questo. E veniamo alla nostra piazzetta: posizione invidiabilissima, meglio non si poteva chiedere. Certo chi si avvicina resta con l’amaro in bocca, ci si sarebbe aspettati qualcosa in più dal punto di vista dei contenuti. Per questo, entro la fine del mese, la prima novità: il caleidoscopio si aprirà all’esterno, per portare davvero sul cardo Piacenza. Ci sono poi i percorso fuori salone, uno di questi è UnPOxExPO2015. Un progetto che parla tutto piacentino perchè il suo inventore è il piacentino Giampietro Comolli. Ottimo il bilancio del primo mese, 20 mila pacchetti venduti.

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LA GRANDE ZOLLA SI APRE SUL CARDO, E’ IL MOMENTO DI ESPORSI

Tra il padiglione della regione Sicilia e quello del sapori e del vino italiani, a due passi dal maestoso Palazzo Italia e dall’Albero della vita, ci sta lei, Piazzetta Piacenza. Qualcuno avrebbe sperato di meglio per rappresentare il territorio? Effettivamente vedendo con i propri occhi la posizione di assoluta centralità in cui si trova la Grande Zolla, si capisce davvero che si è sul Cardo, nel cuore pulsante dell’Expo. Fin qui tutto bene, ma è proprio rispetto a questa posizione privilegiata che le aspettative superano la realtà. Chi si avvicina alla zolla la guarda, vi entra, getta lo sguardo sulle immagini proiettate nel caleidoscopio all’interno, ma si aspetta di più. Dopo il primo mese, se ne sono accorti anche coloro che hanno progettato e lavorato nella Piazzetta, in tempi record, va detto, abbassando da 62 a 49 giorni il tempo di realizzazione. Nel giro di una settimana, lavorando di notte, dall’una alle sette, secondo le rigide regole imposte, si lavorerà alla prima modifica della piazzetta: il caleidoscopio si aprirà all’esterno, per portare davvero sul cardo Piacenza. “Stiamo pensando di sfidare i giganti dell’Expo – ha detto l’architetto Enrico De Benedetti che ha progettato la Zolla insieme ai giovani architetti del Politecnico – porteremo sul Cardo la Zolla attraverso supporti esterni come ledwall o videwall. La nostra è una piccola città territorio che sfida i grandi”. Con le dovute proporzioni, la piazzetta sta in expo come via xx settembre sta a Piacenza. In una sola parola, in pieno centro. Ora è il momento di mostrarsi, di portare fuori, di far vedere, perchè è questo che i padiglioni stanno facendo: mettere in vetrina il meglio, non nascondere, altrimenti è come se Piacenza avesse raggiunto un traguardo impensabile e insperato solo a metà. “Stiamo lavorando per portare la comunicazione il Cardo – ha detto Cristina Cremonesi Bloomet Governance ATS -per intercettare il pubblico. Il caleidoscopio rappresenta i nostri valori, ciò che siamo, abbiamo tanto di bello che tendiamo a tenercelo per noi, è il momento di tirarlo fuori e di dire che ci siamo”. Sono già una cinquantina le aziende e le associazioni che hanno prenotato lo spazio in piazzetta per almeno tre eventi; l’apertura sul cardo attraverso ledwall potrebbe essere la mossa giusta, quell’aggiustamento del tiro da tanti auspicato.

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PIAZZETTA PIACENZA, COME LA VIA XX SETTEMBRE DELL’EXPO

Decisamente più pro che contra. Tra chi non è mai stato un appassionato sostenitore dell’operazione Expo e chi invece ci ha creduto fin da subito, a partire dalle amministrazioni e dagli enti istituzionali, Piazzetta Piacenza continua a collezionare consensi. A quasi una settimana dall’inaugurazione, il web e i social ospitano commenti, proposte e suggerimenti. L’architetto Matteo Faroldi ha pubblicato una elaborazione grafica d’impatto che mette a confronto due aree per inquadrare meglio nell’opinione pubblica di casa nostra che l’operazione Piazzetta Piacenza ha un senso. L’area dove sorge la Grande Zolla è sul Decumano dell’Expo in una superficie di 1500 metri quadrati, grande praticamente come il centro storico di Piacenza. Riportando il tutto su scala locale, è come se la Piazzetta fosse la via XX Settembre dell’Expo, in una posizione centralissima. Una “fiera” italiana dentro una “fiera” di portata mondiale. Certo ora la sfida, dal momento che siamo solo all’inizio – ci permettiamo di dire – è che questa struttura, che si lascia guardare con il naso all’insù e con un pò di stupore, possa essere sfruttata in tutte le sue parti, anche nella parte più bassa. La sfida, insomma, è renderla viva, veramente.

LA GRANDE ZOLLA E’ PRONTA AD INCANTARE EXPO

Il taglio del nastro è stato un successo. Un successo in termini di pubblico e di entusiasmo. Piazzetta Piacenza con la sua Grande Zolla si è presentata al mondo. Lo ha fatto a due giorni dall’avvio di Expo, seguita da più di trecento persone, tra istituzioni, famiglie e piacentini curiosi di vedere cosa si cela dentro il simbolo di Piacenza e di visitare i padiglioni tra il Cardo e il Decumano. Alla presenza del ministro Maurizio Martina, ormai presenza consueta nel piacentino, dell’amministratore delegato Giuseppe Sala, del presidente di Expo Diana Bracco, del sottosegretario Paola De Micheli, del sindaco Paolo Dosi, del presidente della Provincia Francesco Rolleri e dell’ex Massimo Trespidi, Piacenza si prepara alla sfida di Expo. L’auspicio è davvero che questa Terra di Valori possa conquistare e incuriosire i visitatori che, alcuni più distrattamente altri più attentamente passeggiano sul Cardo. Il tema è nobile; citiamo le parole di Umberto Veronesi, ex ministro della Salute, comparse sulla stampa nazionale: nè la celebrazione della cultura italiana, nè i milioni di biglietti già venduti e neppure il fascino dei padiglioni, basteranno infatti a far passare alla storia l’esposizione italiana se su un tema impegnativo quale è “Nutrire il pianeta”, non riusciremo a trasmettere un lascito morale. Come sradicare la fame e la malnutrizione che colpisce ancora 800 milioni di persone; come riequilibrare l’ingiustizia alimentare che fa sì che a questi affamati da una parte del mondo, corrisponda, dall’altra parte, un numero persino superiore di persone che soffrono e muoiono per eccesso di cibo; come utilizzare in modo equi e sostenibile le risorse che la terra ci mette a disposizione. 

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