PER L’ISTITUTO TRAMELLO UNA NUOVA SEDE CON UN RICHIAMO AL PASSATO

Oltre 9 milioni e mezzo di euro di risorse proprie per una nuova scuola che guarda al futuro senza dimenticare il passato. L’amministrazione provinciale ha presentato il progetto di recupero dell’ex area dei vigili del fuoco di viale Dante dove troverà sede l’istituto per geometri Tramello, oggi collocato in via Negri. Un’area, quella attuale, particolarmente affollate di istituti: hanno la sede infatti anche alcune classi del liceo scientifico Respighi, del liceo Colombini e dell’istituto Casali.

Un intervento studiato nei dettagli dai tecnici della provincia e dagli architetti a cui è stato affidato l’intervento, un recupero che va a riqualificare anche la zona di viale Dante, con un campus che avrà un forte legame con ciò che per anni è stato quel luogo, la caserma dei vigili del fuoco. Ecco che, oltre alla palestra già esistente, verranno realizzate aree verdi comuni, un parcheggio per le auto del personale che non interferirà con la scuola e il passaggio degli studenti; la nuova scuola sarà su tre piani; sei aule al piano terreno e due laboratori, 12 aule al primo piano, sala lettura e aurea ristoro, all’ultimo piano due spazi terrazza che potranno anche essere coperti. A a proposito di legame tra presente e passato, insieme nuova architettura troveranno spazio anche due cortine murarie e la storica parete delle esercitazioni dei vigili del fuoco.

EDILIZIA SCOLASTICA: 21 MILIONI DI EURO PER INTERVENTI ANTISISMICI. A SETTEMBRE LA NUOVA PALESTRA DEL RESPIGHI

Ventuno milioni di euro, la quasi totalità fondi Pnrr, per 19 istituti scolastici, 14 appalti attivi e 13 imprese coinvolte. Sono i numeri che l’amministrazione provinciale ha messo in campo per gli interventi di adeguamento e miglioramento antisismico per le scuole del territorio. Interventi doverosi e necessari – ha sottolineato la presidente Monica Patelli – per la sicurezza di chi a scuola ci lavora e ci studia. Miglioramenti per i quali l’ente ha utilizzato per l’80 per cento fondi Pnrr, per la restante parte la provincia.
Lavori complessi che devono essere terminati entro il 30 giugno 2026, perché collegati ai finanziamenti Pnrr, e che vedono 14 appalti aperti. Eccoli nel dettaglio.

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AMMINISTRATIVE: ECCO I RISULTATI. A CASTEL SAN GIOVANNI STRAGLIATI VINCE PER 42 VOTI SU CAPELLI. ZERBA AL BALLOTTAGGIO

Il testa a testa più avvincente, in questa tornata amministrativa, si è consumato a Castel San Giovanni dove Valentina Stragliati l’ha spuntata su Carlo Capelli per 42 voti: la portacolori del centro destra ha conquistato il comune con 2244 voti (37.59%) contro i 2202 (36.88%) di Carlo Capelli di Civiltà Castellana. Da segnalare il cambio di amministrazione a Pontenure, dove Giuseppe Carini ha conquistato il Comune battendo Angela Fagnoni, vicesindaca della giunta uscente.

Davide Zucchi vince ad Alseno con 78.84%; a Besenzone Carlo Filiberti, unico candidato, ha raggiunto il quorum; Roberto Pasquali è stato confermato sindaco a Bobbio con il 40.19%; a Calendasco confermato Filippo Zangrandi con 78.87% dei voti; a Caorso confermata Roberta Battaglia con 53.14%; Castell’Arquato Ivano Rocchetto confermato alla guida del comune con 58.55%; Ester Pugni è la sindaca di Coli con 41.93%; a Farini Marco Paganelli ha ottenuto 36.07%; Andrea Balestrieri è il nuovo sindaco di Gossolengo con 33.71%; confermata Patrizia Calza, al terzo mandato, a Gragnano con 61.93%; Alessandro Chiesa è il sindaco di Ponte dell’Olio con 69.81%; a Morfasso unico candidato Paolo Calestani; Federico Beccia è il sindaco di Ottone con 69.26%; Mauro Lodigiani è il sindaco di Pianello con 54.62%; a Piozzano Carlo Brigati ha conquistato il 44.79%; a Podenzano Riccardo Sparzagni si è confermato con 53.49%; a Rivergaro il nuovo sindaco è Andrea Gatti con 65%; Donatella Alberoni è la nuova sindaca di San Giorgio con 67.17%;  a Sarmato raggiunto il quorum con l’unica candidata Claudia Ferrari; Roberta Valla vince a Travo con 62.22%; Gianluigi Molinari si conferma a Vernasca con 80.65%; a Vigolzone, riconfermato Gianluca Argellati con 60.27%; a Ziano si conferma Manuel Ghilardelli con 68.56%; ballottaggio a Zerba tra Giovanni Razzari e Claudia Borrè che hanno ottenuto entrambi 50%. 

IL SISTEMA PIACENZA E’ IN RIPRESA, MA C’E’ UN GAP DI MANUALITA’ NELLA MANODOPERA

L’economa piacentina mostra evidenti segni di ripresa, nonostante le condizioni geopolitiche degli ultimi due anni non giochini certamente a favore, prima tra tutte il conflitto russo ucraino.
Tuttavia, si diceva, il sistema piacenza va avanti, come riferiscono i dati del primo semestre 2023 presentati sul numero 44 di Piacenza economia lavoro e società, nel rapporto congiunturale elaborato dalla provincia di piacenza e dalla camera di commercio dell’Emilia.

All’interno del rapporto congiunturale, è presente un focus sul fabbisogno professionale delle imprese piacentine, che costituisce un indicatore importante per lo sviluppo del territorio. È una istantanea vivace quella che ne esce, forte dei 30 mila nuovi contratti di lavoro stipulati, ma debole sulla forte difficoltà in cui si trovano le imprese nel trovare le figure professionali che desiderano.

https://fb.watch/q9LxjkxEzG/

LOGISTICA, VIABILITA’ E CONSUMO DI SUOLO. ECCO LE 43 OSSERVAZIONI PRESENTATE AL PTAV DELLA PROVINCIA

Sono 43 le osservazione al PTAV (Piano Territoriale di Area Vasta) depositate entro il termine del 22 gennaio. Per la maggioranza le osservazione provengono da enti, associazioni del territorio, ma anche Comuni, imprese e privati cittadini: molte sono articolate in più richieste/segnalazioni, per un totale di sollecitazioni complessive che si attesta a circa 150. Gli argomenti più caldi sono stati in assoluto la viabilità e la logistica, oltre al limite al consumo di suolo con le connesse scelte perequative fra i diversi territori comunali.

Legambiente Piacenza, tra le associazioni che hanno presentato le osservazioni, rileva “i nuovi interventi elencati e previsti dal PTAV produrrebbero un rilevante e ingiustificato impatto sul territorio a fronte di una situazione viabilistica che, sostanzialmente, già riesce a soddisfare le esigenze del territorio provinciale, se si escludono quelle criticità imputabili
all’esplosione della logistica che potrebbero essere risolte con soluzioni meno costose ed impattanti. Per la mobilità delle persone vale invece il principio del
potenziamento e adeguamento del trasporto pubblico, dell’ammodernamento delle ferrovie comprensoriali e il potenziamento della rete della viabilità ciclabile”. In sostanza Legambiente ritiene che le proposte viabilistiche siano fortemente sovrastimante rispetto alle esigenza effettive della Provincia di Piacenza e che l’impatto ambientale, in termini di consumo di suolo e paesaggio, risulti più elevato rispetto ai vantaggi attesi.

“Si richiede pertanto un forte ridimensionamento delle previsioni di nuove infrastrutture viabilistiche, sia derivante dal precedente strumento di programmazione (PTCP), sia di nuova pianificazione. In particolare si propone una revisione dell’elenco previsto dal PTAV”.

ARPAE, nella relazione depositata, chiede che l’eventuale consumo di suolo sia possibile solo per insediamenti direttamente connessi a stabilimenti produttivi. Inoltre “per contenere il consumo di suolo, si ritiene preferibile
che tutti i Comuni della provincia rispettino il limite massimo del 3% per l’aumento di superficie del territorio urbanizzato”. E ancora “il riconoscimento della criticità della qualità dell’aria dovrà portare ad inserire nella Disciplina del PTAV indirizzi specifici, volti a migliorare o quantomeno a non peggiorare ulteriormente lo stato della qualità dell’aria. In particolare per le attività che rientrano nel settore delle logistica, per cui il traffico indotto è certamente un fattore rilevante per l’inquinamento atmosferico, oltre che acustico”.

Il Comitato della Barabasca, nato dopo l’ampliamento delle logistica nella zona Careco Barabasca a Fiorenzuola, chiede che ” gli ampliamenti dal di fuori del territorio urbanizzato dei PPST esistenti siano consentiti per insediamenti di piccola logistica con superficie territoriale inferiore a 10.000 mq, solo se direttamente connessi a stabilimenti produttivi già esistenti”.

L’elenco completo delle 43 osservazione presentate è consultabile a questo indirizzo https://ptavpiacenza.it/formazione-del-piano/

L’iter prevede ora, in base all’art. 45, comma 9, della stessa legge, un periodo di altri 60 giorni entro cui la Provincia, ancora tramite atto presidenziale, “esamina le osservazioni presentate e gli esiti delle eventuali ulteriori attività di consultazione attuate” e “predispone la proposta di decisione delle osservazioni e la sottopone all’organo consiliare insieme alla conseguente proposta di piano da adottare”.
Con l’adozione del Piano da parte del Consiglio Provinciale inizierà la terza ed ultima fase del percorso di approvazione, regolata dall’art. 46 della legge.

 

 

 

 

AMMINISTRATIVE COMUNALI: URNE CHIUSE. SPOGLIO AL VIA. AFFLUENZA IN CALO. A ROTTOFRENO AVANTI GALVANI, A CORTEMAGGIORE MERLI E PIAZZA A GROPPARELLO

Urne chiuse alle 15. Nella provincia di Piacenza sono 8 i comuni chiamati al voto amministrativo. Si è votato a Fiorenzuola, Rottofreno, Gazzola, Agazzano, Cadeo, Cortemaggiore, Borgonovo, e Gropparello con 22 candidati complessivi.

La Prefettura ha diramato i dati relativi all’affluenza: si registra un calo rispetto alla precedente tornata elettorale, quando si votò nella sola giornata di domenica. Questi i dati definitivi: Agazzano 64.46%, Borgonovo 62.95%, Cadeo 62.95%, Cortemaggiore 66.56%, Fiorenzuola 60.35%, Gazzola 65.93%, Gropparello 56.53%, Rottofreno 58.54%.

 

ROLLERI: “ENTRO L’ANNO IL PROGETTO PER SAN DAMIANO”

Con la lettera firmata dal sottosegretario alla difesa Gioacchino Alfano il progetto di un utilizzo anche civile dell’aeroporto di San Damiano, pare, farsi più concreto. Soprattutto nelle speranze del presidente della provincia Francesco Rolleri e dei consiglieri regionali Katia Tarasconi, Matteo Rancan e Tommaso Foti che, in modo trasversale oltre i partiti, si stanno impegnando per portare a casa la difficile partita san Damiano. Un’apertura da parte del ministero che porterà, nel giro di pochi giorni, a chiedere un incontro proprio con il sottosegretario, e successivamente il via ad un tavolo tecnico istituzionale con le categorie economiche. Se tutto procederà senza intoppi, entro la fine dell’anno, dovrebbe essere redatto il progetto da presentare al ministero e alla regione, progetto che dovrà essere approvato per essere poi sostenuto economicamente.

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LEGAMBIENTE: “SULL’INCENERITORE LA POLITICA E’ ASSENTE”

La campagna di sensibilizzazione di Legambiente contro l’inceneritore parte da un sit in davanti alla Provincia proprio mentre all’interno era in corso la conferenza dei servizi. Gli ambientalisti chiedono che l’impianto di Borgoforte vada a dismissione entro il 2020, come prevede la legge regionale, e che non vengano conferiti rifiuti da fuori provincia come invece ha chiesto Iren.
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CARBONEXT: COMITATI PRONTI AL RICORSO AL TAR

Mentre dentro si decide sul futuro della Val d’Arda, fuori si protesta. Una scena già vista che accade anche sul finire dell’anno. Un anno che ha visto riunirsi sei conferenze dei servizi e quattro sit in di protesta all’esterno del palazzo da parte dei comitati che si sono opposti al progetto del Carbonext presentato dalla Buzzi Unicem di Vernasca. Un progetto peggiorativo, secondo Legambiente e i comitati dei cittadini, che non comporterebbe benefici se non alle tasche del cementificio, richiesta legittima questa, ma la politica, secondo loro è un’altra cosa, in primo piano dovrebbe esserci la salute della collettività. Il procedimento di valutazione di impatto ambientale potrebbe chiudersi, senza, è la posizione dei comitati, aver risposto alle domande emerse nell’istruttoria pubblica del 9 novembre scorso. Se così fosse sarebbe immediato il ricorso al Tar. 

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LICEO CASSINARI RESTA IN VIA SCALBRINI, ACCORDO TRA PROVINCIA E CURIA

Il futuro del Liceo Artistico Cassinari da oggi è più chiaro. Resterà nella sede di via Scalabrini che lo ospita tutt’ora grazie ad un contratto di usufrutto tra Provincia, Comune e Curia. L’ipotesi iniziale era il trasferimento nella ex caserma di viale Dante; un trasferimento resosi necessario sia per le problematiche di manutenzione che presenta l’edificio che ospita la scuola, sia perchè la ex caserma  si era liberata a seguito del trasloco del Comando dei Vigili del Fuoco in strada Bobbiese. Per questa operazione la Provincia aveva messo a bilancio 6.300.000 euro necessari per la riqualificazione della struttura. Ma si è aperta una nuova possibilità grazie alla disponibilità della Curia: la Provincia per 2.400.000 euro acquisterà l’edificio in usufrutto per 27 anni. La proprietà, ovvero la Diocesi, si occuperà dei lavori sulla struttura. Il contratto sarà preceduto da un preliminare di acquisto entro l’ano e dal contratto vero e proprio entro i primi mesi del 2016. “Occorrerà adeguare la struttura alle normative antisismiche e dei vigili del fuoco – ha spiegato la consigliera Paola Galvani – rendere le aule comode ed agibili alle esigenze degli studenti. Attualmente i laboratori si trovano nel seminterrato, verranno portati a norma in un ambiente decisamente più salubre. I lavori verranno eseguiti senza interrompere il normale corso delle lezioni”. Un cambio di decisione dettato da diversi fattori, certamente anche per un fattore economico, ma non è la ragione prioritaria, ha tenuto a ribadire la consigliera Galvani. “Certo il risparmio c’è stato – ha ammesso – ma non è la ragione principale; la nostra decisione è stata dettata soprattutto dalla possibilità di offrire agli studenti un luogo sicuro, idoneo e a norma”. Anche la politica, sopratutto il centrodestra ha spinto perchè il liceo restasse nella sua collocazione originaria, così come gli studenti e le loro famiglie. “Il liceo si identifica in quella zona del centro storico – ha confermato il preside Giovanni Tiberi – a due passi dalla stazione e davanti al Politecnico. Ora da risolvere resta il problema di una palestra più adeguata all’attività sportiva degli studenti”. E la ex caserma di viale Dante che fine farà? “Insieme al comune – ha riferito il Presidente Rolleri – è in atto un tavolo di concerto per l’utilizzo dello spazio già entro fine gennaio 2016”. L’intervento più urgente è la bonifica dell’amianto sui tetti per un importo di 180.000 euro.

Cassinari usufrutto