Anche il Comitato Ambiente Rurale chiede di entrare a far parte della prossima Conferenza dei Servizi sul Carbonext. Freschi di costituzione, i 50 membri del neonato comitato provengono dal mondo agricolo e si sono costituiti proprio per essere partecipi di un dibattito che finora, a loro dire, non li avrebbe coinvolti a dovere. Si tratta di un gruppo traversale di agricoltori della val d’Arda, gran parte di loro non è neppure iscritta ad associazioni di categoria; l’obiettivo è proprio quello di avere voce in capitolo in una questione che in realtà coinvolge anche il mondo agricolo, in particolare per quanto riguarda l’analisi dei terreni. In più da ieri sul sito della Provincia di Piacenza sono state pubblicate le controdeduzioni della Buzzi Unicem in risposta agli studi e alle osservazioni condotti da Legambiente e dai comitati ambientalisti. La giunta di Lugagnano ha deliberato, su proposta del sindaco Jonathan Papamarenghi, la richiesta di partecipazione allargata alla prossima Conferenza dei Servizi per i portatori di interesse, come recita l’art. 15 della VIA. Per portati di interesse si intendono associazioni, categorie e comitati fino ad oggi escluse dalla Conferenza dei Servizi. L’invito del primo cittadino è che anche i comuni di Castell’Arquato e Morfasso facciano la stessa cosa. La prossima Conferenza non è ancora stata fissata, ma presumibilmente doverebbe svolgersi entro la fine di luglio.
DAL MINISTERO 4 MILIONI DI EURO PER LE SCUOLE PIACENTINE
Sono sette i comuni che beneficeranno dei Decreto Interministeriale Mutui che mette a disposizione contributi a fondo dei perduto per le amministrazioni. Bettola, Ponte dell’Olio, Vernasca Castelvetro e Lugagnano, Gragnano e Piacenza sono i comuni che si divideranno i 4 milioni di euro messi a disposizione dal Decreto. ‘Ringrazio – ha detto il consigliere Paola Galvani – tutti i consiglieri regionali per essere riusciti a ottenere questo risultato, di solito a Piacenza spettava il 7 per cento degli stanziamenti regionali, invece siamo riusciti ad ottenere oltre 4 milioni di euro contro i 2 milioni e mezzo preventivati. E non è escluso che arrivino altre risorse. Questi finanziamenti riguardano il 2015, mentre il decreto mutui ha una durata triennale. Quindi ci aspettiamo che per i prossimi anni arrivino altre risorse di importo analogo. Noi rinunciamo al nostro 40 per cento, e la Provincia ha deciso di provvedere alla riqualificazione degli istituti superiori (competenza dell’ente) con risorse proprie. L’invito quindi va ai Comuni: preparate progetti di riqualificazione per le vostre scuole, è siate pronti ad utilizzarle nel momento giusto’. In particolare il comune di Piacenza potrà portare a termine i lavori all’asilo Vaiarini (550mila euro) e dare così una risposta ai genitori dei piccoli studenti della materna e del nido che si erano anche costituti in comitato per ottenere risposte dall’amministrazione.
NO AL CARBONEXT, LA PROTESTA ARRIVA IN PROVINCIA. CONSEGNATE 6MILA FIRME
Non sono affatto tranquilli cittadini, comitati, associazioni ambientalisti sulla qualità dell’aria in val d’arda. A preoccuparli è il progetto del cementificio Buzzi Unicem che ha chiesto di bruciare il combustibile speciale Css. Dopo la marcia del mille a Lugagnano, è stata la volta di un sit-in di protesta sotto la sede della Provincia mentre all’interno era in corso la Conferenza dei Servizi sta proprio qui il nodo: tra i punti all’ordine del giorno è stato richiesto da parte dei comuni di Castell’Arquato e Morfasso di essere ammessi alla Conferenza dei Servizi, così come è avvenuto per Lugagnano. Una partecipazione a pieno titolo, insomma, al pari del comune di Vernasca, ad oggi l’unica amministrazione a poter esprimere un parere in Conferenza.
Il progetto del Carbonext, secondo comitati e associazioni, sarebbe peggiorativo dal punto di vista ambientale e sanitario, andrebbe ad aumentare il traffico pesante dei camion e rischierebbe di trasformare il cementificio in un inceneritore. Considerazioni supportate da studi e approfondimenti redatti e consegnati nei tempi stabiliti all’amministrazione provinciale che ha valutato nel corso dell’assemblea. Una situazione che preoccupa fortemente anche i genitori dei bambini che frequentano la scuola di Vernasca, che non escludono la possibilità di trasferire i figli anche fuori provincia.
Legambiente, comitati e cittadini stanno col fiato sul collo delle istituzioni, dalle quali si aspettano risposte che, a loro dire, non arrivano, come ad esempio la Valutazione di Impatto sulla Salute. Il sit-in è stata l’occasione ufficiale per consegnare nella mani della vice presidente della provincia Patrizia Calza le oltre 5600 firme raccolte con la richiesta di non autorizzare la richiesta della Buzzi Unicem ad utilizzare il Carbonext.
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BUS: I SINDACI CONTRO IL PATTO “SIAMO SOTTO MINACCIA”
“E’ evidente che siamo sotto minaccia” così il sindaco di Cadeo Marco Bricconi risponde all’ipotesi di tagli del servizio di trasporto pubblico locale nel caso il suo comune, insieme a Lugagnano, Cortemaggiore e Coarso, non aderisca al Patto della mobilità. Tagli che sarebbero dietro l’angolo già a partire dal 1° luglio nel caso non arrivi il dietro front dei sindaci entro il 15 giugno. “Ma i tagli sono già in programma indipendentemente dalla volontà o meno di aderire al patto della mobilità – fa eco il sindaco di Lugagnano Jonathan Papamarenghi – da oggi incomincia il tour della Provincia nelle valli per illustrare il piano dei nuovi tagli, anche in quei comuni che hanno aderito da subito al Patto. Quello che chiediamo – spiega il sindaco – è di sederci intorno ad un tavolo per arrivare ad una riorganizzazione del servizio. E’ un discorso di buona gestione”. “Continuo a pensare che questa situazione sia assurda – continua il sindaco Bricconi – dovrebbe essere un piano sovracomunale ad occuparsi del Tpl, a partire dalle Province e Regioni. Questa minaccia che pende sui cittadini è inqualificabile. Porterò l’argomento all’ordine del giorno del consiglio comunale di stasera e valuteremo insieme cosa fare. Nonostante la disponibilità dei colleghi che hanno accolto da subito il Patto, temo che coi saranno ugualmente nuovi tagli sui comuni”. Il comune di Cadeo dovrebbe stanziare 18.170 euro; Lugagnano 12.408; Caorso 14.630; Cortemaggiore 6.836 euro.
EFFETTO JOB ACT A PIACENZA: PIU’ CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO, MA PIU’ ISCRITTI AI CENTRI PER L’IMPIEGO
I primi effetti del job act si misurano anche a Piacenza, li ha rilevati l’Osservatorio del mercato del lavoro della Provincia. In particolare la Legge di Stabilità ha introdotto nuovi incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato realizzate dal 1° gennaio 2015 e il Jobs Act ha introdotto il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. Nel periodo dal 1° gennaio al 18 maggio 2015, emergono dati positivi sul fronte del mercato del lavoro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: +547 movimenti, +3% su base tendenziale. Anche per i rapporti di lavoro in somministrazione si sono registrate variazioni positive delle assunzioni (+18%), mentre le altre tipologie contrattuali evidenziano una diminuzione tendenziale: -8% per i contratti a tempo determinato, -21% per quelli di apprendistato. L’attivazione di tirocini registra una fortissima crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+80%), grazie probabilmente all’effetto del programma “Garanzia Giovani”. Nonostante questi dati però il numero di persone che si è presentato ai Centri per l’Impiego non è diminuito: nel periodo gennaio-marzo 2015 le persone che si sono state 2.304, in leggero aumento rispetto ai livelli rilevati nel primo trimestre dei due anni precedenti. In termini tendenziali si rileva una leggere diminuzione del numero
di donne iscritte (-8 unità, -1%), a fronte di un aumento della componente maschile (+60 unità, +5%). La componente giovanile accresce il suo peso sul totale rispetto gli anni precedenti, salendo al 37%. I giovani sotto i 30 anni continuano a rappresentare la fascia di età più numerosa, seguita da quella 30-39 anni, che costituisce il 24% del totale.
L’incremento tendenziale delle assunzioni registrato nel primo trimestre del 2015 ha interessato prevalentemente lavoratori di genere maschile (+8%), mentre per le femmine si registra un leggero calo delle assunzioni (-2%). Tra il 7 marzo e il 18 maggio la crescita dei contratti a tempo indeterminato è stata del 62% in termine tendenziali. Si sono registrate poco più di mille assunzioni a tempo indeterminato in più rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente (+29%). L’andamento mensile degli avviamenti a tempo indeterminato mostrano la forte e progressiva crescita delle assunzioni, con la seguente dinamica tendenziale: +22% in febbraio, +39% in marzo, +47% in aprile, +84% in maggio. Tra i contratti a tempo indeterminato si rileva una prevalenza di uomini nella fascia d’età fino a 29 anni.
FRANE E DISSESTO , BONACCINI: “LA VERA SFIDA E’ LA PREVENZIONE”
Oltre 5 milioni 500 mila euro a disposizione per il dissesto idrogeologico destinati al territorio piacentino messi a disposizione dalla Regione. 480 mila euro già a disposizione dalla regione hanno permesso di realizzare i primi lavoro urgenti sulle problematiche generate dalla neve e sulle criticità segnalate dagli enti locali di cui 420 mila a disposizione dei comuni di Coli, Ferriere, Travo e Vernasca per il ripristino della viabilità. Un gruzzolo ingente che la regione ha stanziato la difesa del suolo e del territorio costituiscono una priorità del mandato.
A queste si aggiungono risorse per 500 mila euro che riguarderanno 19 interventi su 13 comuni. Un ulteriore concorso finanziario dal bilancio regionale di 1milione 300 mila euro coprirà interventi che segnaleranno comuni e province. Risorse che complessivamente serviranno non solo a coprire le emergenza ma anche per attuare un piano decennale di prevenzione con interventi strutturali. “La vera sfida – ha detto il presidente Bonaccini – è un piano di programmazione decennale che miri alla prevenzione del dissesto come priorità. Questo creerà lavoro e occupazione come è accaduto con gli interventi presentati”.
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STRADE E SCUOLE: LA PROVINCIA RICOMINCIA AD INVESTIRE
La Provincia ha ricominciato ad investire su strade ed edilizia scolastica, settori che sono rimasti di sua competenza dopo il riordino. Investimenti per 4 milioni di euro suddivisi tra interventi sul manto stradale (1 milione di euro) e edilizia scolastica e strade (3 milioni di euro). “investimenti resi possibili – ha detto il Presidente Francesco Rolleri – grazie alla rigorosa gestione finanziaria della Provincia di Piacenza, che è stata mantenuta nel tempo dalle varie amministrazioni, sia alle scelte che questa amministrazione ha fatto quando si è insediata. Gli interventi che abbiamo avviato – ha concluso – ci consentiranno di risparmiare a regime 4 milioni di euro, di cui 2 già nel 2015”. Nel dettaglio, 3 milioni sono stati destinati alla chiusura delle buche delle strade e alla sistemazione degli asfalti di quelle arterie provinciali di collegamento da e per Milano in vista di Expo. Un primo milione è già stato stanziato e gli interventi potranno essere completati entro maggio. Altri due milioni, se i tagli ai bilanci della Provincia saranno quelli ad oggi previsti e non subiranno incrementi, saranno reperiti nell’ambito del bilancio di previsione. Ricordiamo che nel 2015 la Provincia dovrà versare allo Stato 120 milioni di euro, oltre il 40% del totale delle entrate. Fondi sostanzioso dovrebbero arrivare anche dalla Regione che, attraverso l’assessore Donini, avrebbe promesso di mettere a bilancio una somma tra i 700/800 mila euro per le strade di interesse regionale che sono diventate provinciali nel 2001. “Tra queste c’è la necessità della messa in sicurezza di alcuni ponti tra cui quello di Farini” ha specificato la vice presidente Patrizia Calza.
Per quanto riguarda l’edilizia scolastica il consigliere Paola Galvani ha sottolineato quanto sia stato prezioso il contributo dei dirigenti scolastici. “I nostri edifici – ha sottolineato – sono stati costruiti tra gli anni 70/80, negli anni s’è stata una scarsa manutenzione e sono molto carenti dal punto energetico. Nei mesi scorsi abbiamo affrontato un grave problema strutturale al Raineri Marcora per cui sono stati necessari 117 mila euro. Un altro intervento importante è quello sul Nicolini per 569 mila euro”. Altri interventi imminenti sono destinati al Colombini, Marconi, al polo di Fiorenzuola.
CARBONEXT: 4122 FIRME PER CHIEDERE LA VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SALUTE
In cinque giorni sono state raccolte 4.122 firme. Cittadini che chiedono, attraverso una petizione, la valutazione di Impatto sulla Salute relativa la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e modifica dell’AIA inerenti al progetto per l’utilizzo di “CarboNeXT ®” nell’impianto di cottura del cementificio di Vernasca. I cittadini, insieme agli amministratori locali, chiedono uno studio approfondito che dia un quadro completo sul tema, facendo chiarezza partendo dai dati negativi diffusi e che fornisca elementi utili che oggi non esistono. La richiesta molto precisa che ha riunito trasversalmente tante persone invita il Presidente della Provincia Rolleri, che è l’Autorità Amministrativa chiamata a rilasciare o meno l’autorizzazione finale per l’avvio dell’impianto, subordinare la conclusione della V.I.A. ad una procedura di VIS per approfondire, confrontando gli enti istituzionali alle altre voci autorevoli che sollevano importanti censure sul progetto additandone le pericolosità, tutti gli aspetti sanitari dell’impianto all’oggi ed in caso di ricorso alle CSS. Troppi sono i timori in merito, suffragati da dati autorevoli, per poter soprassedere sulla necessità di studi più approfonditi.
Ecco il testo della petizione:
I Sottoscritti Abitanti dei comuni dell’Alta val d’Arda
Richiamando la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale avviata dalla Provincia di Piacenza in merito al progetto per l’utilizzo di CarboNeXT® nell’impianto Buzzi Unicem di Vernasca; Alla luce delle preoccupanti informazioni elaborate anche da autorevoli fonti in merito all’impatto sulla salute a breve e lungo termine dell’utilizzo di CSS in impianti di cottura del cemento; Vista la crescente tensione ed i timori generati sul territorio che non vengono in alcun modo attenuati dalle informazioni ad oggi disponibili nonché vista la mancanza di dati univoci ed incontrovertibili; Considerato che lo strumento della Valutazione di Impatto sulla Salute (VIS) ha per sua natura lo scopo di accertare i potenziali impatti del progetto sulla salute della Val d’Arda;Considerato che pur non essendo obbligatorio per progetti quale quello di cui in oggetto, l’utilizzo dello strumento della VIS è ampiamente caldeggiato soprattutto in quei processi ad importante impatto ambientale; Ritenuto indispensabile avere un monitoraggio affidabile e completo che sia basato su prove scientifiche, mentre ad oggi non esiste una sperimentazione ritenuta esaustiva e strettamente legata alla fattispecie, anche territriale, dell’impianto di Vernasca; Considerate le motivazioni più dettagliatamente specificate dai comuni di Lugagnano Val d’Arda, Castell’Arquato e Morfasso che hanno ufficializzato la richiesta con PEC del 13 febbraio 2013; Richiamata la richiesta di avvio della VIS avanzata dal Sindaco di Lugagnano Val d’Arda in sede di Conferenza dei Servizi del 12 febbraio 2015
CHIEDONO
Al Presidente della Provincia di Piacenza Francesco Rolleri di dare positivo seguito alla richiesta ufficiale avanzata dal Sindaco di Lugagnano Val d’Arda unitamente ai Sindaci di Castell’Arquato e Morfasso ed avallata da alcune altre Pubbliche Amministrazioni affinché sia avviato immantinente e contestualmente alle Conferenze dei Servizi il processo di Valutazione di Impatto sulla Salute (V.I.S.) come supporto ai percorsi di pianificazione e di decisione; Che a tale Valutazione possano partecipare i portatori di interesse territoriali indicando anche loro tecnici di fiducia; Che ogni decisione in merito all’utilizzo di CSS nell’impianto di cui in oggetto sia subordinata e coerente agli esiti della Valutazione di Impatto sulla Salute più volte citata.
CENTRO PER L’IMPIEGO, SALVI I SERVIZI
Il Centro per l’Impiego continuerà a garantire i servizi alla cittadinanza. Lo conferma il Presidente della Provincia Rolleri. La Regione sta predisponendo l’assegnazione alla Provincia di Piacenza dei fondi per la prosecuzione dei servizi. Sarà così possibile per l’Amministrazione prorogare i contratti di servizio attualmente in scadenza utilizzando le possibilità previste dal Dl 192/2014 (cd decreto mille proroghe). “La disponibilità ottenuta dalla Regione – commenta Rolleri – è fondamentale, perché ci consente di continuare a garantire l’erogazione di un servizio fondamentale per la collettività. L’auspicio è ora che nel frattempo venga definita la riforma del servizi per l’impiego, in modo da fornire riferimenti certi sia agli utenti che agli stessi operatori superando l’attuale fase di transizione”.
VALLISA: “SONO ANDATO ALL’INFERNO E SONO TORNATO” IL RACCONTO DELLA LIBERAZIONE A TUTTO TONDO
“Andare all’inferno e poi tornare ti fa scoprire aspetti nuovi della vita a cui prima non badavi”. Sono le parole di Marco Vallisa, ostaggio per quattro mesi in mano a rapitori senza scrupoli in Libia dove stava lavorando. Oggi, a due mesi dalla sua liberazione, Vallisa sta meglio, torna a parlare della sua esperienza con parole che fanno riflettere e mettono in discussione, ancor più in queste settimane tra la strage di Parigi e il rilascio di Greta e Vanessa, le due cooperanti italiane rapite in Siria. Eviterebbe banali strumentalizzazioni e andrebbe alla radice del problema, business e interessi economici.
Che fine ha fatto il tesoretto da 7 milioni di euro che aveva lasciato l’ex Presidente della Provincia Trespidi? E’ servito a non cadere sotto i colpi della Legge di Stabilità, ha dato, cioè, una boccata d’ossigeno agli amministratori della nuova Provincia che dovranno dare allo Stato 15 milioni di euro. E i cittadini chi li sente, le buche nelle strade, le scuole da sistemare? La riforma delle province fa acqua da tutte le parti e agli amministratori non resta che raschiare il fondo del barile.
Una frase che ha nettamente spiazzato il Vaticano. L’ultima dichiarazione di Papa Francesco che suona come un’esortazione rivolta ai cristiani che “non si riproducano come conigli” ha fatto il giro del mondo. Dietro alla semplicità di queste parole, sta il concetto di maternità e paternità responsabile. Abbiamo chiesto un commento a Don Giancarlo Conte, storico parroco della parrocchia di San Giuseppe Operaio
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