PROVINCIALI, BERTUZZI NON AMMESSO. Fd’I:”FIGURA BARBINA”

Sembra che la distanza sia destinata a diventare siderale. A rendere ancora più tesi i gia difficili rapporti nel centrodestra ci si è messa anche l’esclusione della candidatura di Luigi Bertuzzi dalla corsa per le elezioni della nuova Provincia. Lo ha stabilito l’ufficio elettorale della Provincia per vizi di forma. In campo resta quindi solo il candidato di centrosinistra Francesco Rolleri. Fratelli d’Italia e Lega Nord che non hanno sostenuto la candidatura di Bertuzzi né tantomeno il percorso che Forza Italia, NCD e Udc hanno intrapreso per arrivare a scegliere il candidato, non hanno lesinato critiche. Di seguito la nota integrale di Fratelli d’Italia.

” A coprirsi di ridicolo c’è sempre tempo, ma vi è chi vuole primeggiare anche in questo. L’esclusione per vizi formali della candidatura a presidente della Provincia di Luigi Bertuzzi, sostenuta da Forza Italia e NCD, è la conferma che al peggio non c’e’ limite. Eppure sarebbe stato così semplice rendersi conto che nel centro-destra non si riusciva ad esprimere una candidatura unitaria per evitare di andare incontro ad una figura barbina “, lo sostiene in una nota il coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.

” Non avremmo votato Bertuzzi e lo abbiamo subito detto chiaramente. Certo e’ che dopo avere presentato la sua candidatura come frutto di una grande operazione politica – continua la nota – non rimane che rilevare come si sia mostrata molto piccola, per non dire nulla, la capacita’ di renderla effettiva da parte dei suoi sostenitori.”

” Una sola domanda sorge spontanea: fino a quando il dilettantismo di pochi continuerà ad arrecare danno all’immagine – e non solo – del centrodestra piacentino? ” conclude polemicamente la nota di Fd’I-AN.

PRP

 

MALOBERTI LEGA:” MAI ALLEATI CON CHI SOSTIENE IL GOVERNO”

“Come si fa a parlare di alternativa alla sinistra, quando ci si va a braccetto?” E’ la domanda che la Lega Nord si sta ponendo in queste ore, in vista del voto per la nuova provincia, dopo la frattura interna alla coalizione di centrodestra  che ha portato alla creazione di due liste differenti una sostenuta da FI, Udc e NCD e l’altra Lega e Fd’I. Il consigliere provinciale Giampaolo Maloberti è chiaro: “non ci possiamo alleare con Udc e NDC che a Roma sostengono Renzi e tutto ciò che il Governo propone e, quando tornano sul territorio, dicono di esserne un’alternativa”. Il voto provinciale ha scatenato non poche tensioni tra le forze politiche di centrodestra impegnate, per settimane, a trovare una quadra che non si è mai raggiunta. Perchè? “Perchè le differenze sono troppe – ha detto Maloberti – e perchè vogliamo rimanere fuori da questa riforma che ci disgusta. Abbiamo fatto una lista insieme a Fratelli d’Italia perchè, come noi, ritiene corretto eleggere consiglieri che vigilino su quello che accadrà nel nuovo ente”. Un ragionamento che pone la Lega fuori dalla coalizione di centrodestra? Maloberti risponde con una domanda:”come possiamo rientrare in una coalizione che dice di essere di centrodestra e che sostiene il Governo?”

CONS. PROV.LE

PROVINCIALI, FRATELLI D’ITALIA:”BERTUZZI, CANDIDATURA NON UNITARIA”

Il centro destra non riesce a trovare la quadra . O meglio pensava di averla trovata con la candidatura del sindaco di Bobbio Roberto Pasquali alle provinciali del 12 ottobre, che però si è sfilato per il mancato sostegno unitario da parte dell’intera coalizione, in particolare dalla Lega il partito da cui proviene. Il centrosinistra invece, dopo una direzione infuocata terminata a notte fonda, ha scelto Francesco Rolleri. Ecco la posizione di Fratelli d’Italia che in una nota sottolinea come ci sia stata la volontà di trovare un candidato unico, ma che alla fine l’obiettivo non è stato raggiunto. Il nome di Luigi Bertuzzi, sindaco di Coli, non convince anzi “destinata a produrre più danni che vantaggi”.

Di seguito la nota:

In queste lunghe e tribolate settimane ci siamo impegnati oltre ogni ragionevole limite per tenere unito il centro-destra piacentino: da noi non è mai stato posto veto alcuno – né sui partiti, né sulle persone – convinti che la Provincia di Piacenza potesse essere contendibile solo a tale condizione”. Lo sostiene, in una nota, la segretaria provinciale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, che aggiunge: “ Abbiamo ritenuto che la candidatura del presidente Trespidi fosse la migliore per raggiungere l’obiettivo della vittoria, ma abbiamo dovuto prendere atto della sua rinuncia, arrivata per altro a tempo abbondantemente scaduto. Dopo di che – prosegue il comunicato – abbiamo dovuto constatare che anche la candidatura di Roberto Pasquali non raccoglieva l’unanimità dei consensi delle forze politiche.” “ Essendo evidente, quindi, che non era possibile la presentazione di una candidato unitario del centro-destra alla Presidenza della provincia – sottolinea la segreteria di Fd’I-AN – abbiamo ritenuto che fosse elettoralmente inutile e politicamente devastante andare alla ricerca di nuove candidature. Certo è che non può non stupire il fatto che Forza Italia abbia abbandonato alleati tradizionali per unirsi, in campo locale, a coloro che, a livello nazionale, definisce traditori”. “ A prescindere da ciò – conclude la nota – non siamo interessati a convergere o a sostenere la candidatura di Luigi Bertuzzi, nata in un contesto non unitario del centro-destra e che, anzi, per le motivazioni a sostegno che sono state formulate è destinata a produrre più danni che vantaggi.”

PRP

PROVINCIALI, CALZA:”POCA TRASPARENZA SUL METODO”

“Provo una leggera preferenza per chi dice la verità purtroppo devo registrare una leggera prevalenza di chi dice il falso”. E’ la frase che Patrizia Calza ha postato sul suo profilo Facebook al termine della infuocata direzione del PD. In ballo c’era il nome del candidato alla provinciali del 12 ottobre. Da settimane Patrizia Calza aveva dato la disponibilità per una eventuale candidatura, che doveva incontrare il parere favorevole del partito – ci aveva detto lei stessa. Evidentemente non è stato così, perchè alla fine l’ha spuntata Francesco Rolleri sindaco di Vigolzone. Pare però che non sia avvenuta una votazione formale. Nella frase che Calza ha pubblicato sul social network è racchiuso tutto il risentimento e la rabbia per come è stata gestita la situazione. A partire proprio dal capitolo preferenze. “Non si tratta di un problema politico – ci ha detto – anzi Rolleri è una persone stimata e apprezzabile. E’ il metodo utilizzato che è stato poco trasparente. Si sono verificati episodi gestiti non in modo corretto”. Poche parole e poca voglia di commentare che fanno capire che l’amaro in bocca esiste, e anche molto.

CALZA

 

PROVINCIALI, C’E’ FERMENTO PER LE CANDIDATURE

Anche se il termine ultimo per  le candidature per l’elezione di secondo grado del nuovo consiglio provinciale è fissato per il 22 settembre, centrodestra e centrosinistra sono impegnati in riunioni e tavoli di confronto per arrivare ad una scelta condivisa. Lunedì è stata convocata la direzione del Partito Democratico, nella quale verranno espressa in modo preciso le intenzioni sui nomi che sono circolati nell’ultimo periodo. Francesco Rolleri sindaco di Vigolzone, Giuseppe Sidoli primo cittadini di Vernasca e Patrizia Calza sindaco di Gragnano. “Ho dato la mia disponibilità – conferma Calza – si tratterebbe di tornare in un ente che conosco bene, dove ho lavorato per 5 anni al quale sono molto legata e di cui conosco bene le dinamiche. Il Pd deve trovare la giusta convergenza su una persona che sappia dialogare e che non sia vista con ostilità dalle parte politica avversa – spiega. Una figura insomma che goda di consenso bipartisan.

Il centrodestra ha rinnovato al presidente uscente Massimo Trespidi la richiesta a candidarsi alla luce dell’esperienza maturata in questi anni. La riserva verrà sciolta a giorni vincolata, per ammissione dello stesso Trespidi, a motivazione di carattere familiare che in questo momento hanno la netta priorità. “Ciò a cui punta il centrodestra – ha riferito Jonathan Papamarenghi responsabile provinciale di Forza Italia – è avere una figura di riferimento importante per l’intero territorio. Ci sembrava corretto e doveroso chiedere al Presidente Trespidi di ricandidarsi. Se non accetterà abbiamo un paio di proposte altrettanto autorevoli, sindaci di altrettanti comuni che in questi anni hanno lavorato con impegno e dedizione”.

Il voto provinciale è fossato per il 12 ottobre, potranno votare i sindaci e i consiglieri comunali, mentre presidente ed ex consiglieri provinciali potranno essere eletti ma non avranno il diritto di voto.

 

prov. sede