IL PUG ARRIVA IN CONSIGLIO: PAROLA D’ORDINE RIGENERAZIONE URBANA, NO CONSUMO DI SUOLO

Su richiesta di nove consiglieri della minoranza il Piano Urbanistico Generale è approdato anche in consiglio comunale. “Una richiesta – ha motivato la consigliera Patrizia Barbieri – per approfondire insieme ai progettisti del piano alcune questioni che ci stanno particolarmente a cuore come quella ambientale”. E’ toccato all’assessore all’Urbanistica Adriana Fantini tracciare ancora una volta le linee generali del PUG accogliendo le quattro sfide “ambiente, attrattività, lavoro e sicurezza. Qui è entrata in gioco la visione della città; abbiamo chiesto di tradurre tecnicamente nel Piano la prospettiva nuova che la comunità di Piacenza chiede a gran voce”.

Poi è stato l’architetto Fabio Ceci ha illustrare ai consiglieri li linee principali del piano “che parte dalla legge regionale del 2017 e che vuole  costruire strategie per recuperare l’esistenza attraverso l’edilizia sociale, soddisfare bisogni di nuovi luoghi di lavoro, per accogliere nuove imprese. Un piano che guarda al medio lungo periodo dove non vengono indicate le eventuali aree di espansione urbana consentite dalla legge regionale (la quota del 3% del territorio già urbanizzato), ma si definiscono quali caratteristiche dovranno avere eventuali nuovi sviluppi insediativi, come ad esempio la necessità che nuovi edifici siano contigui al tessuto già urbanizzato e non isolati. Occorre inoltre accompagnare – ha chiarito Ceci – un miglioramento qualitativo del tessuto logistico esistente, in termini ambientali e di servizi”.

Lungo l’elenco dei consiglieri di maggioranza che hanno preso la parola “nonostante la richiesta della convocazione del consiglio venisse da noi – ha fatto notare il consigliere Massimo Trespidi – siete dei parassiti – ha detto rivolgendosi ai colleghi – se non fosse stato per noi, dopo l’adozione in giunta de 4 marzo, in consiglio sarebbe arrivato ad ottobre 2025. Dovreste ringraziarci non prenotarvi per parlare. Per immaginare la Piacenza dei prossimi 25 anni dobbiamo porci il tema del recupero delle aree militari come strategia, perché costituiscono luogo di disponibilità urbanistica. Un altro tema è la valorizzazione e il sostegno del commercio in centro, affrontato al di fuori dei soliti paradigmi; ma la riflessione va fatta su una questione che mi pare non più eludibile, ovvero qualità della vita a Piacenza. Abbiamo il tasso di mortalità tra i più alti per tumori; risulta fondamentale avere un’aria più sana. Per questo occorre aumentare spazi verdi e parchi pubblici. L’altra questione è quella della politica della piste ciclabili e l’urbanizzazione del centro storico, non portandovi le auto ma rendendolo abitabile”.

La consigliera Claudia Gnocchi del Gruppo Misto ha parlato del PUG “come un documento di partenza e non di arrivo a cui si è giunti attraverso un lavoro di sintesi non sempre facile in maggioranza, con la consapevolezza che la città ha troppo sofferto in tema di inquinamento”. Anche Gnocchi ha puntata sui punti chiave che guideranno il Piano, ovvero la rigenerazione del suolo e il consumo zero di suolo. “Siamo soddisfatti nel vedere che gli ex orti di via Campesio, il terreno ex Camuzzi di via Morigi, aree per cui anche la popolazione si è mobilitata, non saranno toccate”.

Il consigliere Stefano Cugini ha sottolineato invece come sul sito Investinpiacenza compaia il “bollone”, l’area di 1.800.000 metri quadrati a Roncaglia, per insediamenti produttivi, esortando gli uffici a toglierlo dalla home page. “Siamo andati a Cannes solo ed esclusivamente per alcune aree, Bastione Borghetto, hotel San Marco, ex ospedale militare, cascina San Savino,, ed è stato molto utile perché ho notato, per la prima volta dopo tre anni, che alcuni investitori ci sono venuti a cercare e non il contrario come era avvenuto fino ad ora. Abbiamo avuto qualche interlocuzione solo per le rigenerazioni, non per il consumo di suolo. Spiace per ciò che compare su Investinpiacenza, chiederemo di rimuoverlo, ma il bollone non compare nelle aree su cui investire, mettiamoci una pietra sopra”.

PUG: AL VIA LA FASE INFORMATIVA E DELLE OSSERVAZIONI

Prende il via oggi la campagna informativa della proposta di PUG, piano urbanistico generale, di recente approvato dalla giunta e presentato in commissione.
Si chiama Prospettiva Piacenza e segna la fase di promozione e conoscenza di questo strumento di programmazione da parte della città. Nella sezione dedicata del sito www.comune.picenza..it/pug si può accedere a tutta la documentazione riguardante la proposta di Pug, in vista della pubblicazione sul bollettino ufficiale delle regione Emilia Romagna, prevista per il 26 marzo prossimo. Da quella data, stakeholders, cittadini ed associazioni avranno 120 giorni di tempo per inviare le osservazioni.

Il 26 marzo prossimo, a palazzo gotico, è in programma la presentazione generale della proposta di Pug; sarà il primo di una serie di appuntamenti che si articoleranno sulla scia dell’esperienza dei laboratori di quartiere che si concretizzeranno in sei incontri serali da martedì 1 aprile. Obiettivo del piano è offrire una nuova prospettiva alla cittadinanza: quattro sono le visioni che definiscono la Piacenza del futuro: ecologica attrattiva, innovativa e affidabile. Dal portale dedicato www.prospettivapiacenza.it i cittadini potranno esplorare strategie urbane e consultare 31 interventi geolocalizzati che danno l’esempio dei principali interventi di trasformazione previsti dal Pug.

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“UNA CITTA’ ATTRATTIVA, CHE TUTELI AMBIENTE, LAVORO E SICUREZZA”. QUESTA E’ LA PIACENZA DESCRITTA NEL PIANO URBANISTICO GENERALE

E’ stato illustrato, per la prima volta , ai consiglieri della commissione 2 (urbanistica e territorio) l’articolato e complesso documento del PUG, il Piano Urbanistico Generale, del Comune di Piacenza, lo strumento di pianificazione urbanistica della città dei prossimi anni. E’ stato l’architetto Fabio Ceci a descrivere ai consiglieri gli aspetti più macroscopici e generali del documento: “ogni piano – ha detto – ha sempre come innesto altre sfide della comunità, tradotte dal mandato politico – precisando come – l’assunzione del PUG non fermerà il flusso della pianificazione. Tra gli obiettivi ci sono costruire una città aperta anche dal punto di vista ambientale, oltre che rendere strategico il rapporto con il grande fiume, da sempre problematico. Un’altra sfida è quella di far evolvere la logistica in termini di intermodalità più che di estensione”.

A rispetto al consumo di suolo zero, Ceci ha precisato che nel piano non vengono indicate le eventuali aree di espansione urbana consentite dalla legge regionale (la quota del 3% del territorio già urbanizzato), ma si definiscono quali caratteristiche dovranno avere eventuali nuovi sviluppi insediativi, come ad esempio la necessità che nuovi edifici siano contigui al tessuto già urbanizzato e non isolati. “Occorre inoltre accompagnare – ha chiarito – un miglioramento qualitativo del tessuto logistico esistente, in termini ambientali e di servizi”.

“Un piano costruito dal basso – lo ha definito nel suo intervento politico l’assessore all’urbanistica Adriana Fantini – da una comunità che chiede equilibrio tra tutela ambientale e sviluppo. Più di 30 occasioni di confronto e ascolto: 12 convegni con dibattiti, 3 workshop guidati da esperiti facilitatori, un questionario dedicato alle richieste per il PUG, somministrato a più di 900 cittadini, 6 incontri in consulta Ambiente e Territorio per dibattere, tra l’altro, delle questioni più spinose della rigenerazione urbana. Cinque audizioni in Commissione Consigliare delle varie compagini sociali”.

Quattro sono le sfide che l’amministrazione ha posto agli estensori del PUG: ambiente, attrattività, lavoro e sicurezza. “Quattro sfide – ha spiegato Fantini – che abbracciano in modo settoriale tutti gli ambiti della città. Qui è entrata in gioco la visione della città. Abbiamo chiesto di tradurre tecnicamente nel Piano la prospettiva nuova che la comunità di Piacenza chiede a gran voce”.

Logistica e innovazione temi di primaria importanza, che “prevedendo uno sviluppo non superiore al 50% nei prossimi dieci anni della quota di espansione del 3% prevista dalla legge regionale – ha spiegato l’assessore – Eventuali nuovi insediamenti verranno adeguati e integrati al polo esistente, seguendo principi di pubblica utilità e garantendo una governance efficace, sicurezza degli accessi, autosufficienza energetica e servizi adeguati per i lavoratori. Il piano esclude l’adozione della perequazione territoriale con altri Comuni e garantisce una rigorosa valutazione delle espansioni consentite. Si sottolinea la necessità di scelte coraggiose e coerenti per il futuro della città, con il PUG come strumento strategico per uno sviluppo sostenibile e inclusivo”.

I prossimi passaggi prevedono l’assunzione della risposta di piano da parte della giunta, il deposito delle osservazioni (60gg, più altri 60 gg), l’adozione della proposta di piano da parte del consiglio, la trasmissione al CUAV (120 gg), e infine l’approvazione del piano da parte del consiglio comunale.

FERRI, PD: “IL DOCUMENTO CONDIVISO, IN VISTA DEL PUG, E’ UNO SFORZO IN DIFESA DEL TERRITORIO”

Una buona sintesi, non scontata, che, politicamente, segnerà la strada da seguire in vista del Piano Urbanistico Generale. Così il consigliere Sergio Ferri definisce il documento, redatto dalla maggioranza, consegnato all’amministrazione. Aree verdi, rigenerazione urbana, politiche abitative e poi il macro argomento che va sotto il nome di logistica che per il capoluogo significa Le Mose.

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URBANISTICA: ECCO LE PROPOSTE DELLA MAGGIORANZA PER IL PUG. UNA LOGISTICA DI SECONDA GENERAZIONE PER LIMITARE IL DANNO

Quattro punti precisi, quattro paletti che segnano il perimetro che l’amministrazione dovrà tenere conto per la redazione del PUG, il Piano Urbanistico Comunale della città di Piacenza. Il documento è stato consegnato dalla maggioranza di centrosinistra (PD, Piacenza Oltre, Coraggiosa, Civica Trasconi) alla sindaca al termine di un lungo e dibattito, pare, confronto.

Rinuncia alla perequazione di aree disponibili da altri Comuni, limite all’espansione della logistica e solo a determinate condizioni, costruire sul costruito per una nuova rigenerazione urbana, salvaguardare e incrementare le aree verdi e sviluppare la forestazione urbana e periurbana. Leggendo nel dettaglio le proposte, si percepisce l’intenzione di una logistica votata a “limitare il danno” con cercando di vincolare gli insediamenti all’uso del trasporto su rotaia, evitare speculazioni immobiliari. Risalto alle compensazioni ambientali e all’utilizzo di materiali prestazionali anche dal punto di vista di un futuro smaltimento. Una sorta di logistica di seconda generazione, governata e a migliore impatto rispetto a quella precedente.

“Abbiamo così inteso offrire un contributo chiaro e coerente – viene sottolineato – con l’anima progressista e riformista delle forze politiche che sostengono l’Amministrazione Tarasconi, a seguito delle fasi preparatorie del percorso partecipato promosse dalla Giunta. Ad orientarci è stata la consapevolezza dell’importanza del nuovo strumento di pianificazione che condizionerà il futuro della Città, accompagnata dalla responsabile valutazione delle gravi emergenze soprattutto di carattere ambientale che pesano sui nostri territori. Situazione che richiede scelte di radicale rottura con il passato”.

“Lo sforzo, una vera e propria sfida, è stato quello di garantire – prosegue la nota – in modo non equivoco un equilibrio tra tutela dell’ambiente e potenzialità di sviluppo e attrattività del nostro territorio. Se l’architrave di tutte le scelte è creare le condizioni più efficaci per arrivare all’azzeramento del consumo di suolo entro il 2050, così come previsto dalla legge, tale percorso dovrà concretizzarsi attraverso quattro direttrici molto chiare.

Eccole nel dettaglio:
1- Rinuncia all’uso dello strumento perequativo di area vasta, ossia abbandono della possibilità di incrementare le aree edificabili a Piacenza, attraverso l’acquisizione di diritti ceduti da Comuni della provincia che non li utilizzino, una volta che fosse esaurita la possibilità espansiva del 3% del territorio urbanizzato prevista dalla legge.

2- Dare priorità alla rigenerazione urbana dell’edificato esistente e delle aree dismesse, tenendo conto del consistente stimato fabbisogno abitativo evidenziato da una recente ricerca del Cresme, con un’attenzione particolare all’ingente patrimonio di beni storici presenti soprattutto nel territorio urbanizzato. Il tutto proponendo efficaci incentivi premiali sia sul piano volumetrico che fiscale. Incentivare la mobilità sostenibile, attraverso le specifiche previsioni degli strumenti di pianificazione propri.

3- Investire nella salvaguardia e nell’incremento delle aree verdi pubbliche e private, applicando una redistribuzione più equa di questo patrimonio, valutando la situazione delle cosiddette “micro città” in cui è stato diviso il territorio. Intraprendere la virtuosa scelta di sviluppare una nuova forestazione sia urbana che periurbana anche attraverso i nuovi accordi operativi con soggetti privati.

4- Prevedere che una “nuova logistica” a Le Mose debba attuarsi con misurata gradualità (non più del 50% nei prossimi 10 anni della possibilità espansiva, fissata dalla legge regionale al 3% del territorio urbanizzato) e condizionandola ai seguenti rigorosi impegni, grazie ai quali migliorerà in modo considerevole la qualità dell’intero insediamento: uso dell’intermodalità ferroviaria operativa ed in via di ampliamento; riqualificazione del polo esistente a “parco chiuso” per migliorarne la sicurezza e la qualità ambientale interna ed esterna; qualità costruttiva a impatto ambientale zero e sviluppata in verticale; autosufficienza energetica; incremento del verde piantumato; creazione di tutti i servizi necessari per migliorare la qualità di vita degli operatori sia interni che esterni.

 

 

VERSO IL PIANO URBANISTICO GENERALE: APP AVVIA I TAVOLI DI LAVORO

Alternativa per Piacenza, mantenendo la promessa fatta a dicembre in sede di presentazione della nuova Segreteria, ha avviato i cantieri tematici “Lavoro”, “Inclusione”, “Ambiente”. L’idea è sempre la stessa: creare occasioni per stare insieme, soci e non, facendo politica dal basso. Abbiamo scelto argomenti su cui si possano sviluppare proposte da consegnare ai nostri consiglieri comunali ed elementi di possibile convergenza con l’Amministrazione, per indirizzi e azioni da inserire nello strumento urbanistico (PUG) in via di definizione.
Le recenti aperture della maggioranza, di cui una parte sembra davvero convinta del bisogno di una svolta radicale sui temi a noi cari, non ci lasciano indifferenti, tuttavia occorrerà verificare quanto siano effettive.
Ci sforziamo di cogliere anche piccoli segnali, dopo due anni di chiusura pressoché totale. D’altronde sul tavolo c’è il futuro della nostra città e delle generazioni che verranno.
Restiamo dell’idea che serva ricostruire un clima di maggior fiducia e rispetto tra cittadini e forze politiche di sinistra-centrosinistra, perché l’avanzata delle destre, sempre meno camuffate, è sotto gli occhi di tutti, confermata a ogni tornata elettorale. Guardare in casa nostra e farci un esame di coscienza collettivo è un dovere politico al quale non ci sottraiamo.
Invitiamo tutti i cittadini interessati a dar vita con noi ai cantieri di ApP, per provare insieme a mettere nero su bianco idee concrete per una visione ampia e davvero progressista di Piacenza. Non è richiesto alcun tesseramento, tantomeno contributi economici, basta la voglia di far politica insieme.
Per aderire o chiedere informazioni: alternativaperpiacenza@gmail.com

 

GLI SPAZI PER SPORT E TEMPO LIBERO INSERITI NEL PUG: PRESENTATO IL MASTERPLAN

Più alberi meno cemento per vivere pienamente i luoghi dedicati allo sport e al tempo libero. Nella sede del CONI è stato presentato, dal prof. Emilio Faroldi del Politecnico di Milano, il masterplan che suggerisce nuove idee e proposte partendo dallo stadio Garilli. Quella illustrata è la visione futura dell’amministrazione rispetto alla recettività degli impianti sportivi e dei luoghi del tempo libero che verrà inserita nel PUG. Una visione che, oggi, deve fare i conti con un’impiantistica datata ma con atleti che raggiungono grandi risultati.

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PUG, AMMINISTRAZIONE: “DA NOI PARTECIPAZIONE COME IN NESSUN ALTRO COMUNE”

Arriva a stretto giro la replica dell’amministrazione alle associazione e comitati (12 in tutto) che venerdì, in conferenza stampa, avevano denunciato una partecipazione solo di facciata in merito al percorso di avvicinamento verso il Piano Urbanistico Generale.

Una critica che il Comune rispedisce al mittente, portando dati e numeri, definendo il percorso che sta portando alla stesura del PUG “una delle più importanti e articolate iniziative di partecipazione mai messe in campo dall’Amministrazione comunale, e non solo da quella attuale, ma in assoluto”.

Se la legge prevede l’obbligo che i Comuni organizzino un solo incontro per illustrare le proposte del PUG una volta assunte dalle giunte e lascia facoltà alle amministrazioni di organizzare altri eventi formativi prima dell’assunzione “il Comune di Piacenza ha promosso o partecipato ad oggi a più di trenta eventi tra incontri, workshop, visite guidate, commissioni consiliari e riunioni della Consulta Ambiente e Territorio. Ci sono Comuni che si sono limitati a organizzare l’unico incontro previsto per legge dopo l’assunzione della proposta di Piano da parte della Giunta”

“Mai così tanta partecipazione, dunque, anche sotto il profilo della condivisione in itinere dei vari documenti e sotto il profilo dell’allargamento alle proposte e considerazioni da parte dei singoli cittadini, associazione e stakeholder tramite un indirizzo e-mail istituito ad hoc” si legge nella nota.

“C’è da chiarire cosa si intende per partecipazione. E per farlo, ancora una volta, i numeri aiutano: sono 100 le associazioni che hanno partecipato al workshop dello scorso 25 febbraio 2023 presso la “Casa del Piano” ovvero a Palazzo Farnese. E tutte queste associazioni hanno portato istanze che devono trovare risposte nella stesura del Piano e, di conseguenza, il lavoro di un’Amministrazione è mediare cercando di raggiungere vari obiettivi che devono necessariamente coesistere: la sostenibilità ambientale, ma anche quella sociale ed economica. In altre parole, l’Amministrazione non può lavorare tenendo conto solo di alcune istanze ignorandone altre. In parole ancora più semplici: l’Amministrazione non può certo scrivere il Piano sotto dettatura di alcuni. Questa non è partecipazione.

Inoltre è stato sottoposto alla cittadinanza un questionario che ha avuto un riscontro eccezionale rispetto alle dimensioni della nostra città: 910 risposte. Si pensi, come termine di paragone, che un questionario analogo a Bologna, ovvero una città capoluogo di regione con il quadruplo della popolazione rispetto a Piacenza, ha raccolto 500 risposte.

Nell’ambito di questo percorso, la fase “Accendiamo il Pug” ha consentito di aprire le porte di luoghi dismessi, non solo di proprietà del Comune ma anche del Demanio e di Cassa Depositi e Prestiti.

Ora, giusto per chiudere il cerchio di ciò che prevede l’articolato percorso partecipativo in questione – conclude la nota – si apre la fase Condividiamo il Pug. Una fase che prevede un incontro già fissato per il prossimo 3 luglio in Sant’Ilario con la presentazione dei dati socio-demografici e l’offerta abitativa nel territorio di Piacenza, e un ulteriore e fondamentale incontro che verrà fissato a stretto giro e che vedrà la presentazione della proposta di Pug da parte dei consulenti che hanno lavorato in questi mesi e alla presenza della sindaca Katia Tarasconi e dell’assessora all’Urbanistica Adriana Fantini. Un incontro che rappresenterà un momento di condivisione e di dibattito e che avverrà nella fase ancora precedente all’assunzione della proposta di Piano da parte della Giunta e sarà un’ulteriore occasione di partecipazione nella quale i presenti potranno assistere all’illustrazione dei contenuti e delle strategie del nuovo Pug che delineerà lo sviluppo di Piacenza sino al 2050″.

La proposta di piano verrà poi assunta dalla giunta entro il mese di luglio; dopodiché la legge prevede che la stessa proposta venga pubblicata sul Burert (il Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna) e lì resti per 60 giorni durante i quali chiunque abbia osservazioni possa presentarle. “E a tal proposito si fa presente che l’Amministrazione, proprio per favorire la più ampia partecipazione, ha già deciso che dopo l’assunzione della proposta di Pug entro la fine di luglio, pubblicherà la proposta stessa sul Burert a settembre (e non subito, come potrebbe fare); ciò per consentire anche a coloro che in agosto saranno eventualmente in vacanza di poter avere il tempo necessario per leggere, studiare e successivamente presentare osservazioni”.

ASSOCIAZIONI E COMITATI: “VERSO IL PUG UNA PARTECIPAZIONE DI FACCIATA”

Una partecipazione che lascia a desiderare e che, nonostante, le intenzioni, è apparsa più di facciata che effettiva.
Legambiente insieme a tante associazioni e comitati di quartiere hanno da sempre rappresentato la necessità di un percorso partecipato per la costituzione del PUG, il piano urbanistico generale, che delineerà la città dei prossimi anni.
Peccato che dopo un primo incontro a palazzo Farnese nel febbraio scorso dove si costituirono tre gruppi di lavori, non sia seguito alcun incontro per una restituzione delle proposte avanzate, così come per il questionario, risposte utili, fanno sapere le associazioni, ma che certo non soddisfano l’urgente bisogno di interlocuzione avanza dai cittadini.

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PUG: PROSEGUONO I SOPRALLUOGHI NEI LUOGHI DELLA STORIA DI PIACENZA

Proseguono i sopralluoghi delle associazioni e dei cittadini all’interno della aree demaniali dismesse inserite nel percorso del PUG (Piano Urbanistico Partecipato). Qualche giorno si è svolta la visita al comparto della caserma Cella Alfieri in via Benedettine. Obiettivo dell’amministrazione è aprire questi luoghi ai cittadini perché possano formulare proposte sostenibili per il loro utilizzo e nello stesso tempo trovare la disponibilità dei privati per la gestione, manutenzione e restauro.

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(foto e immagini PiacenzaSera.it)