FRANE E DISSESTO , BONACCINI: “LA VERA SFIDA E’ LA PREVENZIONE”

Oltre 5 milioni 500 mila euro a disposizione per il dissesto idrogeologico destinati al territorio piacentino messi a disposizione dalla Regione. 480 mila euro già a disposizione dalla regione hanno permesso di realizzare i primi lavoro urgenti sulle problematiche generate dalla neve e sulle criticità segnalate dagli enti locali di cui 420 mila a disposizione dei comuni di Coli, Ferriere, Travo e Vernasca per il ripristino della viabilità. Un gruzzolo ingente che la regione ha stanziato la difesa del suolo e del territorio costituiscono una priorità del mandato.

A queste si aggiungono risorse per 500 mila euro che riguarderanno 19 interventi su 13 comuni. Un ulteriore concorso finanziario dal bilancio regionale di 1milione 300 mila euro coprirà interventi che segnaleranno comuni e province. Risorse che complessivamente serviranno non solo a coprire le emergenza ma anche per attuare un piano decennale di prevenzione con interventi strutturali. “La vera sfida – ha detto il presidente Bonaccini – è un piano di programmazione decennale che miri alla prevenzione del dissesto come priorità. Questo creerà lavoro e occupazione come è accaduto con gli interventi presentati”.

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W L’AMORE, L’OPUSCOLO CHE DIVIDE

W l’Amore ha fatto scintille. Accade spesso quando si parla di affettività e di educazione sessuale. Era accaduto l’anno scorso quando venne distribuito tra gli studenti delle scuole superiori un questionario contro l’omofobia, è accaduto quest’anno per l’opuscolo distribuito nelle classi della scuola media Calvino che hanno aderito al progetto. Tematiche sensibili, barriere difficili da superare, oppure visone di un’affettività distorta che nulla avrebbe a che fare con la parola amore, come ha sottolineato in un articolo anche Il Giornale? L’intento sembrava essere in realtà quello di far prendere coscienza gli adolescenti, tra i 13 e 14 anni, di tutto ciò che le tematiche legate all’affettività producono comprese le relazioni tra persone dello stesso sesso. Il progetto porta la firma della regione Emilia Romagna, degli spazi giovani delle Asl (consultori) e della consulenza dell’Università di Bologna. Alla scuola  media Calvino, previo incontro informativo per il consenso preventivo da parte dei genitori, hanno aderito 259 studenti solo 17 hanno preferito non prendere parte al progetto; a breve partirà anche alla scuola media di San Nicolò. Tematiche che scottano forse, ma che occorre affrontare, secondo l’assessore alla politiche giovanili Giulia Piroli anche perchè i dati forniti dai consultori non sono confortanti. “A livello regionale a Piacenza si registra la più alta percentuale di interruzioni volontarie di gravidanza – spiega l’assessore – i dati si riferiscono al 2012. Secondo noi c’è l’esigenza di affrontare questa tematica. Da un’indagine recente emerge che il 60% degli adolescenti non parla di sessualità con i propri genitori, dall’altra parte le scuole di genitorialità sono in aumento”.

Argomenti che dividono, come quello del registro dele coppie civili che Piacenza non possiede, attorno al quale si erano creati non pochi mal di pancia proprio tra la stessa maggioranza di centro sinistra. “Credo che arriverà prima il Governo Renzi a fare una legge sulle unioni civili – sorride l’assessore Piroli. Io da consigliere avevo firmato la proposta di delibera per il registro delle coppie civili a Piacenza. E’ un percorso difficile, ci sono in modo trasversale criticità e resistenze che devono essere superate”.

Il servizio completo nella prossima puntata di A Tutto Tondo 

viva l'amore opuscolo

BONACCINI SU AREA VASTA: E’ LA SFIDA DEI PROSSIMI ANNI

Basta dire che Piacenza è la cenerentola della regione, perchè poi ci si crede davvero. È il monito che lancia il presidente Stefano Bonaccini a Piacenza nel suo tour accompagnato dalla giunta. La giornata è iniziata con il taglio del nastro della mostra mercato seminat apimell e buon vivere a piacenza expo, nel pomeriggio in provincia all’incontro con i 48 sindaci e in serata a Rivalta per parlare di expo 2015. Dopo i territori devastati dal terremoto che hanno la priorità su tutto, il presidente ha scelto di incominciare dall’ultima città dell’emila che si affaccia sulla lombardia. Un po’ per ricucire quello strappo che si è creato con il voto delle regionali di novembre dove ha vinto l’astensionismo e la disaffezione, un po’ perchè di temi caldi da affrontare ce ne sono tanti. “Vorrei si superasse la continua lamentela dell’abbandono, perchè poi il rischio è che lo si creda davvero e questo non fa bene a nessuno – ha detto Bonaccini – Piacenza ha tante potenzialità ed eccellenze”. Il lavoro in primo piano, obiettivo creare nuova occupazione, grazie a quei segnali di ripresa evidenziati da più parti. “Abbiamo bisogno di riportare la Regione agli standard occupazionali di qualche decennio fa; dopo Trento e Bolzano l’Emilia è capofila delle Regioni per livello di qualità della vita e servizi offerti”. Sull’area vasta e sul timore di parecchi sindaci di scarsa considerazione, Bonaccini non ha dubbi: “tra qualche anno le Province di secondo livello non esisteranno più – risponde – si potranno tenere contatti tra Regione Unione dei Comuni oppure sperimentare l’area vasta. Il piccolo e bello non vale più se sta da solo, ma solo sta insieme agli altri. Nell’era della globalizzazione a stare da soli non si diventa una forza ma una debolezza anche se si possiedono eccellenze”.

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CENTRO PER L’IMPIEGO, SALVI I SERVIZI

Il Centro per l’Impiego continuerà a garantire i servizi alla cittadinanza. Lo conferma il Presidente della Provincia Rolleri. La Regione sta predisponendo l’assegnazione alla Provincia di Piacenza dei fondi per la prosecuzione dei servizi. Sarà così possibile per l’Amministrazione prorogare i contratti di servizio attualmente in scadenza utilizzando le possibilità previste dal Dl 192/2014 (cd decreto mille proroghe). “La disponibilità ottenuta dalla Regione – commenta Rolleri – è fondamentale, perché ci consente di continuare a garantire l’erogazione di un servizio fondamentale per la collettività. L’auspicio è ora che nel frattempo venga definita la riforma del servizi per l’impiego, in modo da fornire riferimenti certi sia agli utenti che agli stessi operatori superando l’attuale fase di transizione”.

centro_impiego

GIUNTA, A GIORNI LA DISTRIBUZIONE DELLE DELEGHE ALL’AMBIENTE

A giorni si saprà come il sindaco Dosi intende risolvere le conseguenze dell’affaire Rabuffi. L’ex assessore alla Città Sostenibile ha rassegnato le dimissioni il 31 dicembre per le note ragioni di coerenza politica che hanno portato all’uscita di Rifondazione Comunista dalla maggioranza. Il tentativo, più personale che politico, di Dosi di far cambiare a Rabuffi non ha avuto l’esito sperato. Quasi certamente le deleghe verranno divise tra il sindaco e gli altri assessori. Nessun rimpasto almeno per ora, ma la patata che rischia di diventare ancor più bollente se all’Ambiente si aggiungesse anche il Commercio. Questo avverrebbe se Katia Tarasconi entrasse in consiglio regionale come prima dei non eletti in caso di dimissioni di Paola Gazzolo, assessore regionale alla Protezione Civile e Ambiente. Molti dell’ambiente sono pronti a scommettere che  sarà così, ma l’ultima parola spetta alla diretta interessata Gazzolo che, a breve, dovrà pronunciarsi. Certo rimangono forti le pressioni da parte della minoranza bersaniana, che ha sostenuto Paola Gazzolo alle elezioni regionali, a non rinunciare al seggio di consigliere. Tornando a Palazzo Mercanti, il sindaco dovrebbe sostituire un secondo assessore con una delega pesante come il Commercio; a questo punto il rimpasto sarebbe vicino e c’è da scommettere che sarebbero in tanti a rivendicare il posto di assessore.

COMUNE

CALZA: “RIFORMA DELRIO, AD OGGI INATTUABILE”

“La riforma Delrio così è inattualbile”. Lo ha detto, senza usare giri di parole, la vicepresidente della Provincia Patrizia Calza cge ha incontrato a Bologna il neo presi Bonaccini insieme a tutti i Presidenti emiliano romagnoli.  “Come Provincia di Piacenza – ha riferito – abbiamo fatto presente il problema del servizio agricoltura esternalizzato e dei lavoratori a cui non può essere rinnovato il contratto”. Non ci si oppone al progetto di semplificazione ististituzionale del Governo, ma ad oggi la riforma non è attuabile e metterebbe a rischio i servizi essenziali creando un problema occupazionale significativo. “Servonontempi più lunghi – ha riferito Calza – a partire dalla procedura di assunzione del personale delle Province da parte di altri enti che riteniamo debba essere raffredata fino a che non sarà effettuato un monitoraggio complessivo per capire prima di tutto quali di questi enti potranno effettivamente accogliere i dipendenti trasferiti e quanti posti saranno disponibili”. La richiesta al Presidente Bonaccini è di organizzare un incontro urgente con il Governo a cui partecipino anche i sindaci dei comuni capoluogo.3

PROVINCIA: DIPENDENTI APPESI AD UN FILO

La questione profughi e il nodo dipendenti. Il presidente della Provincia Francesco Rolleri, a due mesi dal suo insediamento, è alle prese con due temi particolarmente delicati. Da una parte sta cercando di trovare uno spiraglio con quei sindaci che si oppongono ad ospitare profughi nel proprio comune, che si sono espressi negativamente verso il tentativo di alcuni colleghi di trovare una soluzione, seppur parziale, al problema. Dall’altra ci sono i dipendenti dell’ente che non trovano spazio nella nuova Provincia di secondo livello. A sei di loro, impiegati nel settore agricoltura, non sono stati rinnovati i contratti; non lo saranno neppure ai 24 dipendenti del Centro per l’Impiego che hanno avuto contratti subordinati a cooperative o agenzie interinali. Lavoratori a tempo determinato, insomma, il cui contratto è stato rinnovato ogni anno e che ora, per il taglio alla Legge di Stabilità, rischiano di trovarsi senza lavoro. Il discorso è diverso per i dipendenti pubblici a tempo indeterminato: “per loro – ha spiegato il Presidente Rolleri – abbiamo chiesto alla Regione il rinnovo dei contratti o la possibilità di reinserimento in altri enti regionali. Per alcuni, quelli con più anni di servizio,  stiamo attivando prepensionamenti”. Il contatto con la Regione sembra costante, anche se leggermente rallentato dal fatto che non è ancora stata formata la giunta. Mercoledì la vice presidente Patrizia Calza avrà un incontro con il Presidente Stefano Bonaccini proprio sul tema della riorganizzazione dei dipendenti. Rolleri, si aspettava una matassa così ingarbugliata? “Sapevo che con la nuova Provincia ci sarebbero stati tagli per 4 milioni di euro per il 2015, ma la Legge di Stabilità, entrata in vigore dieci giorni dopo la mia elezioni, sinceramente ha peggiorato il quadro generale. Comunque con serietà si va avanti”.

BONACCINI: “SARO’ IL PRESIDENTE DI TUTTI”

Sarà il presidente di tutti, anche se proprio tutti non l’hanno premiato soprattutto a Piacenza. Stefano Bonaccini, neo presidente della regione Emilia Romagna, è arrivato a Gragnano su invito del sindaco Patrizia Calza in occasione dell’inaugurazione del nuovo impianto a biomasse a servizio delle scuole. Bonaccini ha promesso che sarà spesso a Piacenza, batterà il territorio e i piccoli comuni come quando era segretario del Pd. Certo i conti con l’astensionismo e con le scelte di una parte di emiliano romagnoli che, questa volta, ha preferito altro alla sinistra, il partito democratico li dovrà fare prima o poi. Ma l’imminenza detta un’altra agenda: giunta entro Natale e risposte alle province in merito alle competenze che rimarranno in capo. Sulla composizione della squadra di governo il presidente non si sbilancia; se Paola Gazzola venisse riconfermata nel ruolo di assessore, si aprirebbero le porte per Katia Tarasconi, prima dei non eletti.

 
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