CITTADELLA: MINORANZA ALL’ATTACCO SUL NUOVO RUP. INFANTINO “COME FACEVA SORESI A SAPERE DELL’INTERDITTIVA?”

La minoranza l’aveva richiesta per fare chiarezza su alcuni aspetti, in particolare, legati allo stato dei lavori e alle motivazioni sottese la loro sospensione dallo scorso mese di novembre. Stiamo parlando di piazza Cittadella che ormai da mesi ha la capacità di elevare sorprendentemente il livello di tensione della discussione tra i consiglieri. La seduta delle commissioni congiunte 1 e 2 non ha fatto eccezione.

Al centro del dibattito le domande dei consiglieri di minoranza sul cronoprogramma, sui cartelli che non riportano correttamente le informazioni del cantiere, sull’avvio del procedimento di interdittiva, sulla bancabilità e sulla nomina del nuovo RUP (responsabile unico di provvedimento) l’architetto Emanuela Schiaffonati presente in aula insieme al predecessore ing. Carini.

La consigliera Patrizia Barbieri ha espresso la necessità di una commissione su piazza Cittadella permanente per poterne valutare costantemente il controllo; “è necessario fare sempre il punto della situazione” chiedendo se l’amministrazione è in possesso della bancabilità “al di là delle rassicurazioni che non ci bastano e cosa ci riserverà ancora questo cantiere oltre che una ferita molto grave per la città. Le domande sono sempre tante e le risposte arrivano a fatica, il più delle volte – conclude Barbieri – con un’espressione colorita – ci sentiamo presi per i fondelli”.

“Su Cittadella conviene che amministrazione e alla maggioranza facciano un’operazione trasparenza, necessaria perché anche se l’opera la deve eseguire Piacenza Parcheggi, il Comune ha l’obbligo di vigilare” è la posizione del consigliere Massimo Trespidi. “I cartelli affissi alla parete del cantiere non riportano dati importanti, l’unico cronoprogramma che abbiamo è quello allegato all’addendum in cui la fine lavori è prevista per agosto 2025; ma chi vogliamo prendere in giro?” Trespidi ne ha anche per il nuovo RUP “cosa c’entrano le sue competenze con piazza Cittadella? ha sempre lavorato per il patrimonio, è una scelta molto strana”. E ancora “avevate la possibilità di risolvere il contratto e non lo avete fatto. Sapete quando? – domanda Trespidi rivolgendosi al vice sindaco Bongiorni – quando avete consentito la dilatazione dei tempi al concessionario per presentare la bancabilità che è arrivata un mese dopo la scadenza rispetto al cronoprogramma. Perché glielo avete concesso? Era il nostro coltello dalla parte del manico che non abbiamo utilizzato”.

Rispondere al fuoco di fila di domande è toccato al vice sindaco Matteo Bongiorni “il cronoprogramma aggiornato risale ad ottobre 2024: da qui inizia lo scorrere dei 540 giorni, per cui la fine dei lavori è prevista per aprile 2026. I sopralluoghi con i collaudatori e il RUP sono costanti, così come le interlocuzioni con la ditta esecutrice; i ritardi, fino ad ora, non sono ritenuti tali da determinare una penale. Se dovesse sforare il tempo, le penali sarebbero previste eccome, oltre che la sollecitazione in corso d’opera. Sulla questione sottoservizi c’è stato qualche deficit – ha ammesso Bongiorni – che possono incidere sui tempi”.

“Lavoro da 25 anni in questo settore, non è possibile rifiutare l’incarico” ha risposto Schiaffonati che è apparsa a disagio per gli attacchi ricevuti da alcuni consiglieri di minoranza. In particolare incalzata anche sulla certificazione antimafia e sulla bancabilità ha risposto “della certificazione si occupa l’ufficio gara e sarà mia premura chiederlo nuovamente; a garanzia della bancabilità  non abbiamo delibere perché non ci sono state consegnate”.

“Oggi i dirigenti comunali sono stati presi a pesci in faccia- ha detto il capogruppo PD Andrea Fossati riferendosi alle critiche rivolte alla professionalità del RUP Schiaffonati – andare a spulciare il curriculum vitae e definire la nomina strana (riferendosi al consigliere Trespidi) non è corretto”.

E poi è arrivata anche la spinosa questione interdittiva antimafia sollevata una quindicina di giorni fa dalla capogruppo FdI Soresi al termine del consiglio comunale. “Vorrei evitare di sentirmi dire che é tutto a posto – ha detto Trespidi – sarà a posto quando la Prefettura finirà le verifiche e si capirà se il concessionario può proseguire”. “La prefettura è all’opera per l’espletamento dell’iter dell’indagine – ha risposto l’assessore Bongiorni –  ad oggi non ci è stato detto di stoppare il cantiere e noi andiamo avanti.
Non ci stiamo preparando ad un cambio di soluzione gestionale, ma stiamo proseguendo. Siamo convinti di poter andare avanti. Il futuro del cantiere è un punto di domanda così come lo è anche con altri cantieri”.

“Quello intorno a piazza Cittadella – ha esordito il consigliere Boris Infantino – è un’attenzione che sconfina nel morboso – preparando il campo al suo intervento che ha fatto salire il livello di tensione. “Come faceva a sapere la consigliera Soresi dell’avvio del procedimento di interdittiva? Ho scritto al Prefetto che mi ha risposto che dalla Prefettura non è trapelato alcun documento né indiscrezione. Allora com’è andata? – ha chiesto all’aula Infantino – sarà che la copertura politica di livello superiore consente al gruppo di Fratelli d’Italia di poter avere informazioni riservate”.

Dichiarazioni che hanno gelato l’aula e che in breve hanno scatenato la reazione della consigliera Soresi “non sono tenuta a dirle proprio nulla” e della consigliera Barbieri “si rende conto di cosa ha detto prima come legale che come consigliere?”. E nel generale clima di sbigottimento la seduta è stata sciolta in vista di una nuova puntata; quella su piazza Cittadella sta prendendo sempre più i contorni di una trama di un film, di certo, che lascia l’amaro in bocca.