NUOVO OSPEDALE, AREA VASTA E SICUREZZA: GLI IMPEGNI DELL’AMMINISTRAZIONE PER IL 2016

Sindaco e giunta al lavoro per mettere nero su bianco ciò che nell’ultimo anno e mezzo di mandato vedrà concretamente la luce. La location scelta per la ripresa dei lavori, che ha coinciso con il rientro del sindaco Dosi dopo la convalescenza delle ultime settimane, è stato il ridotto del teatro municipale. Progetti e tempistiche, suddivisi per argomenti in una decina di capitoli. Ogni assessore ha, in pratica, stilato cosa realisticamente verrà portato a termine.

Al di là delle singole deleghe sono stati individuati tre macro argomenti: nuovo ospedale, area vasta e sicurezza. Sul nuovo nosocomio l’amministrazione è pronta ad accogliere l’invito della Regione e, quindi, a sedersi al tavolo con Asl per far partire il percorso. Questo significa appunto, elaborare un nuovo progetto, individuare l’area e capire cosa si vuole fare dell’attuale struttura, che tanto vecchia non è. “Come primo cittadino – ha detto il sindaco in una nota – formalizzerò per iscritto la disponibilità di Piacenza ad accompagnare il futuro intervento e a fornire ogni supporto urbanistico e progettuale utile e necessario”.

Capitolo area vasta: l’amministrazione vorrebbe fosse “emiliana”, non perdesse cioè quel senso di appartenenza al territorio. Di fatto in termini di area vasta si ragiona già da diversi anni, soprattutto per quanto riguarda alcuni argomenti come salute, rifiuti, trasporto pubblico e partecipate. Il 2016, sembra di capire, sarà l’anno della concretizzazione di ciò di cui finora si è parlato, la realizzazione in termini pratici e di ricadute sui cittadini di quello che sarà l’area vasta. Il nuovo tema del turismo è di sicuro interesse nella logica di entrare in modo coordinato sui mercati nazionali.

Infine sicurezza: sorvegliata speciale soprattutto la zona di via Roma dove già l’amministrazione ha portato avanti numerosi nuovi progetti che guardano al sociale ma con l’occhio alla sicurezza: ultimo l’ambulatorio di via Pozzo aperto h24, ma anche il progetto Porta Galera 3.0. Una sicurezza che passerà anche attraverso azione di controllo delle forze dell’ordine, con interventi di sorveglianza speciale, nell’ambito di un controllo allargato alla Questura, Prefettura e Carabinieri. Verrà implementato il controllo di vicinato, sia a tutela delle persone che degli spazi privati. Aumenteranno i controlli nei pubblici esercizi e nelle aree  pubbliche come parcheggi e giardini anche attraverso l’implementazione delle videosorveglianza.

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GIUNTA: DAL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO L’ASILO INTERNAZIONALE

Occhi puntati sulla formazione e sui servizi alla persona. Il primo giorno del ritiro di giunta a Strela di Compiano ha permesso di focalizzare sindaco e assessori sulle priorità amministrative. Uno dei progetti che vedrà la realizzazione dal settembre del 2016 e’ l’assillo internazionale. “Un polo sperimentale per l’infanzia – spiega l’assessore al Nuovo Welfare Stefano Cugini – in collaborazione con Confapi Industria. La struttura e’ rivolta a bambini da 1 a 5 anni con la gestione interamente comunale”. La grande novità è l’introduzione ad uso intensivo della lingua inglese.

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GIROMETTA: “RITIRO NEL PARMENSE? PERCHE’ NON SCEGLIERE LA NOSTRA PROVINCIA?”

Perchè un ritiro tra i colli parmensi e non su quelli piacentini? Se lo chiede, attraverso una interrogazione urgente la capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Lucia Girometta. Nell’interrogazione si fa riferimento alla scelta operata dalla giunta di compiere il tradizionale ritiro di fine estate, dal 31 agosto al 1 settembre, a Strela di Compiano un borgo sull’Appennino al confine tra il versante parmense e quello piacentino. “In un periodo in cui tutti i Sindaci del territorio della Provincia di Piacenza si affannano per promuovere, nell’ambito di Expo e non, il nostro territorio e i prodotti tipici locali – si legge nell’interrogazione di Girometta – è alquanto imbarazzante rendersi conto che i nostri amministratori non hanno ritenuto che vi fossero mete adeguate nel piacentino per il loro tradizionale incontro settembrino”. “Chiedo – prosegue il testo – se le spese sostenute per il ritiro presso Strela di Compiano verranno sostenute dal Comune di Piacenza e, in caso di risposta positiva, a quanto ammontano, se non era più opportuno, viste le suggestive locations che offrono le valli della Provincia di Piacenza, pensare di valorizzare un luogo nel nostro territorio, se, in considerazione anche della tanto sponsorizzata Piazzetta Piacenza ad Expo, gli Amministratori si sono dimenticati che le nostre Aziende avrebbero preferito la promozione dei Nostri Prodotti !!!”

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TAVOLO ANTICRISI, LA CROCE ROSSA C’E’

Dalla prima giornata di ritiro di giunta, quello che più salta agli occhi è l’esigenza di dare una risposta concreta alla situazione di crisi economica che getta molte famiglie in una condizione di bisogno e, nei casi più gravi, di indigenza. Una povertà non solo conclamata, ma che sempre più viene annoverata sotto la voce di “nuove povertà”; l’Istat ha stabilito che una coppia con due figli minori e spese sotto i 1500 euro è considerata indigente. Tanto ci vuole se si vive in una grande città, tra affitto, cibo, cure mediche, scuola, scarpe e abbigliamento. Per questo il sindaco Dosi ha annunciato la costituzione di un tavolo anti crisi al quale siederanno amministrazione, Caritas e Croce Rossa, realtà preziose che offrono un contributo concreto e materiale alle persone in difficoltà. “Quando le istituzioni chiamano noi ci siamo – risponde Alessandro Guidotti neo commissario provinciale CRI – già collaboriamo a favore delle famiglie che ci vengono segnalate dai servizi sociali. L’area socio assistenziale della Croce Rossa ha lo specifico compito di occuparsi dei casi più gravi e di collaborare con le istituzioni”.

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RITIRO GIUNTA, PRONTI A PARTIRE IN DIVISA UFFICIALE

La posa e la divisa assomigliano più alla foto di gruppo di una squadra di calcio che ad una giunta comunale. Sindaco e assessori hanno deciso di indossare maglietta e tuta griffate Cosepi con tanto di stemma del comune di Piacenza nel viaggio che li porterà a Costalovara in provincia di Bolzano dove resteranno due giorni per il tradizionale ritiro. Quest’anno per la prima volta la squadra di governo della città esce dalla provincia di Piacenza, accettando l’invito del Comitato Organizzatore dell’adunata degli alpini per ricambiare l’ospitalità ricevuta l’anno scorso a Piacenza. Tra montagne, laghi e cielo terso assessori e sindaco metteranno su tavolo le linee, progetti ed azioni che guideranno la vita amministrativa per i prossimi 12 mesi. Il rientro è previsto per la serata di giovedì.

Tra i temi che verranno affrontati uno dei principali sarà lo stato di salute delle partecipate comunali. A questo proposito intervengono con una nota i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle. Di seguito il comunicato integrale:

Le partecipate dagli enti locali parrebbero interessate da revisioni di s da parte del commissario governativo Carlo Cottarelli. Infatti le partecipate sono una giungla azionaria che costa allo Stato e agli enti locali 26 miliardi l’anno, oltre che un bacino di stipendi da corrispondere che fanno molto comodo alla politica, proprio per questo.L’ASP a Piacenza non fa certo differenza, abbiamo una forte perdita, un milione seicentomila euro, che il Comune dovrà ripianare nel 2015. Ai vertici dell’ASP le nomine sono sempre state tutte politiche, effettuate dalla politica e finalizzate a nominare politici o ex politici. Di contro abbiamo anche perdite nella Fondazione di Piacenza e Vigevano, e in questo caso le nomine non sono state solo politiche ma, ai vertici, di persone che fanno parte della società civile e dell’imprenditoria piacentina e vigevanese. Due casi che hanno dimostrato che sia la politica che l’imprenditoria non hanno avuto le capacità di gestione che erano richieste e le competenze adeguate per ottenere quel livello di gestione dei servizi e degli investimenti che sarebbero necessari. Prima che la situazione diventi irreversibile crediamo sia necessario abbandonare quanto fatto fino ad ora e ripartire con una visione nuova. La malattia dell’Italia è il clientelismo e la raccomandazione che limitano e vanificano efficacia ed efficienza nelle azioni, che provocano incapacità di risolvere i problemi, inefficienza e lentezza. Uscire da questo empasse vuol dire cambiare mentalità. Ogni cittadino dotato di buon senso, così come il buon padre di famiglia se dovesse occuparsi della gestione di questi enti, si preoccuperebbe di trovare persone con competenze specifiche per trovare le giuste soluzioni ai gravi problemi che li affliggono. Così come ci si reca dall’ortopedico se abbiamo una frattura o da un idraulico se abbiamo una perdita di acqua in casa. Bisogna ritornare a dare valore al merito, non all’improvvisazione e agli incarichi fiduciari di natura politica! In una società sana il merito e la competenza sono valori da premiare e sui quali si deve puntare per ottenere i migliori risultati, diversamente i nostri giovani per quale motivo dovrebbero rompersi la testa sui libri per studiare se basta essere nominati?