Prima la presentazione a Piacenza la scorsa settimana, oggi il debutto in Piazzetta Piacenza all’Expo. Il cortometraggio Ritorno alle origini è stato proiettato a Milano dove resterà fino ad ottobre, integrato a fin estate dall’ultima parte del corto dedicato alla raccolta al pomodoro. Il progetto POMOD’ORO, che proponeva di sviluppare una narrazione della filiera del pomodoro e del territorio di appartenenza, prevedeva la realizzazione di un video promozionale documentario multimediale. Il corto RITORNO ALLE ORIGINI sarà interattivo e fruibile attraverso internet, proiezioni, touchscreen mobili e sarà il supporto della promozione del Pomodoro piacentino per Expo Milano 2015 in Piazzetta. Il corto presentato domattina sarà un’anteprima del video, della durata di una decina di minuti: circa un terzo di quello che sarà il filmato finale. Alla presentazione hanno partecipato la Cravedi Produzione Immagine, il regista Andrea Canepari, alcuni giovani attori del corto e il sottosegretario Paola De Micheli.
“RITORNO ALLE ORIGINI”, IL CORTO DEDICATO AL POMODORO VA ALL’EXPO
Un prodotto narrativo per raccontare il pomodoro. Questo concetto viene espresso in Ritorno alle origini il cortometraggio prodotto da Cravedi Produzione Immagini con la regia di Andrea Canepari e il supporto tecnico di Massimo Albasi. Il corto di 11 minuti e mezzo verrà trasmesso in Piazzetta Piacenza nel corso della settimana del Pomodoro ad Expo dal 14 al 21 giugno. Un vero e proprio film che rientra nel progetto Pomd’oro, promosso dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e da Ats. Pomd’oro si proponeva di sviluppare una narrazione della filiera del pomodoro e del territorio di appartenenza, prevedendo la realizzazione di un video promozionale documentario multimediale. La storia si sviluppa intorno a una giovane ragazza inglese figlia di emigrati che torna a scoprire le proprie origini. Nel suo viaggio in Italia conosce lo zio, i cugini e la sua grande famiglia che riscopre intorno alla tavola, l’occasione per valorizzare e le eccellenze del patrimonio enogastronomico, in primis il pomodoro non un prodotto del terreno ma del territorio. Intorno al film, doppiato anche in lingua inglese grazie al cugino che traduce in simultanea al padre ciò che dice la protagonista, sono ruotate 35 persone tra attori, tecnici e produttori. Anche le location non sono state scelte casualmente ma sono lo specchio di ciò che offre la nostra provincia: la cascina di Gragnanino di proprietà del prof. Domenico Ferrari e gli interni a palazzo Vignola di Fiorenzuola dell’ing. Scarabelli. “Un film nato per evocare un forte impatto emotivo ed emozionale – hanno detto il regista Andrea Canepari e il produttore Gianni Cravedi – realizzato in tempi record, meno di un mese, grazie alla professionalità di tutti coloro che vi hanno collaborato”.