La Cgil vede di buon grado la proposta delle opposizioni del salario minimo a 9 euro all’ora; questo risolverebbe in parte il fenomeno del dumping contrattuale risultato di contratti pirata che non fanno altro che colpire i lavoratori più deboli e con meno tutele. Mettere un tetto sotto al quale non è possibile scendere risolverebbe, in parte, questa piaga. Fermo restando che la vera sfida è la riforma della rappresentanza sindacale attraverso una legge.
SALARIO MINIMO, CISL: “SIAMO PERPLESSI. C’E’ UN RISCHIO DI PROSPETTIVA”
Sono 4,3 milioni i lavoratori italiani dipendenti che oggi percepiscono meno di 9 euro lordi all’ora, il 23,3 per cento del totale. Davanti a numeri così si rende doverosa una riflessione sulla proposta, arrivata dalle opposizioni, di un salario minimo stimato, appunto, a 9 all’ora. E i sindacati come vedono la proposta? In modo certamente diverso. Abbiamo chiesto alla Cisl e al suo segretario provinciale Michele Vaghini che si dice “perplesso, perché esiste un rischio concreto di prospettiva. Allargare erga omes la tutela dei contratti nazionali ai lavoratori, per noi è la soluzione più corretta”.