SCUOLA: PRIMO GIORNO TRA NUOVE REGOLE E RESPONSABILITA’

Zaino e mascherina. E’ ricominciato così l’anno scolastico per gli oltre 35 mila studenti piacentino che sono tornati sui banchi dopo il lungo lock down. E anche per loro, dai più piccoli ai più grandi, resteranno alcuni simboli che renderanno unico questo travagliato inizio: mascherine, si diceva, ma anche distanziamento, assembramento, didattica a distanza. E’ una scuola nuova, nuova per tutti, studenti, insegnanti e famiglie. Nuove regole, nuove abitudini. E anche la voglia di rientrare in classe, il desiderio di rivedere i compagni, forse per qualcuno è stato smorzato proprio da queste “novità” che segnano un punto di svolta tra il pre e post Covid (anche se di “post” non è del tutto corretto parlare). Un inizio tra incertezza e gioia della normalità che potrebbe essere spezzato da nuovi contagi, oppure proseguire verso un nuovo corso.  Una grande responsabilità è demandata ad ognuno di noi: prima di tutto al rispetto delle regole, al di là delle mancanze o dei ritardi della politica. Se tutto filerà liscio sarà anche merito di ognuno di noi, della nostra condotta, dei nostri comportamenti. Buon nuovo inizio a tutti!

 

BARBIERI: “SARA’ UN ANNO SCOLASTICO PIU’ DIFFICILE MA LO STESSO SPECIALE”

Alla vigilia del nuovo anno scolastico pubblichiamo l’augurio del primo cittadino e presidente della Provincia Patrizia Barbieri rivolto a tutti gli studenti, alle famiglie e agli insegnanti. “Un anno diverso, ma che possa essere speciale”.

“Carissimi ragazzi, all’avvio di questo anno scolastico, che si preannuncia senz’altro diverso dagli altri, vorrei rivolgervi un augurio che viene dal cuore. Mi piacerebbe che poteste vivere appieno il senso di attesa che questo primo giorno racchiude sempre in sé, con l’entusiasmo e la spontaneità che merita.
Il mio pensiero va innanzitutto ai più piccoli, che cominciano il percorso della prima elementare in un contesto nuovo, senza aver potuto completare una tappa fondamentale come quella della scuola materna. Senza il conforto di quei semplici gesti – la mano stretta a quella di un amico, le matite scambiate tra un banco e l’altro, l’abbraccio della maestra – che renderebbero più facile e familiare un passaggio così importante.
A ciascuno di loro vorrei dire di non avere timore, ma mentre lo scrivo mi rendo
conto che quella stessa sensazione l’ho provata anch’io, ogni volta. E credo che apparterrà a molti, quando suonerà la prima campanella. Perché nonostante l’impegno e la volontà di tutti, affinché sia garantito il vostro diritto di restare in classe in sicurezza insieme ai vostri coetanei, nessuno di noi può fare previsioni certe: possiamo solo continuare a lavorare, insieme ai dirigenti scolastici, agli insegnanti e a tutto il personale non docente, che ringrazio a nome dell’intera comunità piacentina, per adottare ogni precauzione e misura necessaria a proteggervi.
Oggi vorrei immaginare soprattutto la gioia e l’emozione che proverete, nelle scuole di ogni ordine e grado, nel rivedere i vostri compagni, nel condividere la quotidianità che così bruscamente si è interrotta dopo il 21 febbraio scorso. So bene che non sarà facile adattarsi alle restrizioni, ma ho fiducia nel rispetto delle regole e nel senso di responsabilità da parte di tutti, dai bambini di 6 anni ai giovani adulti. Sarà un po’ come far parte di un’unica, grande squadra, in cui ciascuno è chiamato a impegnarsi per difendere non solo la propria salute, ma anche quella di familiari e amici.
Vedete, penso che come mai prima d’ora potrete recepire uno degli insegnamenti più preziosi che la scuola possa darvi per la vita: imparare ad essere cittadini, a sentirvi parte integrante della comunità, a prendervi cura degli altri. Comprendendo, anche grazie alle vostre famiglie – che dall’inizio del 2020 hanno già fatto tanti sacrifici, di cui siamo grati e consapevoli – che dal vostro comportamento, da ogni singola azione, possono derivare conseguenze che riguardano tutti.
In questa situazione, molti di voi hanno dovuto rinunciare ai propri progetti o
rinviarli: penso in particolare agli universitari che programmavano un’esperienza all’estero o il trasferimento in un’altra città, ai tanti che da tutta Italia e dall’estero sarebbero venuti a Piacenza per il loro percorso accademico. A chi affronterà l’esame di maturità nel 2021 e non può ancora sentirsi libero di prendere, serenamente, le decisioni sul proprio futuro. Dover scendere a compromessi con i propri sogni, o limitarne gli orizzonti, è ben più duro che adeguarsi al mantenimento delle distanze o all’uso della mascherina.
Per questo mi sento di dire a tutti voi, qualunque sia la vostra età o il vostro corso di studi, che vi sono vicina. Che sarà tutto diverso, forse più difficile, ma che anche quest’anno potrete essere voi a renderlo speciale”.

MONTI ISII MARCONI: “SIAMO PRONTI AL RISVEGLIO DI UNA SCUOLA NUOVA”

Ha pensato di chiamarlo Il Risveglio, conferendo al documento che farà da regolamento per l’intero istituto un significato particolarmente evocativo. Il professor Mauro Monti, dirigente dell’istituto Isii Marconi di via IV Novembre, è pronto insieme ai suoi docenti ad iniziare il nuovo anno scolastico, post emergenza Covid. I primi studenti, circa 500, varcheranno i cancelli già il 2 settembre per i corsi di recupero. 1708 quelli iscritti per l’anno scolastico 2020/21 segnato dall’incertezza e dalla virulenza del coronavirus.

DODICI NUOVI CASI DI COVID A PIACENZA. TUTTI RIENTRI DALL’ESTERO. DA LUNEDI’ TEST SIEROLOGICI PER PERSONALE SCOLASTICO

Dodici nuovi casi di positività nel piacentino tutti riconducibili a rientri dall’estero: 6 da Romania, 2 da Albania, 1 da Grecia, 1 da Spagna, 1 da Austria, mentre 1 è un contatto di persona rientrata dalla Spagna. Quattro i sintomatici e 10 le persone che erano già in isolamento. Sono i dati che si riferiscono alla giornata di oggi per Piacenza.

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 30.708 casi di positività, 82 in più rispetto a ieri, di cui 44 asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Il numero di tamponi anche oggi supera i 10mila, mentre l’indice di trasmissione (Rt) a 14 giorni è di 0,45, sotto la media nazionale, fissata a 0,83.

Degli 82 nuovi casi, 52 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 31 sono stati individuati nell’ambito di focolai già noti. Sono 32 i nuovi contagi collegati a vacanze o rientri dall’estero, per i quali la Regione ha previsto due tamponi naso faringei durante l’isolamento fiduciario se in arrivo da Paesi extra Schengen e un tampone se di rientro da Grecia, Spagna, Croazia e Malta. L’attività di prevenzione e controllo sul territorio da parte del Servizio sanitario regionale prosegue dunque con efficacia.

Da lunedì  24 agosto a Piacenza, come in tutta la regione, sarà possibile prenotare il test sierologico per tutto il personale scolastico e insegnanti telefonando al numero verde del cuptel 800-651-941 oppure rivolgendosi al proprio medico di famiglia.

“Il personale del Laboratorio, insieme agli operatori del Dipartimento di cure primarie, si è strutturato per effettuare il test ad oltre 430 persone al giorno – informa il dott. Giovanni Vadacca, direttore del laboratorio .
Chi si presenterà potrà effettuare il prelievo per la ricerca degli anticorpi, e sarà sottoposto anche ad un tampone nasale. Il tampone sarà processato solo qualora l’esame del sangue presentasse anomalie e questo
permetterà di velocizzare e chiarire la diagnosi in tempi molto rapidi, evitando di richiamare i soggetti in un secondo tempo.
Per effettuare il prelievo gli operatori scolastici dovranno consegnare una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, redatta in proprio, per certificare il loro stato di lavoro. Coloro che effettueranno l’esame presso il proprio medico, qualora il sierologico desse esito positivo, saranno chiamati dal dipartimento di sanità pubblica che provvederà a fare il tampone e a mettere in atto
tutte le procedure conseguenti.

 

MONTI, ISII MARCONI: “LA SCUOLA A DISTANZA CI HA AIUTATO, MA NON SARA’ QUELLA DEL FUTURO”

La scuola è il settore che, per prima dopo gli ospedali, ha vissuto la rivoluzione causata dell’emergenza Coronavirus. Si è introdotta la didattica a distanza (lezioni on line con computer e tablet) che ha cambiato non solo il mezzo ma anche le modalità dell’approccio: insegnanti e studenti si sono trovati costretti a fare cose diverse, rivedere tutto il sistema, salvando ciò che resta di positivo.

Per quanto riguarda le valutazioni finali verranno considerate maggiormente le competenze acquisite, la responsabilità, la partecipazione e tutto ciò che rientra nelle competenze trasversali.

E per quanto riguarda il ritorno a scuola? Si ipotizza il primo settembre “sarà possibile – conferma il professor Monti presidente dell’ISII Marconi  – solo se si faranno scelte coraggiose e si metterà mano ai meccanismi burocratici ora vigenti”. E a proposito degli studenti con bisogni educativi speciali “qui c’è davvero molto da lavorare, per garantire continuità e coinvolgimento di più soggetti”. Ecco il suo intervento

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SCUOLA: A RISCHIO LA STABILIZZAZIONE DI 500 PRECARI PIACENTINI

Erano 170 mila, lo scorso anno, le supplenze su posti vacanti. La preoccupazione è che, anche quest’anno, si prosegua su questa strada. A poco più di un mese dall’inizio dell’anno scolastico, i sindacati sono fortemente preoccupati perché vedono a rischio il decreto Misure urgenti per i precari, preannunciato dal ministro Bussetti il 24 aprile scorso, oggi ancora bloccato. A Piacenza i docenti coinvolti sono 500.

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PASTI VEICOLATI DIETRO FRONT. CI SI POTEVA PENSARE PRIMA?

Pasto veicolato addio. Le scuole di Mucinasso, Pittolo, Borgotrebbia, Vittorino Da Feltre e Rodari continueranno ad utilizzare la cucina interna per la preparazione dei pasti.

Lo ha deciso la giunta sospendendo così l’estensione che, in termini di costi, avrebbe ottenuto un risparmio di 15 mila euro. La scorsa settimana il sindaco aveva avuto un incontro con alcuni genitori degli alunni delle scuole interessate, le cui osservazioni sono state trasmesse alla giunta. Per motivare questa decisione il sindaco Barbieri riprende l’impegno dell’amministrazione di contenere la spesa mantenendo inalterato il livello dei servizi senza aumentare i costi.

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SCUOLA: E’ EMERGENZA PERSONALE ATA

E’ con la carenza del personale amministrativo che la scuola piacentina deve fare i conti a a poche settimane dall’avvio del nuovo anno scolastico. Una situazione che rasenta l’emergenza, perché a ben guardare la scuola è formata non solo dagli insegnanti, che certo hanno ruolo fondamentale per la formazione degli studenti, ma anche da quel mondo che sta dietro e che spesso non si mostra. Tanto per far capire la situazione piacentina ecco alcuni dati: dei 34 posti da direttori, solo 24 sono in servizio, dei 10 mancanti solo 5 sono stati autorizzati dal ministero; personale amministrativo, su 194 sono 179 quelli occupati, dei 19 mancanti solo 9 sono quelli autorizzati; stessa cosa vale anche per i collaboratori scolastici, su 566 posti, 538 sono quelli in servizio, dei 28 mancanti, ne è stata autorizzata solo la metà, ovvero 14.

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PERSONALE ATA, A PIACENZA 76 NUOVI POSTI

Le speranze erano si erano quasi del tutto perse, ma all’ultimo l’ufficio scolastico regionale ha annunciato nuovi posti per il personale Ata nelle scuole piacentine. Si tratta di 76 nuovi posti così divisi: 52 collaboratori scolastici, 20 assistenti amministrativi e 4 assistenti tecnici. Una boccata d’ossigeno che arriva a seguito dei tagli contenuti nella legge di stabilità. Per quanto riguarda invece l’assegnazione delle nomine dei docenti, è appena iniziata la fase B, ovvero la prima fase nazionale per posti vacanti. A Piacenza nella scuole dell’infanzia e nelle primarie ci sono a disposizione solo posti di sostegno per specializzati: 5 nell’infanzia e 16 nella primaria. Diverso il discorso alle scuole medie dove ci sono a disposizione 35 cattedre e 9 posti di sostegno e alle superiori che conta 34 cattedre e 27 posti di sostegno. In tutto 126 posti a disposizione dei docenti nelle graduatorie ad esaurimento che da precari avranno il posto fisso, tra loro ci saranno insegnanti piacentini e non solo.

AULA VUOTA

INSEGNANTI AL BIVIO: PRECARIATO O PARTENZA DIFFICILE?

E’ come se fossimo di fronte ad un paradosso: per tanti insegnanti la precarietà è meno dolorosa che una partenza difficile. Stiamo parlando del piano straordinario di assunzioni della scuola, contenuto nella Buona Scuola da poco divenuta legge. Le domande di trasferimento per entrare di ruolo in altre regioni si sono chiuse pochi giorni fa ed hanno riservato delle sorprese, amare per certi aspetti. Era prevedibile che il grosso delle domande di trasferimento arrivasse dal Sud verso il Nord, ma per molti precari è stata una scelta difficile. Tra loro ci sono docenti non più giovanissimi, con decenni di precariato alle spalle che si sono trovati ad una scelta, la famiglia o il lavoro. E in molti hanno rinunciato alla seconda possibilità. In tutto al Ministero sono arrivate 71 mila domande per lo più dalla Sicilia (11864) seguita dalla Campania (11142) un vero e proprie esercito definito di “insegnanti trolley” in partenza verso il Nord nella giungla delle graduatorie e delle nomine della prossime settimane. In Emilia Romagna invece le domande sono state solo 3696, seguite da Veneto, Piemonte, Liguria e Friuli Venezia Giulia dove solo un terzo dei docenti precari ha scelto di partecipare al piano straordinario di assunzioni. Certo era prevedibile che nelle regioni del Nord il numero di domande fosse più basso rispetto al sud; ma non così tanto, secondo i sindacati che si sono opposti, fin da subito, alla riforma della scuola del Governo. In controtendenza la Lombardia da cui sono partite 6630 domande da parte di insegnanti precari. Da lunedì 24 agosto parte per tutti l’assegnazione dei posti: prende avvio la prima fase per i 71.643 docenti precari che hanno presentato domanda e che riceveranno al buio i primi 18.476 posti attraverso una mail cui dovranno rispondere per accettazione entro dieci giorni. Seguirà a novembre la fase successiva con altri 55.258 posti.

Foto Federico Ferramola / LaPresse 18-06-2014 Milano, Italia Cronaca Esami di Maturità a Milano, oggi si parte con gli scritti nella foto: gli studenti del Liceo Classico Statale  Tito Livio di Milano Photo Federico Ferramola / LaPresse June 18, 2014 Milan, Italy News School leaving examination in Milan in the photo: the students of   Tito Livio Secondary school specializing in classical studies