Dopo numerose sollecitazioni arrivata sia dal mondo ambientalista che da quello politico, l’assessora all’Ambiente ha ritenuto doveroso fare alcune precisazioni in merito al conferimento dei rifiuti liguri al termovalorizzatore di Piacenza, dal momento che questo passaggio è mancato nel corso dell’ultima seduta di consiglio comunale.
“Come gran parte dei colleghi che siedono in Consiglio dovrebbero
sapere – scrive l’assessora Serena Groppelli – per la loro pregressa esperienza in alcuni casi anche come assessori, non solo l’accordo tra Emilia Romagna e Liguria che sovrintende a questa operazione non è una novità dell’ultima ora, ma l’Amministrazione comunale non ha potere autorizzativo o di veto a riguardo”.
Nella nota l’assessora fa riferimento al Patto per lo sviluppo siglato tra Emilia Romagna e Liguria nel 2017 nel segno della reciproca collaborazione in materia ambientale e di infrastrutture. “Spiace constatare – aggiunge l’assessora Groppelli – che ci sia chi si limita ad accuse semplicistiche o strumentali di connivenza e passiva accettazione per sudditanza politica
o interesse economico, a fronte dell’emergenza in un territorio confinante che è già stata affrontata e gestita, allo stesso modo, negli anni scorsi. Pensiamo al Patto per lo sviluppo siglato nel 2017 tra Emilia Romagna e Liguria, che stabilì lo smaltimento di 10 mila tonnellate di rifiuti equamente suddivise, nel 2018, tra Parma e Piacenza, o al più recente accordo tecnico-attuativo tra le due Regioni il cui schema è stato approvato nel 2020 per arrivare alla sottoscrizione nel 2021. C’è, in quel documento, una locuzione chiave:
collaborazione reciproca in materia di infrastrutture e politiche ambientali. Il che significa poter fruire, come è avvenuto nei mesi estivi, del rilascio aggiuntivo di risorse idriche dalla diga del Brugneto in un periodo di gravissima siccità nelle nostre campagne.
Posso confermare sin d’ora che questa Amministrazione avrà la massima attenzione affinché il criterio della reciprocità venga fatto valere sempre, con rigore e con risultati concreti”.
“Al di là del fatto che le 7000 tonnellate in arrivo a Piacenza – rimarca Serena Groppelli – rappresentano una minima parte delle 200 mila che, complessivamente, la Liguria distribuirà negli impianti limitrofi, penso sia profondamente sbagliato guardare alla drammatica crisi ambientale del nostro tempo in un’ottica campanilista: quella per la tutela dell’ecosistema è una battaglia che si può e si deve combattere insieme, non solo a livello provinciale ma in una prospettiva di impegno congiunto e condiviso ad ampio
raggio territoriale. E’ un principio non di solidarietà, ma di responsabilità collettiva, sotteso anche ai più importanti accordi internazionali per la salvaguardia del Pianeta: credo che la consapevolezza e l’impegno per l’ambiente non ci porterebbero mai a dire che lo scioglimento dei ghiacciai o l’innalzamento del livello del mare non ci riguarda, solo perché nel nostro territorio non ci sono né gli uni né l’altro. Auspico che, a maggior ragione su problemi prioritari e urgenti come quelli ambientali, ci si possa confrontare
sempre sul merito e sui contenuti, senza ridurre la dialettica politica al solo gusto della polemica fine a sé stessa”.