IL CONCERTO AL MUNICIPALE CON IL PRESIDENTE MATTARELLA: DA VERDI A PUCCINI CON UNO SGUARDO AL CONTEMPORANEO

Nell’ambito della seconda edizione del Festival del Pensare contemporaneo e degli eventi per celebrare i 220 anni del Teatro Municipale di Piacenza, è in programma lunedì 23 settembre alle 18 il Concerto che vedrà la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sarà un evento musicale all’insegna del dialogo tra diversi repertori, da Giuseppe Verdi a una prima esecuzione assoluta in omaggio a Giacomo Puccini, dove il Teatro Municipale con la sua storia e tradizione si apre anche ai linguaggi della contemporaneità, nello spirito che anima il Festival del Pensare.

Sul palcoscenico del Teatro Municipale, l’eclettico compositore, direttore e violinista Alessandro Quarta incontra un mito internazionale come Amii Stewart. Per l’occasione l’Orchestra Farnesiana composta da musicisti provenienti dalle più prestigiose orchestre europee si unisce all’Alessandro Quarta Quintet e al Coro del Teatro Municipale di Piacenza istruito da Corrado Casati.

In apertura l’intervento dei giovani del Coro del Liceo Cassinari e delle Voci Bianche del Conservatorio Nicolini di Piacenza, chiamati a interpretare l’inno nazionale alla presenza della più alta carica dello Stato.

All’Orchestra Farnesiana e al Coro del Teatro Municipale di Piacenza sarà affidata l’esecuzione del Va, pensiero di Giuseppe Verdi quale ideale incipit del concerto, nei giorni che celebrano l’anniversario dell’inaugurazione del Teatro avvenuta il 10 settembre 1804. Il programma proseguirà, in prima assoluta, con Pucciniana composta da Alessandro Quarta, in omaggio al centenario di Giacomo Puccini e dedicata al Municipale di Piacenza.

Spazio poi alle grandi colonne sonore firmate da Ennio Morricone e Nino Rota, alle composizioni di Alessandro Quarta e alla straordinaria voce di Amii Stewart, che interpreterà anche il brano God of love, su testo di Papa Benedetto XVI, insieme alle Voci Bianche del Conservatorio Nicolini istruite da Giorgio Ubaldi. La celebre cantante, che ha calcato importanti palcoscenici di tutto il mondo, è una star poliedrica che spazia dalla musica al teatro ed è stata tra i dodici artisti che hanno cantato per la prima volta nella Città del Vaticano per il Papa. Nell’arco della sua lunga carriera, che l’ha vista scalare le classifiche americane ed europee, ha collaborato con artisti come Ennio Morricone, Mike Francis, Giorgio Moroder, Gianni Morandi, Nicola Piovani.

Alessandro Quarta, acclamato dalla CNN come Musical Genius, premiato nel 2017 a Montecitorio come “Miglior Eccellenza Italiana nel mondo per la musica”, è cresciuto musicalmente con i più grandi direttori del mondo, come Maazel, Inbal, Dutoit, Rostropovich, Chung, Prêtre, Metha. Le sue composizioni sono state eseguite live in prima mondiale con Roberto Bolle all’Arena di Verona e in altri prestigiosi palcoscenici e spazi, oltre che trasmesse alla Rai. Nel 2023 ha effettuato una nuova tournée in tutto il mondo con Bolle. Quarta si avvicina al mondo della musica crossover collaborando con artisti come Carlos Santana, Lucio Dalla, Mark Knopfler, Boy George, Dionne Warwick, Lionel Richie, Liza Minnelli, Joe Cocker, Lenny Kravitz, Jovanotti, Toquinho, Regina Carter, Céline Dion. Ha partecipato a scritture di musiche inedite per Walt Disney e Rai Cinema. Suona un Alessandro Gagliano, violino rarissimo del 1723, un Giovan Battista Guadagnini del 1761 e un violino Bogdanoski vincitore del premio Violin Society of New York.

I biglietti per il concerto saranno disponibili a partire da mercoledì 4 settembre presso la Biglietteria del Teatro Municipale di Piacenza e online sul sito teatripiacenza.it

IL PRESIDENTE MATTARELLA A PIACENZA PER I 220 ANNI DEL TEATRO MUNICIPALE

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà in visita a Piacenza il prossimo 23 di settembre nei giorni in cui si celebrano i 220 anni del Teatro Municipale e in cui si tiene in città la seconda edizione del Festival del Pensare contemporaneo.

“E’ un grande regalo per Piacenza e i piacentini – commenta la sindaca Katia Tarasconi – di cui siamo davvero grati al Presidente Mattarella. Con la sua presenza testimonierà ancora una volta l’affetto che nutre per la nostra città, come dimostrato durante il periodo della pandemia con messaggi di vicinanza reale e sentita che i piacentini ricordano bene. Sono certa che la nostra città saprà ricambiarlo con amore e gratitudine”. “Sarà una grande emozione per tutti noi – aggiunge la sindaca – anche perché l’ultima visita presidenziale a Piacenza risale a vent’anni fa esatti”.

Era il 15 settembre del 2004, infatti, quando il Presidente Carlo Azeglio Ciampi, al Quirinale dal 1999 al 2006, aveva fatto visita a Piacenza accolto dall’allora sindaco Roberto Reggi. E’ stata l’ultima visita ufficiale di un Capo dello Stato nella nostra città.

Il programma dettagliato della visita del Presidente Mattarella a Piacenza sarà comunicato nei prossimi giorni, non appena definito nel dettaglio.

IL PIACENTINO BERGONZI SCRIVE AL PRESIDENTE MATTARELLA: “PIACENZA DEVASTATA DAL COVID 19, MA CI SENTIAMO ABBANDONATI”

Ha deciso di scrivere al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Franz Bergonzi, archetetto designer piacentino, ieri nel giorno della Liberazione ha scritto una lettera all’inquilino del Quirinale e per conoscenza anche al presidente del Consiglio Conte, al ministro De Micheli, al presidente della Regione Bonaccini e al sindaco Barbieri.

Nella missiva, che riportiamo integralmente qui sotto, Bergonzi ripercorre i fatti dal 21 febbraio, ormai più di due mesi fa, quando il Covid 19 esplose in Italia, per la precisione a Codogno, 15 km da Piacenza. Fino ad oggi: la nostra città conta 826 morti e 3695 contagiati, anche se questi ultimi sarebbero molti di più, almeno dieci volte tanto. Passo a passo si ripercorrono le restrizioni: il 24 febbraio la chiusura delle scuole, centri sportivi, divieto di organizzare eventi pubblici, ma non divenne “zona rossa” pur trovandosi ad una manciata di chilometri dal primo focolaio italiano; dall’8 marzo Piacenza rientra nelle 14 province restrizioni da zona “arancione ma non rossa”, solo dopo il lockdown in esteso all’Italia.

Nonostante i morti, nonostante i contagi che continuano a salire, per cui la Regione ha chiesto approfondimenti alla direzione Asl piacentina, nonostante la necessità di convertire due ospedali della provincia totalmente Covid, nonostante la sperimentazione dell’eparina per la cura delle infiammazioni polmonari più gravi, nonostante la task force di medici che raggiunge i casi critici direttamente a domicilio dalla città alla montagna, “ciò che sentiamo – scrive Bergonzi –  è una ridottissima visibilità e uno scarsissimo interesse da parte del Governo centrale e della Regione Emilia Romagna. Non che la visibilità sia un problema, ma anche Lei sa che la visibilità porta attenzione, interesse, inchieste e maggiore impegno da parte dei soggetti istituzionali nazionali e regionali. Il nostro caso è emerso solo da articoli giornalistici web e dalla trasmissione Report dove si ipotizzavano comportamenti non regolari da parte di alcune cliniche private e uno scarso controllo dell’AUSL piacentina che avrebbero favorito la nascita di focolai ospedalieri. Irregolarità negate da entrambi i soggetti, ma su cui ci risulta ci sia un’indagine”.

Oggi, è il succo della lettera di Bergonzi, a pochi giorni dalla tanto attesa Fase 2 sembra che qualcosa non sia andato per il verso giusto, non foss’altro che per il numero di contagi che a Piacenza continua a salire nonostante in Regione sia in netto calo. “Chiarezza, Equità e Giustizia anche in onore delle centinaia di morti e migliaia di contagiati” è quello che si legge nella lettera, con alcune domande:

1) Perché Piacenza non è stata chiusa prima data la minima distanza da Codogno e il focolaio lombardo?
2) Perché il Governo e la Regione Emilia Romagna non hanno capito che isolare Piacenza significava difendere non solo i suoi abitanti, ma anche l’intera regione dal contagio?
3) Se il problema afferiva ai trasporti e alla logistica, quindi un interesse economico, perché Governo e Regione non hanno pensato di creare un corridoio merci compartimentando la città?
4) Esistono dei concreti filoni di inchiesta su cosa è successo nelle cliniche private, chiarendo le versioni e nelle RSA?

Sono domande che si pongono tantissimi piacentini. L’auspicio è che il presidente Mattarella, in quanto garante della Costituzione, possa intervenire nelle modalità più opportune “al fine di verificare che i territori più barbaramente colpiti da COVID-19, come il nostro, abbiano la corretta attenzione, il massimo supporto sanitario e azioni concrete per supportare un tessuto socio-economico allo stremo”.

Perché se ci deve essere un “dopo” almeno che si possa contare sull’aiuto e il supporto dello Stato e delle istituzioni che lo compongono.

EUROPA E ITALIA GUARDINO AL FUTURO

Poche battute quelle pronunciate dall’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Piacenza per l’apertura del Festival del Diritto. All’attualità Napolitano ha preferito il futuro, centrando il tema della kermesse dell’ottava edizione: “È meglio parlare del futuro che del presente” ha detto nel salone di Palazzo Gotico gremito in attesa del suo intervento. Un discorso lungo e articolato incentrato sull’Italia e sull’Europa con un auspicio finale rivolto ai cittadini “E’ venuto il momento di tornare alla priorità della politica, in una rinnovata visione del rapporto Europa-mondo. Toccherà a ciascuno fare la propria parte iniettando nella vita dell’Unione quel lievito di cultura e di partecipazione democratica la cui carenza ha esposto a così seri fenomeni e rischi di logoramento il grande, insostituibile progetto europeo”. L’Italia e l’Europa si trovano davanti a scelte epocali, così il Presidente Sergio Mattarella nel suo messaggio letto da Anna Maria Fellegara “ma guai a pensare che conquiste democratiche e diritti sociali siano una volta per tutte. Il Diritto deve guardare oltre il presente”.

NAPOLITANO DPOSI