Ha molto più di un valore simbolico, ma significa concretamente prendere coscienza storica di ciò che ci hanno consegnato la pagine più triste e buie della storia.
Piacenza ha dedicato una pietra d’inciampo a Enrico Richetti, commerciante ebreo vittima delle leggi razziali antisemite. Goriziano di origine si trasferì a piacenza dove aprì, all’angolo di via XX Settembre, un negozio di macchine da scrivere, insieme alla moglie, proprio dove oggi è stata posizionata la pietra d’inciampo. Proprio a Piacenza venne arrestato il 26 gennaio del 1944, deportato ad Aushwitz, fu ucciso a Dachau un anno dopo. Alla cerimonia ha partecipato anche il nipote che porta il suo nome.