La lotta contro l’obesità infantile è prima di tutto una questione di educazione. Educazione ad un corretto stile di vita che non significa vietare alcuni cibi, ma farne prevalere alcuni rispetto ad altri, introducendoli nella vita di ogni bambino fin dal pancione della mamma. Anche Piacenza ha dato il suo contributo alla giornata mondiale dell’alimentazione con un incontro dal titolo Obesity week a cui hanno partecipato il comune e vari esperti del settore.
Educazione alle buone pratiche, si diceva. A Piacenza l’anno scorso è stata sostituita la merenda cosiddetta strutturata nella scuole dell’infanzia con un frutto; prima di tutto seguire le linee guida del Ministero e per evitare gli sprechi di cibo. I dati confermano che a Piacenza il 25 per cento dei bambini soffre di problemi di sovrappeso, alcuni di questi, in percentuale minore ma pur sempre significativa, raggiunge l’obesità. “A livello nazionale il trend di crescita si è arrestato sfiorando l’ 11% – ha detto Simona Bertoli, ricercatrice piacentina vice direttore del centro internazionale per lo studio delle complicanze – poi c’è una forte differenza tra nord e sud. Nonostante il trend di crescita si sia arrestato c’è ancora tanto da lavorare”.
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