Civiltà Castellana ha presentato il candidato sindaco per le amministrative dell’8 e 9 giugno: Carlo Capelli. Classe 1956, già sindaco della città per due mandati, la candidatura è frutto della condivisione e della consapevolezza che per governare Castel San Giovanni occorrono esperienza e competenza. “Anche la grinta certamente, ma supportata da una solida conoscenza della macchina amministrativa, che Capelli ha maturato negli anni” hanno sottolineato Roberta Bargigga, Eugenio Ramundo e Andrea Zambianchi del gruppo Civiltà Castellana che oggi siede in consiglio nei banchi dell’opposizione.
“La mia ambizione – ha detto Capelli – è portare avanti una squadra di giovani dirigenti che si occupino del progetto ambizioso che abbiamo elaborato per Castello per i prossimi dieci anni. Oggi la città ha imboccato una discesa preoccupante. Il rilancio che abbiamo in mente è economico e soprattutto sociale”.
Il gruppo sta ultimando la stesura del programma basato su tre punti cardine: viabilità, sicurezza e sanità.
“Vogliamo una città più vivibile, per questo sono necessarie le due tangenziali: dobbiamo lavorare non solo per la realizzazione della tangenziale nord ovest, il cui tragitto è stato approvato ed inserito nei piani d’investimento del nuovo gestore dall’autostrada, ma anche per la realizzazione della bretella nord est che collegherà il polo logistico/industriale e il casello autostradale con la via Emilia piacentina. In questo modo si potrà salvaguardare anche la frazione di Fontana dal traffico proveniente dall’area logistica”.
Riguardo la sicurezza Capelli ha sottolineato come sia “forte tra i cittadini la percezione di insicurezza. Chiediamo la caserma dei Carabinieri aperta h24 e un organico sufficiente per la Polizia Municipale”. Fondamentale è lavorare per una maggiore integrazione sul territorio; “che senso ha chiudere la piazza nelle ore serali con una ordinanza? – si domanda – mi si stringe il cuore. Non si risolvono così i problemi. Occorre invece rendere più illuminate alcune strade e lavorare su socialità e integrazione perché i luoghi vanno vissuti non chiusi”.
Di primaria importanza il tema della sanità “non è più il tempo della protesta – ha detto Capelli – ma della ricostruzione, instaurando un dialogo costante con la nuova direzione sanitaria”. Raccogliere le firme per il mantenimento del pronto soccorso ci sembra anacronistico oltre che una mossa puramente elettorale, perché mancano alcuni servizi fondamentali come cardiologia, chirurgia, ortopedia e traumatologia. Questa azione ha il gusto politico amaro di chi vuole chiudere la porta quando i buoi sono scappati. Fino ad oggi non si sono soddisfatte le esigenze dei cittadini ma dell’Ausl. Noi vogliamo aprire una pagina nuova nel sistema ospedaliero castellano”.
Queste le principali linee programmatiche a cui Civiltà Castellana ha lavorato nell’ultimo anno “vorremmo che Castello risalisse la china perché il declino è sotto gli occhi di tutti – ha concluso Capelli – con questa squadra, rinnovata, giovane ed entusiasta, ce la metteremo tutta per cercare di realizzare quello che abbiamo in mente. Siamo liberi da ogni condizionamento pur sapendo che è una corsa in salita”. Tra qualche settimana verranno presentati i candidati in lista e il programma in dettaglio.
LA SINDACA TARASCONI POSITIVA AL COVID “SEGUIRO’ DA CASA TUTTE LE PRATICHE URGENTI”
Il sindaco Tarasconi è positiva al Covid 19, la conferma stamattina dopo aver eseguito un ulteriore controllo. “Pur attribuendo il mio malessere alla stanchezza dettata dal periodo intenso e frenetico della campagna elettorale, ho voluto comunque sottopormi agli accertamenti per cautela e rispetto nei confronti di tutte le persone con cui sono venuta in contatto nelle ultime settimane. Purtroppo, oggi è sopraggiunta la febbre e la conferma del virus”.
“Con molto rammarico – sottolinea – dovrò trascorrere in isolamento questi primi giorni del mio mandato, seguendo da casa tutte le pratiche alla mia attenzione, in costante contatto con gli uffici comunali. Purtroppo non potrò partecipare ai tanti appuntamenti che erano già in calendario, a cominciare dalla festività patronale, con il tradizionale passaggio sulla fiera e la celebrazione religiosa nella basilica di Sant’Antonino, per il rito solenne dell’offerta del cero. Sarebbe stato un momento importante, di grande valore simbolico, poter iniziare questo percorso in una ricorrenza così significativa per la nostra comunità, incontrando tanti concittadini, ma sono certa che non mancheranno le occasioni non appena mi riprenderò”.
PATRIZIA BARBIERI CONSEGNA IL COMUNE A KATIA TARASCONI
Giornata del passaggio di consegne ufficiale tra la sindaca uscente Patrizia Barbieri e la neo Katia Tarasconi.
Tarasconi interrogata sulla futura squadra di governo: “Sarà una giunta di persone competenti a capaci di rapportarsi con le persone”. Barbieri: “resterò all’opposizione. Nella campagna elettorale nessun errore”
UN GESTO CHE VA OLTRE IL RISULTATO: QUELL’UMANITA’ DI CUI SI E’ SENTITA LA MANCANZA
L’abbraccio tra quelle che fino a pochi minuti prima erano avversarie ha fatto il giro dei giornali e delle tv nazionali. C’era da immaginarlo, non solo per il gesto (un abbraccio concilia e scoglie le tensioni) ma anche per la sua autenticità.
Come altri colleghi, l’abbiamo vissuto in diretta, mentre la nuova sindaca Katia Tarasconi stava rilasciando le prime dichiarazioni a caldo della sua vittoria. Patrizia Barbieri, dal point distante pochi metri da piazza Cavalli, è arrivata facendosi largo tra la calca dei giornalisti e poi le due hanno fatto quello che per loro è stato più naturale, abbracciarsi. Poteva essere una stretta di mano, invece si è andati oltre, un abbraccio commosso seguito da qualche secondo occhi negli occhi. Tutto profondamente umano e, per un attimo molto, rincuorante. Un pò come se l’onda d’urto di questo gentile si propagasse per molto tempo ancora. Ce n’è bisogno, sia per compensare gli attacchi (per la verità non molti) della campagna elettorale, sia per essere di buon auspicio per la nuova amministrazione.
Analizzare oggi la vittoria di Katia Tarasconi, chiara e netta ma non schiacciante rispetto alla uscente Patrizia Barbieri, è un esercizio che fanno in molti: la prima ha staccato la seconda di 2193 voti, Tarasconi ha incremento i consensi di 1100 preferenze rispetto al primo turno, Barbieri invece di voti ne ha persi 210. Da cosa è dipeso questo quadro? Dai consensi ottenuti da Tarasconi da una parte degli elettori di ApP e probabilmente da una parte dei Liberali che, un pò sorprendentemente, hanno preferito la candidata di centro sinistra a quella di centro destra. Rapporti logorati da tempo che bene non hanno fatto al centro destra che, seppur unito, non l’ha spuntata. Il dato è che una candidata rispetto all’altra ha saputo giocare bene le sue carte e avere maggiore consenso che tradotto significa più voti.
Tornando a quell’abbraccio, ha saputo attenuare il dibattito più acceso dell’analisi del voto e favorire quella più umana tra due donne che si guardano negli occhi, la parte più sana e rincuorante della notte del ballottaggio.
KATIA TARASCONI E’ LA NUOVA SINDACA DI PIACENZA. LA CITTA’ TORNA AL CENTRO SINISTRA
Prima di lei sono arrivati in piazza i sostenitori e chi ha vissuto insieme a lei questa lunga campagna elettorale. Il partito democratico in primis, poi i tanti civici imbarcati nell’avventura che insieme hanno intonato Bella Ciao
Katia Tarasconi ha aspettato lo spoglio della 108esima sezione, nel point di via Emilia Parmense, prima di esultare e gioire insieme ai suoi la vittoria che la vede nuova sindaca di piacenza con il 56,43 per cento pari a 16935 voti. patrizia barbieri si è fermata al 46,54 con 14742 voti. un distacco che si è mantenuto tale fin dalle prime dieci sezioni scrutinate e che ha portato il centro sinistra di nuovo alla guida della città. Molto bassa l’affluenza, ai minimi storici: 42,18 per cento, al primo turno aveva votato il 53 per cento.
L’arrivo in piazza esultante, quasi liberatorio dopo due mesi di campagna vissuti a mille, minuto per minuto, dove le tensioni tra candidati sono state tutto sommato poche, se non nelle ultime due settimane in vista del ballottaggio.
Tra il capannello di giornalisti si fa strada patrizia barbieri, arrivata dal suo point per complimentarsi con la nuova sindaca, un abbraccio sincero quasi commosso e poche parole per augurarle buon lavoro, promettendo di restare saldamente a capo dell’opposizione in consiglio comunale.
Già da domani, dopo i legittimi festeggiamenti, le pratiche per le dimissioni dal ruolo di consigliere in regione per tuffarsi appieno nella macchina amministrativa di palazzo Mercanti. Primo impegno incontrare tutti i dipendenti comunali.
BARBIERI: “LA MIA CANDIDATURA VOTATA AL CIVISMO E ALLA TRASVERSALITA’ “
Civismo e trasversalità. Così Patrizia Barbieri, all’indomani del video in cui ha annunciato la volontà di ricandidarsi, torna a commentare i passaggi chiavi di una messaggio che si presta ad essere commentato e chiarito. È proprio su quel Piacenza è il mio partito che si concentra l’impatto comunicativamente più forte del massaggio del primo cittadino.
I partiti restano, al momento, sullo sfondo è il messaggio del sindaco che vuole favorire il più possibile il civismo dal basso. Ma accanto a lei ci sono Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, oltre che il gruppo Liberi. Resta ancora da capire cosa faranno i Liberali.
“ALLA RICANDIDATURA PENSERO’ A GENNAIO. ALLE CRITICHE NON BADO”. LA SINDACA TRACCIA IL BILANCIO DELL’ANNO SEGNATO DALLA PANDEMIA
Un anno sconvolto dal Covid, in cui le priorità sono state soppiantate dall’emergenza sanitaria. Tutte le attenzioni sono state rivolte alle persone fragili, in difficoltà, a coloro che ne avevano bisogno. La sindaca Barbieri lo ha ribadito più di una volta nel corso del tradizionale incontro di fine anno con la stampa piacentina. Al termine del video che ha snocciolato con immagini e dati quanto è stato fatto, non ha mancato di rimarcare i progetti portati a casa, frutto di quella progettualità che è proseguita nonostante la pandemia, un esempio su tutti la facoltà di medicina e chirurgia in lingua inglese e l’ottenimento dell’ospedale militare che la ospiterà.
Un pregio che potrebbe diventare un difetto, quando l’esigenza che si ha verso se stessi si riserva sugli altri, nel caso specifico sulla squadra di governo: la sindaca Barbieri ha rimarcato quanto alcuni suoi assessori avrebbero potuto fare di più, ammettendo però che da loro ha sempre chiesto il massimo. Un discorso che si lega a doppio giro con il futuro prossimo di patrizia barbieri: le elezioni sono dietro l’angolo e la riserva ufficiale sulla candidatura non è ancora stata sciolta.
MASCHERINE OBBLIGATORIE ANCHE ALL’APERTO, DAL 4 DICEMBRE
Il sindaco lo aveva annunciato e, a breve giro, l’ordinanza è arrivata: da sabato 4 dicembre sarà obbligatorio l’uso della mascherina anche all’aperto in centro storico. L’ordinanza sarà in vigore fino al 31 dicembre 2021 dalle ore 8 alle 24, in questi luoghi:
Largo Battisti, Via Calzolai, Piazza Cavalli, Via Cavalletto, Via Cavour, Via
Chiapponi, Via Cittadella (nel tratto compreso tra Piazza Cavalli e Via Borghetto), Piazza Duomo, Via Daveri, Via Frasi, Via Garibaldi (nel tratto compreso tra Largo Battisti e Via Cavalletto), Piazzetta della Grida, Via Illica, Via Legnano, Largo Matteotti, Piazza Mercanti, Via Pace (nel tratto compreso tra Piazza Duomo e Via Tarocco) e Vicolo Perestrello, Piazza Pescheria, Piazza Plebiscito, Via Romagnosi (nel tratto compreso tra Via Cavour e Via San Francesco), Via San Donnino, Piazza San Francesco, Via San Francesco, Via San Siro (nel tratto compreso tra Corso Vittorio Emanuele II e Via Santa Franca), Via Sant’Antonino, Vicolo Sant’Ilario, Largo Sant’Ilario, Via Santa Franca (nel tratto compreso tra Via Sant’Antonino e Via Verdi), Via Medoro Savini, Via Sopramuro, Via Verdi (nel tratto compreso tra Corso Vittorio Emanuele II e Via San Martino), Corso Vittorio Emanuele II, Via XX Settembre.
Nell’ordinanza si evidenzia che “nella situazione attuale, l’indice di diffusione del Coronavirus COVID19 registra un aumento a livello regionale e nazionale con conseguente incremento dei contagi”. Considerando, quindi, che “in occasione delle prossime festività natalizie si registrerà nelle vie centrali della Città un intenso afflusso di pubblico con possibilità di transiti ravvicinati e costanti di numerose persone, che potrebbero venire tra loro in contatto con difficoltà a garantire il distanziamento interpersonale” e che “è prevedibile che durante il periodo sopra indicato anche all’aperto si verificherà un incremento considerevole di persone rispetto alla situazione di normalità, anche nelle vie/zone/giardini cittadini interessati da iniziative, mercatini, attività commerciali e pubblici esercizi”, viene “ritenuto necessario, nel periodo antecedente e successivo le festività natalizie, adottare ulteriori misure di prevenzione come l’obbligo di indossare nei luoghi all’aperto i dispositivi di protezione delle vie respiratorie allo scopo di prevenire la possibile
evoluzione negativa del quadro pandemico nel territorio del Comune di Piacenza.
La violazione dell’ordinanza prevede una sanzione amministrativa da 400 a 1000 euro.
MIMMO LUCANO: “RIFAREI TUTTO, NON HO RANCORE VERSO IL GIUDICE CHE MI HA CONDANNATO”
Non ha esitazioni nel ribadire convintamente che rifarebbe tutto, Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, mentre racconta come un fiume in piena la sua storia che si intreccia inevitabilmente alla recente condanna, 13 anni e due mesi, senza attenuanti, in primo grado per reati legati all’accoglienza. La procura di anni ne aveva chiesti 7. eppure, mentre racconta alla platea della Cgil che lo ha accolto su invito delle rete Piacenza Solidale, dice di non provare né rabbia né rancore verso il giudice che ha emesso quella sentenza abnorme, è come se quella mattina – ha detto –avesse voluto far riflettere tutta l’Italia.
CASO DRAG QUEEN, SINDACO BARBIERI “ACCUSE INACCETTABILI”
La sindaca Barbieri ha doverosamente deciso di intervenire sulla questione legata al drag queen show organizzato da Arcigay Piacenza Lambda che sarebbe dovuto andare in scesa stasera a Spazio 4.
“Ho letto, in queste ore, paragoni inaccettabili sotto il profilo politico e personale, tra accuse di oscurantismo, repressione, pregiudizi e paura della diversità che non solo non mi appartengono in alcun modo, ma di cui rifiuto categoricamente l’accostamento all’Amministrazione comunale. Esibizioni analoghe a quelle delle artiste che avrebbero dovuto salire sul palco questa sera si sono tenute un paio di mesi fa sul Facsal, durante l’iniziativa promossa dalla rete di associazioni Piacenza Pride, così come nell’edizione 2019 dei “Venerdì piacentini”, durante un evento in piazza Borgo.
In entrambe le occasioni c’è stata, da parte del Comune, assoluta disponibilità e collaborazione nel garantire lo svolgimento e la promozione di questi
spettacoli in uno spazio pubblico, nel massimo rispetto della libertà di manifestare e di una forma di intrattenimento di cui nessuno mette in discussione la professionalità e la qualità”.
Allora cosa cambia in questa specifica circostanza se già altri spettacoli di questo tipo si sono svolti a Piacenza? Nella nota la sindaca Barbieri spiega che una questione di “contesti”.
“Ben diverso è il contesto di una realtà come Spazio 4, affidata in concessione a seguito di un bando che esplicitava le finalità educative delle attività proposte e i criteri cui devono essere ispirate, tant’è che la dirigente di settore ha richiamato i gestori – sotto il profilo tecnico e amministrativo, certo non politico – al dovere di assicurare la totale rispondenza a questi principi. Il Comune ha la responsabilità di vigilare sull’affidamento delle proprie strutture e sul fatto che vi sia una costante, rigorosa adesione ai requisiti previsti in sede di gara. Mi sembra fondamentale riportare su questo piano il dibattito, perché qui risiede il nocciolo della questione.
Mi pare che si siano scatenate prese di posizione strumentali e di una
violenza verbale inaudita, peraltro fomentate non certo dalla comunità LGBTQ+ con cui saremo sempre aperti all’ascolto e al dialogo, come ho ribadito anche al presidente di Arcigay Lambda Davide Bastoni, che ho voluto chiamare stamani per un chiarimento franco e diretto. Per me è stata l’occasione di ribadire che, qualora gli organizzatori volessero riproporre l’appuntamento in un altro contesto, in conformità con tutti gli iter autorizzativi e le misure anti Covid in vigore, ci sarebbe da parte dell’Amministrazione la piena volontà di consentirne la realizzazione.
Perché nulla è più lontano dalla sottoscritta, dai miei colleghi di Giunta, così come da un ente pubblico che dev’essere la casa di tutti i cittadini – senza discriminazioni e tutelando, con equità, i diritti di ciascuno – dell’idea della censura preventiva e dell’intolleranza.
La nostra è una comunità inclusiva, in cui ci sarà sempre spazio per il confronto tra posizioni divergenti o contrapposte, ma con un cardine fondamentale, che per me è una regola nella vita come nella politica: il rispetto per chi la pensa diversamente. Con rammarico, devo sottolineare che neppure nei giorni più bui dell’emergenza Covid ho percepito tanta attenzione, a livello extra provinciale e nazionale, nei confronti della nostra comunità. Mi dispiace constatare che ancora una volta le strumentalizzazioni e i pretesti per polemiche non costruttive, fini a se stesse, prevalgano sul confronto civile e legittimo tra le parti, anche perché credo che questo non giovi a un percorso di riconoscimento e difesa dei diritti e dell’identità delle persone, della loro libertà di espressione e di opinione. Ben volentieri, qualora le Drag Queen invitate questa sera replicassero in futuro il loro spettacolo a Piacenza, siederei in prima fila, certa di rappresentare tutti i cittadini che credono
nell’inviolabilità di questi valori”.