E’ molto più di un’esortazione, quella che Ernesto Carini, storico militante della sinistra piacentina, rivolge alla sua parte politica, per tornare ad essere terreno di dialogo e di confronto. Uno sprone ad andare oltre gli obblighi, a guardare oltre e a non nascondersi dietro al “non si poteva fare diversamente”. Dice di non riferirsi ad alcuna pratica in particolare ma il pensiero corre alle più recenti scelte urbanistiche che vedranno a breve la loro realizzazione.
RABUFFI: “MI CANDIDO A SINDACO CON LA GIOIA DI UN BAMBINO”
La sua idea di sindaco non è quella di uomo solo al comando ma portavoce delle istanze di tutti quei piacentini che stanno appoggiando la sua candidatura. Nella casa della sinistra le idee sono chiare, tanto da essere gli unici, o quasi, ad aver già, si fa per dire visto che mancano solo tre mesi alle amministrative, il candidato alla poltrona di primo cittadino. Luigi Rabuffi sembra incarnare quegli ideali che il mondo della sinistra, ex Sel oggi Sinistra Italiana, Possibile, Italia dei Valori, Rifondazione Comunista, i fuori usciti dal Pd della prima ora, associazioni e comitati, vuole rappresentare. In primo piano le persone e i loro bisogni.
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