Si è concluso il secondo anno del corso triennale di Etica Medica, organizzato a Piacenza dall’Ordine dei Medici provinciale con la collaborazione della Società Bio-Giuridica Piacentina e del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino (cattedra di bioetica). A dirigerlo il professor Maurizio Mori, ordinario di bioetica all’università di Torino, coadiuvato dal condirettore dottor Marcello Valdini, medico-legale e presidente della Società Bio-Giuridica Piacentina. Quest’anno il corso ha affrontato i temi del rapporto medico-paziente e fine vita. Questioni come quella del dire la verità al paziente, del testamento biologico, della sospensione delle terapie e dell’eutanasia, della morte cerebrale e della donazione di organi, della creazione di organi transgenici, della sperimentazione clinica, nonché i problemi dell’obiezione di coscienza e, più in generale, del ruolo della deontologia come faro della attività professionale. Il numero dei corsisti è cresciuto ed è in fase di preparazione il terzo ed ultimo anno, che partirà all’inizio del 2017 e tratterà dei temi d’inizio vita e riproduttivi: dall’aborto, alla fecondazione assistita, alla gravidanza per altri, fino alle cellule staminali e alla clonazione. “L’obiettivo, infatti, – concludono Mori e Valdini – non è affermare specifiche posizioni, ma offrire gli strumenti per permettere alle persone di capire meglio i problemi e fare le proprie scelte in modo consapevole”.
BEPPINO ENGLARO: “L’AUTODETERMINAZIONE NON E’ EUTANASIA”
Racconta la storia della figlia con lucidità e coraggio. Beppino Englaro, papà di Eluana, ha parlato alla platea dei partecipanti al corso di Etica Medica ripercorrendo la storia della figlia che dopo sette anni dalla morte torna ancora in primo piano. Perchè la tematiche dell’autodeterminazione e del fine vita scuotono le coscienze e toccano nel profondo. L’incidente di Eluana risale al 1992, il quadro fu chiaro fin da subito: lesioni cerebrali irreversibili. Eluana non avrebbe voluto vivere una non-vita, lo aveva detto convinta quando la stessa sorte toccò ad un amico appena un anno prima. Così quella che iniziò a portare avanti Beppino fu una battaglia civile e morale che culminò nella sentenza della Cassazione del 16 ottobre del 2007 stabilendo che la costituzione non discrimina le persone per la loro condizione anche se non in grado di intendere e di volere.
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CORSO DI ETICA MEDICA, 22 GLI ALLIEVI AMMESSI AL SECONDO ANNO
Si è concluso con successo il primo anno del corso di etica medica organizzato dall’Ordine dei Medici con la collaborazione della Società Bio-giuridica Piacentina e il patrocinio del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’educazione dell’Università degli Studi di Torino e della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri. 29 i partecipanti provenienti anche da fuori provincia: medici generici, anestesisti, palliativisti, psichiatri, ma anche laureati in giurisprudenza, in scienze infermieristiche, in osteopatia e in biologia molecolare, sono arrivati anche da Mantova, Pavia, Milano, Brescia, Novi Ligure, Parma. Il corso, infatti, è stato aperto anche a coloro che, pur occupandosi di altre attività, sono sensibili alle tematiche etiche in generale, bioetiche in particolare. Articolato su tre anni, il corso ha visto il 2015 concentrarsi sui fondamenti dell’etica e sui rapporti con altri ambiti, temi sviluppati attraverso sei incontri. 22 gli allievi che hanno brillantemente superato la prova finale e sono quindi stati ammessi al secondo anno dedicato all’etica medica speciale, vale a dire ai problemi etici particolari, quali: il consenso informato, il testamento biologico e i diversi modi di intendere la pratica clinica oggi; la sospensione delle cure e i problemi di fine vita; il suicidio assistito e l’eutanasia; le diverse nozioni di morte e il problema dei trapianti; la sperimentazione dei farmaci e i comitati etici; il consenso informato in psichiatria e dei minori. Anche il 2016 vedrà la collaborazione della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
VERSO UNA NUOVA FAMIGLIA? IL DIBATTITO CHE DIVIDE
I cambiamenti quando arrivano portano con sé conseguenze imprevedibili oltre che costringere, talvolta, a veri e propri salti di civiltà. E’ quello che potrebbe accadere oggi con l’evoluzione che sta avendo la famiglia? E soprattutto la direzione è verso una nuova famiglia? Una tematica che divide, che mette a confronto che inevitabilmente si scontra con l’etica e la morale. Si sono confrontati due docenti universitari di alto livello: Maurizio Mori ordinario di bioetica all’università di Torino e Adriano Pessina ordinario di filosofia morale all’università Cattolica di Milano. Un incontro organizzato per offrire ai presenti la possibilità di una riflessione approfondirta su una tematica molto attuale e dibattuta. L’incontro moderato da Eugenio Gazzola è stato organizzato dalla neonata società Bio-Giuridica piacentina presieduta da Marcello Valdini. “L’idea di passaggio da una idea di famiglia vicino alla natura perchè potatrice di istinti fondamentali ad una fase nuova, costituisce un salto di civiltà, un vero e proprio cambiamento – ha detto il professor Mori – un cambiamento che si va scontrare con quell’ordine della creazione scritto dal principio e basato sul rapporto uomo donna”. Trattando l’argomento da un punto di vista prettamente filosofico, il professor Pessina è partito dal chiarire cosa si intende per famiglia e quali valori vengono messi in gioco. “La domanda è capire cosa intendiamo per famiglia, come le parole definiscono le cose – ha spiegato Pessina – la famiglia custodisce la specifica relazione tra maschio e femmina”. Alla base di tutto per il docente della Cattolica c’è l’amore “l’amore non ha bisogno di tutele, ma riguarda una relazione interpersonale”.
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VERSO UNA NUOVA FAMIGLIA? SE NE PARLA LUNEDI’ IN FONDAZIONE
Sarà la famiglia il tema al centro dell’incontro organizzato dalla Società Bio-Giuridica piacentina per il 25 maggio alle 18 all’auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Un dibattito-confronto estremamente attuale incentrato su quello che il tema oggi porta con sè: dalle unioni civili, alle unioni tra uomini e donne dello stesso sesso. Si confronteranno due voci di estrazione culturale diversa, quella laica del prof. Maurizio Mori, ordinario di Bioetica nell’Università di Torino, e quella cattolica del prof. Adriano Pessina, ordinario di Filosofia Morale nell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
A TUTTO TONDO, EXPO E IL SUO CANTIERE
Dove oggi si alzano i padiglioni che rappresentano gli stati nell’immensa area dell’Expo, fino a tre anni fa, c’era una enorme distesa di campi. Per fare tutto questo è stata necessaria una intensa ed accurata opera di bonifica ambientale, spesso trattando materiali pericolosi come l’amianto. Se ne è occupata una ditta piacentina la Elios srl, che è entrata nel cantiere nel 2012 e vi è rimasta fino al primo maggio. Ci siamo fatti raccontare cosa è significato lavorare per la realizzazione di quello che oggi è visibile a tutto il mondo.
La crisi del commercio abita anche a Piacenza, eccome. Non solo i piccoli negozi ma anche i grandi centri abbassano le saracinesche. L’ultimo caso è quello del supermercato Carrefour che in due anni ha collezionato un passivo per 800 mila euro. Non se la passa meglio neppure Mercatone Uno di Fiorenzuola. E non naviga in buone acque neanche Mediaworld che a livello nazionale ha previsto la chiusura di 7 punti vendita. Lo store piacentino sembra salvo, ma la prospettiva non è certamente positiva a livello occupazionale.
Medici a lezione di etica. E’ quanto si propone di fare il nuovo corso di etica medica organizzato dall’ordine dei medici, dalla società bio giuridica piacentina e dall’università di torino. Obiettivo fornire gli strumenti culturali per affrontare, in autonomia, le questioni morali più scottanti.
Da bambino di strada a preside di una scuola che accoglie 500 piccoli studenti in una delle baraccopoli della periferia di Kampala. Bosco Lugasala ha fatto una scelta di vita; ha deciso di restituire quello che nella sua infanzia ha ricevuto grazie a Padre Valente e, in seguito, ad Africa Mission Cooperazione e Sviluppo.
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MEDICI A LEZIONE DI ETICA
L’etica applicata alla medicina. Da sempre, la pratica della medicina, forse più che altre professioni, solleva problemi morali. Certo esiste un codice di deontologia medica che fornisce una soluzione ad alcune problematiche, ma resta ancora per lo più indirizzato in senso giuridico. Temi come l’obiezione di coscienza, il fine vita, i rapporti con pazienti di religione diversa, la fecondazione assistita, richiedono una capacità di scelta etica che va al di là di quanto riporta la deontologia, occorrono strumenti concettuali e culturali che indirizzino scelte e risposte. Da qui nasce l’idea di un Corso di Etica Medica organizzato dall’Ordine dei Medici di Piacenza e dalla Società Bio Giuridica piacentina con il patrocinio del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino. Il corso di durata triennale è rivolto agli operatori sanitari e cittadini interessati ad approfondire le principali questioni che si sviluppano in ambito biomedico, con l’obiettivo di fornire gli strumenti culturali per affrontare le questioni morali in piena autonomia. Il primo anno di corso è propedeutico agli altri due. Si comicia il 23 maggio per sei sabati fino a novembre, ogni giornata di studio sarà di dieci ore. Al termine del corso è previsto un esame finale. Tra i temi che si tratteranno l’etica e la religione; etica e scienza come interagiscono e come si oppongono; etica e diritto: estraneità o sinergia; etica e deontologia.
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