COVID: CONTAGI IN AUMENTO, BALDINO “CHIEDIAMO PIU’ COLLABORAZIONE PER IL CONTACT TRACING”. VACCINATE 600 PERSONE AL GIORNO

Se le vaccinazioni proseguono a pieno ritmo fino a 650 somministrazioni giornaliere facendo intravedere una luce infondo al tunnel, dall’altra parte i contagi aumentano in modo preoccupante tanto da smorzare anche il più flebile entusiasmo. E’ così che il direttore generale dell’Ausl Luca Baldino ha commentato i dati che si riferiscono alla settimana appena trascorsa. Ad oggi sono state somministrate 5557 dosi di vaccino, quasi metà del totale del personale (12mila persone). Per l’81% si tratta di operatori sanitari non solo ospedalieri, 11% personale non sanitario e 8% ospiti delle Cra (un dato questo che nei prossimi giorni aumenterà notevolmente).

Il numero dei nuovi positivi è in costante crescita, +12% rispetto alla settimana precedente: sono 872 i nuovi positivi, di questi il 63% presenta i sintomi della malattia. Il numero dei nuovi positivi per 1000 abitanti è 3, in linea con la regione Emilia Romagna e l’Italia. Un dato troppo alto per stare tranquilli.

Il numero dei tamponi è in crescita: 10638 tra molecolari e antigenici. La percentuale dei positivi sul totale dei tamponi eseguiti è 12.1%, dato stabile rispetto alla settimana precedente.

Le nuove diagnosi nelle Cra si dividono in 18 operatori, 19 ospiti di cui 13 sintomatici.

L’incidenza della malattia sulla fasce d’età  è abbastanza stabile con il solo incremento della fascia 18-40 anni in cui è risultato positivo il 27% rispetto al 22% della settimana scorsa.

Le quarantene perché contatti stretti sono 1153, gli isolamenti 1453: per la prima volta il numero delle quarantene è più alto rispetto all’isolamento perché Covid positivo. “Nelle ultime settimane facciamo fatica a rintracciare i contatti – ha commentato Baldino che fa un appello – è importantissimo che il tracciamento avvenga con serietà, non si tratta di fare la spia ma di evitare che i contagi finiscano fuori controllo e che si creino focolai”. Tra i comuni dove si è registrato un maggior numero di contagi ci sono Morfasso, Bobbio e Sarmato.

DAL 18 GENNAIO OPERATIVO IL CENTRO VACCINALE AL POLO DI MANTENIMENTO PESANTE NORD

Da lunedì 18 gennaio sarà operativo il nuovo polo vaccinale all’interno del Polo di Mantenimento Pesante Nord, in queste ore si stanno ultimando i lavori per mettere a disposizione della sanità piacentina un’area dedicata per la realizzazione del centro vaccinale per la popolazione.

L’infrastruttura soddisfa i requisiti prescritti per le sedi vaccinali dal Servizio di Prevenzione collettiva e Sanità Pubblica della Regione Emilia-Romagna, in particolare rispetto ai criteri di accesso indipendente, adeguata viabilità e ampiezza tale da evitare il rischio di assembramenti.
L’accesso alla struttura è previsto dal parcheggio via Sforza Pallavicino (zona parcheggio Questura) e sarà segnalato nei prossimi giorni da apposita cartellonistica in tutta l’area. Davanti al nuovo polo di vaccinazione, saranno disponibili ottantacinque posti auto, ritenuti sufficienti al turn over di cittadini (circa un centinaio all’ora) che accederanno per tutta la giornata. L’Azienda Usl di Piacenza sta infatti pianificando un’attività sulle 12 ore diurne, indicativamente dalle ore 8 alle 20.

L’area messa a disposizione dell’Esercito è di 900 mila metri quadrati;  al termine dei lavori, previsto a breve, l’area sarà consegnata all’Azienda che provvederà a creare all’interno i box destinati all’attività di vaccinazione e tutte le postazioni necessarie per le procedure di accoglienza, accettazione e attesa dopo l’iniezione. All’esterno della struttura saranno posizionati anche i servizi igienici per la cittadinanza e gli operatori sanitari.

Il dipartimento interaziendale ICT predisporrà tutti i collegamenti telematici della nuova sede vaccinale, mettendo l’infrastruttura in rete con tutti i servizi informatici dell’Ausl. Come già sperimentato con l’ospedale da campo allestito dall’Esercito ad aprile, l’edificio di fatto sarà un nodo della rete informatica aziendale al pari di qualsiasi reparto o servizio sanitario ospedaliero o territoriale. Medici, infermieri e personale amministrativo impegnato nelle vaccinazioni avranno quindi la possibilità di utilizzare tutte le risorse informatiche dell’Azienda.

I destinati del vaccino Pfizer BioNtech, in questa prima fase, sono gli operatori sociosanitari, gli ospiti delle Cra, le strutture residenziali per anziani. Appena concluso questo step, che dovrebbe interessare complessivamente 12mila persone, l’Azienda è pronta ad ampliare immediatamente l’attività, coinvolgendo anche la popolazione generale. Al punto vaccinale di Piacenza l’Ausl affiancherà, nelle prossime settimane, anche due poli sul territorio, nei distretti di Levante e Ponente, in modo da facilitare l’accesso della popolazione che abita in provincia, con l’obiettivo di arrivare a somministrare a regime fino a 2500/3000 vaccini al giorno.

A PIACENZA 4MILA VACCINI IN SEI GIORNI. PREOCCUPAZIONE SULLE SCORTE

Sessantamila vaccinati in una settimana, è il dato che caratterizza la regione Emilia Romagna ce sta vaccinando il personale sanitario e gli ospiti delle Cra da sei giorni. Un numero che porta la regione ai primi posti tra le realtà italiana che stanno vaccinando di più. Anche Piacenza è in linea con gli altri capoluoghi emiliano romagnoli, ad oggi sono 4mila i vaccinati su 12 mila tra il personale sanitario. Un terzo insomma del totale per questa fase uno. Oggi la visita del sottosegretario regionale Davide Baruffi.

A PIACENZA E’ VACCINE DAY

27 dicembre 2020 ore 14, a Piacenza, così come nei capoluoghi emiliani, è il giorno del vaccino, il giorno simbolico in cui 50 sanitari sono stati vaccinati con il vaccino Pfizer-BioNtech.

All’ospedale di Piacenza nel laboratorio analisi, sotto al piano dove si processano i tamponi, il dottor Andrea Vercelli, responsabile del pronto soccorso, è stato il primo vaccinato contro il Covid del territorio piacentino.

FEDERFARMA SU VACCINO ANTINFLUENZALE: “MANCANO DOSI, MODALITA’ E RISPOSTE”

La campagna vaccinale antinfluenzale partirà il 12 ottobre: mai come quest’anno si carica di attesa perché in concomitanza all’aumento dei contagi da Covid 19. C’è da aspettarsi la corsa all’acquisto della dose. Ma Federfarma Piacenza sostiene che siano ancora molti i nodi da scogliere riguardo alle modalità di consegna, quantità e reperibilità delle dosi, ma anche ruoli e tempistiche.

Roberto Laneri, presidente di Federfarma Piacenza, parla di “perdurante incertezza e assenza di chiarimenti che si ripercuote sui cittadini che si rivolgono ai farmacisti per informazioni e rassicurazioni. Tra questi, perlopiù, anziani e fasce protette. Da parte nostra – prosegue Laneri – non sono mancate disponibilità e volontà d’essere, una volta in più, punti di riferimento e di servizio per i cittadini. Desiderio che si scontra con attese snervanti e frustrante consapevolezza che potremo contare solo su una parte del fabbisogno stimato di dosi”.

L’importanza del ciclo vaccinale di questo inverno 2020 è stato da più parti sottolineato anche da Federfarma: l’influenza mostra i sintomi simili all’infezione da Covid 19 e una diffusa profilassi potrà aiutare i medici anche nel periodo del picco a operare diagnosi differenziate evitando di intasare le strutture sanitarie di falsi casi sospetti.

La preoccupazione maggiore è la carenza di dosi: solo per chi è a rischio ne mancherebbero, in Emilia Roamgna, 386mila dosi. Si prevede che le richieste saranno più del doppio dello scorso anno, quando i vaccinati in regione furono 819mila.