Parola d’ordine lavorare insieme e fare squadra, anche nella cultura. Il protocollo per la promozione dei musei archeologici piacentini va esattamente in questa direzione. Museo archeologico di Palazzo Farnese, parco archeologico di Travo, museo archeologico della val Tidone e Veleia Romana saranno in rete per organizzare, collaborare e pianificare le prossime attività. Primo passo: scontistica sui biglietti per visitare tutti e quattro i siti archeologici.
VELEIA FESTIVAL, TRA TEATRO ANTICO E MUSICA
Alessandro Bergonzoni, Vinicio Capossela, Laura Morante, Pippo Delbono e Petra Magoni. Sono i protagonisti del Festival Teatro Antico di Velaia che anche quest’anno animerà il foro romano. Il direttore artistico Paola Padrazzini, insieme agli organizzatori, ha presentato il cartellone in Fondazione: si parte il 17 luglio con Sulla Bellezza di Bergonzoni, il 22 luglio Sui sentieri dei miti di Capossela, 28 luglio Medea con Laura Morante, Il Sangue con Pippo Delbono e Petra Magoni. Tela dell’edizione 2016 è teatro antico e musica che incontra il mito e le sue drammaturgie attraversando gli appuntamenti teatrali proposti con una declinazione diversa per ciascuno: le ballate cantautoriali, la grande musica sinfonica, con la partecipazione dell’Orchestra Filarmonica Toscanini al completo. L’inizio degli spettacoli è previsto per le 21,30, il costo del biglietto è 8 euro (riduzione under 18 e over 65). Ingresso gratuito solo per la prima serata con Alessandro Bergonzoni.
VELEIA, STEFANIA SANDRELLI IN ELENA
I grandi nomi del cinema e del teatro italiano protagonisti nel foro romanico di Veleia. Venerdì 24 salirà sul palco Stefania Sandrelli nel ruolo di Elena. Chi potrebbe impersonarla meglio di Stefania Sandrelli, icona del nostro cinema, simbolo della femminilità e dell’erotismo made in Italy (pluripremiata e consacrata da oltre centoventi film tra cui capolavori come Divorzio all’italiana di Germi o C’eravamo tanto amati di Scola…)?
E’ a maggior ragione una scelta di grande maturità artistica quella della Sandrelli che oggi, attrice impegnata e consapevole, dà voce non all’Elena omerica, ma alla versione più grottescamente e visionariamente saggia in cui l’ha fissata Ritsos: una creatura che, alla fine della sua vita, non si crogiola nel ricordo della propria bellezza ma anzi ne scorge la futilità.
La narrazione dal testo di Ritsos, viene resa ancor più intensa dalla compartecipazione musicale svolta in diretta al pianoforte da Guido Scano che ha scelto per l’ occasione brani di Skryabin, Turchi, Chopin, Bartok, Schubert, Bach.