MONS. CEVOLOTTO: “NON RESTIAMO INCHIODATI AL DOLORE, ANDIAMO INCONTRO ALLA SPERANZA E ALLA VITA”

Riportiamo il messaggio pasquale del vescovo Adriano Cevolotto.

“È il Vangelo di Luca che quest’anno ci fa entrare nella Pasqua di Gesù e dei
discepoli. Il vangelo ci parla di una comunità smarrita dopo gli eventi del venerdì di passione e il silenzio mortale che ne è seguito. Una comunità alla ricerca di qualche frammento di Gesù: qualche ricordo, magari qualche reliquia da portare con sé. Le donne che vanno al mattino presto al sepolcro per ungere il corpo, per compiere così l’ultimo gesto di premura verso il cadavere del maestro. Non resta che la riconoscenza.
E i due di Emmaus in cammino a ritroso verso casa: frugano nella loro delusione. Scoprono che era troppo bello per essere vero.
Il venerdì (allora era tutt’altro che santo! Era maledetto/infausto, come diremmo noi: uno di quei giorni da cancellare dal calendario) con il suo carico di morte drammatica aveva tolto vita anche a chi era sopravvissuto. Niente era rimasto in piedi.
Quel venerdì e i tanti venerdì della storia: di ieri e di oggi. Nei quali il dolore si
acuisce, ancora di più, il sabato. Il giorno successivo, abitato dal silenzio e dalla
solitudine, dall’esperienza della assenza. Con Gesù era morta anche la promessa di Dio. È la fine di tante cose. Crolla tutto.
Questa esperienza umana l’abbiamo conosciuta in edizioni diverse. Ma sempre la stessa. Come quella che abbiamo vissuto negli anni scorsi e che si ripropone
anche oggi. “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?”. È l’annuncio di Pasqua: cercate dalla parte giusta! Rovistare tra ciò che non c’è più è rimanere incagliati nel venerdì di passione. È restare impigliati nel silenzio del dolore.
Dio, con Gesù, ha introdotto una presenza di vita, di amore fedele. Ma il terzo
giorno. C’è uno spazio tra la morte e la risurrezione. Spazio temporale ed
esistenziale necessario perché si impari a riconoscere dove ora Lui è presente. E con Lui la vita.
Sono nostre le reazioni degli apostoli al racconto delle donne: “Quelle parole
parvero a loro come un vaneggiamento…”. Se aderiamo immediatamente al dolore, non così è verso la speranza, verso la Pasqua. Perché vorremmo avere la certezza di ciò che è incredibile. Invece è necessario (con Pietro) alzarsi e correre al sepolcro. Andare incontro alla speranza. Dare credito alla testimonianza che è giunta a noi è condizione perché i nostri occhi si aprano. E con gli occhi, il cuore si apra alla speranza.
Il venerdì non è l’ultimo giorno della settimana. Ma la domenica: l’ultimo a cui
tendono gli altri e il primo da cui tutto è generato. Di nuovo. L’augurio che rivolgo a tutte e a tutti: non restiamo inchiodati nei nostri venerdì di dolore, di delusione e di morte, c’è una domenica di Pasqua e di vita. Proprio per tutti. È giorno di Dio e del Suo amore. Buona Pasqua!”

MONS. CEVOLOTTO POSITIVO AL COVID

Una nota stringata della Diocesi di Piacenza Bobbio riferisce che il vescovo, Mons. Adriano Cevolotto, è positivo al Covid 19 in seguito al tampone eseguito in data 8 gennaio.

Nel rispetto delle indicazioni , resterà isolato nel suo appartamento, i sintomi sono quelli di una normale influenza. Nella nota si precisa che tutti gli impegni in presenza sono stati sospesi e che restano attivi solo solo quelli per cui si può operare a distanza.

IL VESCOVO INCONTRA LA COMUNITA’ ISLAMICA. “SODDISFATTO PER IL RICONOSCIMENTO DEL CENTRO COME MOSCHEA”

Seduti intorno allo stesso tavolo il vescovo Cevolotto e i rappresentati della comunità islamica di strada Carosana. L’incontro è avvenuto al Palazzo vescovile della Curia e rientra all’interno di una rete di relazione avviata tra la Chiesa piacentina e la comunità islamica, di cui una rappresentanza è intervenuta in occasione dell’ingresso in diocesi di mons. Cevolotto. Era poi seguita una prima visita del vescovo al centro islamico della Caorsana.

Un incontro che oggi fa più che mai notizia proprio in ragione del caso che si è creato intorno al cambio di destinazione d’uso della struttura, rafforzato dalle parole del Presule ” Ho accolto con soddisfazione la notizia della conclusione dell’iter per il riconoscimento del Centro islamico come moschea. È importante che chi giunge in Italia e appartiene ad altre religioni, sia accolto nella sua integrità, non solo come forza lavoro, ma anche in virtù della propria identità religiosa. È solo così che è possibile sentirsi davvero a casa. La dimensione religiosa è, infatti, costitutiva dell’essere umano”.

Questa nostra società – ha detto a sua volta il presidente della comunità islamica Baradai – vive in una situazione di profonda incertezza per il futuro in cui si avverte per tanti il rischio di cadere nella disperazione. C’è davvero un grande bisogno di punti di riferimento per la vita delle persone. Se c’è il vuoto di fede, di ogni fede, quel vuoto viene colmato con il materialismo, l’egoismo e tanti non valori. Nel cammino che stiamo percorrendo insieme occorrerà tempo per conoscersi tra esperienze e tradizioni diverse e costruire un futuro di speranza. Ciò che ci unisce è più di ciò che ci divide”.

MONS. CEVOLOTTO: “LA CHIESA SIA ACCOGLIENTE E PARTECIPATA COME IL BANCHETTO DI NOZZE”

Ha scelto il Vangelo di Matteo con la parabola del banchetto di nozze per la prima omelia. Monsignor Adriano Cevolotto si è insediato ufficialmente nella Diocesi di Piacenza Bobbio; la comunità piacentina, alla presenza delle istituzioni, lo ha accolto nella cattedrale.
La giornata piacentina del vescovo è  incominciata al mattino, scandita da incontri e da volti significativi, fino alla Santa messa d’ingresso in Duomo.
“Le nozze senza banchetto, senza partecipazione di tutti, sono mutilate: la gioia di Dio solo così si compie – ha detto monsignor Cevolotto nel corso dell’omelia – Il Signore ha preparato il banchetto rispetto al quale noi siamo i servi che raggiungono tutti, portatori dell’invito ad entrare e sedere. Servi dell’alleanza per tutte le donne e per tutti gli uomini. È già anticipato il mandato affidato ai discepoli dal Risorto: “Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli” (Mt 28, 19).
Non c’è alternativa: o si favorisce la partecipazione di tutti al banchetto o si impedisce che questo avvenga con le nostre chiusure. Anche tra noi è possibile mettere in atto comportamenti escludenti. I posti a sedere non li stabiliamo noi perché noi siamo i primi ad essere semplicemente invitati. Invitati al banchetto della vita dignitosa, della fraternità. Al banchetto della comunione, che nutre il desiderio di sentirsi partecipi e non esclusi dalle relazioni. È anche il banchetto del pane spezzato e del pane condiviso, nel quale si rinnova la sorpresa che c’è pane per tutti, che c’è posto per tutti”.

 

LA GIORNATA IN DIRETTA DI MONS. CEVOLOTTO

E’ il giorno dell’ingresso ufficiale nella diocesi di Piacenza Bobbio di Mons. Adriano Cevolotto. L’arrivo a Piacenza già dalla mattina con l’incontro alla chiesa di San Lazzaro. E’ possibile vedere la diretta della giornata dal canale Piacenzadiocesitv https://www.youtube.com/c/piacenzadiocesitv 

Ecco il programma:

  • alle 10.30, si fermerà nella chiesa parrocchiale cittadina di San Lazzaro accolto dai sacerdoti della Comunità pastorale, dal superiore del Collegio Alberoni padre Nicola Albanesi, dai seminaristi del Collegio e dall’assistente pastorale della sede piacentina dell’Università Cattolica don Luca Ferrari.
  • alle ore 11 giungerà nella basilica cittadina di Santa Maria di Campagna per un momento di preghiera con l’affidamento del suo ministero a Maria. Sarà accolto, fra gli altri, dalla comunità dei Frati Minori Francescani con il loro superiore padre Secondo Ballati, dal cappellano dell’Ospedale don Andrea Fusetti, da don Pio Ferrari cappellano del Pensionato e Casa Protetta Vittorio Emanuele II.
  • alle ore 11.30 raggiungerà il Centro Caritas “Il Samaritano” in via Giordani dove incontrerà il direttore diacono Mario Idda, gli operatori, i volontari e alcuni utenti dei servizi.
  • alle ore 12 in tutta la Diocesi suoneranno le campane delle chiese in segno di festa.
  • alle 12.30 giungerà alla Casa del Clero “Cerati” in via Torta 28, dove ad accoglierlo ci saranno il rettore mons. Giuseppe Formaleoni e il presidente don Giuseppe Basini. Nel refettorio della struttura pranzerà con i sacerdoti ospiti.
  • alle ore 14.45 il vescovo Adriano raggiungerà la basilica di Sant’Antonino, patrono della città e della Diocesi dove sarà accolto dal parroco don Giuseppe Basini e dal Capitolo della basilica. All’interno, incontrerà e dialogherà con 72 giovani (il numero dei discepoli inviati in missione da Gesù nel racconto del Vangelo di Luca) in rappresentanza dei giovani dei sette vicariati della Diocesi. Mons. Adriano Cevolotto sosterà in preghiera dinanzi alle reliquie del santo martire presso l’altare della basilica. Questo momento è curato dal Servizio per la pastorale giovanile-vocazionale.
  • alle 15.30 il Vescovo, accompagnato dal vicario generale mons. Luigi Chiesa, da altri sacerdoti e dai 72 giovani, si incamminerà a piedi verso piazza Duomo dove lo accoglierà il suono delle campane della Cattedrale. Sul sagrato avverrà l’incontro con l’Amministratore apostolico mons. Gianni Ambrosio e il Capitolo della Cattedrale. Qui il Sindaco di Piacenza avv. Patrizia Barbieri e il Prefetto di Piacenza dott.ssa Daniela Lupo rivolgeranno il loro saluto al nuovo Vescovo.
  • Alle 16 prenderà il via la processione d’ingresso. Giunto sulla porta della Cattedrale il presidente del Capitolo mons. Francesco Cattatori presenterà alla venerazione del nuovo Vescovo il Crocifisso e gli porgerà l’aspersorio per l’aspersione dell’assemblea.

MONS. CEVOLOTTO E’ IL NUOVO VESCOVO DI PIACENZA BOBBIO

E’ mons. Adriano Cevolotto, il nuovo vescovo della diocesi di Piacenza Bobbio, l’annuncio ufficiale è arrivato oggi da mons Gianni Ambrosio in cattedrale in contemporanea con la sala stampa vaticana.

Classe 1958, nato a Treviso è stato ordinato sacerdote il 26 maggio del 1984. Ha conseguito la laurea in Teologia sistematica presso la facoltà di teologia dell’Italia Settentrionale. E’ stato vicario parrocchiale, educatore e rettore del seminario vescovile. E’ stato parroco per diversi anni e dal 2014 riveste il ruolo di Vicario Generale.

MONS. AMBROSIO CITTADINO BENEMERITO: “UN PREMIO A TUTTA LA CITTA’ “

Disponibilità all’ascolto, accoglienza e presenza costante in ogni ambito. E’ così che una dopo l’altra le autorità cittadine hanno salutato il vescovo Mons Gianni Ambrosio, nel giorno del conferimento della benemerenza civica nell’anniversario dello storico plebiscito che decretò Piacenza come “Primogenita d’Italia”. Il riconoscimento viene assegnato ogni anno a personalità o realtà operanti sul territorio che si siano distinte per il loro contributo al miglioramento della qualità della vita o della convivenza sociale. È stato il sindaco Barbieri a proporlo alla commissione che ha accettato convintamente.

[videojs mp4=”https://www.zerocinque23.com/SERVIZI/A2019/vescovobenemerenza.mp4″ poster=”https://www.zerocinque23.com/wp-content/uploads/2019/05/AMBROSIO-BENEMERENZA.jpg” preload=”auto” autoplay=”false” width=”640″ height=”360″ id=”movie-id” class=”vjs-fluid” controls=”true” muted=”false”] [/videojs]